File not found
MACD

Guida senza patente, nei guai il rapper Random

Palermo, ragazzino di 11 anni reagisce al bullismo e accoltella un 14enne: gli ha forato un polmoneMaltempo in Emilia-Romagna, la Pausini preoccupata: "In ansia per la mia famiglia"Azienda Benfenati: messi al sicuro i maiali dall'alluvione

post image

Napoli, paziente minaccia la psichiatra con una pistolaL’ultima tempesta che ha colpito duramente diverse regioni d’Italia e fatto sei morti in Toscana era un ciclone extratropicale con la forza di un uragano. I suoi effetti toccano due temi: il primo è la crisi climatica,èunaroulettelatempestaCiaráBlackRock che ha bisogno di mitigazione, cioè riduzione delle emissioni, il secondo è la cura del territorio, che richiede adattamento. Su entrambi l’Italia è indietro. «Dobbiamo superare la dicotomia tra clima e pulizia degli alvei, tra rischio atmosferico e idraulico», spiega Serena Giacomin, fisica, climatologa e presidente di Italian Climate Network. «Dobbiamo affrontare entrambi i problemi. La perturbazione era anomala e aveva a che fare col nuovo clima, ma i problemi al suolo li avevamo già tutti prima». Alla tempesta che ha colpito Veneto, Liguria, Friuli, fatto sei morti in Toscana e portato punte di pioggia da 160 mm in poche ore era stato dato un nome celtico, Ciarán. Lunedì scorso si trovava a largo del Canada, dall'altra parte dell'oceano. Si è intensificata molto rapidamente, mercoledì aveva già colpito le isole britanniche e la Francia con raffiche fino a 200 km orari, lasciando più di un milione di persone senza elettricità e poi un suo ramo si è spostato a sud, sul Mediterraneo. Come spiega il meteorologo Luca Lombroso «Ciarán è stato un ciclone atlantico extratropicale. Non è un uragano ma come effetti e potenza non è stato troppo diverso da un uragano». AmbienteIl nuovo rapporto Onu mostra quanto stiamo sottovalutando l'adattamento al clima che cambiaFerdinando Cotugno Quello che abbiamo visto in Italia è l'effetto della crisi climatica? Per un'attribuzione scientificamente credibile servono studi, modelli e fondi, ma si può trarre qualche conclusione. Secondo una ricerca dell'osservatorio Copernicus, il riscaldamento globale non fa aumentare il numero di questi cicloni extratropicali, ma fa crescere «la distribuzione della loro intensità», cioè li rende più deboli o più forti di come sarebbero stati normalmente. Quando sono più deboli non li registriamo, ma su cosa significa «più forti del normale» basta guardare le auto che galleggiavano a Campi Bisenzio. In queste condizioni, il clima è una roulette in cui nessun luogo è più al sicuro. Dice ancora Lombroso: «La perturbazione si è comportata come un mix di autunno ed estate. È stata un fenomeno tipicamente autunnale, ma poi è diventata un temporale autorigenerante, come quelli estivi. A novembre di solito le piogge sono più diluite ed estese, permettono al territorio di rispondere meglio. Questa è stata rapida e violenta, ha provocato un'alluvione lampo con un'ondata di piena che si è formata in poche ore, senza dare il tempo per un'allerta meteo efficace». Una tempesta che prende il peggio di autunno e di estate sembra la descrizione perfetta di caos climatico: quando il fronte atlantico è arrivato sull'Italia ha trovato un'atmosfera e un mare più caldi del normale: il Mediterraneo è in anomalia termica dall'estate e a ottobre abbiamo avuto 26 record di temperatura diversi in Italia. «Il caldo e l'umidità sono il carburante delle tempeste, che poi si scaricano localmente con la forza che abbiamo visto», spiega Giacomin. Il rischio atmosferico viene dalla crisi climatica, quello idraulico però è un problema locale e ha a che fare con adattamento, preparazione e prevenzione. «La piana di Firenze è una piana di cemento, questo non ha reso le cose più facili», spiega Paolo Pileri, docente di progettazione urbanistica, ripetendo gli stessi concetti espressi quando è esondato il Seveso a Milano pochi giorni fa: un suolo consumato assorbe solo il 15 per cento dell'acqua, il resto viaggerà in superficie, portandosi dietro tutto quello che incontra. Secondo i dati ISPRA la provincia di Prato ha il 14 per cento di suolo impermeabilizzato, il doppio della media nazionale: è il dato peggiore di tutta l'Italia centrale. Chi cerca il motivo di questo disastro, deve guardare anche qui. AmbienteMilano affonda nel silenzio del mondo. La crisi climatica è la nuova quotidianitàFerdinando Cotugno «Dicono che sono severo, che sono radicale, ma di fronte a queste scene l'unica cosa che possiamo fare è ridisegnare qualsiasi politica e abitudine abbiamo avuto finora, perché siamo nell'era della grande incertezza e la precauzione dovrebbe essere un principio assoluto», commenta Pileri. Il modello di uso del suolo e manutenzione degli ambienti naturali era già inadeguato prima della crisi climatica, visto che oltre otto milioni di italiani, secondo ISPRA, vivono in scenari di pericolosità idraulica. Diventa una follia oggi con il territorio sempre più esposto a tempeste di questo tipo. Le regioni più a rischio idraulico secondo ISPRA sono: Emilia-Romagna, Toscana, Campania, Veneto, Lombardia e Liguria. È quasi una mappa delle ultime alluvioni (o di quelle future). Il rischio idraulico non si può azzerare, si può però ridurre, con quello che Francesco Comiti, geomorfologo fluviale dell'Università di Bolzano, definisce «mix di ricette strutturali e non strutturali», con la consapevolezza che non ci sarà una singola soluzione che da sola risolverà ogni problema. «L'acqua non può sparire, quando arriva al suolo deve trovare una direzione. Noi abbiamo tolto spazio ai fiumi, dobbiamo iniziare a restituirne, abbiamo costruito case e aziende a ridosso dei corsi d'acqua fiduciosi che gli argini avrebbero sempre tenuto e invece terranno sempre meno». È uno dei problemi del criptonegazionismo che ancora innerva il governo del suolo e dell'acqua in Italia: ogni valutazione è basata su uno storico dei livelli idrici che non riflette il fatto che viviamo e vivremo in un mondo sempre più caldo. La manutenzione del territorio viene fatta sui parametri di un clima che non c'è più. AmbienteLa politica promette. Ma non fa niente contro il consumo del suoloFerdinando Cotugno La fatica nel mettere al primo posto l'emergenza climatica si riflette negli atti come nelle omissioni: il piano di adattamento ai cambiamenti climatici non è ancora operativo, la lentezza amministrativa fa si che al termine di un processo burocraticamente estenuante a un certo punto del 2024 approveremo un piano completato nel 2018. Il tempo passato tra l'alluvione in Romagna e quella in Toscana è la misura di quanto fosse limitata la strategia del commissariamento perenne, ricostruire il territorio senza ripensarlo. È una miopia trasversale agli schieramenti politici. Un indizio piccolo, ma significativo, è arrivato dall'Emilia di Bonaccini. Ad agosto il governo regionale ha tolto all'Agenzia ambientale regionale (Arpae) la competenza sulle valutazioni ambientali strategiche dei piani urbanistici comunali. È l'unico spazio politico dove geologi, agronomi, biologi, ecologi, climatologi, fisici possono dire la loro sul governo del territorio. I disastri dei prossimi decenni si incubano anche così.  © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando Cotugno

