File not found
analisi tecnica

Tutela dell'ambiente in Costituzione, cosa prevede il disegno di legge approvato in Senato

Draghi, conclusa cabina di regia: Dl Reclutamento in Consiglio dei ministri il 4 giugnoCovid, deputato positivo: slitta l'esame del Decreto Sostegni bis alla CameraVideo Grillo, Teresa Bellanova: “Famiglia e ragazza meritano rispetto. È tempo di dire basta”

post image

Notizie di Politica italiana - Pag. 320Attilio Bolzoni racconta a Nello Trocchia della fotografa palermitana,MACD venuta a mancare il 13 aprile 2022, con cui ha lavorato al quotidiano L’Ora. «Era sempre con gli zoccoli, con gonne colorate ed era sempre la prima ad arrivare sul luogo degli omicidi», raccontaPubblichiamo un estratto del libro di Attilio Bolzoni “Controvento. Racconti di frontiera” edito da Zolfo editore (2023). Le interviste video sono disponibili a questa pagina.Perché ti sei sposata a sedici anni? «Perché ho incontrato un uomo che mi amava e mi offriva il mondo».Torna indietro con i pensieri e con i sensi, sul suo viso scivolano allegrie, pene, qualche tormento. Un sorriso tenero svela però che si è acquietata, che ha capito che è andata come doveva andare. Se poi sia stata lei a prendersi da sola il mondo o il mondo a prendersi lei, a questo punto della sua esistenza poco le importa mentre è al riparo nella sua casa di Palermo.Un palazzo che sa molto di famiglia. Il suo appartamento è al secondo piano. Sullo stesso pianerottolo abita il fratello Salvatore, verso mezzogiorno gli odori delle due cucine si confondono. All’attico ci sta sua figlia Patrizia. Al superattico l’altra figlia Angela, che dopo un viaggio in India è diventata Shobha.Per raccontare sé stessa Letizia Battaglia non sa da che parte cominciare. «Dall’inizio o dalla fine? Da quando ero bambina o da quando sono andata a vivere a Parigi, dai miei nipotini o dalle mie foto?». Una, bellissima, è alle sue spalle.Milano, 1971. Un uomo con la faccia coperta da dita no. Letizia Battaglia, una donna generosamente sottosopra dose. «È Pier Paolo Pasolini al circolo Turati, quel giorno c’erano anche Dario Fo e Mario Capanna». Milano? «Sì, sono stata lì tre anni, ma forse è meglio iniziare dal principio, quando sono nata…».Pensa all’inizio e ricomincia dalla fine: «Adesso mi sento forte nella testa e nelle mie idee, ho avuto tanto e non voglio più nulla».Letizia è fatta così, generosamente sottosopra. E così: «Adesso posso non avere più pudori: io sono una maestra di fotografia». E così: «Io non sono una fotografa, la fotografia è solo una parte di me».Dobbiamo fermarci davanti a un caffè, ricordare per un po’ la nostra Palermo e mettere in ordine uno dietro l’altro momenti e sentimenti.A marzo Letizia Battaglia compirà ottant’anni. «Sono nata nel 1935, mio padre faceva il marittimo, ci spostavamo da una città all’altra, Palermo, Trieste, Civitavecchia, Napoli, ancora Palermo». La memoria pesca lontano. La guerra, i bombardamenti. «Ho negli occhi ancora l’immagine della nostra casa sventrata a Civitavecchia e quella di un cane che trascinava, chissà dove, la manica di una giacca con dentro il braccio di qualcuno».Il primo ritorno in Sicilia. Le elementari alle Ancelle, le alunne con i guanti, gli inchini, i rampolli della grassa borghesia e dell’aristocrazia siciliana. «Fra i banchi ho conosciuto tutta la Palermo bene, io non avevo la divisa fatta dal sarto ma quella che dava la scuola… Un giorno venne una vecchia nobile a casa mia e le dissi: “Mamma arriva, intanto si accomodi in salotto”, lei mi guardò con disprezzo e rispose: “Salotto? Mia cara, questo non è un salotto”. Non me li sono mai dimenticati gli occhi e le parole di quella donna».Le prime ansie, i primi slanci, le prime ribellioni. È adolescente ed è già donna. L’amore si chiama Franco. È incantata, nel 1951 si sposa. E nonostante l’età, lui – che di anni ne ha sette in più – segna come su una mappa il percorso della vita di Letizia. «Sarei dovuta diventare una delle tante belle ed eleganti signore di Palermo». Sognava altro.Per fortuna arrivano le figlie. Prima Cinzia, poi Angela e Patrizia. Il matrimonio è come una prigione. E dura tanto, troppo. Letizia se ne va. «Se l’avessi fatto prima avrei tolto infelicità a me e a mio marito… Franco non c’è più da sei anni, l’ho ritrovato, fino all’ultimo giorno sono stata vicina a lui».Nel 1971, dopo una lunga analisi, lascia la Sicilia