File not found
analisi tecnica

Coronavirus, parla Conte: "Non mi servono i pieni poteri"

Camera, deputato leghista entra senza mascherinaSalvini: "Silvia Romano? Fatta ai terroristi pubblicità gratuita"Mes approvato, nulla di buono per l'Italia

post image

Coronavirus, Zaia: "Nuova chiusura in caso di crescita ricoveri"Nel processo per rivelazione d’atti d’ufficio a carico di Davigo,ETF l’aggiunta milanese Laura Pedio ha dato la sua versione dei fatti sul caso dei verbali consegnati da Storari al Csm: «Mandare quei verbali al Consiglio superiore che, nell'ipotesi di Amara, era l'organo che la Loggia segreta voleva condizionare, avrebbe significato distruggere l'indagine» Prosegue a Brescia il processo contro l’ex consigliere del Csm, Piercamillo Davigo, imputato di rivelazione di segreto d’ufficio in merito ai verbali di Piero Amara sull’esistenza della presunta Loggia Ungheria. Il processo, per cui Davigo ha scelto il rito ordinario con l’esatta intenzione di rende pubblico il dibattimento, sta facendo emergere il quadro delle posizioni interne alla magistratura in una vicenda ramificata e complessa. Da una parte Davigo e il pm milanese Paolo Storari, che gli ha consegnato i verbali per sollecitare un’accelerazione dell’inchiesta; dall’altra la procura di Milano con gli aggiunti Fabio de Pasquale e Laura Pedio che invece ritenevano di procedere in altro modo. Fino ad oggi è emersa soprattutto la posizione di Storari e quella dei consiglieri del Csm, che hanno raccontato la loro versione dei fatti e il passaggio di mano dei verbali. Ora però, durante il processo, ha preso la parola come testimone l’aggiunta Laura Pedio, raccontando come la vicenda è stata vissuta dall’interno della procura meneghina. La versione di Pedio Pedio ha parlato per circa un'ora e mezza nell'aula di Assise del tribunale di Brescia, presieduta dal giudice Roberto Spanò e ha raccontato il clima di quei mesi a cavallo tra il 2019 e il 2020. Pedio ha spiegato perchè nell’ufficio non era emersa alcuna intenzione di trasmettere i verbali al Csm, cosa che Storari invece ha fatto di sua iniziativa perchè, secondo lui, l’inchiesta era ferma e si ritardavano le iscrizioni nel registro degli indagati. «Perché mai avremmo dovuto trasmettere i verbali al Csm? Non c'era alcun motivo. Mandare quei verbali al Consiglio superiore che, nell'ipotesi di Amara, era l'organo che la Loggia segreta voleva condizionare, avrebbe significato distruggere l'indagine», è stata la versione di Pedio. Amara, infatti, aveva indicato alcuni componenti del Csm come possibili membri della loggia, oltre che numerosi magistrati. «Nessun collega era stato iscritto - ha spiegato Pedio con riferimento alla prassi che vuole il Csm a conoscenza dei giudici finiti sotto indagine - e nessuno è stato mai iscritto neppure dalla Procura di Perugia», infatti «c'erano 47 magistrati indicati come appartenenti alla Loggia eppure Perugia non ha iscritto nessuno, esattamente come non ha mai trasmesso durante la fase di indagine i verbali al Csm». E «anche quando quel Consiglio li ha chiesti, il procuratore Cantone ha opposto il segreto istruttorio». L’ipotesi di Storari era che si ritardasse la partenza dell’indagine sui verbali per tutelare Amara, che era teste chiave nel processo Eni-Nigeria e una sua eventuale iscrizione nel registro degli indagati per calunnia ne avrebbe minato la credibilità. Pedio, però, ha negato qualsiasi timore: «Erano dichiarazioni delicate in cui si faceva riferimento a più di cento persone delle più alte cariche dello Stato, civili e militari. Non ho una storia di timore nell'affrontare le indagini, quello che più mi preoccupava era che si trattava di dichiarazioni un po' vaghe e quindi di capire se avessero contenuti per procedere alle iscrizioni. La natura delle dichiarazioni induceva a una prudenza tecnica». I verbali trafugati Quanto al momento in cui il giornalista del Fatto Quotidiano Antonio Massari arriva in procura a consegnare la copia senza timbri dei verbali di Amara, che aveva ricevuto in plico anonimo, Pedio ha raccontato di essersi «molto spaventata e ho pensato che ci fosse stato un accesso abusivo al sistema informatico, l'ho chiesto a Storari, eravamo assieme, lui pensava che non ci fosse stato ma che fossero i verbali in pdf che erano stati modificati. Mi disse di non preoccuparmi, era convinto che quella circolazione fosse imputabile ad Amara o ad Armanna che in qualche modo se ne fossero appropriati». Invece, come si scoprirà in seguito, i verbali erano gli stessi che Storari stesso aveva consegnato a Davigo e che poi vennero inviati anonimamente a due quotidiani e al togato del Csm, Nino Di Matteo. «Non ho mai sospettato di Storari all'epoca - ha detto Pedio - Abbiamo cominciato a chiederci chi li aveva, se nella stampante magari era rimasto qualcosa in memoria e se c'era stato un accesso abusivo». Il muro di gomma Pedio ha anche risposto in proposito del “muro di gomma” che Storari aveva detto di aver trovato dentro la procura di Milano, quando aveva sollecitato di agire rispetto alle notizie contenute nei verbali di Amara. «Tutto il disappunto, il contrasto insanabile, il “muro di gomma” che Storari ha riferito sono venuti fuori dopo il 9 aprile 2021, quando è emerso che era stato lui ad aver consegnato i verbali e ha raccontato queste storie», con «spiegazioni date dopo che è partita l'indagine sulla consegna dei verbali». Nella ricostruzione temporale, Pedio ha detto che la mail che Storari le ha mandato in cui predisponeva le iscrizioni sul registro degli indagati è «successiva alla consegna dei verbali a Davigo. E’ il primo, se vogliamo, riscontro documentabile che poteva esserci un contrasto». Tradotto: Storari si sarebbe mosso per manifestare l’intenzione di accelerare le indagini solo dopo aver dato i verbali a Davigo e non prima. «E' possibile che, avendo consegnato i verbali, si sia sentito di dover fare pressioni maggiormente sulle iscrizioni nel registro degli indagati». © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.

