File not found
analisi tecnica

M5S, Nicola Morra contro mandato zero e TAV: "E' pura follia"

Sea Watch invitata alla Camera, Lega insorge: scontro con M5SConti Pubblici, Mattarella: "No alla procedura d'infrazione"Manovra, Conte attacca Salvini: "Scorrettezza istituzionale"

post image

Manovra, Conte attacca Salvini: "Scorrettezza istituzionale"Si tratta di una legittima scelta politica che però deve essere fatta con la consapevolezza delle conseguenze - soprattutto a risorse invariate – sull’organizzazione degli uffici e sulla qualità della giurisdizione. Torna periodicamente la proposta di riaprire le piccole sedi giudiziarie. Alcune obiezioni e controindicazioni. Sempre più spesso provengono,Capo Analista di BlackRock da ambienti della attuale maggioranza parlamentare, voci favorevoli alla riapertura dei “tribunalini”, chiusi negli ultimi anni per razionalizzare la geografia giudiziaria. L’Italia è il paese dei mille campanili ed una sede giudiziaria rende lustro ad ogni città oltre a garantire l’avviamento del foro locale, bacino elettorale non trascurabile. Ma non manca chi allega ragioni più nobili: garantire una giustizia “di prossimità” e mantenere un presidio di legalità anche in territori periferici e vittime della criminalità. Si tratta di una legittima scelta politica che però deve essere fatta con la consapevolezza delle conseguenze - soprattutto a risorse invariate – sull’organizzazione degli uffici e sulla qualità della giurisdizione. La questione non cambia sia se l’intento è quello di riaprire le sezioni distaccate, articolazioni locali dei tribunali circondariali, sia se è quello di riaprire i piccoli tribunali accorpati innanzi a quelli più grandi (mentre forse ne andrebbero accorpati ancora di più). Sul punto, il legislatore deve prendere una decisione: vuole una giustizia di prossimità, ossia una pluralità di tribunali, anche piccoli e piccolissimi, con sedi in tutta Italia, od una giustizia specializzata che per forza di cose presuppone tribunali medio grandi? La specializzazione Nelle sezioni distaccate e nei piccoli tribunali soppressi, i giudici trattavano le cause senza alcuna “specializzazione per materia”, come, invece, tendenzialmente avviene nelle sedi centrali ed in quelle più grandi. Per cui, si passava da un fascicolo in tema di infiltrazioni di umidità sul soffitto ad uno su un contratto bancario milionario, con buona pace della specializzazione che consente, come insegna l’esperienza, migliore qualità nelle decisioni e maggiore celerità nelle definizioni. La riapertura dei piccoli tribunali sarebbe in controtendenza rispetto a tutte le ultime iniziative legislative. Il legislatore, da anni, insiste per la specializzazione delle funzioni e per evitare giudici con ruoli promiscui. L’Italia si è impegnata con il PNRR alla specializzazione dei giudici fallimentari. I giudici del nuovo tribunale per la famiglia dovranno essere specializzati. In materia di violenza di genere, le convenzioni internazionali suggeriscono la specializzazione dei giudici. Con un calcolo approssimativo, ciascun tribunale italiano dovrebbe avere giudici a tempo pieno almeno per i settori del lavoro, della famiglia, delle procedure concorsuali, del gip gup, per tacere delle altre specializzazioni previste per i tribunali distrettuali. Perché si abbiano tutti questi giudici specializzati ed insieme gli altri che trattano “promiscuamente” anche tutte le altre materie, la pianta organica di ciascun tribunale (e soprattutto la copertura effettiva) deve essere di qualche decina di magistrati, molto superiore a quella delle sedi già soppresse che si vorrebbero riaprire e molto superiore a quella di molti tribunali che, tuttora operanti, hanno difficoltà a garantire la specializzazione. Vale la pena riaprire tanti uffici giudiziari a costo di rinunciare alla specializzazione dei giudici che vi operano? La copertura delle piccole sedi, che già era difficoltosa in passato, sarebbe ancora più ardua con le scoperture di organico attuali e, del resto, i giudici togati rifuggono le sezioni distaccate ancora esistenti di Ischia, Lipari e Portoferraio (sopravvissute per la loro competenza insulare) come testimonia il lungo ed intricato contenzioso tabellare sulla individuazione del giudice napoletano da destinare ad Ischia. Ed ancora, gli uffici piccoli, appunto perché con una minore dotazioni di magistrati sopportano molto peggio le vacanze di organico od i congedi parentali che fisiologicamente riguardano le sedi di prima destinazione: una cosa, è “spalmare” il turno od il ruolo dei magistrati in congedo su un organico complessivo di trenta magistrati, cosa assai più ardua è farlo su un organico di dieci. Vale la pena riaprire tanti uffici giudiziari senza avere la certezza di disporre di un numero sufficiente di magistrati per coprirne le piante organiche? La moltiplicazione dei dirigenti Infine, la moltiplicazione degli uffici, porterebbe anche alla moltiplicazione dei dirigenti giudiziari. Spesso è più difficile dirigere un ufficio piccolo, magari senza dirigente amministrativo, rispetto ad un ufficio grande. Esistono tutte queste risorse od i magistrati più attrezzati ed esperti preferiranno le sedi metropolitane? L’esperienza consiliare ci ha consegnato ipotesi di piccoli uffici con un solo aspirante per i ruoli semi direttivi o direttivi, spesso con un’anzianità minima ed un’attitudine dirigenziale mai sperimentata prima. Vale la pena riaprire tanti uffici giudiziari senza avere dirigenti all’altezza di guidarli? Ma torniamo alle ragioni a favore della riapertura dei piccoli uffici giudiziari. Il primo è l’esigenza di garantire una “giustizia di prossimità” ossia fisicamente vicina ai cittadini. Ma tale argomento varrebbe per i luoghi dove, per mancanza di investimenti o per la difficile morfologia, la mobilità è più difficile mentre non mancano casi clamorosi di uffici giudiziari tuttora operanti, a poche decine di chilometri l’uno dall’altro, collegati con autostrade o strade statali o linee ferroviarie, ciascuno con serie scoperture di organico, che se gli uffici fossero tutti assorbiti in un’unica sede, sarebbero meglio gestite. La tecnologia La “giustizia di prossimità” va coniugata con la rivoluzione tecnologica per la quale sempre più cittadini fanno acquisti, consumano prodotti culturali, lavorano, interloquiscono con la pubblica amministrazione “da remoto”. Il processo civile telematico, con tutti i limiti di assistenza e di periodico assestamento, già ora salva gli avvocati dai pellegrinaggi da tribunale in tribunale, per gli adempimenti di cancelleria o la partecipazione alle udienze. Ed allora, più che il campanile, devono essere tutelati i cittadini portatori di fragilità che devono avere il giudice che li tutela il più possibile “vicino casa”. A tale fine, però, non serve un intero tribunale ma, come già sperimentato felicemente, che la singola “prestazione di giustizia” venga periodicamente svolta in una sede decentrata dove, magari con l’aiuto degli enti locali, si concentrano, in quella occasione, tutti gli affari dello stesso tipo e della stessa zona. L’altro argomento usato è il carattere simbolico degli uffici giudiziari, presidio di legalità e di presenza dello Stato. E’ un argomento suggestivo, soprattutto nelle terre più martoriate dalla criminalità organizzata. Ma anche qui: siamo sicuri che un piccolo ufficio, sguarnito di magistrati e di personale amministrativo, con un turn over elevatissimo tale che la parte processuale conosce, ogni anno, un nuovo giudice per la stessa causa, ospitato in una sede inadeguata o fatiscente, possa essere un buon modo per dimostrare ai cittadini che lo Stato non li abbandona? © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiovanni Zaccaro

