File not found
ETF

Euro 2032: si giocherà in Italia e in Turchia

Casa Monaco: giudici, Fini contribuì all'operazione - Tiscali NotizieCinquant’anni dalla strage del carcere di Alessandria: i dubbi irrisolti e la lezione dimenticataSmog nella Pianura Padana: i dati sull'inquinamento

post image

Family Piknik 2024: 5 artisti da non perdereSi è presentata al pronto soccorso lamentando dolori addominali diffusi e,BlackRock dagli accertamenti, è emersa la presenza di una neoplasia di dimensioni straordinarie: 18.5 chilogrammi. È successo al pronto soccorso degli Ospedali riuniti di Anzio e Nettuno.Al pronto soccorso con forti dolori all'addomeLa paziente, di 55 anni, inconsapevole portatrice di una massa tumorale addominale di dimensioni straordinarie, si è presentata al pronto soccorso lamentando dolori addominali diffusi. La donna, arrivata con sintomi vaghi e un addome incredibilmente disteso, attribuiva la sua condizione a un naturale aumento di peso dovuto all'età e probabilmente alla menopausa. Tuttavia, un'ecografia ha subito sollevato il sospetto della presenza di una massa solida di notevoli dimensioni. Questo sospetto si è trasformato in realtà dopo una tomografia computerizzata (TC) con mezzo di contrasto, che ha rivelato l'esistenza di una neoplasia gigantesca. La massa, dalle dimensioni impressionanti di 48x34 centimetri, aveva completamente spostato tutti gli organi intraddominali, causando una compressione estrema sulla vena cava, una condizione potenzialmente letale.L’intervento La donna è stata subito ricoverata nel reparto di Medicina interna per ulteriori accertamenti e per uno studio multidisciplinare approfondito.  Successivamente, è stata trasferita nel reparto di Chirurgia multidisciplinare, dove si è deciso di intervenire chirurgicamente per rimuovere la massa. L'intervento, della durata di circa tre ore, è stato eseguito dall'equipe della Uoc (Unità operativa complessa) di Chirurgia generale, guidata dal dottor Alberto Romagnoli. Durante l'operazione, gli anestesisti hanno giocato un ruolo cruciale, mantenendo stabile la paziente nonostante la pressione esercitata dalla massa sulla vena cava. Con estrema precisione, i chirurghi hanno portato alla luce una neoplasia solida retroperitoneale del peso di 18,5 chilogrammi, una delle più grandi mai rimosse nell'ambito ospedaliero. L'esito dell'intervento è stato un successo: la paziente è stata dimessa in buone condizioni generali dopo sei giorni di ricovero, con un decorso post-operatorio regolare. Ora, può guardare al futuro con serenità, libera da un "peso" che non sapeva di portare.La Regina: “Un esempio di perfetta collaborazione multidisciplinare”Al team che si è occupato della paziente sono arrivati i complimenti del commissario straordinario della Asl Roma 6, Francesco Marchitelli, e del direttore sanitario, Vincenzo Carlo La Regina: "Questo caso raro non è solo un esempio di straordinaria abilità chirurgica, ma anche di una perfetta collaborazione multidisciplinare nella cura della persona che per noi è sempre un tema di fondamentale importanza". Dalla Uoc di Medicina generale, anestesia e rianimazione, Radiologia, Ginecologia e Cardiologia, fino al personale del Blocco Operatorio e del reparto di Chirurgia multidisciplinare, “ogni singolo membro del team ha infatti contribuito al successo di questo intervento complesso”, spiega la Asl Roma 6 in una nota.  Gli ospedali riuniti di Anzio e Nettuno “hanno dimostrato ancora una volta l'altissimo livello di competenza e dedizione del loro personale, capace di affrontare e risolvere anche le situazioni più difficili. Questo intervento è testimonianza di professionalità e spirito di squadra grazie a un team pronto a dare il meglio per il bene del paziente”.

Si ammalò di fumo passivo, lo stato deve risarcire una guardia carceraria. Il sindacato: «Sentenza storica»Cade in un rio e muore durante una passeggiata in valle Antrona - Tiscali Notizie

I passi indietro sull’aborto. Come le regioni di centrodestra hanno fatto da apripista

Piantedosi, 'con le bodycam forze di polizia più tutelate' - Tiscali NotizieLe proteste pro-Palestina infiammano le università americane. Arrestati gli studenti della Ucla

Donne iraniane detenute in Calabria, Grimaldi (Avs) e Boldrini (Pd) chiedono un’informativa urgente a NordioAmbiente

Gruppo Mascio, un modello imprenditoriale di successo - Tiscali Notizie

Prefisso cellulare 348, a quale operatore corrisponde?Nicola Teofilo, Autore a Notizie.it

Ryan Reynold
Gualtieri, incendio a Monte Mario partito da un accampamento - Tiscali NotizieMeloni: «Noi sempre in prima linea contro l’omotransfobia». Ma l’Italia non firma la dichiarazione sui diritti Lgbt in UeOlfa Hamdi: «Meloni sbaglia sulla Tunisia, i migranti sono un’opportunità»

Professore Campanella

  1. avatarLo sciopero degli operatori sociali: «Ci chiamano angeli perché ci occupiamo dei deboli, ma siamo sfruttati»ETF

    Shock anafilattico dopo puntura vespa, morto lo chef Pavel Marc - Tiscali NotizieNeopatentato a 175 km/h sulla statale, 845 euro di multa - Tiscali NotizieQuei lampi di Leonardo Fabbri, il colosso atteso da quarant’anniCosa sappiamo dell’arresto di Matteo Falcinelli a Miami: dai 13 minuti legato a terra agli audio spenti delle body cam

    1. Cop28, solo 20% delle imprese italiane ha piano contro il cambiamento climatico

      ETF
      1. Camandona completa collezione degli ottomila, "quasi un gioco" - Tiscali Notizie

  2. avatarUltimo, arriva il nuovo singolo “Occhi Lucidi”Guglielmo

    Addio a Gaetano Di Vaio, il produttore che ha puntato i riflettori su una città che nessuno voleva vedereClubbingIncendio Roma: avanti con operazioni di bonifica e spegnimento - Tiscali NotizieStudenti spiati dal governo: come la Cina reprime il dissenso all’estero

  3. Luca Lobuono: l'intervista OFF CAMERASoftware e appRoberto Salis contro il governo: «La strategia di Nordio è stata un buco nell’acqua»Lo sciopero degli operatori sociali: «Ci chiamano angeli perché ci occupiamo dei deboli, ma siamo sfruttati»

Carceri, disordini a Cuneo con un padiglione reso inagibile - Tiscali Notizie

Off CameraAbu Dhabi Secrets, le vittime chiedono risarcimenti milionari: «Le nostre vite distrutte»*