File not found
Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

Guerra in Medioriente, vertice di pace in Egitto: c'è anche Giorgia Meloni

Israele, stop all'ultima centrale elettrica: Gaza è al buioRegno Unito, Harry visita (a sorpresa) la tomba della regina Elisabetta II: lo scatto di un turistaGermania, arrestato un islamista: “Era pronto a un attentato”

post image

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 193Nelle ore emotive e drammatiche dei negoziati di Cop28 il presidente-petroliere ha gettato la maschera mettendo sul tavolo una bozza che parla di vaga riduzione di produzione e consumo per arrivare a net zero nel 2050. Il rappresentante delle nazioni insulari: «Per noi è una dichiarazione di morte». La conferenza chiude ufficialmente il 12 dicembre,criptovalute resta poco tempo per giungere a un accordo miglioreSono state ore emotive e drammatiche a Cop28, la conferenza sui cambiamenti climatici di Dubai. Non c'è il phase-out dei combustibili fossili nella bozza di accordo finale proposta da Sultan al Jaber alle parti, nonostante la richiesta di un blocco di ottanta paesi che va dall'Unione europea ai più vulnerabili.Per ora il fronte delle nazioni produttrici di petrolio è stato impossibile da superare, quindi il testo proposto recita così: «Chiediamo alle parti azioni che potrebbero includere la riduzione del consumo e della produzione di combustibili fossili, in un modo giusto, ordinato ed equo, per raggiungere net zero entro il 2050».Tradotto con le parole di un esperto osservatore dei negoziati: «L'emiro si è tolto i guanti», perché è una formula debole e blanda. È un testo che più di mezzo mondo considera irricevibile, pericoloso e contrario alle richieste della scienza.Per contenere la crisi climatica serve una cornice temporale più stretta e iniziare con un'uscita vera dalle fonti fossili e non una riduzione in un orizzonte ampio come il 2050.Si continua a trattare: da calendario, Cop28 finisce martedì 12 dicembre, è probabile che si continui ancora per uno o due giorni. Per le circostanze bizzarre che muovono il mondo, una scadenza la offre il programma degli eventi dell'Expo City, il sito che ospita la conferenza: venerdì 15 dicembre qui comincia una grande fiera natalizia.Il certificato di morte«Questo testo sarebbe il nostro certificato di morte», ha detto, con gli occhi rossi e lucidi, il ministro dell'ambiente di Samoa, dopo aver letto la bozza. Si chiama Toeolesulusulu Cedric Schuster, è il rappresentante politico che parla a nome di tutti i 39 stati insulari del mondo.«Se andasse così, sarebbe la Cop dove finisce la possibilità di contenere l'aumento di temperature entro 1.5°C». Superare questa soglia critica per loro significa dover iniziare a progettare migrazioni nella seconda parte del secolo, come scritto nero su bianco nel piano di adattamento delle Isole Marshall, un arcipelago del Pacifico sulla linea dell'Equatore, 42mila persone che vivono due metri sopra il livello del mare.È per questo che la loro reazione è stata la più politicamente dura e la più simbolicamente significativa. Il ministro delle Isole Marshall John M. Silk ha detto: «Non ce ne andremo silenziosamente nelle nostre tombe d'acqua», prima di scoppiare a piangere davanti ai giornalisti. È questo il livello di uno scontro tra nazioni che non è più politico, è esistenziale.Mentre gli Stati Uniti hanno scelto di essere in disparte, l'Unione europea sta spendendo tutta la propria credibilità nella trattativa per il phase-out, guidata dalla ministra spagnola della transizione ecologica Ribera e dal commissario al clima Hoekstra, che è andato dritto e duro contro al Jaber: «Questo testo è deludente, non affronta i problemi che siamo venuti qui a risolvere, non possiamo accettarlo».L'Ue ha già dovuto ingoiare l'umiliazione di un veto di Putin sulla possibilità di organizzare Cop29 a Sofia, in Bulgaria. Da ieri è ufficiale che il prossimo incontro sarà a Baku, in Azerbaigian, nel 2024.Vuol dire che un paese protagonista di una guerra di aggressione ha ottenuto di far organizzare a un altro paese aggressore una conferenza sul clima, togliendola all'Europa. L'Azerbaijan è anche uno delle economie al mondo più dipendenti dalle fonti fossili.«La porta è aperta»Questa è la cronaca, il resto è analisi. Dopo aver presentato la bozza, Sultan al Jaber, presidente della COP28 ma anche amministratore delegato di una delle più importanti aziende oil and gas al mondo, ha detto in plenaria: «Qui è fin dove sono riuscito ad arrivare, se potete fare di meglio, la porta è aperta».C'è da convincere un blocco che è stato rinominato dirty five, Arabia Saudita, Iraq, Kuwait, Iran e soprattutto Russia. Putin sembra davvero uno degli arbitri invisibili di questa conferenza, non è venuto ma si avverte molto.Ieri mattina era stato il segretario generale Onu Guterres a provare a portare a bordo i dirty five con un messaggio distensivo: «Non lasceremo indietro le economie dipendenti da petrolio e gas».Il testo presentato da al Jaber alle parti è evidentemente una provocazione nei confronti dei blocchi più climaticamente attenti (o climaticamente spaventati).L’obiettivo è spingerli ad accettare un phase-out più blando di quello che vorrebbero. In questo gioco delle parti, si arriverebbe a un phase-out pieno di clausole di salvaguardia per i paesi petroliferi, come affidarsi ai sistemi di cattura e stoccaggio della CO2.In quel caso tutti avrebbero qualcosa da portare a casa per dire di aver vinto. Conta di più leggere il contesto: più che un negoziato sul clima, la Cop28 sembra un negoziato su una nuova rivoluzione industriale, su quali saranno i suoi tempi, le tecnologie ammesse, le risorse in campo. Per ogni singolo paese, Italia compresa, Cop28 non è solo uno spazio per salvare il futuro, ma anche per decidere qual è il posto che si vuole avere in quel futuro.Ci sono ancora molte ore per trattare, forse giorni, al momento quel futuro in costruzione sembra ancora di dipendenza dalle fonti fossili. «Se fossi un esportatore di petrolio, gas o carbone, stasera sarei felice», ha detto Bill Hare, scienziato e capo di Climate Analytics.Non è detto che lo sarebbe ancora domani: questi sono eventi imprevedibili. Una delle posizioni più interessanti è quella della Colombia, diciannovesimo esportatore di petrolio al mondo, paese in cui le fossili sono centrali per l'economia. Ieri ha aderito a un'alleanza per fermare nuove estrazioni.«Se continuiamo a produrre petrolio, ma la metà più ricca del mondo decarbonizza, noi a chi lo vendiamo?», ha spiegato la ministra Susana Muhamad, rovesciando la narrativa proposta da molti paesi altrettanto dipendenti: magari non è un suicidio economico, ma proiezione del futuro a lungo termine.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando CotugnoGiornalista. Napoletano, come talvolta capita, vive a Milano, per ora. Si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste. Per Domani cura la newsletter Areale, ha un podcast sui boschi italiani, Ecotoni, sullo stesso argomento ha pubblicato il libro Italian Wood (Mondadori, 2020). È inoltre autore di Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine, 2022).

