Avellino, "Gratta e Vinci" da 2 euro: vincita incredibile al tabacchiCatturato il latitante Luca Mazzaferro: era in Val di Susa con documenti falsiOmicidio a Nembro, uccide il padre e ferisce la madre: arrestato
Rimini, arrestato noto youtuber per abusi sessuali su 13enneUna croce sull'acciaio incandescente. L'immagine postata da Michael Zanera su Instagram prima dell'incidente mortale alla stazione ferroviaria di Brandizzo - Screenshot COMMENTA E CONDIVIDI Una squadra di operai in una notte d’estate lavora sui binari,Professore Campanella alle porte di Torino. Sono chini a terra, uno schermo protegge gli occhi dalle scintille della fiamma ossidrica. Durissimo lavoro, quel fuoco che ricompone l’acciaio, nella notte, in turni da cui gli operai rincaseranno all’alba, dalle mogli, dai figli addormentati. Ma a Brandizzo accade l’incredibile: un treno piomba a cento all’ora sul binario. I cinque fanno forse appena a tempo a vedere gli occhi gialli della locomotiva, e già gli è addosso. Dilaniati i corpi, gettati a cento metri di distanza. Ci spiegheranno poi come sia stato possibile: quale incredibile errore abbia permesso che un treno passasse lì, dove uomini erano al lavoro, alle porte di una grande stazione. Oggi, quando tutto è automatico, quando tutto è “intelligente” e digitale. Sul web le foto dei morti. Il più giovane, 22 anni, un ragazzino. Il più vecchio, 53enne, postava sui social la foto di un nipote. Altri avevano moglie e figli. Michael Zanera, 34 anni, non ancora. Nutriva passione per quel suo lavoro, postava su Instagram le foto: la notte, i binari lucenti, i colleghi intenti a guidare la fiamma, con fatica. Antico, pesantissimo lavoro manuale. Rompersi le ginocchia sui sassi delle massicciate, fino all’alba.Aveva postato agli amici un messaggio meravigliato: «È la prima volta che mi succede, mentre che saldavo la rotaia mi è uscito un crocifisso. Dio mi vuole dire qualcosa sicuramente». E l’immagine è quella di una croce sul rosso incandescente dell’acciaio. L’avrà fatta vedere ai compagni Michael? È probabile. Nel crocchio di uomini, qualcuno avrà sorriso: «Dai, è un caso». Ma Michael era certo. Era credente, e spesso pregava. Non ha avuto i dubbi che avremmo avuto quasi tutti: solo una coincidenza, e, «non crederai a queste cose». Eredi come siamo ancora di un positivismo, che riduce la realtà a ciò che si può misurare. Forse, lavorare in ginocchio sui sassi rende umili. In quella saldatura a forma di croce l’operaio aveva visto un segno.Poteva, avrebbe dovuto andare ben diversamente. Su quel binario a Brandizzo “doveva” esserci un segnale di alt. Allora, la mattina tutti si sarebbe andati a casa. E la sera, al bar, magari i compagni avrebbero scherzato: «Visto altri segni, Michael? La Madonna, no?». E avrebbero riso: mentre non si ride del salario, dei soldi che mancano, delle bollette di casa, delle cose serie insomma. Michael però non ci badava. Lui a Cristo credeva, lo cercava ogni giorno. E quel crocifisso lasciato come un’orma dalla saldatrice sull’acciaio lo aveva scosso. Che voleva da lui, Dio? Sapendo come è finita la storia forse possiamo dare dignità al presentimento di un giovane operaio. Non una minaccia però, piuttosto in un segno: la tua ora è vicina. Come la spinta a guardarsi dentro, a perdonare, a chiedere perdono. Siamo eredi di uno scientismo che disprezza ciò che non è rigorosamente razionale, e, in contrapposizione, di una cultura neanche sotterranea di tarocchi e oroscopi, che insegue affannosamente la Fortuna. I sogni oggi, per esempio, o sono cosa da lettino di psicoanalista (la medicina, la scienza) oppure alimentano le giocate al lotto (la superstizione). Eppure c’è stato un tempo in cui i sogni, e i segni, avevano una dignità. Nell’Antico Testamento Dio parla ai profeti in sogno. Nel Vangelo, grazie a un sogno Giuseppe evita la reggia Erode, grazie a un sogno i Magi cambiano la strada del ritorno. Il suggerimento notturno non era impresentabile, in un mondo contadino o cacciatore in cui tutto – il volo degli uccelli, le fasi della luna, il colore delle nuvole a sera – era “segno”. Quel segno antico, dimenticato, esiliato nel materialismo in cui siamo immersi, oggi genera un sussulto. Un segno, forse, ma di che? Di qualcosa che ci fonda, eppure abbiamo da tempo censurato.
Omicidio di Rivoli, l'ultimo messaggio del compagno: "Vi ho scoperti"Kata, scomparsa a Firenze: si scava nell'ex hotel Astor
Pisa: donna accoltellata in strada torna a casa
San Clemente, ritrovata una bara nel cassonetto dei rifiutiNuovo incidente a Mestre: bus si schianta contro un palazzo: 15 feriti
Napoli, uomo tenta di violentare donna alla fermata del bus: arrestatoIncidente a Milano: ciclista grave
Carrara, elicottero precipita e prende fuoco: morta la pilotaPrevisioni meteo, Giuliacci: ecco quando tornerà il caldo
Torino-Milano: autostrada bloccata dagli attivisti di Ultima GenerazioneChi l'ha visto, scomparsa 15enne dal napoletano. La mamma: "Lucia torna a casa"Condannata a quasi 3 mesi Virginia Sanjust, ex annunciatrice RaiNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 226
Chiesta archiviazione per Marco Cappato: aveva aiutato un 44enne a morire
Previsioni meteo, torna la pioggia al Nord Italia: le regioni a rischio
Incidente a Milano: pedone travolto mentre attraversa la stradaIncidente nel Napoletano: Daniele muore a 19 anniBrindisi, sorride mentre cuce un cadavere: polemica per la foto postata da un tecnico sanitarioNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 235
Brescia, ragazzina investita sulle strisce davanti a scuola: è graveIncidente tra due auto a San Salvo (Chieti), morti un papà e la figlia neonataIn Italia sempre meno bambini: natalità in calo anche nel 2023Strage di Mestre, indagate tre persone