File not found
VOL

Regime forfettario 2020: requisiti, come funziona e cause di esclusione

Nuova Imu 2020: come funzionaIl Consiglio dei ministri approva il Def: presto le misureBonus babysitter e centri estivi: chi ne ha diritto e come fare domanda

post image

Decreto Rilancio, il testo completo: tutte le misureLa siccità del Po,MACD la tragedia della Marmolada con il distacco di un pezzo di ghiacciaio, le piogge eccezionali nelle Marche, le trombe d’aria in Versilia, in Salento, in Calabria, il fiume di fango a Ischia. Il 2022 è stato l’anno in cui il cambiamento climatico ha fatto sentire i suoi effetti sull’Italia. Senza reazioni Questo articolo si trova sull’ultimo numero di POLITICA – il mensile a cura di Marco Damilano. Per leggerlo abbonati o compra una copia in edicola Alle parole non seguono i fatti. «L’umanità ha una scelta: cooperare o perire. O è un patto di solidarietà per il clima o è un patto di suicidio collettivo». Così Antonio Guterres, segretario generale dell’Onu, ha aperto la Cop27, il vertice sui cambiamenti climatici che si è svolto in novembre a Sharm el Sheik in Egitto. Un tono inequivocabile, di massimo allarme a cui dovrebbero seguire decisioni e interventi della scala appropriata. Dovremmo entrare tutti in modalità emergenza con piani e azioni immediate per azzerare le emissioni di gas serra al 2050 come previsto dall’accordo di Parigi accelerando la sostituzione di carbone, petrolio e gas con energia pulita. E invece non succede. Sembriamo bloccati nel presentismo e non riusciamo davvero a fidarci del futuro che possiamo costruire. E magari succede perché la radice di tutto è nel passato, nell’idea di sfruttare il mondo come risorsa che ci ha allontanato sempre di più dall’equilibrio naturale e dal significato della Terra. Verso la catastrofe Di fatto stiamo continuando a correre come sonnambuli verso una catastrofe. Le emissioni di gas serra prodotte dall’uso dei combustibili fossili aumentano ancora e continuano quindi a sovraccaricare l’atmosfera che trattiene una quantità maggiore di raggi solari sulla superficie terrestre. Così la temperatura media globale cresce ancora e con essa gli impatti che diventano sempre più tragici. Sarebbe ingeneroso non riconoscere i progressi fatti. Ci siamo allontanati dagli scenari più catastrofici che arrivavano fino ad aumenti della temperatura media globale pari a sei gradi rispetto al periodo precedente alla rivoluzione industriale. Ma ancora l’ultimo rapporto Unep, l’agenzia ambientale delle Nazioni unite, stimava un aumento della temperatura media globale pari a 2,8 gradi stando ai piani di riduzione delle emissioni presentati dai singoli paesi. Molto al di sopra della soglia da non superare fissata a un aumento di 1,5 gradi dagli scienziati dell’Ipcc, l’Intergovernmental panel on climate change delle Nazioni unite. E il vertice in Egitto, pur con lo storico riconoscimento del loss and damage, delle perdite e danni subiti dai paesi più colpiti, di fatto paesi del sud del mondo che subiscono gli impatti prodotti dai paesi più sviluppati, non ha segnato passi avanti nello spingere alla riduzione delle emissioni che è l’unico modo per evitare la catastrofe. AmbienteAbbandonare i paesi poveri al loro destino climatico è un suicidio globaleGiulio Boccaletti Impatto qui e ora Gli impatti riguardano già la nostra vita, il qui e ora. Solo negli ultimi mesi in Italia abbiamo vissuto una siccità straordinaria del Po, la tragedia della Marmolada con il distacco di un pezzo di ghiacciaio, un’alluvione dovuta a piogge eccezionali nelle Marche, trombe d’aria in Versilia, in Salento, in Calabria e ancora un fiume di fango a Ischia. L’elenco potrebbe essere molto più lungo ed è purtroppo destinato a crescere. La causa non è mai solo una naturalmente. Territori meno cementificati così come l’attuazione di un serio piano di adattamento ai cambiamenti climatici porterebbero a bilanci meno tragici in termini di vite umane e danni. E tuttavia è illusorio immaginare che i territori possano assorbire senza danni eventi di portata eccezionale, mai visti come racconta chi li sperimenta in prima persona, destinati a diventare sempre più violenti e ancora purtroppo definiti come episodi di maltempo.   