per Milano. Comincia come cronista, collabora prima con Le Ore e poi con Abc, settimanali anticonformisti e anticlericali molto diffusi in quegli anni, servizi di politica e scatti molto osé per l’epoca. Con il «pezzo» le chiedevano sempre le foto, altrimenti non glielo pubblicavano. Letizia diventa Letizia: fotografa.E dopo il primo amore abbandonato a Palermo, trova il secondo amore. Santi, anche lui fotografo.Letizia è curiosa, avida di vita. È in quei mesi che conosce l’altra Milano. E Pasolini. «Ce l’avevo già dentro, ma da quel momento non me lo sono fatto scappare più. Qualche mese prima avevo anche incontrato a Venezia Ezra Pound, piangevo…».Da Palermo quelli del quotidiano L’Ora, che giù tutti chiamavano il L’Ora, prima chiedono a lei e a Santi qualche articolo sui siciliani diventati «milanesi», poi il direttore Vittorio Nisticò li vuole in redazione. Scendono. E Letizia è ancora nella sua Sicilia. «Ma già allora non c’era una sola Letizia». Fa volontariato alla «Real Casa dei Matti», l’ospedale psichiatrico di via Pindemonte. Fa scuola di teatro al Teatès di Michele Perriera, fa foto che porta sulle scrivanie di talentuosi giornalisti come Salvo Licata, Mario Genco, Nino Sofia. E si butta nella mischia siciliana.Sono gli anni in cui il potere politico e criminale di Palermo sta cambiando, i primi cadaveri eccellenti, la guerra di mafia che si annuncia. Con la sua gonna svolazzante e con i suoi zoccoli, Letizia arriva sempre per prima sulla scena del delitto. È testimone oculare nella Palermo più cupa, le sue foto fanno il giro del mondo. E c’è un nuovo amore ancora. Anche lui si chiama Franco. E anche lui fa il fotografo. Compagno per lunghissimi anni.Quando finisce una storia privata ne comincia una pubblica: la «primavera» palermitana, il vento che spazza via i notabili invischiati con i boss, le paure e le speranze di una città. Letizia viene nominata dal sindaco Leoluca Orlando assessore comunale, delega alla Vivibilità Urbana. Porta sempre quelle sue gonne colorate e gli zoccoli. «È stato il periodo più bello della mia vita, più bello della fotografia, mi sentivo cittadina e quindi più che solo una fotografa.Ma io non facevo politica, io amministravo, facevo cose concrete, vedevo un angolo sporco e facevo sistemare una pianta». Dopo la giunta «colorata» di Orlando, l’elezione alla Regione Siciliana. «Esperienza inutile, non facevo niente, non mi facevano sapere niente».Poi le stragi. Prima Falcone e Borsellino, un anno dopo don Pino Puglisi. Letizia non vuole fotografare più i morti, gli amici morti. Parte per Parigi. È depressa, per lunghi mesi passa le sue giornate al tavolino di un bistrò. «Senza parlare, senza bere, perché io non bevo nulla». Solo una grande solitudine. Lei dentro un gorgo e gli altri che la onorano. Le arrivano i premi più prestigiosi. Dalla Francia, dalla Germania, da Londra. È anche la prima donna europea a vincere negli Stati Uniti la borsa Eugene Smith. La consacrazione. Torna un’altra volta a Palermo. Ma da quel momento non farà più una mostra nella sua città. «Sono passati venticinque anni…».Letizia è impastata con Palermo, la ama e la patisce, prova rabbia ma non può farne a meno. «Mi emoziono sempre camminando nei vicoli. Una statua della Madonna, un Gesù, gli odori, una finestra sbilenca…».Sta molto a casa. Con il cane Pippo che azzanna le sue scarpe e con il telefono che squilla sempre. Amici vicini e lontani, parenti. «Come le tartarughe mi sono ricostruita una corazza e ho ricostruito la famiglia. L’amore c’era per tutti ma in qualche modo si era disperso». Parla dei suoi fratelli, quelli che ci sono ancora e quelli che non ci sono più. E di Massimiliano, Gianfranco, Francesca, Matteo e Marta, i suoi cinque nipoti. E delle sue «splendide figlie».Fotografa ancora. Fotografa le bambine. Ce ne sono bellissime, in immagini raccolte con cura e scelte per Diario, il suo ultimo libro. «Le cerco, le rincorro, in loro mi ritrovo io stessa bambina». Quando va in giro per Palermo la fermano, l’abbracciano. «Quando ero deputata alla Regione tutti mi chiamavano onorevole e io alzavo il dito medio della mano e rispondevo “Tié”. Gli onorevoli di solito vengono chiamati onorevoli anche quando non sono più in carica, a me invece continuano a salutarmi sempre nello stesso modo: “Ciao Letizia”…». Ciao Letizia.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi

Covid, il commissario Figliuolo chiede ai Governatori quanti docenti non sono stati vaccinatiVideo Grillo, Teresa Bellanova: “Famiglia e ragazza meritano rispetto. È tempo di dire basta”

Obbligo di mascherina all’aperto, Salvini a favore dell’abolizione

Galli: "Letta è una minestra riscaldata per la sinistra"Covid, Sileri: "Potremmo arrivare a 50 mila contagi al giorno, ricoveri e decessi cresceranno"

Cabina di regia, i temi: coprifuoco eliminato entro luglio e nuove riapertureAndrea Palumbo, Autore a Notizie.it

Richiamo vaccino Covid, Sileri: "Posticipare la seconda dose invece di vaccinare in vacanza"

Vaccini Covid, Moratti: “Problema i richiami ad agosto, vaccinare i vacanzieri anche fuori regione”Global Health Summit, Draghi: "Vacciniamo il mondo, dobbiamo superare i confini"

Ryan Reynold
Giorgia Meloni racconta della mancata gravidanza: "Il secondo figlio non arriva, vivo sensi di colpa"Ddl Zan, incognita emendamenti: il giorno della veritàVaccini in vacanza, via libera di Figliuolo: "Bilanceremo le dosi, le regioni si organizzino"

Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

  1. avatarCovid, Sileri: "A giugno come la Gran Bretagna ma dobbiamo resistere ancora due o tre settimane"Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Coprifuoco Italia, Salvini lancia il sito per dire “No”: tremila adesioniConte sugli 'affari segreti': "Articolo diffamatorio, la mia attività è stata pienamente lecita"Paola Taverna risponde a Salvini e lo bacchetta con dei post su FacebookBerlusconi scandali giudiziari: tutti gli scandali giudiziari nei quali è stato coinvolto l'ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi

      1. avatarNotizie di Politica italiana - Pag. 327BlackRock

        Sileri: "Stop alle restrizioni per i vaccinati, a luglio via le mascherine all'aperto"

  2. avatarDdl Zan, anche Renzi e Italia Viva vogliono cambiarloVOL

    Vaccini Covid, Draghi al Global Solutions Summit: "Le mutazioni possono minarne l'efficacia"Coprifuoco alle 22, quando finisce? L'ipotesi tra fine maggio e inizio giugnoSperanza: "In zona bianca il 99% d'Italia da venerdì 18 giugno, siamo in una nuova fase"Il Vaticano impugna il concordato contro il ddl Zan: "La legge viola il Concordato, va modificata"

    VOL
  3. avatarNotizie di Politica italiana - Pag. 322Guglielmo

    Draghi: "Un dovere e un interesse della Libia tutelare l'interesse dei migranti"Notizie di Politica italiana - Pag. 331Francesca Pascale al gay pride di Napoli: "Forza Italia rompa con i sovranisti"Mafia, Mattarella al Centro "Pio La Torre": "Coscienza pubblica ripudi ogni violenza"

Conte sugli 'affari segreti': "Articolo diffamatorio, la mia attività è stata pienamente lecita"

Sfiducia a Speranza, il Senato boccia la mozione contro il ministro della SaluteSalvini: "De Luca è un uomo pericoloso, va aiutato a non fare danni"*