File not found
BlackRock

Covid, Giani: "Favorevole a provvedimenti restrittivi nei confronti dei non vaccinati"

Michetti, le scuse sulla Shoah: "Utilizzato con leggerezza termini che alimentano pregiudizi"Alessandro Zan sulla "tagliola" approvata in Senato: “Continueremo a lottare, Italia Viva si è sfilata”Ballottaggi elezioni amministrative, Salvini (Lega): “Obiettivo le politiche”. Meloni (FdI): “Deblacle M5S”

post image

Nuovo allarme terrorismo: l'ISIS minaccia il Ministro degli Esteri Luigi Di MaioDopo quattordici giornate in Serie A si contano appena tre gol da tiro diretto. Il dato peggiore degli ultimi anni. Ci sono volute dieci giornate e quasi cento tentativi prima di vedere un gol. Sono cambiati i palloni,investimenti gli scarpini, persino i calciatori. Che sono più alti, hanno piedi più lunghi. E i portieri sono sempre più addestrati all’imprevedibile e alle traiettorie più impensabili.Se ne segnano sempre meno, ma nessuno sa dire bene perché. Anche la punizione ha i suoi lati oscuri. Sinisa Mihajlovic, che in carriera ne ha trasformate in gol addirittura 28, un record, una volta ha detto che «saperle calciare è un dono». Arrivò a realizzarne tre nella stessa partita, Lazio-Sampdoria del 1998. Solo un altro nella storia ci è riuscito: Beppe Signori. Un artista del pallone, Zico, amava dire che dietro un calcio di punizione non c’è niente, o almeno non per lui: «Non ci sono segreti: quando mi allenavo guardavo il movimento della palla, la forza del tiro e ripetevo all’infinito quella traiettoria». In quel fondamentale si è sentito superiore anche a Pelé, mica poco per un brasiliano. Per molti la punizione è un gesto estetico, un’epifania, una pennellata all’incrocio dei pali. Per altri è un bisogno fisico. Senza si sentono incompleti.Quando giocava nella Juventus, Cristiano Ronaldo fu addirittura criticato del Telegraph per quel suo modo di prendere la rincorsa a gambe larghe, una postura diventata iconica e imitata da milioni di bambini: «Fa solo scena per le tv». E lui, quando finalmente riuscì a trovare un gol dopo 43 tentativi gettati via tra barriera, portiere e cartelloni pubblicitari, rispose: «Avevo bisogno di un gol su calcio di punizione, è una cosa che fa parte di me».Il dato in Serie ADopo quattordici giornate in Serie A si contano appena tre gol da calcio di punizione diretta. Poca cosa. Il dato peggiore degli ultimi anni. Ci sono volute dieci giornate e quasi cento tentativi prima di vedere un gol nascere da una zolla fuori area. Lo ha segnato l’attaccante del Napoli Giacomo Raspadori contro il Milan. L’ultima delle tre l’ha segnata il terzino greco del Bologna Charalampos Lykogiannis, contro il Lecce. È ancora presto: la stagione dirà se la tendenza al calo è duratura oppure no. Ma una certezza c’è già: gli ultimi sei campionati hanno sentenziato che la punizione non è più una specialità del nostro calcio. La stagione peggiore è stata proprio la scorsa, con appena 17 marcature su 339 tentativi totali. E se fino al campionato 2017/2018 i gol su punizione (36 quell’anno) valevano una bella fetta di punti, dall’anno seguente la decrescita è stata dirompente e costante.L’ultimo picco si era avuto dieci anni fa, quando i gol su calcio piazzato erano stati più di quaranta (43 su 718 tentativi). Eraldo Pecci, uno che le sapeva battere, ha detto che la colpa è del fatto che «non ci si allena più su questo fondamentale» e che «solo ai fenomeni riescono certi colpi». E ancora: «Ai bambini va insegnato a calciare il pallone. Devono avere sensibilità, confidenza, sapergli parlare». La flessione non riguarda solo l’Italia. Ai Mondiali in Qatar i gol su punizione erano stati solo due, quello dell’inglese Rashford contro il Galles e quello del messicano Chavez all’Arabia.La metamorfosiSono cambiati i palloni, gli scarpini, persino i calciatori. Che sono più alti, hanno piedi più lunghi. E i portieri sono sempre più addestrati all’imprevedibile e alle traiettorie più impensabili. È l’evoluzione dei materiali e degli umani. Tant’è che da anni, ormai, a un coup de