File not found
VOL

Ddl Zan: una legge su misoginia e omotransfobia non è utile, ma indispensabile

Elisabetta Zamparutti eletta per la seconda volta al CPTStadi aperti, il ministro dei Beni culturali Franceschini: "Per i concerti stesse regole del calcio"La telefonata tra Draghi e von der Leyen sul caso AstraZeneca

post image

Italia Viva, possibile addio per i senatori Comincini e GrimaniUnsplash COMMENTA E CONDIVIDI Cercare il senso di sé e del reale non è un’attività tra le tante nella vita degli esseri umani,MACD ma costituisce la “postura” fondamentale del nostro stare al mondo. La questione sarà al centro il 22 agosto al Meeting di Rimini (ore 19 Sala Gruppo FS C2) dell’incontro dal titolo “Che cosa significa “cercare” l’essenziale? La natura umana come domanda di senso”. Sul tema, ched interroga il sapere filosofico, ma anche altre discipline umanistiche, tecniche e scientifiche, dialogheranno Andrea Bellantone, professore di Filosofia moderna e contemporanea all’Institut Catholique di Tolosa e Costantino Esposito, professore di Storia della filosofia presso l’Università “Aldo Moro” di Bari. Modera il giornalista Davide Perillo. In questa pagina anticipiamo una sintesi degli interventi dei due filosofi al Meeting.Un giardino aperto in altoAndrea BellantoneChe cos’è essenziale per l’uomo? Questa domanda è connaturata alla nostra essenza e si esprime utilizzando forme di espressione molto differenti. Invece di (provare) a rispondere dando la parola alla filosofia o alla teologia, facciamo appello a un’altra esperienza: quella dell’architettura. O, ancora meglio, lasciamo che l’architettura ci lasci vedere, tramite il modo in cui organizza lo spazio, come si deve intendere l’essenza dell’uomo.Non guardiamo al passato, guardiamo al presente. Tadao Ando (nato nel 1941) è uno dei più importanti architetti contemporanei. Cominciamo da una casa, progettata e costruita negli anni Settanta del Novecento a Osaka: la casa Azuma a Sumiyoshi. Si tratta di un edificio in cemento, privo di finestre. Una casa a prima vista totalmente chiusa rispetto al suo contesto: isolata dalla città, dai suoi tumulti, dalle sue trasformazioni.Se è vero, come suggerisce con insistenza la filosofia contemporanea, che l’uomo è essere di relazione, essere-al-mondo, allora la casa Azuma sembra essere una dimora inumana. Com’è possibile essere in relazione abitando in questo (apparente) isolamento? Tuttavia, il gesto di Ando è più profondo: la sua casa cela una sorpresa. L’edificio infatti non è solo chiuso all’esterno: è anche – e soprattutto – aperto verso l’alto. Al cuore della costruzione si trova un volume vuoto, un giardino interno, che l’architetto definisce uno spazio straordinario. Grazie a questi due elementi la proposta architetturale di Ando diventa più chiara: non si tratta tanto di isolare l’uomo dal mondo, quanto di proteggerlo da tutto quel che non gli permette di sperimentare autenticamente la propria relazione a sé stesso e alla realtà.Ecco perché la durezza dei muri esterni è un passaggio essenziale: essa sospende l’invadenza della società moderna. Si tratta di un gesto preliminaire, ma indispensabile in un’epoca in cui l’umano è immerso nel flusso continuo della dispersione (la società dell’informazione ne è un perfetto esempio). Quest’interiorità ritrovata, tuttavia, non dev’essere interpretata come un chiudersi in sé. Attingendo, dall’alto, alla luminosità del cielo, ma anche alla pioggia e al vento – tutti elementi che penetrano nella casa tramite il giardino interno – Ando ci ricorda che la nostra “dimora interiore” è costituita da una relazione con una realtà che ci sovrasta e che ci sorpassa. Ecco la lezione degli spazi di Ando: l’essenziale è ritrovare i modi per metterci in ascolto del nostro essere autentico, che non è l’affaccendarsi nel nostro mondo ordinario, ma è costituito da un rapporto spirituale (e ogni volta nuovo e straordinario) con la natura, con gli altri e con la Trascendenza. L’architettura diventa quindi un’esperienza creativa per proporre all’uomo (o ricordargli) quali sono le condizioni per vivere un’esistenza autentica. L’itinerario di Ando, che si sviluppa nel dialogo costante tra Giappone e mondo occidentale, tra riflessione e gesto architetturale, ci consegna un cammino in cui esperienze e culture diverse si alleano per restituire all’uomo un accesso all’essenziale. Non si tratta, nel caso dell’architettura, di un semplice discorso teorico, ma di una vera e propria ricostruzione del mondo, del nostro modo di abitare, di essere insieme con l’immensità che ci