Elezioni midterm in Usa: il Congresso "diventa repubblicano"Gli Usa acquisteranno dalla Corea del Sud le armi per l'UcrainaNon riesce a deglutire per la gola perforata da un seme di mango, ma l'ospedale la manda a casa
Ecco il regalo chiesto a Babbo Natale dal principino GeorgeDall'emergenza abitativa alla povertà,criptovalute ma anche immigrazione, povertà educativa, salute mentale e disturbi alimentari. Caritas a Roma si occupa di tutti quegli aspetti che colpiscono le fasce più fragili della popolazione e i fenomeni di emarginazione ed esclusione che creano diseguaglianze e spaccature. In particolare, per quanto riguarda la salute mentale, pochi giorni fa il direttore Giustino Trincia ha lanciato un netto allarme: "L'estate è un periodo critico, i problemi si aggravano con l'aggravarsi della solitudine". I disturbi mentali non vanno in vacanzaIl numero uno della Caritas romana punta il dito contro la carenza o, peggio, la totale assenza di servizi nelle strutture sanitarie pubbliche territoriali: "Le criticità di chi soffre di problemi di salute mentale - le parole di Trincia - crescono perché si aggrava la solitudine dovuta alla mancanza del necessario sostegno dei servizi pubblici, indispensabile per i casi gravi. Che dire allora della chiusura del reparto di ricovero ospedaliero per Disturbi del comportamento alimentare del Policlinico Umberto I di Roma, dal 19 luglio al 25 agosto?". Pochi posti letto in estateNello specifico, si tratta di una struttura con quattro posti letto dedicati all'assistenza integrata di neuroscienze e salute mentale, "una delle pochissime pubbliche nella regione Lazio - sottolinea Trincia -, oltre al San Giovanni (con due posti letto) e il Bambino Gesù (con sei posti letto). Durante questo periodo, dimesse le ragazze ricoverate, il Policlinico potrà assicurare solo un servizio di day hospital". Meno posti a disposizione, indubbiamente, significa meno possibilità di assistenza nel periodo estivo. Ma non è solo questo a preoccupare la Caritas. Caritas: "Da 8 anni inattuato decreto sui disturbi alimentari""Sono ormai trascorsi oltre otto anni, dal 14 marzo 2016, dall’approvazione del Decreto n.80 della Regione Lazio per sanare la gravissima carenza di servizi per i disturbi alimentari - ricorda Trincia -. Un provvedimento illuminato ma largamente inattuato, nonostante le diverse maggioranze politiche nel governo regionale. Se aspettarsi delle scuse per ritardi e omissioni sarebbe troppo, non ci si può chiedere il silenzio e il minimo che possiamo come Caritas di Roma è confermare la vicinanza a migliaia di famiglie che convivono spesso sole con problemi collegati al deficit di salute mentale". Un attacco che non fa distinzioni di sorta. Dal 2016 a oggi, infatti, si sono susseguite due legislature Pd ed è in corso quella a marchio Fratelli d'Italia. Carenze di personale e liste d'attesa di un annoTrincia prosegue, senza sconti: "La situazione è grave per le note ed enormi carenze di personale e di strutture necessarie ad assicurare la rete di servizi di assistenza per la salute mentale sul territorio - le sue parole affidate al sito Caritas -. È sufficiente ricordare che in caso di esigenza di ricovero ospedaliero, indispensabile quando i parametri vitali dei pazienti sono talmente a rischio, le liste di attesa arrivano a 10-12 mesi! Chi può si sobbarca costi economici elevati per ricorrere a strutture sanitarie private, oppure per migrare in strutture pubbliche fuori regione. E gli altri? Molti di questi disturbi hanno come noto una forte connotazione psichiatrica e si creano situazioni talmente complesse da trattare che o ci sono adeguate cure ospedaliere oppure è a rischio l’incolumità, la vita, delle persone malate e la tenuta dei loro familiari. Non c’è da sorprendersi dunque per l’esasperazione e la verve polemica delle famiglie e delle associazioni di chi vive le malattie mentali"."Diritto alle cure o rassegnazione?""Si vuole rimettere al centro il diritto alla prevenzione e alle cure sanitarie per tutti - si chiede Trincia -, partendo da chi ha meno, oppure dobbiamo rassegnarci a ulteriori e intollerabili passi indietro nella tutela della dignità di ogni essere umano anche se gravemente malato? Oltre gli aspetti sanitari e i ritardi della politica, le nostre comunità ecclesiali, possono però dare testimonianza di una vicinanza a queste persone, a queste famiglie, essendo loro accanto, fornendo quell’umano sostegno che tanto ci parla del Regno di Dio, dove carità e giustizia si incontrano e si alimentano grazie alla solidarietà umana".
Migranti: Italia, Malta, Cipro e Grecia scrivono all'UE: "Meccanismo redistribuzione increscioso"Gatto trovato in una valigia durante i controlli in aeroporto
Donald Trump è stato ufficialmente riammesso su Twitter: tutto merito di Elon Musk
Non riesce a deglutire per la gola perforata da un seme di mango, ma l'ospedale la manda a casaBimbi cadono nel lago ghiacciato: 3 morti e uno grave
La credevano intollerante al lattosio ma lei aveva un cancro, Rose muore a un annoAllarme aviaria: in Gran Bretagna Lidl e Asda razionano la vendita di uova nei supermercati
In California un tir precipita su un gruppo di auto già incidentateElezioni di midterm negli Usa, Nancy Pelosi viene rieletta in California
Terremoto Indonesia, bimbo di 6 anni estratto vivo dopo 3 giorniNato certifica condanna totale alla Russia19enne morta dopo un rave party: si cercano testimoniSuv contro la vetrina di un Apple Store: un morto
Usa, allarme per la triplendemia: ospedali intasati e continui inviti a vaccinarsi
Cena con il suprematista Fuentes, Pence attacca Donald Trump
Guerra Ucraina, il presidente Zelensky: "Non è stato un nostro missile"Pugilato, Mills Lane è morto ad 85 anni: aveva arbitrato Tyson contro HolyfieldDue pistole sul comodino, polemica sul post di Elon MuskCorea del Sud: una nuova legge "toglie" un anno di età ai cittadini
Kiev al buio: salta il piano elettricitàLa credevano intollerante al lattosio ma lei aveva un cancro, Rose muore a un annoL'ammissione della Russia sui negoziati: "Dipendono da Usa ed Ue"Valeri Zaloujny, chi è il generale ucraino che ha portato i russi alla ritirata da Kherson