théâtre gli allenatori preferiscono lo schema sicuro.A Coverciano, a memoria di bibliotecario, non esistono tesi sul calcio piazzato. L’archivio non ne dà traccia. Ce ne sono sul dribbling, sulla paura, sul possesso palla, sulla bellezza del gioco. Nessuna, ancora, sulla punizione. Il perché è intrinseco: la punizione è un atto estemporaneo, una decisione del singolo. È un guizzo. Ha a che fare con l’irrazionale. Se il calciatore segna viene giù la curva; se manda la palla in curva i fischi sono assicurati. La punizione perciò è un gesto eroico.Ma nella schematizzazione del calcio, nell’ossessione del preordinato, batterla verso la porta è più rischioso che tentare una giocata del collettivo. Eppure i calciatori continuano a fermarsi dopo l’allenamento per battere calci di punizione su calci di punizione. Dal già ricordato Lykogiannis («Mi fermo ogni giorno venti minuti in più») ai giganti della traiettoria arcuata: Maradona, Messi, Baggio, Del Piero.Francesco Totti le tirava così bene che a un certo punto ha smesso di battere quelle d’interno: «Era troppo facile, ho pensato fammi cambiare sennò non c’è più gusto». Chi conosce gli arcani della punizione prova almeno a tramandarli. Durante un ritiro in Alto Adige, Mihajlovic – un’autorità in materia – aveva provato a spiegare a due dei suoi giocatori come colpire la palla. «Si può insegnare e puoi dire dove mirare. Per quanto mi riguarda, non c’è mai stata una punizione in cui non ero convinto di fare gol. Certe volte i telecronisti dicono: “Ha tirato senza convinzione”. Quella è basilare. Nel calcio e nella vita è fondamentale la testa».Gli equilibristiLeo Messi con il piede sinistro imprime l’effetto alla traiettoria, con il destro dà forza. La postura è talmente al limite che un errore millimetrico può causargli un infortunio. Un equilibrismo, altro che tiro. Ognuno ha il suo metodo, il suo rito, il suo stile. Da quelli che la colpiscono d’interno, con tutto il piede, a quelli che calciano con le tre dita. Come Andrea Pirlo, che imitava Juninho Pernambucano, regista del Lione dei primi anni Duemila.Un giorno, ha raccontato, «senza togliere nemmeno i mocassini ho cominciato a provare. Fu subito un tiro perfetto, all’angolino. La magia che stavo inseguendo non dipendeva dal punto in cui colpivo la sfera, ma dal come». Per la fisica, invece, i fattori che contano sono altri. Pirlo lo hanno studiato. E hanno scoperto che metteva in pratica l’effetto Magnus. Tutto è spiegabile, la ragione arriva al dunque. Alla Nasa hanno messo in piedi un team per studiare l’aerodinamica del pallone. E hanno sviluppato un software gratuito (NasaSoccer, è online) con cui si possono vedere gli effetti di un tiro, cioè si può osservare come «si piega» la palla mentre sta in aria e si dirige verso la porta. È scienza applicata alla foglia morta, alla maledetta, al lob, alla fucilata di Roberto Carlos.Fu proprio il brasiliano a scatenare la curiosità dei fisici e degli studiosi di fluidodinamica. Colpa del suo celebre calcio di punizione del 1997, quello che nella sfida contro la Francia lasciò di stucco il portiere Fabien Barthez: la palla si incurvò così tanto che sembrava destinata a uscire. I miscredenti gridarono al colpo di fortuna, il New Journal of Physics no. Un’equipe guidata da David Quere, fisico al Politecnico di Parigi, ritenne che quella traiettoria fosse frutto delle perfette leggi della fisica. Quere e i suoi colleghi svilupparono un’equazione per spiegare: utilizzando una pistola spararono in acqua proiettili alla velocità di 100 km/h, approssimativamente la velocità del tiro del brasiliano, arrivando alla conclusione che una sfera, quando curva, in realtà gira come una spirale. In pratica: «La punizione di Roberto Carlos fu unica ma normale». E allora come lo spiegate l’incanto tutte le volte che la riguardiamo?© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiorgio BurredduGiornalista e autore. Cresciuto a Bergamo, diventato adulto a Roma, laureato al Dams di Bologna. Ha scritto una decina di libri, l’ultimo per Rizzoli.

