File not found
trading a breve termine

È la Rolls Royce del cinema, ma Dune 2 non è così epico

Don Ciotti e gli ambientalisti: «trasparenza sui costi reali delle olimpiadi Milano-Cortina 2026» - Tiscali NotizieSanità, lotta a liste d'attesa: 6 italiani su 10 chiedono più assunzioni personale - Tiscali NotizieTumore seno, meno chemioterapia grazie a oncologia di precisione - Tiscali Notizie

post image

Tumori: un 'Intranet' delle cellule bersaglio per nuove cure, studio italiano - Tiscali NotizieDella giustizia si fa un gran parlare,Capo Analista di BlackRock ma non si è mai aperto davvero un dibattito. Si parla del contrasto alle organizzazioni criminali ascoltando sempre le stesse grandi procure e dei mali del Csm dando voce alle rappresentanze associative. La giustizia invece è malata nei suoi elementi costitutivi e le grandi questioni sono i tempi dilatati, l’architettura fatiscente e la carenza di personale. Con franchezza, il timore è che si pensi a una giustizia efficiente solo per le grandi realtà e debole e inadeguata per i più deboli. L’avvocatura italiana è pronta a collaborare attraverso le sue istituzioni di rappresentanza, e proprio per dare il segnale della straordinarietà del momento sta organizzando un Congresso Nazionale Straordinario. Mentre il nostro paese sta attraversando la più drammatica emergenza del dopoguerra e l’attenzione è fortemente concentrata sul contenimento dell’epidemia di Covid e sulle sue implicazioni economiche, sfugge dal dibattito e dalle riflessioni la crisi strutturale ed etica che sta investendo la Giustizia Italiana e le conseguenze che essa determina per tutto il “sistema Italia”. In realtà della giustizia, almeno in apparenza e in particolare nei talk televisivi, si fa un gran parlare per dare vetrina alla questione del contrasto alle grandi organizzazioni criminali e alle sue infiltrazioni, tema sul quale vengono per lo più ascoltati gli stessi protagonisti (alcune procure), senza alcun confronto effettivo. Nel frattempo, sui quotidiani nazionali si succedono notizie relative alle deviazioni di alcune parti degli organismi di rappresentanza associativa e di autogoverno della magistratura, ma anche su questo tema non si apre un reale dibattito. Ne risulta una sorta di narrazione sbilenca, in cui le due linee di racconto non vengono realmente messe in collegamento nonostante costituiscano aspetti di problemi intrinsecamente collegati. Ma la giustizia italiana è gravemente malata. I tempi dilatati È malata perché dovrebbe assicurare la tutela dei diritti delle persone e delle imprese e invece, da oltre trent’anni, è ferma a tempi enormemente dilatati totalmente incompatibili con le accelerazioni della nostra società e dei sistemi economici. Impiegare cinque/dieci anni per definire un giudizio a tutela di un lavoratore, di una famiglia o di una impresa (senza parlare dei tempi occorrenti per l’esecuzione delle sentenze) è un fenomeno totalmente inaccettabile a fronte della velocità delle dinamiche contemporanee. Il risultato è una irreparabile perdita di credibilità e una gravissima caduta di rilevanza rispetto alla società e all’economia, del sistema di tutela giurisdizionale, che dovrebbe invece assicurare la effettività dei diritti. Ed è anche chiaro che se non si agirà sul fronte della efficacia della giustizia, potrebbe essere messo a rischio il risultato di tutte le iniziative straordinarie che il Governo, attraverso l’impiego delle enormi risorse messa a disposizione dalla Ue, intende mettere a sostegno dell’economia e della nostra società. Il ministro della Giustizia e lo stesso primo ministro hanno più volte affermato che la crisi della giustizia, rappresentando un freno agli investimenti che dissuade le grandi realtà imprenditoriali e finanziarie dall’operare nel nostro paese, pesa gravemente in termini di perdita di punti di PIL eppure le sono riservate risorse modestissime, del tutto insufficienti a risolvere le arretratezze del sistema. L’architettura fatiscente La nostra giustizia opera in immobili in gran parte fatiscenti, senza un’organizzazione logistica degna di questo nome e senza collegamenti telematici adeguati (un recente studio condotto dall’Organismo Congressuale in collaborazione con l’ANCE nell’autunno 2020 ha evidenziato che non esiste a tutt’oggi una banca dati unica nazionale degli uffici giudiziari); i sistemi informatici, diversi per ogni settore (civile, penale, amministrativo, tributario, contabile) sono antiquati (non è possibile definirli