File not found
Professore Campanella

Germania, sciopero degli agricoltori: migliaia di trattori a Berlino

Argentina, la maxi protesta contro il presidente MileiEcuador, il presidente Noboa spiega il caos nel Paese: "In corso un conflitto armato interno"Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 139

post image

Feste del divorzio: è boom negli USACOMMENTA E CONDIVIDI «Nessuna quantità di acciaio può essere paragonabile alla vita di un bambino. E nel nostro reparto di oncologia attualmente sono ricoverati 55 bambini». Lo ha sottolineato don Antonio Panico,investimenti professore associato di Sociologia generale presso la Lumsa e direttore della sede di Taranto della stessa Università, intervenuto ieri alla seconda edizione del convegno nazionale “Era cosa molto buona. Custodire le nostre terre. Salute, ambiente, lavoro”, che si è svolta a Vicenza, promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana (Commissioni per il Servizio della carità e della salute e per i Problemi sociali e del lavoro, la giustizia e la pace). Nel Tarantino, considerato dalle Nazioni Unite come il territorio più inquinato al mondo, «non si sta facendo praticamente nulla perché ci sono interessi altri» ha detto sconfortato Panico. Il primo appuntamento dedicato alla custodia delle nostre terre, era stato organizzato ad Acerra, in Campania, dove nel silenzio generale si è sviluppata nei decenni la prima “Terra dei fuochi”. Ma le “Terre dei fuochi” in Italia solo oltre 70, da nord a sud. E anche il Veneto detiene il suo “triste primato”: 180 chilometri quadrati di territorio, per una popolazione stimata di circa 300milla abitanti, è interessato dall’inquinamento delle falde acquifere a causa di sostanze perfluoroalchiliche (Pfas), i cui effetti dannosi sulla salute non sono ancora del tutto conosciuti. «I Pfas sono come una bomba ad orologeria nel corpo dei nostri figli. Sai che c’è, ma non sai quando e come la malattia potrebbe svilupparsi. La cosa più drammatica è stato scoprire che con la gravidanza e l’allattamento eravamo state noi a contaminare i nostri figli». Con queste parole toccanti, hanno portato la loro testimonianza Michela Piccoli, Elena Pollini e Giovanna Dal lago, in rappresentanza del gruppo “Mamme no Pfas” che, dal 2017, lotta per ottenere giustizia, e denunciare i ritardi e i silenzi delle istituzioni. Per loro le parole del vescovo di Vicenza, Giuliano Brugnotto. «Una mamma dona la vita ad un figlio e non può restare indifferente di fronte a scelte che vanno a minarne la salute – ha detto -. Questo è un bell’esempio di coscienza civile che nasce dal basso, e che è arrivato fino all’Onu». « Bisogna, però, far conoscere i dati – ha sottolineato Ketty Vaccaro, responsabile Area Salute e Welfare del Censis -, perché se è vero che nella popolazione che vive accanto ai siti più inquinati è aumentata la percezione del contesto, è anche vero che non c’è una uguale percezione di ciò che tale inquinamento provoca nella salute». Urgono allora proposte concrete, come quelle suggerite da monsignor Antonio Di Donna, vescovo di Acerra, e presidente della Conferenza episcopale campana. « La “Laudato si’” è un segno profetico, ma bisogna renderla viva. Bisogna intraprendere un cammino comune tra vescovi, dobbiamo dialogare con le istituzioni, in particolare con le Regioni da dove passa la maggior parte dei provvedimenti legislativi in materia ambientale ». « Prima Acerra, ora Vicenza: arrivare sui territori inquinati significa essere concreti – ha detto don Massimo Angelelli, direttore Ufficio nazionale Cei per la pastorale della Salute -, sensibilizzando la società civile e le comunità cristiane. La concretezza è anche quella di chi vive e lotta in prima persona, come le “Mamme no Pfas”. D’altra parte, parliamo di dinamiche sui territori che coinvolgono tutti. Bere l’acqua è un elemento naturale e necessario della vita, ma se l’acqua che beviamo è inquinata, così come l’aria, paghiamo tutti». «Come insegna la “Laudato si’”, è tempo di cambiare prospettiva rispetto alle contrapposizioni ideologiche del passato – ha concluso don Bruno Bignami, direttore Ufficio nazionale Cei per i problemi sociali e il lavoro -. A volte abbiamo spinto sulla produzione, dimenticando che una produzione che calpesta i territori, calpesta la vita. Altre volte abbiamo spinto solo sulla dimensione della cura e della salute, dimenticando che l’uomo ha anche bisogno di lavoro e di trasformare la realtà attraverso la propria opera. Quando abbiamo contrapposto questi due mondi, le conseguenze sono state negative. Serve un nuovo paradigma di dialogo e inclusione reciproca. Il vero lavoro è lavoro che tutela la vita delle persone e tutela i territori. Il tema del lavoro va pensato con al centro l’umanità e con al centro il progetto che Dio aveva pensato, cioè che il lavoro è per l’uomo. Un lavoro che inquina è un lavoro che non esalta le capacità dell’uomo».