Per spiegare la nostra inerzia viene spesso usata l’immagine della rana messa in una pentola con il fuoco acceso sotto: l’acqua si scalda lentamente e così la rana man mano si abitua e non sfugge alla morte come invece farebbe se fosse improvvisamente a contatto con acqua bollente. Come se ci stessimo in qualche modo abituando a quella che forse ci sembra una nuova tragica normalità che per di più in genere non viene raccontata come impatti del clima e associata al fatto che bruciamo combustibili fossili. Insomma non vediamo bene che la soluzione chiave sta nell’accelerare la sostituzione di carbone, petrolio e gas con energia pulita da rinnovabili e risparmio ed efficienza energetica. E quando riusciamo a capirlo e guardiamo al futuro possiamo diventare vittime delle sirene che spingono per l’inazione con i loro canti che vanno da ormai è troppo tardi a è inutile muoversi per primi perché solo un’azione globale può fermare i cambiamenti climatici. CommentiMarmolada, la nostra negazione del limite nella società della performanceGiulio Costapsicologo Il mondo come risorsa Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved Ma forse ci manca la chiave di lettura più importante, qualcosa che ritroviamo guardando nel passato, nelle radici di un presente nel quale non riusciamo a rendere urgente l’importante e di un futuro che guardiamo con sfiducia senza credere fino in fondo alla nostra possibilità di farcela. A ritrovare quella chiave ci aiuta una storia che viene da lontano, dalle isole Banda in Indonesia, raccontata da Amitav Ghosh nel suo ultimo libro La maledizione della noce moscata. Le radici del riscaldamento globale, dell’alterazione dei sistemi di funzionamento naturali della terra causata dalle attività umane, sono da rintracciare, dice Ghosh, nel colonialismo imposto in territori come le isole Banda e soprattutto nell’America conquistata dagli europei. Una conquista condotta con ogni violenza e che ha portato a trasformare la Natura in qualcosa di inerte e la Terra in un pianeta che non ha più un significato intrinseco ma solo quello che gli deriva dall’essere oggetto di scienza e di commercio. Nell’idea insomma di considerare il mondo come risorsa. La Natura diventa per i colonizzatori una entità da soggiogare con processi di assoggettamento e di silenziamento fino a renderla muta. Nella visione meccanicista che si afferma tra i dominatori, tra le élite europee, la terra è come una grande macchina formata da particelle inerti in moto incessante. Di fatto è materia bruta e stupida e perciò da conquistare con le tecnologie più distruttive avendo come unico scopo il profitto e la ricchezza materiale. Niente può essere di ostacolo a questo disegno. I processi di violenza fisica e intellettuale diventano guerra di sterminio degli abitanti delle isole Banda per estrarre la ricchezza dell’allora pregiatissima noce moscata e dei nativi delle Americhe. Diventano genocidio, anche usando i “proiettili” dati dalla diffusione voluta di malattie, e, ancora di più, onnicidio, uccisione di tutto, animali, alberi, significato. AmbienteUccidere il pianeta è un reato. La battaglia sull’ecocidioFerdinando Cotugno Colonialismo e clima I territori conquistati diventano nuove Europe. L’imposizione dei nomi, di quel New segna una profonda trasformazione delle piante e degli animali che ci sono, del tipo di insediamento e dell’attività svolta dai coloni che scacciano i nativi. Da lì inizia una “terraformazione” che altera profondamente più di un quarto della superficie terrestre in poche centinaia di anni e ha per unico obiettivo il profitto, l’estrazione di ricchezza da ottenere anche cancellando con ogni mezzo violento il modo di vivere di chi aveva abitato quelle terre per migliaia di anni rispettandone i luoghi e l’equilibrio naturale. Sulla spoliazione dell’America e sull’idea del mondo come risorsa si fonda il dominio dell’Europa su tutti i continenti e le sue realizzazioni come il capitalismo, la rivoluzione industriale e il dominio dell’occidente nell’equilibrio geopolitico fondato sul controllo dei combustibili fossili, anch’essi materia naturale delle foreste primordiali stoccata nei millenni. Un sistema perverso che ha causato un’alterazione talmente profonda degli equilibri naturali da portare all’Antropocene, un’era geologica prodotta dall’attività sistematica di sfruttamento della natura, accelerata dalla diffusione dell’industrializzazione nei nuovi giganti asiatici. Nel passato si trovano le cause di ciò che viviamo. Nella pretesa di dominare la natura e silenziarla c’è la radice dell’alterazione degli equilibri naturali che porta al riscaldamento globale. La ricerca del solo profitto e la spoliazione della Terra con ogni mezzo sta presentando il conto. Non è il momento di rassegnarsi o rimanere in silenzio. Le soluzioni per ridurre drasticamente le emissioni ci sono già e passano per la lotta alle diseguaglianze e per l’ascolto di ogni voce. Per quanto possa sembrarci difficile è nell’interesse di ognuno di noi, di ogni abitante della Terra cambiare direzione, fare continuamente e ottimisticamente la propria parte e unire le forze in una rete di solidarietà globale. CulturaÈ il selvaggio a dare forma all’esperienza del tempo© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediStella Bianchi