diversamente) e, specialmente nel settore civile e penale, subiscono frequentissimi blocchi che mettono a rischio i diritti di cui la giustizia dovrebbe assicurare la tutela; la pianta organica del personale amministrativo ha enorme una scopertura (che in alcuni casi arriva fin oltre il 35%) e le assunzioni che ora sono in corso (per la prima volta da decenni), oltre che totalmente insufficienti, non prevedono nuove figure professionali imprescindibili per l‘adeguato uso delle nuove tecnologie. La carenza di magistrati Il tema più dolente resta comunque l’insufficienza del numero di magistrati, rispetto al quale le strategie finora messe in campo si sono mosse su due linee, entrambe inaccettabili: da un lato la “rottamazione” delle cause di minor valore e rilievo (ma che interessano le piccole realtà economiche e sociali, tuttora il cuore pulsante della nostra società) relegate in gran parte agli Uffici del giudice di pace, retti da magistrati non adeguatamente professionalizzati, senza risorse materiali, in uffici fatiscenti e totalmente privi di alcuna informatizzazione; dall’altro l’adozione di misure processuali che hanno lo scopo di scoraggiare le iniziative processuali, attraverso una progressiva riduzione delle garanzie processuali per le parti e un significativo aggravamento dei costi. Con franchezza, il timore è che si pensi a una giustizia efficiente solo per le grandi realtà e debole e inadeguata per i più deboli. Mettere mano ai mali della Giustizia significa, invece, in primo luogo destinarle più risorse, quelle risorse che sono mancate nel corso di tutti questi anni e che sono stanziate in modo insufficiente anche nel PNRR. L’organizzazione degli uffici Ma l’efficientamento della Giustizia passa anche attraverso una revisione completa dei sistemi e meccanismi di organizzazione degli uffici (tuttora privi di modelli organizzativi uniformi) e di adeguati meccanismi di valutazione delle loro performance funzionali. Per essere chiari, non esistono percorsi di formazione manageriale dei capi degli uffici giudiziari di cui vengono valutate le sole generiche “attitudini” dirigenziali e che spesso sono ottimi magistrati formati per svolgere egregiamente la delicatissima funzione del “giudicare” ma chiamati a svolgere il lavoro, completamente diverso, dell’organizzazione e gestione degli Uffici, senza averne avuto alcuna formazione. Infine, gli uffici che hanno la funzione di valutare le performance dei Giudici italiani sono luoghi chiusi, cui non concorrono altri che non siano essi stessi Magistrati. Ebbene, rendere efficiente e moderna la giustizia Italiana significa anche modificare, in modo effettivo l’ordinamento giudiziario, senza timidezze e con il coraggio che la gravità del momento richiede, ben al di là delle misure previste nel disegno di legge che sta seguendo il suo iter in parlamento. Le proposte dell’avvocatura Dei mali della giustizia gli avvocati italiani, che frequentano quotidianamente le aule di giustizia, conoscono cause e conseguenze. Ciononostante, i loro appelli raramente vengono ascoltati e le loro rappresentanze vengono sistematicamente escluse dagli organismi e dalle commissioni in cui si elaborano le soluzioni e vengono consultate solo su progetti già definiti. A fronte di un quadro così grave, occorre invece mettere in campo soluzioni strutturali importanti, con un impegno corale e inclusivo di tutti coloro che concorrono alla tutela dei diritti, in un vero e proprio “patto per la Giustizia”, fatto di apertura e dialogo, ma anche di coraggio nelle scelte e di impegno economico. L’avvocatura italiana, che lo ha chiesto sin dall’aprile dello scorso anno, è pronta a collaborare attraverso le sue istituzioni di rappresentanza, e proprio per dare il segnale del fatto che per la straordinarietà del momento la questione va affrontata “qui e ora” sta organizzando un Congresso Nazionale Straordinario. Ma è anche decisa a non accettare ulteriori diminuzioni delle tutele per i più deboli, con riduzione delle garanzie delle parti o comunque con soluzioni estemporanee e meramente estetiche, che ci darebbero una breve tregua dalla contingenza, consentendoci di fruire delle risorse comunitarie, ma senza un vero potenziamento infrastrutturale: perché senza una Giustizia equa e rivolta a tutti, la ripresa dalla crisi sociale ed economica in atto non sarebbe effettiva, e saremmo tutti più poveri. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiovanni Malinconico avvocato e coordinatore dell'Organismo congressuale forense