Medio Oriente, attesa per la tregua tra Israele e Hamas: i colloqui in EgittoLondra, iniziato il processo a Greta Thunberg

Incontro Gueterres-Lavrov: critiche per la stretta di mano

Settimana corta, sperimentazione in GermaniaIl presidente Milei in Vaticano per l'udienza privata con il Papa

Guerra in Ucraina, accordo bipartisan in Senato Usa sugli aiuti a KievGaza, raid su centro Onu per rifugiati: gli Usa lanciano uin monito a Israele

Crolla una miniera clandestina in Venezuela: almeno 24 morti

Guerra in Medio Oriente: l'1% della popolazione di Gaza uccisa da IsraeleGuerra in Ucraina, nuova minaccia nucleare da parte della Russia

Ryan Reynold
Re Carlo III ha un tumore: Harry torna a LondraAttacco ucraino su Belgorod: 24 mortiIlaria Salis, Tajani torna sul caso: "Garantire dignità e diritti"

investimenti

  1. avatarAttacco alla base Usa in Giordania: l'Iran nega il coinvolgimentoMACD

    Attacco base militare Usa in Giordania, Joe Biden: "Risponderemo"Hamas si fa attendere: il gruppo potrebbe non accettare l'accordo sugli ostaggiSi barrica in casa con 7 bambini: 4 morti nell'ennesima sparatoria in USAUSA, pericolosità dei social in senato: Zuckerberg si scusa

    1. Cinque curdi uccisi nell'attacco con un drone contro una base statunitense in Siria

      1. NATO, presto l'acquisizione di munizioni per 1,2 miliardi

        ETF
  2. avatarLa Cina ha battuto il Giappone come maggiore esportatore di auto: il 2023 anno recordBlackRock Italia

    Israele, l'accordo con i giornali internazionali mina il lavoro dei reporterNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 141Vladimir Putin deride la "fuga caotica" dell'esercito ucraino da Avdiivka e parla del rapporto con l'ItaliaCorea del Sud: la minaccia di Kim

  3. avatarGuerra in Ucraina: Russia testa nuova tipologia di missileinvestimenti

    Violento terremoto di magnitudo 7.5 in Giappone: allerta tsunami ed evacuazioni sulla costa occidentaleAbdica la regina Margherita II di DanimarcaMedio Oriente, Israele avverte il Libano: "Alte probabilità di guerra"Morte Alexei Navalny, a madre e avvocati vietato accesso all'obitorio

USA, parata per vittoria al Super Bowl finisce male: il bilancio della sparatoria a Kansas City

Israele, Hamas libererà ostaggi in cambio di 3000 detenutiGiappone, tonno venduto all'asta per 720mila euro*