Denudati e umiliati in commissariato, interrogazione a Nordio e Piantedosi dopo l’inchiesta di DomaniBlinken, 'ora il cessate il fuoco a Gaza è imperativo' - Tiscali NotizieAmburgo, minaccia la polizia con un'ascia davanti allo stadio prima di Polonia-Olanda
'Kara-Murza trasferito dal carcere in un luogo sconosciuto' - Tiscali NotizieI cristiani di Qaraqosh festeggiano il Natala dopo la sconfitta dello Stato islamico (AFP or licensors) CHIESA Iraq cristiani Louis CampanellaRaphaël I Sako anniversario Dieci anni fa la fuga dei cristiani dalla Piana di Ninive, Sako: "Tragedia collettiva" In 120 mila furono costretti in una notte di agosto a lasciare le loro abitazioni nel nord dell'Iraq a causa dell'avanzata jihadista. Il patriarca caldeo all'agenzia Fides: "L'Isis sconfitto ma l'ideologia resta forte. Solo il 60% di chi è fuggito è tornato, mettendo a rischio una delle presenze cristiane più antiche del mondo" Vatican News “Ua tragedia collettiva, contro i cristiani e le altre minoranze, che resta ancora impressa nelle menti. È vero, l’Isis è stato sconfitto ma la sua ideologia resta forte, e non solo in Iraq”. A sottolinearlo è il cardinale Louis Raphaël Sako, patriarca di Baghdad dei Caldei, che all’Agenzia Fides ricorda i dieci anni dalla cacciata dei cristiani dalla piana di Ninive da parte dei jihadisti dello Stato Islamico, impegnati nel loro tentativo di instaurare il califfato al confine tra Iraq e Siria. Centoventimila i cristiani costretti ad abbandonare le loro case e i loro averi nella notte tra il 6 e il 7 agosto 2014. Tra di loro, si rammarica Sako, solo il 60% è tornato – una trentina famiglie, spesso non complete e con membri molto anziani - mettendo a rischio una delle presenze cristiane più antiche del mondo. Leggi Anche 07/03/2021 Francesco a Qaraqosh: abbiate capacità di perdonare e coraggio di lottare I cristiani della città martire della Piana di Ninive abbracciano il Papa che incoraggia il popolo alla ricostruzione, a non arrendersi e a non perdere mai la speranza. Francesco ... La fuga nel Kurdistan iracheno Nei villaggi della Piana, come Kramles e Tilkif, erano già arrivate dalla fine di giugno, circa 1200 famigile cristiane fuggite da Mosul, una delle prime città irachene a cadere sotto il controllo dello Stato Islamico. Le loro case erano state segnate con una lettera “N”, come Nazarano. La fuga o la morte, l’unica alternativa alla conversione. Gran parte di loro fuggì nel Kurdistan iracheno, dopo una lunga attesa e tutt’oggi i cristiani sono il 7% dei 600 mila sfollati nel nord del Paese, la maggioranza nel distretto di Erbil. Cittadini con pari doveri “Si stima che ogni mese circa 100 famiglie cristiane lascino l’Iraq”, ribadisce il cardinale Sako. Tra le ragioni, oltre ai traumi della guerra, il settarismo che spesso vige nel Paese, “la preoccupante situazione attuale in Medio Oriente e il timore di una guerra totale”. In Iraq, afferma il patriarca, ”serve uno Stato moderno, democratico, civile, basato sulla cittadinanza. Non si può più parlare di maggioranza, di minoranza, di cristiani, ebrei, sciiti, sunniti, yazidi e così via ma di cittadini. Tutti siamo cittadini con pari diritti e doveri”. Un esodo continuo I cristiani presenti in Iraq solo a Mosul erano più di centomila all’inizio del XXI secolo e il loro numero era già diminuito dopo la caduta del regime di Saddam Hussein nel 2003, con l’aumento delle violenze settarie. Molti emigrarono e poi tornarono dal Nord America, Europa e Australia. Oltre un milione i cristiani fuggiti, non solo dal nord dell’Iraq, ma anche da città come Bassora dove oggi vivono 300 famiglie cristiane, mentre 50 anni fa erano cinquemila. Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui Il tuo contributo per una grande missione:sostienici nel portare la parola del Papa in ogni casa Argomenti Iraq cristiani Louis Raphaël I Sako anniversario 07 agosto 2024, 15:25 Invia Stampa
Piero De Luca assolto dopo dieci anni dall’accusa di bancarottaSessualità
Cuociriso elettrico: come scegliere il modello migliore
I balneari protestano, due ore di 'sciopero' degli ombrelloni - Tiscali NotizieAttilio Bolzoni racconta: «Quella volta che mi arrestarono. Il primo a difenderci sul giornale fu Giovanni Falcone»
Calcio | Pagina 2 di 18La patente “entra” nel telefonino: sarà disponibile nell’app Io. Ecco come funzionerà
La protesta degli agricoltori a Sanremo, il comitato agricolo: «Abbiamo parlato con Amadeus». Ma la Rai li smentiscePugni in faccia a un ragazzo guineano, carabinieri sotto accusa a Modena
Parigi 2024, Senna ancora troppo inquinata, rimandate gare triathlon - Tiscali NotizieLa premier Meloni incontra a Shanghai il segretario municipale del Partito Comunista Chen Jining - Tiscali NotizieStella di Natale, dopo 400 anni brillerà la luce che guidò i MagiPorno deepfake con Meloni, in due a processo
Iran all'Onu, 'da Israele un atto terroristico' - Tiscali Notizie
Sbrigati a uscire o restiamo in dieci. L’esperimento del calcio nel campionato di Messi
Il fenomeno di Rachael Kundananji, la calciatrice più cara della storiaDavid Beckham è stato nominato ambasciatore globale di AliExpressCisgiordania, palestinesi in strada a Ramallah dopo l'assassinio di Ismail Haniyeh - Tiscali NotizieCaso Metropol, su Rosneft nessuna diffamazione
Morto a Gaza il primo atleta palestinese alle Olimpiadi: non poteva curarsiAvvocato detenuto Usa in Russia, 'non so dove si trovi' - Tiscali NotizieMotoriAvvocato detenuto Usa in Russia, 'non so dove si trovi' - Tiscali Notizie