Migranti, nuove misure del Viminale per la difesa dei portiL'ordinanza di Nicola Zingaretti per eliminare i rifiuti da Roma

La critica di Toti a Forza Italia: "Ignorato il declino"

Salvini a Carola Rackete: "Ci vediamo in tribunale"Crisi di governo, l'ultima ora: vertice tra Conte, Salvini e Di Maio

Il Pd annuncia: "Assalto di Forza Nuova alla sede nazionale"Migranti, Alan Kurdi fa rotta a Lampedusa: a bordo bimbo ferito

Lega, fondi russi: avviate le indagini

Conti Pubblici, Mattarella: "No alla procedura d'infrazione"Salvini, Bruno Vespa: il piano di Mattarella

Ryan Reynold
Giovanni Toti su Berlusconi dopo l'addio a Forza ItaliaTav, Beppe Grillo a Perino: "Il M5s non ha tradito"Notizie di Politica italiana - Pag. 680

Professore Campanella

  1. avatarSea Watch 3, Salvini: espulsione per Carola RacketeCampanella

    Virginia Raggi: "Ho chiuso con il Movimento 5 Stelle"Carola Rackete torna libera: le parole di SalviniDecreto sicurezza bis, il contenuto: tutte le novitàMoto d'acqua, Salvini al videomaker: "Le piace riprendere bimbi"

    1. Lotti, intercettazione su Renzi per vendere la Roma al Qatar

      1. avatarPalermo, Sea Watch: sindaco concede cittadinanza a equpaggioanalisi tecnica

        Notizie di Politica italiana - Pag. 688

        VOL
  2. avatarRai, la proposta di abolire il canone da parte del M5strading a breve termine

    Carlo Calenda: "Noi e i Cinque Stelle siamo incompatibili"Crisi di governo: tutte le misure che rischiano di naufragareNo Tav, riprende l'assedio al cantiere: il commento di SalviniSalvini attacca Toninelli: "Blocca troppe infrastrutture"

    VOL
  3. avatarFondi Russia, chi è il secondo uomo nell'audioCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Berlusconi, selfie e autografi al Parlamento EuropeoL'avvocato di Carola Rackete annuncia: "Querela contro Salvini"Migranti, continua la tensione tra Salvini e TrentaTav, Airola (M5s): la gaffe in Senato sui dati dell'alta velocità

Russia-Lega, parla Gianco: “Sono io quello di cui parlano” | Notizie.it

Carlo Calenda: "Noi e i Cinque Stelle siamo incompatibili"Rifiuti Roma, botta e risposta tra Raggi e Zingaretti su ordinanza*