File not found
trading a breve termine

La camera penale e il sindacato contro i “rambo” voluti dal governo per sedare le rivolte in carcere

Strage Bologna: Piantedosi, ribadiamo rifiuto al fascismo - Tiscali NotizieIlaria Minucci, Autore a Notizie.itL’insostenibile lentezza in regia. Non basta più pensare senza correre

post image

Oroscopo | Pagina 64 di 64Parlava un italiano quasi passabile,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock ed è una di quelle star che non hanno snobbato gli autori di casa nostra, anche quando non si chiamavano Fellini e Bertolucci, Giuseppe Tornatore o Paolo Virzì. Anche nella terza età non è scivolato in desolanti cameo, come hanno fatto tanti altri gigantiGuerra di Corea, 1951. Donald Sutherland (il Capitano Benjamin Franklin ‘Falco’ Pierce) sta sorseggiando il Martini che ha insegnato a mixare al ragazzo coreano della mensa. Nella tenda dei chirurghi arriva la new entry, un buffo tizio con un berretto più buffo di lui. È Elliott Gould (il Capitano John Francis Xavier ‘Razzo John’ McIntyre). E stappa una lattina di birra. «Vai a birra o preferisci bere Martini con noi?» gli chiede Sutherland. Ed Elliott Gould estrae inopinatamente dal taschino un barattolo di olive: «Non si può mica chiamare Martini un Martini senza olive. Altrimenti diventa un’altra cosa». L’espressione di Donald Sutherland è indimenticabile, esilarante. Due anime gemelle si sono riconosciute all’istante.Per oscure ragioni il film più citato dai nostri media dando notizia della morte di Donald Sutherland, a 88 anni, il 20 giugno, è Il Casanova di Federico Fellini. Dico oscure perché se pensi a questo canadese così statunitense, nato a Saint John e premiato solo in vecchiaia con un Oscar alla carriera, la prima cosa che ti affiora alla memoria è quell’inatteso, magico aggancio di M.A.S.H. tra le olive e il Martini. La mia devozione per Robert Altman finirà insieme a me nella tomba, su questo non si discute. CulturaI critici odiano la commedia? Non quella di Ficarra e PiconeTeresa MarchesiMa quella dissacrante guerra di Corea, che in quel 1970 suonava infallibilmente e polemicamente Vietnam, in un Mobile Army Surgical Hospital tappezzato di sangue e corpi dilaniati, ci ha consegnato quello spilungone dall’eterna smorfia ironica in una versione indelebile. Lasciamo stare la Palma d’oro a Cannes, ma la (finta) Corea di Altman ha cambiato il modo hollywoodiano di raccontare la guerra.L’irriverenza era di sceneggiatura (Oscar) ma per un buon cinquanta per cento era merito di Donald Sutherland ed Elliot Gould, circondati da un cast che sarebbe diventato iconico.Parlo da spettatrice, s’intende, ma indovinate quale, tra i tanti film di cui andava orgoglioso, Sutherland metteva in cima alla lista? Mi capitò di parlarci a lungo, a Venezia, nel ventennale (forse) del Casanova, probabilmente perché i controllori inflessibili della schedule per una volta avevano altro da fare. Ricordo che l’attore scherzava senza imbarazzo sulle forti obiezioni di Fellini alla scelta di un protagonista americano, fortemente voluto dalla produzione. «Una funebre marionetta senza idee personali, sentimenti, punti di vista», diceva del suo personaggio Fellini.Postura e movimenti meccanici, il volto modificato dal trucco per aderire ai lineamenti del vero Giacomo, la Venezia settecentesca interamente costruita nel Teatro 5 di Cinecittà: quanta autonomia è concessa a una prestazione d’attore? A doppiarlo in italiano, se non altro, avevano chiamato Gigi Proietti. CulturaAl cinema l’amore è solo amore, basta che sia raccontato beneTeresa MarchesiRicordava con molto più affetto, Sutherland, al suo ritorno sullo stesso mare, quel magnifico thriller diretto da Nicolas Roeg, A Venezia un dicembre rosso shocking, girato nel 1973, giusto a metà strada tra M.A.S.H. e Fellini (1976), con le calli notturne e le premonizioni da brivido.Era così intrigante quel quasi-horror che sono corsa a leggermi il racconto di Daphne Du Maurier da cui era tratto, Don’t look now. È uno di quei pochi, segnalati casi in cui il cinema surclassa la pagina scritta. Il cappuccetto rosso rincorso come il fantasma della figlia bambina perduta, quando rivela un feroce nano omicida armato di coltellaccio è uno dei colpi di scena più agghiaccianti di sempre.Ai tempi - probabilmente solo per titillare il pubblico ansioso di scene scabrose - si chiacchierò molto della realistica sequenza di sesso tra i coniugi in lutto (Sutherland e Julie Christie), sul fatto che nella camera fossero rimasti solo gli operatori e via spettegolando. Va da sé che interrogare in proposito l’interessato sarebbe stato di pessimo gusto.Comunque è vero che Donald Sutherland – così compassato nella vita reale - ha dato il meglio di sé su due corde agli antipodi. Si è mosso da vero gigante tra lato oscuro e ambiguità, da villain in agguato dietro un sorriso sbilenco (Quella sporca dozzina di Robert Aldrich, naturalmente, ma anche Il giorno della locusta di John Schlesinger e La cruna dell’ago di Richard Marquand, Novecento di Bernardo Bertolucci, il suo ‘cattivo’ più ripugnante ). E quanto a oscurità tormentata si può aggiungere degnamente alla lista Una squillo per l’Ispettore Klute di Alan J.Pakula, anche se lì era buono. Nero-nerissimo o autoironia dichiarata: non dimentichiamo il suo ruolo di prof in quella pietra miliare di John Landis che è Animal House e il sarcastico patriarca della famiglia Bennet di Orgoglio e Pregiudizio. IdeeNelle immagini di Golino la lavica scrittura di Goliarda SapienzaTeresa MarchesiParlava un italiano quasi passabile, ed è una di quelle star che non hanno snobbato gli autori di casa nostra, anche quando non si chiamavano Fellini e Bertolucci, Giuseppe Tornatore (La migliore offerta, 2013) o Paolo Virzì (Ella & John-The Leisure Seeker, 2017). Gli va reso onore anche perché nella terza età non è scivolato - come tanti giganti par suo quando il lavoro scarseggia - in quei desolanti cameo da cinecomics Marvel che sfruttano ex nomi illustri e ti mettono malinconia.La sola franchise che si è concesso è Hunger Games: Il canto della rivolta, uscito in due parti. E a giudicare da quello che ha trasmesso a noi spettatori, ha anche l’aria di essersi divertito.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediTeresa MarchesiCritica cinematografica e regista. Ha seguito per 27 anni come inviata speciale i grandi eventi di cinema e musica per il Tg3 Rai. Come regista ha diretto due documentari, Effedià - Sulla mia cattiva strada, su Fabrizio De André, presentato al Festival del Cinema di Roma e al Lincoln Center di New York, premiato con un Nastro d'Argento speciale, e Pivano Blues, su Fernanda Pivano. presentato in selezione ufficiale alla Mostra di Venezia e premiato come miglior film dalla Giuria del Biografilm Festival.

