Baba Vanga, la sensitiva cieca che ha predetto l’11 settembre: “Putin sarà il signore del Mondo”La guerra non ferma l'amore: coppia si unisce in matrimonio tra le macerie di KharkivPraga, un ragazzo bocciato all'esame torna a scuola e uccide l'insegnante
L’accusa della Russia al figlio di Biden: “Mani in pasta nei laboratori di armi biologiche”COMMENTA E CONDIVIDI Confermato l’impianto con tariffe differenziate per le principali case produttrici ma provvisorie e ancora lontane dal 100% degli Usa I sussidi statali nel mirino della Commissione Bruxelles Entrano in vigore da oggi i dazi provvisori aggiuntivi per le auto elettriche cinesi a batteria. Ieri,VOL infatti, nonostante il forte pressing contrario dei costruttori tedeschi e ovviamente di Pechino, la Commissione Europea ha confermato quanto preannunciato il 12 giugno, sia pure con leggerissimi ritocchi. Le tariffe pubblicate ieri sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue, che resteranno in vigore fino a fine ottobre-inizio novembre, quando dovrà arrivare la decisione finale. «La nostra indagine – ha dichiarato il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis, responsabile per il Commercio estero – ha concluso che i veicoli elettrici a batteria prodotti in Cina beneficiano di sussidi ingiusti, che causano una minaccia di danno economico ai produttori dell’Ue». Secondo Bruxelles, la quota del settore dell’industria Ue è calata dal 68,9% del 2020 al 59,9% del periodo di indagine (ottobre 2023-giugno 2024). Allo stesso tempo, la quota di mercato dei veicoli elettrici importati dalla Cina è schizzata dal 3,9% del 2020 al 25% grazie a prezzi sottocosto che spazzano via quelli industriali Ue. A rischio 2,5 milioni di posti di lavoro diretti e 10,3 milioni nell’indotto. Concretamente, con una sforbiciata di pochi decimali rispetto all’annuncio di giugno, le tariffe applicate sono specifiche per tre società cinesi: BYD (17,4%), Geely (19,9%) e Saic (37,6%). Per il resto vengono identificate due categorie: le società che hanno cooperato all’indagine di Bruxelles, colpite con il 20,8%; e quelle che invece hanno rifiutato di fornire informazioni, colpite con il 37,6%. Percentuali che vanno a sommarsi ai dazi del 10% sulle importazioni auto elettriche cinesi in vigore da tempo, e non così elevati, sottolineano fonti comunitarie, da impedire l’import nell’Ue, al contrario dei dazi al 100% imposti dagli Usa. Le tariffe, va notato, si applicano a tutte le auto elettriche importate nell’Ue dalla Cina, dunque anche quelle realizzate per produttori europei o Usa. Per ora gli importatori non dovranno pagare alcunché, ma solo fornire garanzie pari all’importo dovuto che dovrà poi eventualmente esser versato qualora tra quattro mesi venga confermata la decisione finale, che durerebbe per cinque anni. In questa fase gli Stati membri, ampiamente consultati dalla Commissione, potranno votare a maggioranza entro un paio di settimane, ma il voto non è vincolante per l’esecutivo Ue, che ha competenza esclusa per il commercio estero. Le capitali potrebbero imporre uno stop vincolante a Bruxelles solo una volta che l’esecutivo Ue abbia preso la decisione finale, in autunno, e solo a maggioranza qualificata. Il timore di una rappresaglia cinese è stato espresso con forza dall’industria tedesca dell’auto, che l’anno scorso ha realizzato un terzo delle sue vendite proprio in Cina e là produce molti veicoli. « L’introduzione di dazi – ha scritto alla vigilia il Vda (l’associazione di categoria) – porterà a misure di rap-presaglia e reca il rischio concreto di un’escalation della guerra commerciale con la Cina ». «Gli effetti negativi – ha