L'Ue smentisce Giorgia Meloni: chi approvò per primo il Mes?Decreto Cura Italia: il governo ha posto la fiducia alla Camera

Fedriga: "In FVG chiedo l'apertura delle attività dall'11 maggio"

Coronavirus, deputato leghista positivo: allarme alla CameraNotizie di Politica italiana - Pag. 533

Di Battista su Salvini e Meloni: "Conformisti che fanno i populisti"Coronavirus, la Regione poteva istituire zona rossa a Bergamo

Fase 2, riaperture anticipate: arriva il no del governo

Coronavirus, gaffe di Jole Santelli che tossisce sul microfonoSondaggi politici: Lega in calo, sale Fratelli d'Italia

Ryan Reynold
Riaperture, governo e ISS bloccano le regioniCoronavirus, far ripartire la produzione con le scuole chiuse: il paradosso italianoCoronavirus, Lamorgese ai prefetti: "Attenzione a mafia e usura"

Professore Campanella

  1. avatarCoronavirus, Fontana sfida Conte: "Apriamo il 4 maggio"criptovalute

    Il governo impone la fiducia sul decreto Cura Italia: testo blindatoCoronavirus, la visita di Giuseppe Conte in LombardiaCoronavirus, Matteo Orfini: “Per ripartire non bastano soluzioni temporanee"Salvini: "Il governo ascolti il nostro piano o stop concordia"

      1. avatarDecreto scuola 2020 approvato in Cdm: tutte le novitàcriptovalute

        Coronavirus, essere stati i primi ci renderà più forti dopo

        VOL
  2. avatarCoronavirus, Zaia: "Con i guariti creiamo una banca del plasma"ETF

    Coronavirus, il Veneto toglie altre restrizioniCanale Rai per lezioni a distanza: la proposta di Matteo SalviniCoronavirus, Salvini vuole riaprire le chiese: "Per molti è vitale"Fase due, Boccia: "Spostamenti tra Regioni, forse da giugno"

  3. avatarGori regala pc e tablet a una scuola di PalermoEconomista Italiano

    Silvia Romano, il post di Nico Basso: "Impiccatela"Coronavirus, Sileri: "Il vaccino dovrebbe essere obbligatorio"Notizie di Politica italiana - Pag. 51825 aprile, tutti in piedi in Aula tranne Fratelli d'Italia e Lega

Coronavirus, lettera al ministro Azzolina da parte di un genitore

Festa della mamma, la dedica di Conte su FacebookConte: Più donne nella task-force di Colao nella fase 2"*