Quirinale, l'ipotesi: "Elisabetta Belloni al Governo al posto di Mario Draghi?"Sondaggi, Ghisleri: "Pd primo partito davanti a Meloni e Salvini"

Telefonata Salvini-Berlusconi: il motivo del contatto tra i due leader del centrodestra

Assessore Salvatore: "L’omosessualità non è una malattia? Nessuna certezza scientifica"Notizie di Politica italiana - Pag. 288

Carmine Gazzanni, Autore a Notizie.itLega: Salvini cerca di mantenere il centrodestra unito ma resta nella maggioranza

Sondaggio Swg, Fratelli d’Italia primo partito, il Pd supera la Lega

Recovery Plan, il presidente Sergio Mattarella ha firmato il decreto leggePensioni, Il Premier Mario Draghi ha annunciato che non ci sarà il rinnovo della Quota 100

Ryan Reynold
Lockdown per non vaccinati, Gelmini: "Se situazione peggiora accogliamo istanze delle regioni"Sondaggi, il PD è in ascesa e diventa il primo partito. Resta alto il gradimento per DraghiDdl Pd, "scudo" a sindaci: sospensione prevista solo in caso di condanna definitiva

Campanella

  1. avatarCovid, governatore Toti: "No a nuove chiusure, meglio restrizioni per i non vaccinati"trading a breve termine

    M5s, dalle critiche trasversali alla raccolta firme, si apre il processo politico a ConteElsa Fornero, la lettera a Landini sulla riforma delle pensioni: "Occorre pensare ai giovani"Governo Draghi, via libera dal Senato alla legge sulla parità salariale tra uomo e donnaMantova, Isabella Rauti (FdI) lancia la raccolta di firme contro la maternità surrogata

    1. Speranza: "Presto per dire se serviranno altri richiami, per vaccino ai bimbi ascoltiamo la scienza"

      1. avatarNotizie di Politica italiana - Pag. 291Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

        Conte sullo scioglimento di Forza Nuova: "Movimento 5 Stelle in prima linea"

  2. avatarBallottaggio comunali a Roma, Conte: “Voterò per Roberto Gualtieri”analisi tecnica

    Quirinale, l'ipotesi: "Elisabetta Belloni al Governo al posto di Mario Draghi?"Grillo propone settimana lavorativa di 4 giorni: “Con la tecnologia, possiamo dedicarci alla vita vera”Notizie di Politica italiana - Pag. 285Notizie di Politica italiana - Pag. 285

    ETF
  3. avatarCovid, Speranza: “Guai a pensare che la battaglia sia vinta e ad abbassare la guardia”Economista Italiano

    Ddl Zan, Renzi: "La responsabilità è chiara, hanno voluto lo scontro e queste sono le conseguenze"Quirinale, la nuova strategia del M5s: Draghi al Colle e Franco Presidente del ConsiglioBallottaggio a Roma, Torino e Trieste, exit poll e risultati: lo spoglio in direttaSalvini difende la fede cristiana e il Natale ma commette un errore: “Maria, la mamma. Giuseppe, il papà”

Roberto Maroni presidente della Consulta contro il caporalato: quali saranno i suoi compiti?

Notizie di Politica italiana - Pag. 271Covid, Sileri: "La situazione in vista del Natale non ci preoccupa. Sì al vaccino ai bambini"*