Occhetto: "Tragedia in Emilia il Signore che ha visto i ragazzi con la vernice inascoltati"Alluvione, frana sulla A1 a Sasso Marconi: traffico deviato sulla carreggiata opposta

Milano, un uomo vestito da donna tenta di violare un 15enne: arrestato

Maltempo, Cuneo: nella prima metà di maggio è piovuto più che negli ultimi 7 mesiAllerta meteo: a Senigallia chiuse tutte le scuole martedì 16 maggio

Giorgio Simone morto dissanguato, indagata la fidanzataFino a quando sarà allerta rossa in Emilia-Romagna

Incidente tra auto a Vigevano (Pavia), morta bimba sbalzata dal finestrino

Palermo, investita mentre attraversa la strada: grave una pensionata di 85 anniLiceo Albertelli di Roma contro la digitalizzazione: "La scuola non deve insegnare a girare video come Chiara Ferragni"

Ryan Reynold
Chiusa l'indagine sull'incidente di Ciro Immobile: "Nessun colpevole"Ritrovato morto Leonardo Cudini: si erano perse le sue tracce da sabatoGiuliacci, buone notizie per gli italiani: fine del maltempo e ondata di caldo in arrivo. Ecco da quando

VOL

  1. avatarAddio ad Anna Bartolini, la nota avvocata di AlrtoconsumoCampanella

    Fabio Fazio, nuovo programma sul NOVE: accordo da 10 milioni in quattro anniUltima Generazione in Senato: attiviste si spogliano e si versano il fango addossoVanzago, donna investita e uccisa mentre porta fuori il canePavia, padre ubriaco minaccia di lanciare la figlia di un anno dalla finestra: arrestato

    1. Neonato morto schiacciato dalla madre: "Nessun aiuto dalle infermiere"

      1. avatarTenta di uccidere la compagna con un’ascia durante una lite: arrestatoBlackRock

        Alluvione in Emilia-Romagna: alberi da frutto, compromesso il raccolto per i prossimi 4 anni

  2. avatarFabrizio Curcio su alluvione Emilia-RomagnaCampanella

    Incendio divampa al centro commerciale "Le Vele" di Desenzano del GardaCrisi climatica, Fridays for future aumenta le proteste: "Vogliamo occupare scuole e università"La città di Pontedera dice addio all'ex studente 20enne che voleva diventare un cantanteDesulo, grave incidente in moto: soccorso 68enne

  3. avatarCeggia, scooter contro un muro: 43enne morto sul colpoinvestimenti

    Fuori dal Coro, Mario Giordano sull'alluvione in Emilia-Romagna: "Abbiamo sentito parole da sciacalli"Picchia a calci la compagna minorenne perché gli dice che è incinta: arrestatoEruzione dell’Etna in corso, sospesi i voli all’aeroporto di CataniaSovere (Bergamo), 22enne muore in un incidente in moto: aveva chiamato a casa i genitori

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 410

Incidente in autostrada A4, 10 chilometri di codaMorto il generale Roberto De Micco*