Bonus condizionatori 2020: Dl Rilancio al 110%, come funziona?Daniele Caretti, Autore a Notizie.it

Coronavirus, tetto al reddito per il bonus autonomi da 800 euro

Family Act, come funzionano i permessi retribuitiCoronavirus: calo del Pil del 10% nel primo trimestre 2020

Decreto Rilancio, in arrivo un aumento nelle bollette luce e gas?Coronavirus, verso la sospensione delle bollette in tutta Italia

Festival del Fundaraising 2020: a maggio la 13esima edizione

Pensioni 2020: per l'Ocse in Italia si va troppo prestoBollette della luce: quanto si risparmia con il bonus Covid?

Ryan Reynold
Sky annulla l'aumento dell'abbonamentoConcorsi pubblici 2020 Agenzia delle Entrate: i bandi attiviNotizie di Economia in tempo reale - Pag. 138

ETF

  1. avatarCoronabond: cosa sono e come funzionanotrading a breve termine

    Coronavirus, Facebook offre 100 milioni ai giornalistiConcorsi pubblici 2020 in Liguria: i bandi attiviOutdoor design di lusso, chiusura di bilancio record per GIBUSReddito di Cittadinanza: guida completa

      1. avatarEbrandItalia non si lascia influenzare dal Coronavirustrading a breve termine

        Al via il Bonus Vacanze, ma sono pochi gli hotel aderenti

  2. Servizi di interpretariato: tutto quello che c’è da sapereNotizie di Economia in tempo reale - Pag. 148Decreto di Aprile: la maggioranza litiga sulle misureIn aumento il noleggio di aerei privati tra le aziende

  3. avatarISEE 2020: i documenti necessari e il modello precompilatoBlackRock Italia

    Aumenti in busta paga da luglio 2020: quanto si guadagnerà?Coronavirus, sospensione del mutuo UBI BancaUnicredit, esuberi in Italia: chiuse 450 filialiZara chiude 1200 punti vendita: si passa all'ecommerce

    VOL

Redoro, sponsor SEO&love 2020

Buoni pasto 2020: le novità introdotte dalla ManovraStati generali dell'Economia: cosa sono e quando iniziano?*