circonda (che sia intesa come semplice mondo o, più radicalmente, come l’insieme del Creato). L’architettura di Ando è solo un esempio del compito attuale della cultura. La filosofia, la teologia, la poesia – e tutti gli altri saperi e le altre forme dello spirito – devono contribuire, ognuna in modo diverso ma convergente, a questo compito. Nella loro vivace creatività si manifesta la capacità di dare risposte nuove, inaudite, a una domanda antica quanto l’uomo, destinata a rimanere una sfida aperta fino alla fine dei tempi.Non solo si adatta, insegue l’essenzaCostantino EspositoSe cercassimo una definizione generale del modo in cui gli esseri umani stanno al mondo, quasi tutti ormai la identificherebbero nella capacità di risolvere problemi. Una risposta che appare oggettiva, finanche neutra, poiché terrebbe insieme sia la nostra storia evolutiva – in diretta contiguità con il mondo vegetale e animale, dove tutti gli esseri viventi sono impegnati a risolvere i problemi che insorgono nel loro ambiente –, sia la nostra capacità di mettere in atto azioni “virtuose” e comportamenti morali come reazione più o meno responsabile ai problemi della convivenza umana. Per usare le formule della letteratura anglosassone la nostra capacità di agire razionalmente (acting rationally) consiste ultimamente nella nostra abilità di problem solving, raggiunta mediante l’apprendimento e l’adattamento ambientale. Ed è una “proprietà” che a ben vedere condivideremmo non solo con le piante e gli animali, ma addirittura con le macchine intelligenti, quelle che attraverso il machine learning apprendono e risolvono problemi complessi.Ma c’è una questione che resta in sospeso in questa risposta. E cioè: per risolvere problemi bisogna innanzitutto vederli, accorgersi della loro portata, comprendere quello che ci chiedono. Fare la cosa giusta al momento opportuno o assumere atteggiamenti di successo è certo determinante per la nostra sopravvivenza naturale e sociale. Il fatto è che noi siamo continuamente attraversati e inquietati da una domanda che sembra eccedere la nostra capacità di risolvere problemi. Il problema che resterebbe irrisolto consiste in una strana competenza interrogativa, che non si limita a chiedere come faccio a superare questo ostacolo o come posso realizzare questo obiettivo, ma domanda piuttosto: perché mai io sono al mondo, e qual è il senso di me e del mondo?In altri termini, il problema irrisolto, direi permanentemente irrisolto, sono “io” stesso. E passo dalla terza alla prima persona, perché tale problema può essere posto solo da un essere che abbia coscienza di sé come colui o colei che si accorge non solo dei problemi da risolvere ma dello stesso soggetto che può provare a risolverli, e che può addirittura chiedersi perché valga la pena risolverli. Con una perfetta formula evolutiva si dirà che vale la pena per sopravvivere. Ma noi sappiamo per esperienza che questo non basta ancora: si può e si deve mirare a una sopravvivenza di successo rispetto ai mille ostacoli della natura e della società, solo perché si ha almeno un bagliore di coscienza del senso ultimo del vivere. Gli esseri umani infatti attestano l’inesplicabile libertà di non accontentarsi, e addirittura di non accettare, di fatto, la loro stessa sopravvivenza in mancanza di quel senso. Un senso che sta dentro, non al di là di ogni altro problema. Senza affrontare il problema più infuocato, tutte le altre soluzioni, anche quelle di successo, sbiadiscono. E di fatto noi sappiamo bene cosa significhi continuare a sopravvivere senza vivere veramente.Questo “veramente” non si riferisce a un sistema di valori già fissato in precedenza cui conformarsi, ma esprime un’esperienza di apertura permanente – l’apertura che è la domanda del significato – che non si può ridurre mai (almeno non in maniera davvero soddisfacente) alle nostre strategie di soluzione. Una domanda che riemerge in ogni possibile risposta ai nostri problemi.Per questo a me pare che la questione più elementare e più urgente, anche se spesso data per acquisita, sia cosa significhi “cercare” per noi umani. Più che una procedura automatica, cercare è mettersi alla caccia, all’inseguimento o alla sequela di ciò che ci chiama, ci attira, ci provoca nel mondo. E per questo il senso, l’essenziale, chiede sempre di noi per potersi dare. Con le parole del grande Cormack McCarthy in The Passenger: «Se non inseguiamo l’essenza (if we are not after the essence), che cosa mai inseguiamo? [...] E non possiamo scoprire una cosa del genere senza lasciarvi la nostra impronta»

