File not found
Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

Sempre più bambini vittime di tratta. Reclutamento online

Parigi 2024, Celine Dion incanta tutti: il mitico ritorno dopo la malattiaCosì la Cina sta insidiando il primato degli Usa sull’IAMeloni, la lettera a von der Leyen: "Fake news per attaccare Italia"

post image

Gaza, Ucraina e le guerre americane arrivano al cinema: il grande schermo racconta i conflitti di oggi e di ieriI pochi dati esistenti dimostrano che è falso che il giudice sia appiattito sul pm: circa la metà dei processi in dibattimento con rito ordinario e addirittura i due terzi per le opposizioni a decreto penale di condanna finisce con una pronuncia di assoluzione o di non luogo a procedere. Separando le carriere esalteremmo una deriva con pm che mostrano una crescente insofferenza al controllo del giudice: avremmo un giudice più debole a fronte di un pm che impersonificherà la volontà punitiva di una società sempre più incattivita. Questo scenario sarebbe garantista?investimenti A me sembra esattamente il contrario. Interventi sono necessari ma devono andare in una direzione radicalmente opposta, quella di unire e non di separare.   Continuiamo ad inseguire parole magiche d’un tratto capaci di risolvere i problemi che da decenni affliggono il nostro sistema. Uno di questi è la riforma della giustizia, su cui in astratto nessuno può dirsi contrario, ma che quando viene declinata in concreto dimostra troppe volte o la sua modestia o la sua valenza fondamentalmente ideologica e propagandistica. Si dimentica che negli ultimi quindici anni abbiamo avuto una complessiva riforma ordinamentale con i decreti legislativi del Ministro Castelli del 2005 e del 2006 (solo parzialmente modificati dal Ministro Mastella), la riforma della giustizia appunto. Riforma che però non è stata evidentemente risolutiva se oggi ci troviamo di nuovo a dover riaffrontare il problema. Ed anzi a dover rimediare ad alcuni drammatici effetti che proprio quella riforma ha innescato quali i rapporti di potere personalistici all’interno del Csm e il carrierismo nella magistratura. La realtà è che quando si parla di riforma della giustizia in generale ci si riferisce ad intervenire su due settori quali l’ordinamento giudiziario e le regole processuali, che sono importanti, ma che non sono determinanti, dovendosi invece affrontare anche le modalità organizzative, le priorità nell’investire risorse, le pratiche e la governance degli uffici giudiziari. Il problema è che è molto più facile lanciare parole magiche con la pretesa che di per sé risolvano i problemi, rispetto ad affrontarli in concreto con pazienza, umiltà e conoscenza della realtà degli uffici giudiziari e dell’avvocatura. Servono (anche) riforme normative, ma soprattutto investimenti mirati, interventi organizzativi, formazione e accompagnamento allo change management. Nulla è di per sé risolutivo, bisogna operare su più canali con una visione complessiva ed una strategia condivisa. Separazione delle carriere La separazione delle carriere è uno dei mantra che viene spesso presentato come risolutivo di alcuni dei mali della giustizia, ma che in realtà rischia di essere un poderoso boomerang con effetti del tutto opposti a quelli che almeno alcuni dei proponenti si propongono. Ci viene raccontato, spesso in buonissima fede, che con la separazione delle carriere tra giudicanti e requirenti il giudice verrebbe liberato da ogni legame con il pm e ciò lo renderebbe più libero e indipendente di decidere. Ciò come se oggi i giudici fossero condizionati dall’operato dei pm. I pochi dati esistenti dimostrano come la vulgata di un giudice appiattito sulle richieste del pm sia del tutto falsa: circa la metà dei processi in dibattimento con rito ordinario (il 50,5 per cento) e addirittura i due terzi per le opposizioni a decreto penale di condanna (67,1 per cento) finisce con una pronuncia di assoluzione o di non luogo a procedere. (Fonte Relazione per l‘inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2021 del Presidente della Corte di Cassazione Pietro Curzio). E i pochissimi dati relativi all’accoglimento o rigetto delle richieste di misure cautelari da parte dei Gip parlavano di circa un quarto delle richieste non accolte (fonte Bilancio Sociale del Tribunale di Milano 2013). Il rischio del pm superpoliziotto La realtà è diversa: separando le carriere esalteremmo una deriva di cui abbiamo già qualche sintomo con pm che mostrano una crescente insofferenza al controllo del giudice ed un’enfatizzazione del momento delle indagini preliminari e delle ipotesi accusatorie. Avremmo un giudice più debole a fronte di un pm che impersonificherà la volontà punitiva di una società sempre più incattivita. Non dobbiamo illuderci: il rischio è di produrre un pm superpoliziotto, molto più forte del giudice, soggetto ai richiami dell’allarme sociale e alle pressioni dell’opinione pubblica, attento più al risultato da perseguire che alle garanzie. Se a questo uniamo il perverso connubio che si può facilmente creare tra prospettazioni accusatorie, mass media e social arriveremmo ad un pm potentissimo e sostanzialmente incontrollabile. Nessuno oggi ha il coraggio di augurarsi un pm sottoposto all’esecutivo, ma se si imbocca questa strada è facile preconizzare che nel giro di pochi anni questo passaggio sarebbe auspicato da molti, in modo da non avere un organo sostanzialmente incontrollabile. No alla gerarchizzazione Non è neppure pensabile di risolvere il tutto con una forte gerarchizzazione verticale in capo al Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione per poi scendere ai Procuratori Generali presso le Corti di Appello, per arrivare ai Procuratori della Repubblica e ai singoli sostituti. Sarebbe una sorta di militarizzazione che, come ci insegna l’esperienza di questi anni, che già hanno visto una forte gerarchizzazione degli uffici (comunque autonomi), si rivelerebbe fallimentare. Un’autonomia del singolo pm nella gestione della fase delle indagini, ed ancora più dell’udienza, è inevitabile. Il ruolo del procuratore, necessario per assicurare una uniformità di indirizzo dell’Ufficio, può essere efficace e porta risultati solo quando si basa su scelte trasparenti e condivise e non con mere imposizioni. Questo scenario sarebbe garantista? A me sembra esattamente il contrario. Interventi sono necessari ma devono andare in una direzione radicalmente opposta, quella di unire e non di separare.   Formazione e coordinamento A partire dalla formazione che deve essere comune e unitaria per tutti coloro che aspirano a professioni giuridiche (tramite nuove Scuole di specializzazione comuni a numero chiuso obbligatorie come era previsto in origine o attraverso un V anno di università a numero chiuso destinato unicamente a chi voglia accedere a professioni giuridiche) per creare un’osmosi ed una cultura comune. E poi un forte coordinamento tra procure e tribunali, con l’interlocuzione dell’avvocatura, per far sì che i progetti organizzativi di Procure e Tribunali (le tabelle), non si muovano su piani distinti, ma siano un unico progetto coordinato e sinergico che sia compatibile con le risorse esistenti, con le esigenze dei territori, capace di fare i conti con continuità e trasparenza con risultati ed esiti.     © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediClaudio Castelli Presidente della Corte d'appello di Brescia

