La crisi climatica ha travolto la SardegnaCulturaIl sogno tramontato della Linke, incapace di sviluppare una propria identità
CulturaAshley Tellis criptovalutedel think tank Carnegie parla all'Adnkronos della visita di Meloni in Cina, 'che ormai è un rivale per tutto l'Occidente'30 luglio 2024 | 17.25Redazione AdnkronosLETTURA: 3 minuti.social-icon-cont a.ico-verify { background: transparent;}.arpage .social-share .social-icon-cont a.ico-verify img { width: 116px;height: 32px;padding: 0;margin-right: 10px;}Che effetto avrà la visita di Giorgia Meloni sui rapporti dell’Italia con la Cina? E come si inserisce la ripresa degli accordi commerciali tra Roma e Pechino nell'ostilità tra Cina e Stati Uniti, alla vigilia di cruciali elezioni presidenziali? L’Adnkronos lo ha chiesto ad Ashley Tellis, Tata Chair for Strategic Affairs e senior fellow del Carnegie Endowment for International Peace, uno dei principali think tank globali. Tellis è stato anche consulente senior del Dipartimento di Stato americano ed è uno dei massimi esperti di Asia. “Bisogna partire dal rapporto tra Cina e Stati Uniti per capire come l’Italia gestirà la sua relazione con Pechino”, esordisce l’esperto. “Le due grandi potenze sono su un terreno di competizione e su quel terreno resteranno, chiunque sarà il prossimo inquilino della Casa Bianca. Possono cambiare elementi di stile e di gestione, a seconda che sia Trump o Harris a vincere le elezioni. Lui può essere più imprevedibile, lei tenderà a seguire il manuale tracciato da Joe Biden. Ma le questioni al centro della rivalità saranno tre: le tecnologie di frontiera, la competizione militare e l’area geopolitica/ideologica. Su questi fronti non ci saranno grandi mutamenti a partire da gennaio 2025, quando si insedierà il nuovo presidente”.Sul fronte Italiano ed europeo, le cose sono molto cambiate da quando l’Italia firmava il memorandum per la Belt and Road Initiative (2019) e il Parlamento europeo si apprestava a firmare il trattato per gli investimenti con la Cina (2020), poi messo in freezer con l’arrivo di Biden alla Casa Bianca. “Gli europei hanno ormai realizzato che la Cina è un rivale sotto il profilo economico”, prosegue Tellis. “Ovviamente lo è anche sul piano ideologico, quando si parla di diritti umani, ordine globale e regole internazionali. Nel lungo periodo, e questo ormai si percepisce anche nelle capitali europee, potrebbe diventare un rivale militare". "La visita di Giorgia Meloni non cambia questa prospettiva - ragiona - Lei ha preso delle decisioni ‘toste’ nei confronti di Pechino, come l’uscita dalla BRI, e ora cerca di stabilizzare i rapporti con Pechino. Ma la vedo molto più protettiva degli interessi italiani rispetto a certi suoi predecessori. In passato si è lasciato il campo libero alle dinamiche di mercato, mentre lei è pronta a usare i poteri dello Stato per proteggere il sistema produttivo e le aziende strategiche italiane, in un modo simile agli Stati Uniti. Non ci sarà una nuova e diversa relazione con la Cina”.Quella che è cambiata, sottolinea Tellis, è anche la posizione cinese nei confronti dell’Occidente: “I cinesi per quasi trent’anni sono stati convinti che l’assetto globale avrebbe garantito loro sempre più ricchezza e crescita. Ora si stanno rendendo conto che questa finestra di opportunità si sta chiudendo rapidamente, se non si è già chiusa del tutto. Dalla prospettiva di Xi Jinping, il mondo è diventato un ambiente molto più ostile all’idea di una crescita cinese inarrestabile, di un ruolo incontestato di potenza produttiva globale". "Eppure, il governo è ancora riluttante davanti all’idea di cambiare la propria strategia basata principalmente sull’export. E questo per una ragione politica: favorire la crescita e la domanda interna vuol dire creare una nuova classe media, una classe di imprenditori che poi inizierebbe a chiedere diritti politici, un ruolo maggiore nelle decisioni che invece al momento sono centralizzate dal Partito Comunista. Dunque l’attuale leadership continua a puntare su una strategia di crescita basata sull’export, che però presuppone l’esistenza di mercati pronti ad assorbire questa enorme produzione industriale. I mercati tradizionali, quelli occidentali, sono oggi più chiusi davanti al gigante asiatico, quindi si aprono due strade: da una parte gli strateghi cinesi continueranno a trattare con l’Occidente, con sempre maggiori difficoltà, per tenere aperti i canali di scambio, soprattutto nel settore tecnologico; dall’altra, punteranno alle economie emergenti. Il problema è che sono mercati molto meno sviluppati, che non possono garantire i tassi di crescita osservati negli ultimi decenni. Perciò Pechino si dovrà misurare con effetti a cascata su tutta la sua economia, già in sofferenza”, conclude Tellis. (di Giorgio Rutelli)
Ilva, le verità nascoste su decenni di avvelenamentiSiccità: Roberti, in Molise poche piogge, sorgenti ridotte - Tiscali Notizie
Toscana, l'assessore Marras in Portogallo al QSP summit - Tiscali Notizie
Notizie di Lifestyle in tempo reale - Pag. 2Notizie di Salute e Benessere - Pag. 1
Venti anni di università telematiche: il contributo di UnimarconiVolley, morto il pallavolista Danilo Cremona: aveva 32 anni
“Piemonte primo in Italia per crescita occupazionale” - Tiscali NotizieInquinamento, sono 35 i capoluoghi di provincia fuori legge per polveri sottili
Labbra sensuali: come averle con metodi adattiBas (Spd) diventa la terza donna a presiedere il BundestagDebiti all'Erario per 16 milioni, quattro indagati in Molise - Tiscali NotizieDalla Procura l’ok alla scarcerazione di Toti, la decisione del gip tra domani e venerdì - Tiscali Notizie
Se non fermiamo l’azoto, la temperatura andrà fuori controllo
Prefisso cellulare 393, a quale operatore appartiene?
Toscana, effetto overtourism anche sui pronto soccorso - Tiscali NotizieIn Italia la vernice sul Senato, in Germania le catene umane contro le ruspe, ecco le lotte degli ecologisti d’OltralpePrefisso cellulare 368, a quale operatore appartiene?Ingannata e violentata, si allarga l’indagine sugli abusi nella scuola allievi della Finanza di Coppito
Bruxelles dice di avere a cuore le foreste ma un leak mostra che ne dimentica troppeIl discorso d’addio di Merkel porta la fiducia in tempi rabbiosiLa crisi climatica ha travolto la SardegnaMorta la principessa Doris Mayer Pignatelli: mecenate e musa di Fellini