File not found
ETF

Pensioni, il Governo ipotizza una rivalutazione al 100% fino a 5 volte il minimo

Prezzo del gas si avvicina al massimo storico. Annunciato vertice urgente UEPirelli ha approvato i risultati consolidati al 30 giugno 2022: in crescita ricavi ed Ebit AdjustedPensioni, il Governo ipotizza una rivalutazione al 100% fino a 5 volte il minimo

post image

Bonus 200 euro, le scadenze dell’Inps: dopo i pensionati, tocca a colf e alle altre categorie escluseLa risolutezza del presidente del Consiglio Mario Draghi e della ministra della Giustizia Marta Cartabia,analisi tecnica decisi a chiudere una volta per tutte la questione della riforma dopo mesi di paziente mediazione, ha prodotto due effetti opposti nella maggioranza di governo. I partiti, da Leu alla Lega, hanno festeggiato il sì unanime e lodato il metodo Cartabia. Mai si era sentita una tale condivisione: tutti hanno rivendicato il «successo». Ma i grillini fedeli all’ex premier Conte hanno già annunciato che arriveranno «col coltello tra i denti» e pronti a rivoluzionare il testo a colpi di emendamenti. Esattamente ciò che il voto in consiglio dei ministri doveva prevenire.   Il giorno dopo un consiglio dei ministri tesissimo come quello che ha approvato gli emendamenti al ddl penale, è il momento del bilancio politico. La risolutezza del presidente del Consiglio Mario Draghi e della ministra della Giustizia Marta Cartabia, decisi a chiudere una volta per tutte la questione della riforma dopo mesi di paziente mediazione, ha prodotto due effetti opposti nella maggioranza di governo. I partiti, da Leu alla Lega, hanno festeggiato il sì unanime e lodato il metodo Cartabia. Mai si era sentita una tale condivisione: tutti hanno rivendicato il «successo», sottolineando il loro contributo determinante, soprattutto sulla modifica della prescrizione. «È la strada giusta», ha detto il vicepresidente dei senatori dem Franco Mirabelli, «e il contributo del Pd su giustizia riparativa e riti alternativi è stato determinante». Anche Matteo Renzi ha parlato di «passo avanti gigantesco» e Federico Conte di Leu ha sottolineato che gli emendamenti del governo «vanno nella direzione dei nostri già depositati, ora spetta al parlamento». Anche a destra il clima è più che positivo. Secondo la responsabile giustizia della Lega Giulia Bongiorno, «la riforma penale va nella direzione caldeggiata dalla Lega nel merito e nel metodo. La prescrizione prevista dalla riforma Bonafede, da me definita bomba atomica, è stata finalmente superata». Anche Forza Italia, che in consiglio dei ministri si era dimostrata scettica sull’inserimento dei reati contro la pubblica amministrazione tra quelli a prescrizione processuale “lunga”, per bocca di Antonio Tajani parla di «passo avanti importante» anche se allo stesso tempo auspica «qualche correzione in parlamento». La crisi dei Cinque stelle Tutt’altro clima, invece, si respira tra i Cinque stelle. Il consiglio di ieri ha ulteriormente sfilacciato il Movimento in piena crisi di nervi e senza un leader chiaro. Lo scontro è visibile nelle chat private ma soprattutto nei post sui social dei parlamentari. Le spaccature sono molteplici e una, inedita, è quella tra i gruppi parlamentari e i tre ministri che hanno votato sì a quella che per i grillini ormai non è più una riforma complessiva, ma solo l’archiviazione della prescrizione targata Alfonso Bonafede. A chiamare a raccolta i parlamentari è Alessandro Di Battista che parla di «bagno di sangue» e di «incapacità» dei ministri grillini di incidere. Gli fanno immediatamente eco l’ex ministro Bonafede, che ha parlato di «un Movimento che è stato drammaticamente uguale agli altri e ha oggettivamente annacquato una battaglia durata dieci anni, con ministri timorosi». A certificare la dimensione della rottura è arrivato anche Giuseppe Conte, che avrebbe prima tentato di convincere i ministri a non cedere sulla prescrizione e poi ha bocciato la riforma e da deludente mediazione ottenuta, parlando di «ritorno dell’anomalia italiana». L’ira dei contiani ha acceso quella dei parlamentari Cinque stelle, che si sarebbero sentiti scavalcati dai propri ministri: quello che è stato letto come un cambio di linea sulla giustizia, infatti, non sarebbe stato discusso con i gruppi, che l’avrebbero appreso dalle agenzie. Alla riunione del pre consiglio, infatti, la linea concordata anche con Bonafede sarebbe stata quella dell’astensione, poi cambiata in corso d’opera da parte dei ministri senza il via libera dei colleghi. Nel clima incandescente, tanto è bastato per far scoppiare le accuse incrociate e addirittura la voglia di uscire dal governo. Danilo Toninelli parla di «ritorno alla restaurazione» e invoca il voto degli iscritti, Giulia Sarti annuncia le barricate in parlamento contro la riforma e scrive che «non ci sono più le condizioni per stare al governo», l’ex sottosegretario alla Giustizia Vittorio Ferraresi ha detto che lotterà «affinché queste riforme non diventino legge». I contiani A marcare ulteriormente la frattura ormai sempre più evidente tra i “contiani” e il fondatore Beppe Grillo è anche il retroscena, riferito dal Fatto Quotidiano, secondo cui sarebbe stato il fondatore in prima persona a convincere i ministri ad ammorbidire la posizione e concertare il sì. Fonti ministeriali smentiscono, ma la polemica è ormai avviata. E a poco è servito, se non ad attestare la rottura, l’intervento sul Blog delle stelle che ha provato a spiegare che il ddl penale avrebbe recepito le osservazioni grilline e sarebbe da considerare comunque una mezza vittoria. «Di fronte a una proposta iniziale che, di fatto, smantellava tutto quanto fatto in questi anni, abbiamo combattuto», si legge, «ma siamo riusciti a ottenere una serie di risultati» come la prescrizione che vige fino al primo grado e i tempi di prescrizione per «i reati dei potenti, quelli contro la collettività (vedi la corruzione) sono stati allungati». Troppo poco per sanare non solo quello che è stato vissuto come un tradimento dei ministri, ma anche per mettere davvero al riparo il ddl penale in parlamento. Il testo approderà in aula il 23 luglio e i grillini fedeli all’ex premier Conte hanno già annunciato che arriveranno «col coltello tra i denti» e pronti a rivoluzionare il testo a colpi di emendamenti. Esattamente ciò che il voto in consiglio dei ministri doveva prevenire, almeno nelle intenzioni di Draghi e di Cartabia. Intanto il M5s resta in balia dei propri dubbi: chi vincerà il braccio di ferro per la leadership? Ci sarà una scissione? Il Movimento o ciò che ne resta continuerà a sostenere Draghi o uscirà dal governo? © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.