Una società giusta? Etica e conveniente. L'intuizione di san PaoloOrfeo De Santi nuota in mare con la moglie, poi scompare: ritrovato morto, cosa è successo

Lino Banfi, l'amicizia con Bergolio è sempre più forte: «Il Papa mi ha chiamato per il compleanno»

Estrazioni Lotto, Superenalotto e 10eLotto di giovedì 8 agosto 2024: numeri vincenti e quote di oggiEleonora Paveri, morta a 18 anni. L'autopsia: «Grave trauma addominale da caduta dal monopattino»

Truffa del test per la patente, il business della camorra: esame superato al costo di 4mila euroMilano, maxi rissa nella zona della movida: botte e bottigliate tra quindici persone, 6 in manette

A Bari in preghiera per la pace. Zuppi: non è un sogno ma l'unica strada

Incendio a Monte Mario, fiamme e paura a Roma: evacuati Osservatorio, gli studi Rai e sei palazzineEstate, da Levissima e Fondo Forestale Italiano il decalogo per rispettare la natura

Ryan Reynold
L'Europarlamento fa causa a Von der Leyen per i fondi concessi a OrbanL'Europarlamento chiede il “diritto” di aborto nella Carta UeMarco muore mentre cerca riparo dalla grandine, il volo letale di 200 metri. L'amico che era con lui: «Non l'ho più visto, è caduto»

BlackRock Italia

  1. avatarMetro A, maxi-rissa in metro tra borseggiatori e passeggeri: turista si ribella al furto, scatta la violenza a sputi e pugniVOL

    Martina De Ioannon contro tutti: le frecciatine a Lino Giuliano e la risposta di Raul Dumitras: «Le figure di mer*a sono eterne»​MillionDay e MillionDay Extra, le due estrazioni di mercoledì 7 agosto 2024: i numeri vincenti"Ti è piaciuto?", arriva il misuratore dell'orgasmoMaduro dichiarato presidente del Venezuela. Ma opposizione rivendica vittoria

    1. Bagnasco: reddito di inclusione sociale e attenzione alle famiglie

      1. avatarOra di religione, via libera ai concorsi per 6.428 postiCapo Analista di BlackRock

        Taylor Swift, allarme Covid dopo i concerti a Milano: «Febbre alta e pioggia di tamponi positivi»

  2. avatarDimissioni Toti da Regione Liguria, cosa succede oraCampanella

    Raid Israele sul Libano, la risposta all'attacco di Hezbollah: cosa sta succedendoSembra incredibile, ma in 13 Paesi dell'Africa il colera uccide ancoraTemptation Island 2024 al rush finale, stasera ultima puntata: che fine faranno le coppie rimaste?Un nuovo spettro si aggira per l'Europa: il «nativismo» che chiude allo straniero

  3. avatarViolenze, tratta e sfruttamento sessuale. Un progetto per salvare le giovaniEconomista Italiano

    Superenalotto, numeri estrazione vincente oggi 27 luglioCaldo africano in rimonta, oggi 6 città da bollino arancione: domani saranno 12Chiesa in ascolto, verso la creazione di un "osservatorio" con le vittime di abusiUccisa da proiettile vagante a Roma, il gip: “Da arrestati vera caccia”

Renzi e ipotesi forza guidata da Vannacci contro coalizione". Il generale: "Comico sentire sue parole"

Giovane donna uccisa in strada a Bergamo: «Aiuto, mi accoltellano»Musica, standing ovation per l'Accademia Santa Sofia a El Jem in Tunisia*