Insp, a chi spetta la rata unica per il riscatto della laurea contributivoDdl Concorrenza: le novità previsteDopo il fallimento First Citizens rileva Silicon Valley Bank
Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 39Effetto curativo di qualcosa che in verità di per sé non ha alcun effetto. Questa è la definizione di effetto placebo. Ora sappiamo anche di più: il circuito che si attiva nel cervello allievando il dolore. La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Nature ed è il risultato della ricerca effettuata dall'Università della North Carolina sui topi. Cosi,ETF un puzzle importante si aggiunge al collegamento mente-corpo. Un po' di luce in più su un effetto che per anni è rimasto misterioso.L'esperimento delle due stanzeI ricercatori coordinati da Grégory Scherrer hanno progettato una serie di esperimenti sui topi. Gli animali dovevano associare due camere diverse con diverse temperature del pavimento, una bollente e una più piacevole. Dopo essere stati nella prima sapevano che sarebbero passati nella seconda. Così hanno imparato ad aspettare in anticipo il sollievo del dolore. La conseguenza? Un abbassamento del livello di sofferenza percepito, anche quando si trovavano ancora sul pavimento caldo. Nel frattempo gli studiosi hanno utilizzato alcune tecniche per cercare di rintracciare i circuiti coinvolti nel cervello. Si è scoperto che l'aspettativa di sollievo dal dolore attiva i segnali lanciati dalla corteccia anteriore fino al ponte, una regione del tronco encefalico che finora non si credeva coinvolto nella percezione del dolore, e da questo infine al cervelletto nella parte posteriore del cervello.Gli sviluppi della ricercaOra sappiamo cosa succede quando ci si aspetta un sollievo dalla sofferenza, producendo un effetto benefico anche se la causa del dolore è ancora in essere. Si apre così alla possibilità di sfruttare in futuro lo stesso meccanismo attraverso farmaci, neurostimolazione o terapie cognitivo-comportamentali, per trattare il dolore in maniera molto più efficace e senza effetti collaterali. Scherrer ha spiegato: «Che i neuroni nella nostra corteccia cerebrale comunichino con il ponte e il cervelletto per regolare le soglie del dolore è una cosa del tutto inaspettata, data la nostra precedente comprensione dei circuiti del dolore, e anche incredibilmente emozionante. Sappiamo tutti che abbiamo bisogno di modi migliori per trattare il dolore cronico, in particolare di trattamenti senza effetti collaterali dannosi e che non provochino dipendenza. Pensiamo che i nostri risultati aprano alla possibilità di attivare questo percorso attraverso altri strumenti terapeutici per trattare le persone in modo diverso e potenzialmente più efficace». Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Luglio 2024, 18:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Decreto lavoro: se il passo avanti diventa un salto nel buioBenzina, confermato lo sciopero: chiusi anche gli impianti self
Insurtech: facciamo il punto sulle assicurazioni online
Carburanti: cosa succede con i prezzi e come agiscono i "furbetti"Cosa succede al mutuo se la banca fallisce
Reddito di cittadinanza: quando arrivano i pagamenti di giugnoBonus: quali si possono ancora utilizzare nel 2023
Mattarella ha firmato il Decreto carburanti: al via domani, cosa prevedeDelineati i vertici delle partecipate, Giorgetti: "Giusto equilibrio"
Bonus Renzi: si può recuperare nel 730?Insurtech: facciamo il punto sulle assicurazioni onlineFMI: nel 2023 la Russia crescerà più di Germania e Gran BretagnaBonus zanzariere 2023: ecco come richiederlo
Tempeste e nubifragi in Lombardia: si stimano oltre 100 milioni di danni
Addio a Mister Riso Gallo: è morto a 82 anni Mario Preve
Colf e badanti: dal 18 gennaio via al maxi aumentoGoogle: il colosso della tecnologia licenzia 12 mila dipendentiNotizie di Economia in tempo reale - Pag. 26Per la BCE è l’ora delle scelte: salvare le banche, o bloccare l’inflazione?
Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 32Taglio del cuneo fiscale, il governo accelera e vuole chiudere entro aprilePagamento Assegno Unico 2023: le date accredito Inps, arretrati e aumentiCaro benzina: cosa cambia dal 1 agosto: tutte le novità