detto tuona Volkswagen – sono ampiamente maggiori ai benefici per l’industria europea e specialmente quella tedesca». Dombrovskis ieri ha fatto sapere di non vedere “una base” per rappresaglie cinesi. Il dialogo tra la Commissione e Pechino, del resto, è già nel vivo. «Continueremo a dialogare intensamente con la Cina – ha detto Dombrovskis – per una soluzione reciprocamente accettabile. Qualsiasi risultato negoziale deve chiaramente e pienamente affrontare le preoccupazioni dell’Ue e rispettare le regole della Wto». «Rimane una finestra di quattro mesi – ha dichiarato il ministero del Commercio cinese – e noi speriamo che europei e cinesi potranno muoversi nella stessa direzione e l’Ue mostrerà sincerità nel portare avanti la consultazione ». A giugno Pechino aveva espresso «la sua forte opposizione all’indagine anti-sovvenzioni dell’Ue sui veicoli elettrici cinesi» parlando di «protezionismo politicamente motivato », ma i toni si sono ammorbiditi a seguito del dialogo tra Dombrovskis e il ministro cinese del Commercio Wang Wentao, che hanno avuto una videoconferenza lo scorso 22 giugno. Dialogo che auspicano anche gli Stati membri. «Noi siamo per un mercato libero ma equo – ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso – e quindi ci auguriamo che si possa trovare una soluzione negoziale che ripristini le condizioni dell’equità di mercato». Anche il governo tedesco, il più preoccupato, ha espresso compiacimento «per il fatto che la Commissione e la Cina stiano conducendo negoziati. Il governo tedesco ritiene che una soluzione amichevole sarebbe ampiamente auspicabile e la via giusta nelle relazioni commerciali internazionali, non da ultimo per evitare la minaccia di un’escalation ». «È chiaro – ha rassicurato il capo portavoce della Commissione Eric Mamer – che l’Ue desidera una soluzione. L’introduzione di tariffe non è un obiettivo in sé, è un mezzo per correggere uno squilibrio».
Cosa sappiamo delle manovre russe in Donbass, ecco dove si sta stringendo la morsaGuerra in Ucraina, parlano i sopravvissuti di Bucha: "Preferisci morire lentamente?"
Crimini di guerra e barbarie, ecco cosa è successo a Bucha
La denuncia: “I russi hanno rubato 133 sostanze radioattive letali da Chernobyl”Gelati ritirati dal mercato: i quattro marchi a rischio
Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 511Ritirata dell'esercito russo verso la Bielorussia: il motivo
Negando Pegasus a Kiev Israele ha aiutato la Russia contro l’UcrainaUcraina, soldati russi lasciano un messaggio sulla lavagna di una scuola
Ucraina, Putin ad Abramovich: "Di' a Zelensky che li spazzerò via"Anastasia, la studentessa universitaria uccisa mentre portava aiuti in Ucraina Ucraina, Mariupol: "Almeno 10 mila morti". Oggi l'incontro tra Putin e LukashenkoUSA, sparatoria in una scuola della contea di Greenville: ferito uno studente
La Germania dice addio a quasi tutte le restrizioni anti Covid
Guerra in Ucraina, catturata cecchina russa: ha ucciso decine di persone
Il “mastino della Siria”, ecco il nuovo generale russo alla guida della guerraGuerra in Ucraina, Sasha morto a quattro anni mentre fuggiva con la nonnaGuerra in Ucraina, truppe ucraine guadagnano posizioni a Kiev. Mosca: “Obiettivo principale è liberazione Donbass”L'ex presidente Medvedev: "Russia potrebbe usare armi nucleari in quattro casi"
L’ambasciatore ucraino in Italia insiste sulla no fly zone: “Mosca capisce solo la forza”Guerra in Ucraina, Poroshenko interviene su Sky: "Putin è un criminale folle"Mariupol, il sindaco: "Città distrutta, resisteremo fino all'ultima goccia di sangue"Russia pronta ad una tregua su Mariupol, ma ci sono condizioni