Naufragio a largo della Calabria, proseguono le ricerche dei 66 dispersi. Sei corpi recuperati in LibiaTuristi Venezia, gruppi più piccoli ogni guida,stop altoparlanti - Tiscali Notizie

Autonomia, Pecoraro Scanio "Nel 2025 il referendum boccerà il governo" - Tiscali Notizie

Suv sfonda vetrina nella Chinatown di Milano, due feriti - Tiscali NotizieFinanza e mercati

Sparo di capodanno, la procura di Biella chiede il rinvio a giudizio per PozzoloAffiliation marketing: le tendenze del 2024

Lombardia, Veneto ed Emilia trainano la crescita italiana - Tiscali Notizie

La prima prova della maturità è finita. Nelle tracce di italiano Ungaretti, Pirandello e Rita Levi MontalciniBiden, 'non ho bisogno di parlare con Putin' - Tiscali Notizie

Ryan Reynold
Un murale per Michela Murgia. «Il suo sorriso continua a fare rumore»Gli anticorpi di Sinner numero uno al mondo. Una scalata contro gli stereotipiHamdi Benali, dalle cucine stellate al Cpr: un’altra vittima del decreto Piantedosi

Capo Analista di BlackRock

  1. avatarIncendi: 21 richieste di intervento della flotta aerea di Stato - Tiscali NotizieEconomista Italiano

    Italpress €conomy - Puntata del 2 agosto 2024 - Tiscali NotizieTelefonata Biden e Netanyahu: nuovi schieramenti difensivi Usa per Israele - Tiscali NotizieI benefici offerti dal volantinaggioMarketing

    1. Serafini (Anicav): "Con Coldiretti e Filiera Italia siglato accordo storico per pomodoro italiano" - Tiscali Notizie

      ETF
      1. avatarL’emendamento della Lega contro l’obbligo vaccinale per i bambiniEconomista Italiano

        Naufragio a largo della Calabria, proseguono le ricerche dei 66 dispersi. Sei corpi recuperati in Libia

  2. avatarCalcio e politica, il ritiro della Germania in Turingia: «Per salvare la democrazia»MACD

    After 3: quando esce e dove vederlo in streaming in italianoNubifragi e frane,maltempo sferza Piemonte-Valle d'Aosta - Tiscali NotizieDe Gennaro "Oro merito del sostegno di squadra, amici e famiglia" - Tiscali NotizieMaturità, ecco le tracce della prima prova

  3. Gadget personalizzati: tutto sulla pubblicità aziendale con il direct marketingGianluca Liguori: da mentalista a mentore per aiutare gli imprenditori ad autorealizzarsiCgia, Lombardia, Emilia R., Veneto motore del Paese nel 2024 - Tiscali NotizieÈ morto l’operaio agricolo abbandonato con un braccio amputato dopo l’incidente sul lavoro

Parigi 2024, Meloni: sono una tifosa, vedrò volley e ginnastica - Tiscali Notizie

Violenza sessuale, i calciatori Mattia Lucarelli e Federico Apolloni condannati a 3 anni e 7 mesiIl Senato approva il decreto Carceri. Ora il testo alla Camera - Tiscali Notizie*