Migranti, Berlino risponde all’attacco di Crosetto sul finanziamento alle OngSpagna, giornalista molestata in diretta tv: dallo studio chiamano la polizia

Ucraina, Regno Unito valuta schieramento militari addestratori: l'annuncio del ministro Shapps

Israele, sale la conta dei morti: coinvolti anche 140 bambiniRagazza scomparsa in Francia mentre andava alla stazione: ricerche in corso

USA, maxi incidente causa nebbia: 7 morti e 158 veicoli coinvoltiGuerra in Medioriente, Biden scagiona Israele: "La strage di Gaza è colpa di Hamas"

Francia, ritirati gli iPhone 12: emettono radiazioni pericolose

Israele, raid aereo su una moschea in CisgiordaniaUcraina, l'accusa di Kiev: "Russi hanno usato armi al fosforo"

Ryan Reynold
Ucraina e Polonia dialogano per risolvere la disputa sul granoLe parole di Guterres accendono lo scontro, Israele: "Neghiamo il visto ai funzionari Onu"Giornalismo e misinformazione:guerra nella guerra, all’origine delle fake news su Israele

VOL

  1. avatarIl suolo di New York continua ad abbassarsi: lo studio della Nasaanalisi tecnica

    Israele, Erdogan difende Hamas: "Non sono terroristi"Israele, Gaza: uccisi oltre 700 palestinesi, tra questi più di 100 bambiniAveva indovinato la data di morte della regina Elisabetta, riprova con Carlo III: "Morirà nel 2026"Niger, battello si ribalta: 24 morti e decine di dispersi

    1. Guerra, Ucraina: colpito quartier generale russo nel Kherson, 8 morti

      VOL
      1. avatarIslanda, sciopero generale delle donne: il primo dal 1975trading a breve termine

        Guerra in Medio Oriente, ucciso dirigente di Hamas: guidò l'attacco con i parapendii

  2. avatarGuerra Israele Hamas, presto l’ordine di entrare a Gazatrading a breve termine

    Houti, chi sono i miliziani yemeniti che hanno lanciato tre missili abbattuti dagli USAMaltempo in Grecia, case e strade allagate a Volos: bus inghiottito da una voragineIsraele, Cina: "Causa conflitto è ingiustizia contro i palestinesi"Ingerisce droga: bambino morto in Usa

  3. avatarGiappone, a breve il secondo rilascio di acqua radioattiva: la Cina pronta a protestarecriptovalute

    Israele: "Chi non lascia il nord di Gaza verrà automaticamente considerato terrorista"Tiffany Barker, lo sfogo virale su TikTok: "Devo togliere l'apparecchio a mia figlia per pagare le bollette"Hunter Biden, il figlio del presidente è stato incriminatoGuerra in Ucraina, Kiev: "Il nostro obiettivo è isolare la Crimea". Mosca lavora a nuove armi nucleari

    VOL

Terremoto in Marocco, il video del bambino è virale: "Sono morti tutti, sono solo"

Cina, accoltellato un diplomatico israeliano a Pechino: l'aggressore fermato dalla poliziaArabia Saudita, studentessa condannata a 18 anni di carcere*