M5s Umbria in rivolta: venerdì il voto su RousseauManifestazione Montecitorio, Salvini: "Un saluto ai poltronari"Fioramonti nella bufera per alcuni tweet
Conte incontra Macron, accordo sul tema dell'immigrazioneGiammarco Oberto Milad aveva 10 anni,Guglielmo il più piccolo. Fajr e Amir 16, i più grandi. Nove maschi e tre femmine, sabato sera giocavano nel campo di calcio di Majdal, alture del Golan, quando è piovuto il razzo da 53 chili di fabbricazione iraniana che ha fatto strage di bambini. Un razzo che ora rischia di diventare il casus belli decisivo per trasformare in guerra aperta il conflitto finora a bassa intensità tra Israele e Hezbollah. Ieri a Majdal migliaia di persone hanno partecipato al funerale dei 12 bambini. Ed è esplosa la rabbia. Un massacro talmente pesante che ora anche le milizie sciite filoiraniane ne negano la paternità. Perché le vittime sono musulmane, drusi di origine arabo-siriana, e la condanna è corale anche sui social in lingua araba. Ma non ci sono dubbi - lo conferma anche l’intelligence Usa - che ci sia la mano di Hezbollah dietro la strage di Majdal. E non ci sono dubbi che Israele reagirà con tutte le sue forze. Il primo assaggio la notte scorsa, con massicci raid su postazioni Hezbollah lungo la fascia di confine detta Blue line e anche in profondità in territorio libanese. Fonti diplomatiche a Washington e Beirut hanno dichiarato alla tv libanese che un attacco israeliano è certo ma che ci sono trattative per tentare di limitare i danni. «Si sta lavorando per limitare l'attacco in termini di dimensioni e luoghi ed evitare le grandi città densamente popolate, inclusa Beirut - spiegano le fonti - e scongiurare che Hezbollah sia costretta ad una grande risposta». Che rischia di coinvolgere nel conflitto anche l’Iran. L’Idf si sta preparando ad agire. Il capo di stato maggiore Herzi Halevi ha già sottoposto ai vertici militari il piano operativo di attacco per il Fronte Nord. Il premier Benyamin Netanyahu, rientrato in anticipo dagli Usa per affrontare l’emergenza, ha subito riunito il gabinetto di guerra a Tel Aviv. «Gli Hebollah pagheranno un prezzo altissimo» ha dichiarato. Le milizie sciite «hanno superato la linea rossa» concordano i componenti del governo. Arrivato sul luogo della strage, il ministro dell’Istruzione Yoav Kisch ha detto di aspettarsi che il governo risponda «con tutta la forza, anche se ciò significa entrare in guerra totale con Hezbollah». In Libano ora serpeggia la paura. E dopo la Norvegia, anche la Francia e il Belgio hanno invitato i propri concittadini a lasciare Beirut per il timore della risposta israeliana. riproduzione riservata ® Ultimo aggiornamento: Domenica 28 Luglio 2024, 21:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Visita di Conte ad Accumoli, è virale la pausa-panino del PremierLegge elettorale, Piemonte chiede referendum
Conte chiama i ministri del Pd: la confessione
Salvini dopo Pontida: "Uniti da nord a sud contro il governo"Boschi contestata a Ferrara dai risparmiatori della ex Carife
Trattativa Stato-mafia: Berlusconi teste assitito l'11 novembreSondaggi politici M5s: l'opinione degli elettori sul Conte bis
Berlusconi: "Renzi e Orban possibili alleati in Europa"Suicidio assistito, scontro tra Fico e Casellati
"Conte ha svenduto il suo popolo", l'attacco di Matteo SalviniSparatoria Trieste: il commento di SalviniMatteo Salvini, il battibecco con Lilli GruberDdl Pillon, parla la ministra Bonetti: "Resterà nel cassetto"
Sputi e insulti al banchetto della Lega di Padova
Daniela Santanchè: "Chi mi ha chiesto di portarlo al guinzaglio"
Berlusconi: "Renzi mio figlio politico? Non è così"Maria Elena Boschi su Italia Viva: "Altri 10 colleghi in arrivo"Di Maio: "Defezioni 5 Stelle? Registrate telefonate della Lega"Tasse, Di Maio rassicura: "D'accordo con Conte per ridurle"
Ius Soli, Meloni: "La cittadinanza non si regala"Pd: arriva l'assegno unico da 240 euro al mese per ogni figlioTaglio dei parlamentari: alla Camera discussione il 7 ottobreGoverno: Casalino è il prossimo nodo da sciogliere