Tajani sul Superbonus: "Ha premiato gli imbroglioni"Rimesse di denaro: nel 2023 sfiorati gli 8,2 miliardi di euroConto corrente a canone azzerabile: ecco tutti i vanntaggi
Bonus affitto e mutuo: ecco a chi spetta e a quanto ammontaIl dibattito su cosa mangiamo e mangeremo sembra lunare visto da una mensa scolastica,investimenti dove mancano le più elementari nozioni di educazione alimentare. L’educazione attiva, Don Milani, Freinet, Ciari, potrebbe esserci utile anche a capire come educare i bambini ai grandi e piccoli cambiamenti che ci chiede l’emergenza ecologicaTutti gli articoli di Tempo pieno, la scuola di DomaniSei un insegnante? Puoi abbonarti a Domani con la carta del docente a soli 80 euroSarebbe interessante sentire cosa direbbero i bambini della legge sulla carne coltivata. Io in classe non li ho interrogati ma dall’approvazione della legge mi chiedo cosa accadrebbe se lo facessi.Si rifiuterebbero di riceverla nel piatto? Le preferirebbero le minestre di lenticchie e fagioli che ritornano pressoché intoccate nelle cucine da dove sono state fatte uscire pochi minuti prima? O le verdure, che anche se fossero anche tutte coltivate nell’orto biologico più vicino alla scuola, temo che non riscuoterebbero molto successo.Lasciamo perdere le crocchette di pesce. Non hanno nessuna speranza di essere ingerite, ma anche pollo, fettine o formaggio subiscono una fine molto simile.Va un po’ meglio al pane. Che nonostante sia imbustato e un po’ gommoso, viene addentato da quasi tutti i bambini a meno che non sia integrale. Ne richiedono spesso più di una fetta, dopo aver rifiutato praticamente qualsiasi pasto gli sia stato presentato di fronte.A poco servono progetti e programmi sullo spreco, la maggior parte dei quali si fonda sul classico e abusato meccanismo della ricompensa mai all’altezza delle premesse. I bambini che stupidi non sono, si accorgono che i premi messi a disposizione non sono poi gran cosa e dopo aver fatto passare i primi giorni, l’euforia scema con l’interesse per la vittoria. La volontà di correggere i propri comportamenti e mangiare di più, sprecare di meno, si rivela presto debolissima.E continuano a mangiare solo le fette di pane. Il consumo di questo alimento però si lega a un altro aspetto, oltre che nutrizionale, o culturale, che è collegato a quello dello spreco: quello della sostenibilità.Io non so quante persone sappiano – se non hanno fatto parte durante l’esperienza scolastica dei loro figli di una delle tante “commissioni mensa” che vengono organizzate per controllare la qualità di quello che viene proposto ai bambini – che esso arriva in tavola imbustato.Ogni fetta una bustina di plastica. Calcoliamo. Come avrebbero fatto Bruno Ciari o Mario Lodi, secondo il “calcolo vivente” di Célestin Freinet, iniziamo dal mondo che ci circonda.La mia classe è composta da venti bambini. Una tavola quindi venti fette di pane, venti bustine. Quante classi mangiano a mensa in una scuola? Nella mia quattro sezioni su cinque. Cinque classi per sezione. Alcuni bambini si saranno già persi, altri invece cominceranno a visualizzare qualcosa nella loro testa, montagne, grandissime montagne, ma di plastica.In linea con gli obiettivi delle Indicazioni nazionali che riguardano la capacità di sviluppare delle previsioni e dei ragionamenti logici, proseguendo con facilità si arriva a stabilire che ogni giorno in una scuola come la mia, cioè di media grandezza, a Roma, si consumano 320 bustine di plastica.Ci potremmo chiedere quanto spazio occupano queste bustine di plastica o quanto pesano, oppure proseguire allargando il raggio al quartiere, al municipio, all’intera città.Non sarà complicato neanche per i bambini cominciare a raffigurare nella loro testa questa gigantesca quantità di plastica che banalmente, per una fetta di pane, ogni giorno esce dalle nostre scuole, nonostante le centinaia di ore di lezione che noi insegnanti “perdiamo”, per educare i bambini al rispetto dell’ambiente e ad aumentare l’attenzione che devono prestare all’inquinamento.L’impalcatura che abbiamo costruito in classe, formalmente, poiché chiunque lavori a scuola si accorge immediatamente dell’ipocrisia, crolla miseramente di fronte all’osservazione quotidiana della contraddizione tra quello che sosteniamo di perseguire, con le lezioni, con gli approfondimenti, con i video, i libri per promuovere una visione attiva della cittadinanza e attenta alle questioni ambientali e quello che avviene veramente.Perché quelle bustine di plastica abbandonate sistematicamente sul tavolo dopo che i bambini si alzano per lasciare la mensa, restano lì. Piene o vuote che siano, insieme a tutto quello che è avanzato, cibo, frutta, acqua nei bicchieri non consumati dai bambini. Un unico grande ammasso di rifiuti pronto per la discarica che nessuno si preoccupa neppure di differenziare.I bambini vedono, osservano e traggono le loro conclusioni. In classe poi rispondono correttamente alle domande su ambiente e sostenibilità, ma capiscono che si tratta solo di un grande bluff.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiovanni CastagnoDopo aver a lungo insegnato nella Scuola dell’infanzia è ora docente alla Primaria. Laureato in Antropologia culturale e Scienze della formazione primaria, ha svolto un dottorato di ricerca in Teorie educative presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’università Roma Tre. Iscritto al Movimento di cooperazione educativa, ha collaborato con la redazione dell'omonima rivista del movimento, Cooperazione educativa, ma alcuni resoconti delle sue proposte didattiche si trovano anche su Infanzia e Pepeverde. Impegnato nel difficile processo di rinnovamento della scuola, racconta le lotte e le battaglie che nel presente si stanno realizzando per cambiarla.
Gestione del cambiamento e resilienza organizzativa: le chiavi del successo per le PMINATO, spese militari: ecco quanto spende l'Italia
Autopsia Alika Ogorchukwu: l’ambulante è morto per schiacciamento e, forse, per soffocamento
Pensioni, giugno 2024 gli aumenti previsti a quanto ammontanoNuovo Patto di Stabilità, i ministri dell’Economia Ue: “Italia ha ottenuto molto”
Istat, i dati sul PIL nel quarto semestre 2023Bonus benzina e bollette: a quanto ammontano e come richiederli
Salari in Italia: una realtà allarmanteFringe Benefit 2024: come richiederli e a quanto ammontano
Btp fuori dall'Isee per chi richiede l'Assegno di Inclusione: le ultime novitàNotizie di Economia in tempo reale - Pag. 17Assegno unico: pagamento di marzo in ritardo per queste categorieIncentivi auto 2024, il 3 giugno riapre il portale Ecobonus: cosa sapere
Ex Ilva, ipotesi di accordo tombale per liquidare i Mittal
Bollette, mercato libero: come confrontare i prezzi
Previsioni meteo, inizia una nuova ondata di caldo: quanto durerà?Omicidio Civitanova, Ferlazzo resta in carcere: "Chiedo scusa, non c'è razzismo dietro l'aggressione"Donna accoltellata al volto e al collo durante una lite in strada: è graveDichiarazione dei redditi 2024: istruzioni e scadenze
Luciano Benetton annuncia le dimissioni: lo sfogo dell'imprenditoreCovid, sottovariante Centaurus: le opinioni degli esperti"Frigo Tax" nei supermercati di Roma: sovrapprezzo sulle bevande freddeAumento carburanti, benzina ai massimi