Caso Santanchè: oggi in Senato il voto di sfiduciaL’abitudine alla malinconia di Brokken. Indagine intorno a sua madreGaming e danni collaterali: il gioco diventa ossessione, cresce l’«azzardopatia». E lo Stato? Bada ad altro - Tiscali Notizie
Strage di Bologna, la linea di Fratelli d’Italia su De AngelisOltre la metà dei migranti arrivati in Italia da gennaio provengono dalla Libia. Gli accordi con la Tunisia hanno modificato le rotte. La premier incontra Haftar e legittima la sua figuraÈ stata una visita lampo quella tenuta ieri in Libia dalla premier Giorgia Meloni accompagnata dalla ministra dell’Università e ricerca,trading a breve termine Anna Maria Bernini, dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, e da quello dello Sport, Andrea Abodi. Il viaggio è stato tenuto, per ovvi motivi di sicurezza, fuori dall’agenda ufficiale di Palazzo Chigi ma è soltanto l’ultimo che la delegazione di governo della cabina di regia del Piano Mattei ha svolto in questi mesi nel Nord Africa.A proposito di Piano Mattei, oggi alla Farnesina si terrà il forum di dialogo imprenditoriale Italia-Africa con delegazioni provenienti da 21 paesi africani.L’ultimo volo della premier a Tripoli risale al 28 gennaio del 2023, dopo di allora ha incontrato a Palazzo Chigi il 3 maggio dello scorso anno il generale Khalifa Haftar e nel mese successivo di giugno il suo omologo libico Abdel Hamid Dbeibeh. Entrambi sono stati inseriti nell’agenda di Meloni di ieri, che ha anche l’intenzione di far ripartire il processo di transizione politica oramai fallito nel paese. ItaliaLe sconfitte di Piantedosi: i tribunali smontano il suo decreto sulle ongVitalba AzzollinigiuristaPiano Mattei e migrantiLa visita persegue due obiettivi fissati dal governo italiano: portare avanti il Piano Mattei e rafforzare la cooperazione per arginare i flussi migratori in vista di un aumento delle partenze per l’estate. I ministri hanno firmato dichiarazioni d’intenti con i loro omologhi per rafforzare la cooperazione nei tre ambiti di riferimento: salute, istruzione e sport.Sono infatti allo studio progetti per rafforzare la formazione in ambito medico e finanziare strutture ospedaliere, aumentare lo scambio accademico e la promozione culturale, e, infine, realizzare e riqualificare impianti sportivi in Libia. Resta difficile comunque portare avanti progetti di cooperazione più strutturati in un paese in cui di fatto vige uno stato di anarchia in cui il potere è diviso tra gruppi di milizie paramilitari che garantisce un equilibrio seppur precario.L’impressione è che sia uno specchietto per le allodole per perseguire un solo obiettivo a cui tiene il governo Meloni: fermare i migranti. Secondo gli ultimi dati del Viminale sono almeno 17.399 i migranti sbarcati in modo irregolare in Italia dall'inizio dell’anno al 6 maggio (-60,76 per cento rispetto al 2023), di cui oltre la metà sono partiti dalla Libia. Il flusso diminuito dalla Tunisia, dopo il memorandum of understanding firmato con Bruxelles, ha semplicemente cambiato la rotta.Durante l’ultima riunione del Consiglio nazionale di sicurezza è stato lo stesso presidente tunisino ad annunciare che almeno 400 migranti sono stati respinti verso la Libia nella giornata di lunedì.Anche per questo lo scorso 2 maggio il ministro dell’Interno Piantedosi ha tenuto una riunione con i suoi omologhi di Libia, Tunisia e Algeria. Paesi con cui nell’ultimo anno e mezzo sono stati firmati accordi in materia di sicurezza per rafforzare il controllo delle frontiere, fornendo finanziamenti attrezzature ed equipaggiamenti nonostante le violazioni commesse dai rispettivi apparati polizieschi a danno di migranti e cittadini.L’obiettivo è fermare i flussi con un approccio regionale. Un piano su cui pendono diverse incognite a partire dalla collaborazione tra i vari governi nordafricani che non hanno intenzione di far rimanere sul proprio territorio i migranti in transito. FattiMigranti fantasmi dopo gli sbarchi: in tre anni 51mila minori scomparsi dai centriGelo politicoDopo aver incontrato il premier del governo di unità nazionale Dbeibah, molto criticato al suo interno per accuse di corruzione e il cui mandato è scaduto tempo fa, la premier si è recata a Bengasi per parlare con il generale Khalifa Haftar, capo dell’Esercito nazionale libico (Enl). L’uomo forte della Cirenaica non gode del riconoscimento politico della comunità internazionale.