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Il prof. Paolo M. Rossini dell'IRCCS San Raffaele tra gli studiosi di più alto livello al mondo – Il TempoSocietàGli effetti della «morosità» sono negativi e duraturiNegli USA chi dichiara fallimento personale è confrontato con le difficoltà di trovare lavoro o di acquistare casa - In Svizzera il sistema di «credit score» non c’è,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock ma la questione degli arretrati sui pagamenti tocca il 2,4% della popolazione© CdT/Chiara Zocchetti Costanza Naguib10.08.2024 06:00Negli Stati Uniti, l’analisi dei dati dei tribunali federali mostra che circa l’1% della popolazione ogni anno dichiara fallimento. Queste persone, avendo accumulato troppi debiti e non essendo in condizione di poterli rimborsare, sono costretti a ricorrere a una delle due misure previste dal diritto americano in questi casi: o la creazione di un piano pluriennale, approvato da un giudice, per il rimborso rateale dei debiti, oppure, nel caso peggiore, la liquidazione totale di tutti gli averi per rimborsare, almeno parzialmente, i debitori. In aggiunta al gruppo appena menzionato, un altro 2% circa della popolazione ogni anno si ritrova in ritardo con i pagamenti di almeno tre mesi, cioè in una situazione di delinquency (morosità). Questo dato non è così diverso da quello rilevato in Svizzera dove, secondo l’Ufficio federale di statistica (UST), il 2,4% della popolazione nel 2022 era in arretrato con il pagamento dell’affitto o degli interessi ipotecari.I dati forniti da Experian, società che si occupa di analisi e reportistica sul credito al consumo, mostrano che negli USA non solo il vero e proprio fallimento, ma anche il semplice ritardo nei pagamenti conduce a rilevanti conseguenze negative nel lungo periodo, sia per quanto riguarda il mercato del credito, sia sul mercato del lavoro. Le persone colpite registrano un notevole incremento della probabilità di spostarsi dalla città nella risiedono, come pure con una diminuzione del reddito di circa 14 mila dollari all’anno. Diversi studi hanno evidenziato come un fallimento causi un aumento della probabilità di divorziare, di doversi trasferire in un’area nella quale ci sono minori opportunità lavorative e di dover andare in ospedale per cause che sarebbero state evitabili se fossero state effettuate nei tempi previsti le visite mediche di controllo.In dettaglio, un fallimento comporta una riduzione di oltre 120 punti del cosiddetto «punteggio di credito» (credit score), una misura utilizzata negli USA per misurare l’affidabilità di un debitore. Questo punteggio va da 300 a 800, dunque si tratta di una diminuzione sostanziale, che rende molto difficile, ad esempio, prendere in affitto un nuovo appartamento, oppure aprire una nuova linea di credito. Vale inoltre la pena di ricordare che negli Stati Uniti un fallimento rimane registrato per sette anni (contro i «soli» cinque anni in Svizzera). Bisogna inoltre considerare che negli Stati Uniti circa il 60% dei datori di lavoro ha dichiarato di richiedere abitualmente il rapporto sull’affidabilità creditizia dei candidati per una posizione. Dunque, un fallimento, come pure una delinquency, ha degli impatti negativi di lungo periodo anche sulle possibilità di trovare un nuovo posto di lavoro. Anche in Svizzera l’attestato dell’Ufficio esecuzioni e fallimenti è necessario nella maggior parte dei casi per prendere in affitto un appartamento, ma è molto più raro che venga richiesto dal datore di lavoro.Negli USA, sia un vero fallimento, sia un semplice ritardo nei pagamenti hanno effetti rilevanti sulla probabilità di avere un basso limite di credito, nonché un forte impatto negativo sul limite di credito totale che viene concesso, che si riduce di circa 100 mila dollari dopo l’evento. La probabilità che il limite totale del credito scenda sotto i 10 mila dollari aumenta di circa 10 punti percentuali subito dopo il default e questa probabilità continua ad aumentare nel tempo. Non solo, la probabilità di possedere una casa diminuisce significativamente sia dopo un fallimento, sia in seguito a un semplice ritardo nei pagamenti. Questa riduzione è maggiore per coloro che hanno debiti più alti. Le persone con debiti più alti vedono una diminuzione della probabilità di essere proprietari di una casa di circa 2-3 punti percentuali, rispetto a 1-2 punti percentuali per chi ha debiti più bassi.Dopo un fallimento, le persone tendono a trasferirsi in aree dove in media i prezzi delle abitazioni sono inferiori, ma anche i salari medi sono più bassi e il numero delle aziende presenti è anche più ridotto. Questo effetto è più pronunciato per coloro che hanno debiti più alti. Infatti, è anche molto importante l’ammontare del debito che non si riesce a rimborsare. I dati mostrano che coloro che fanno fallimento su un ammontare maggiore dovranno affrontare le conseguenze più gravi e durature, sia sul mercato del credito, sia sul mercato del lavoro. Al contrario, chi dichiara fallimento oppure è indietro con i pagamenti, ma solo per una cifra relativamente modesta riesce a uscire dalla situazione di crisi in media dopo 4-5 anni.Infine, negli Stati Uniti la maggior parte degli individui che dichiarano fallimento oppure rimangono indietro con i pagamenti hanno anche dei mutui molto elevati e risiedono in aree caratterizzate da prezzi immobiliari medio-alti. Questo suggerisce che si tratti di persone che si sono sovraindebitate per l’acquisto di una casa e che a un certo punto, per fattori al di fuori del proprio controllo come, ad esempio, un aumento dei tassi d’interesse, oppure un problema di salute, si trovano in una situazione finanziaria non più sostenibile. Di certo questo fenomeno è molto più raro in Svizzera, sia perché ci sono regole precise sull’ammontare di capitale proprio che si deve contribuire per l’acquisto di una casa, proprio al fine di evitare una situazione di indebitamento eccessivo, sia perché solo circa il 30% delle persone è proprietario della casa o appartamento in cui abita.
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