Bussetti: "crocifisso e presepe tornino in ogni scuola"Manovra, il Consiglio dei Ministri approva DpbPD, primarie il 10 febbraio 2019. Marco Minniti: ci penso
Dl Sicurezza approvato al Senato: non votano 4 del M5SGli appassionati di cucina li conosceranno per il loro impiego nei barbecue o nella preparazione della pizza,investimenti ma in verità con i materiali refrattari – ossia in grado di resistere per lunghi periodi a elevate temperature senza reagire chimicamente con gli altri materiali con cui si trovano in contatto – si può fare molto altro. I mattoni refrattari in particolare erano già utilizzati migliaia di anni fa, durante l’età del bronzo, per la costruzione e il funzionamento dei forni per forgiare i metalli. E oggi, con un bizzarro colpo di coda della storia, un gruppo di scienziati della Stanford University ne torna a consigliare l’impiego in ambito industriale per risparmiare energia.Secondo gli esperti, che hanno discusso la cosa in un articolo pubblicato sulla rivista Pnas Nexus, una più larga adozione dei mattoni refrattari renderebbe molto più efficiente la transizione energetica, in quanto ottimizzerebbe i processi di stoccaggio e trasferimento del calore tipici dell’industria pesante.L'utilizzo nelle industrieI processi produttivi delle industrie moderne, effettivamente, richiedono di solito il mantenimento di temperature molto alte, il che si ottiene mediante la combustione continua di carbone, petrolio, gas fossili o biomassa: data l’impellente necessità di ridurre il più possibile le reazioni di questo tipo, altamente inquinanti e climalteranti, è d’obbligo dunque cercare alternative per fornire alle grandi industrie il calore continuo di cui hanno bisogno.Ed è qui che entra in gioco l’idea degli scienziati di Stanford: “Immagazzinando l’energia nella forma più vicina al suo utilizzo finale – ha spiegato Daniel Sambor, uno degli autori del lavoro – si riducono le inefficienze nella conversione energetica. Nel nostro campo, quello dell’ingegneria ambientale, si dice spesso che ‘se vuoi una doccia calda devi immagazzinare acqua calda, e se vuoi bevande fredde devi immagazzinare ghiaccio’. Allo stesso modo, pensiamo che ‘se vuoi fornire calore alle industrie devi immagazzinarlo in mattoni refrattari’”.Questi ultimi, infatti, riescono a immagazzinare calore o a isolare dal calore in modo molto efficiente: gli autori dello studio appena pubblicato hanno esaminato il potenziale impatto di un utilizzo di mattoni refrattari per immagazzinare la maggior parte del calore dei processi industriali in 149 diversi paesi che, in un ipotetico (e auspicabile) futuro – nell’anno 2050, per la precisione – abbiano compiuto al 100% la transizione dai combustibili fossili alle energie rinnovabili. I paesi scelti dai ricercatori sono quelli responsabili della produzione del 99,7% delle emissioni di anidride carbonica a livello globale; gli scienziati, in particolare, hanno modellizzato diversi scenari per confrontare costi, esigenze, impatti sulla salute ed emissioni in due casi, uno in cui i mattoni refrattari venivano utilizzati per fornire il 90% del calore dei processi industriali e uno in cui non venivano usati affatto.Risparmi su tutta la linea“Il nostro – spiega Mark Jacobson, un altro degli autori dello studio – è il primo lavoro a esaminare una transizione su larga scala delle energie rinnovabili con l’utilizzo di mattoni refrattari. E abbiamo scoperto che la transizione, in questo caso, è più rapida ed economica, il che ha ovviamente ricadute positive in termini di salute, clima, posti di lavoro e sicurezza energetica”. Ecco qualche numero: l’analisi degli scienziati ha mostrato che per tutti i 149 paesi l’utilizzo dei mattoni refrattari riduce i costi di oltre mille miliardi di euro, riduce del 14,5% l’energia da accumulare nelle batterie, riduce l’utilizzo del suolo dello 0,4% e riduce il costo globale dell’energia di quasi il 2%.Nell’altro scenario, quello senza l’utilizzo dei mattoni refrattari, gli scienziati hanno ipotizzato che il calore sarebbe stato fornito da dispositivi alimentati dall’elettricità, cioè da batterie: “La differenza – conclude Jacobson – è che i mattoni refrattari immagazzinano calore, anziché elettricità, e costano un decimo delle batterie. I materiali per costruirli sono molto più semplici da reperire: sostanzialmente, si tratta di terra o poco più”. Dopotutto, i nostri antenati dell’età del bronzo possono ancora insegnarci qualcosa.
Dl Genova, Ceriscioli firma ricorso per incostituzionalitàGiulia Grillo scioglie il Consiglio Superiore della Sanità
Folla a Milano per Mimmo Lucano: "c'è fame di umanità"
Referendum propositivo, Salvini al M5S: "quorum è necessario"Il ministro Giulia Grillo: "Pandoro senz'anima". E' polemica
Marcello Astorri, Autore a Notizie.itDecreto Sicurezza: ecco cosa prevede
Senato, Emma Bonino tuona contro il M5S e scoppia in lacrimeNotizie di Politica italiana - Pag. 756
Il dl anticorruzione è legge, Di Maio "Bye bye corrotti"Gaffe di Toninelli "Genova tornerà forte in pochi mesi, al massimo anni"Di Battista: "Azienda di famiglia ha debiti come tante PMI"Conte, il premier rassicura: "Lega e M5s restano uniti"
Luigi Di Maio, la fidanzata: "Ci siamo lasciati, colpa del governo"
Mattarella: pluralismo dell'informazione imprescindibile
Caso Marrazzo, inchiesta trans: condannati 4 carabinieriNotizie di Politica italiana - Pag. 753Reddito di cittadinanza, ecco le misure contro i furbiNotizie di Politica italiana - Pag. 755
Notizie di Politica italiana - Pag. 752Tap, tensione al governo: il M5s muove contro premier ConteAffondo alla Mussolini, Alberti: "Salvini come il duce"Matteo Salvini: entro l'anno altri sgomberi a Roma