Consiglio dei Ministri convocato alle 17: attesa per il decreto sulle riapertureRecovery Plan, Consiglio dei Ministri alle 10 per approvare il piano di ripresa

Stadi aperti, il ministro dei Beni culturali Franceschini: "Per i concerti stesse regole del calcio"

Covid, parla Salvini: "Impensabili chiusure indipendenti dai dati"Veneto, Zaia sbaglia la pronuncia: "Caregiver" diventa "cargiver"

Covid, il governo valuta riaperture dal 20 aprile se la curva scenderàCosa abbiamo fatto di male per meritarci Lucia Borgonzoni sottosegretaria alla Cultura?

Covid, il Ministro Speranza: entro l'estate vaccinati tutti gli italia

Minacce di morte al ministro Speranza: quattro gli indagatiCovid, Mattarella allo Spallanzani per la prima dose di vaccino

Ryan Reynold
Notizie di Politica italiana - Pag. 358Riaperture del 26 aprile, Lamorgese: "Controlli particolarmente rigidi, non è un libera tutti"Collaboratrici non pagate, Laura Boldrini attacca i giornali

Guglielmo

  1. avatarCovid, fonti di Palazzo Chigi: "Dal 1° giugno ristoranti al chiuso solo a pranzo"analisi tecnica

    Collaboratrici non pagate, Laura Boldrini attacca i giornaliDraghi sulla situazione sanitaria: "Si intravede una via d'uscita"Matteo Salvini: "Dpcm? Che sia l'ultimo", l'appello a DraghiIl sindaco Gori: "No al lockdown, sì alle zone rosse mirare"

    1. AstraZeneca, Draghi annuncia ripresa vaccinazioni da domani

      1. avatarAstraZeneca, Speranza: "Stop vaccino dopo dati Germania"analisi tecnica

        Covid, Speranza: "Il tutti contro tutti non sarebbe stata una soluzione"

  2. avatarVaccino Sputnik, scontro tra Vincenzo De Luca e Governo italianoETF

    Sondaggi politici, con Letta PD secondo partitoCoprifuoco alle 23, Tajani con Salvini: "Verifica tra 10 giorni per posticiparlo"Giuseppe Conte tornerà a fare lezione all’università di FirenzeGiorgia Meloni sul debutto di Draghi: “Uguale a Conte”

  3. avatarRiaperture dal 26 aprile, Speranza alle regioni: “Il coprifuoco resta alle 22”BlackRock Italia

    Nuovo decreto covid, Salvini: "Non lascio il governo ma non voto a scatola chiusa"Proroga dello stato di emergenza oltre il 30 aprile 2021: le ipotesiDe Magistris contro De Luca: "Troppe ordinanze inadeguate e inutili"Laura Boldrini, condannato a sei mesi l'hater che l'ha minacciata

Notizie di Politica italiana - Pag. 347

Salvini: "Il nuovo Decreto Ristori si chiamerà Decreto Indennizzi"Pucciarelli sottosegretaria alla Difesa: apprezza i forni crematori*