«Legittimare la sua figura politica potrebbe rappresentare un problema sui temi legati ai fenomeni transnazionali globali legati al traffico di esseri umani e al terrorismo», dice Giuseppe Dentice, responsabile desk Africa e Medio Oriente per il Centro studi internazionali (Cesi). «Oggi la Libia è un paese che rimane congelato e vive di pochi sussulti. Dall’ultima visita di Meloni però ci sono novità importanti, come le dimissioni dell’inviato delle Nazioni unite, Abdoulaye Bathily. Questo dovrebbe anche dare vita a un ripensamento strutturale delle missioni internazionali presenti nel paese», aggiunge. Bathily si è dimesso lo scorso 16 aprile, decretando il fallimento della diplomazia internazionale.Fonti italiane informate del viaggio riferiscono che Meloni ha intenzione di ribadire il sostegno italiano per sostenere le mediazioni dell’Onu e arrivare a nuove elezioni presidenziali e parlamentari. Uno scenario impossibile al momento. Nessuno degli attori in campo ha intenzione di cedere il potere. Più plausibile, invece, portare Bruxelles a Tripoli per rafforzare il dialogo e arrivare, magari, a un accordo simile come quelli firmati con Egitto e Tunisia, grazie alle mediazioni di Meloni. E questa visita ne getta le basi.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediYoussef Hassan HolgadoGiornalista di Domani. È laureato in International Studies all’Università di Roma Tre e ha frequentato la Scuola di giornalismo della Fondazione Lelio Basso. Fa parte del Centro di giornalismo permanente e si occupa di Medio Oriente e questioni sociali.
Ortona: «Tassare i ricchi contro l’austerità europea. Chi se ne accorgerà per prima, Meloni o Schlein?» - Tiscali NotiziePer la scuola il 2024 sarà l’anno dell’orientamento. E non è una buona notizia
Gaming e danni collaterali: il gioco diventa ossessione, cresce l’«azzardopatia». E lo Stato? Bada ad altro - Tiscali Notizie
Il carcere è un ripostiglio da cui si esce con le relazioniGrazia a Patrick Zaki, Tajani sui meriti dell'Italia: "Svolto un ruolo decisivo"
Il testo di Il cielo non vuole, canzone di Fred De Palma a SanremoIn “Operazione Kandahar”, di Ric Roman Waugh, l’eroe americano per una volta non salva il mondo - Tiscali Notizie
Antonio Tajani, dichiarazioni da nuovo segretario di Forza ItaliaIl massacro del convento di San Domenico a Forlì fermato dal rigoroso combattente Andrea Emiliani - Tiscali Notizie
Giorgia Meloni a Riga, la conferenza stampa su Ucraina, migranti e Ue“Un mondo a parte” di Riccardo Milani: i buoni sentimenti dell’Italia dei giusti, marginale ed eroica - Tiscali NotizieIl ministro Crosetto chiarisce sul caso Vannacci: "Non è stato destituito"Mi manda Picone. Competenze? No, grazie. Si diventa assessore “in quota a” o come “espressione di” - Tiscali Notizie
Almeno cessate il cuoco. L’impudico giornalettismo nazionale e il convoglio Rai «livreato» per Sanremo - Tiscali Notizie
Il testo di "Diamanti grezzi" canzone di Clara a Sanremo
L’agricoltura, come adattarsi al clima che cambia. Venti Paesi (più l’Italia) in scena alla Fiera di Verona - Tiscali NotizieDal taccuino dei ricordi. Come Emiliani divenne giornalista: la vocazione nell’Università “indigesta” - Tiscali NotizieLa classifica dei libri: Fabio Volo star di Natale, il 9 gennaio esce Dare la vita di Murgia“Nevediversa” 2024. A quote sempre più alte chiudono altri impianti sciistici su Alpi e Appennino - Tiscali Notizie
Reddito di cittadinanza, la Cgil chiede la proroga: "Si vada fino a decembre"Il testo di Ricominciamo tutto, canzone dei Negramaro a SanremoGiornata della memoria, la tecnologia degli aguzzini. Così trasferivano i deportatiTraffico illegale di cani e gatti. Un Regolamento europeo smaschera gli illeciti sugli animali domestici - Tiscali Notizie