Pirelli, avviate le selezioni per assumere 50 giovani presso il nuovo digital solutions center di BariBonus 200 euro Partita Iva: a chi spetta e come richiederlo

Bonus 200 euro: i soldi del sussidio sono lordi o netti?

Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 61Decreto Aiuti Ter: 150 euro di bonus per redditi inferiori a 20mila euro

Tasso di occupazione al 60,5%: è record dal 1977Caldaie a gas, stop dal 2029: le nuove regole dell'Ue, cosa cambia

Patuelli (Abi) sui costi dei pagamenti elettronici: “Le commissioni sono in calo negli ultimi anni”

Cosa cambierà con l'obbligo del Pos a 60 euroLa tassa occulta, ecco perché i nostri risparmi sono evaporati

Ryan Reynold
Il leasing continua a essere il carburante del Paese: 28,8 miliardi di finanziamenti alle PMI nel 2021, +25,6% sul 2020 e +3,1% sul 2019Scadenze fiscali gennaio 2023: a cosa fare attenzioneSuperbonus 110%, finiti i fondi: cosa fare se si è già fatta richiesta

Professore Campanella

  1. avatarLegge di Bilancio, meno tasse sulle pensioni dal Principato di Monacotrading a breve termine

    Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 73L’Iva sul gas in Italia resta la più bassa d’EuropaRottamazione-ter: pagamento rate 2022 entro il 5 dicembre, nuova scadenzaPensioni, novità a novembre: bonus 150 euro, rivalutazione e date pagamenti

    1. Lufthansa non molla e l’Ad Spohr non chiude il dossier Ita Airways

      1. avatarCaro energia, Roberto Tascini (presidente Adoc): "Come risparmiare fino a 600 euro l'anno"Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

        Ecco il bonus di 600 euro per le bollette, come funziona e chi può richiederlo

  2. avatarEffetto inflazione sui balneari: proteste contro il Governo per gli aumentianalisi tecnica

    Bonus 200 euro dimezzato: a chi arriverà e perché?Caro prezzi, viaggiare in aereo è sempre più costoso. La denuncia di AssoutentiNotizie di Economia in tempo reale - Pag. 50Bonus padri separati, 800 euro al mese: come richiederlo e chi ne ha diritto

  3. avatarOra solare, ecco cosa cambia tra risparmi, ore di luce ed abitudini quotidianeanalisi tecnica

    I prezzi dei mercati energetici segnano una treguaCaro vita, aumenta anche il prezzo del caffè al bar: la media è di 1,10 euro  Allarme Codacons: la spesa per riscaldare le case aumenta fino a +175%Il prezzo del burro è aumentato del 101%: il motivo

Il giorno più lungo per le bollette: oggi si decideranno gli aumenti

Quinto d'oro: la cessione del quinto continua a crescereAssorisorse: la produzione nazionale di gas potrebbe raddoppiare entro il 2025*