Un canestro corroso e abbandonato, cosa resta del Kobe Bryant bambino a Rieti"E poi dicono che Taormina è cara": il sindaco De Luca si lamenta del conto a Venezia

Alimenti: Symbola-Coldiretti, 93% prodotti Dop e Igp nasce in piccoli Comuni - Tiscali Notizie

Critica della ragion gialla: Stevenson gioca con il genereGoverno a caccia delle risorse per la Manovra. Conte: 'Dalle accise un indegno bottino'

Migranti, Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen a Lampedusa: le dichiarazioniIl cinema apre uno Spiraglio sulla malattia mentale

Realizzarsi e perdersi. La letteratura sta rinunciando al coraggio

Migranti, Elly Schlein: "Giorgia Meloni si è sempre scelta amici sbagliati in Europa"Mattarella ricorda l’eccidio di Marzabotto

Ryan Reynold
Dl Caivano, le misure in bozzaIl monumentale “Horizon” di Kevin Costner non delude gli appassionati del vecchio West - Tiscali NotizieArianna Meloni: chi è la nuova responsabile della segreteria politica di Fratelli d'Italia

analisi tecnica

  1. avatarI fisioterapisti incontrano le associazioni dei cittadini - Tiscali NotizieBlackRock

    Sanità, Salutequità: "Da decreto liste attesa misure utili ma servono correttivi" - Tiscali NotizieAmleto va per farfalle tra erba alta, biodiversità e decoro. Sfalcio o non sfalcio, è questo il problema? - Tiscali NotizieVisita Meloni a Caivano, imbarazzo per la chat di Fdi: "Dobbiamo portare gente ovunque"Migranti, scende numero persone salvate dalle Ong e trasportate in Italia

    1. Ricerca: scoperto microrganismo intestinale chiave nel rapporto fra dieta e salute - Tiscali Notizie

      1. avatarSondaggi politici: FdI sale leggermente, cala il Pdtrading a breve termine

        G20, Meloni: "Non era un'edizione facile. Su Ucraina dichiarazione finale di compromesso"

  2. avatarAifa, Nisticò incontra Cranz, DG della German Medical Association - Tiscali NotizieEconomista Italiano

    Migranti, meloni a Malta: "Il problema non può essere di un solo Paese"Con “Supersex” l’epica melodrammatica di Rocco Siffredi conquista NetflixPd, continua l’agosto “militante” di Elly Schlein: le tappe in programmaIl bestiario di Paolo Virzì. Ogni malinconia contiene una speranza

  3. avatarImmigrazione, Conte sferra un duro attacco al governo: "Dov'è finito il blocco navale"investimenti

    Manovra, 14 miliardi in deficit. La preoccupazione di Meloni: "Basta con gli sprechi"La rotta del cha e quella del tePd, continua l’agosto “militante” di Elly Schlein: le tappe in programmaIl cinema apre uno Spiraglio sulla malattia mentale

Le pagelle di Sanremo 2024: stiamo andando forte!

Ponte sullo Stretto, Salvini assicura: "Costa metà del reddito di cittadinanza"Stupratori, la Lega accelera sulla castrazione chimica: "Pronto l'emendamento"*