A Milano noi trentenni abbiamo l’ossessione per il mercato immobiliareSoccorso in mare al largo delle coste libiche, la nave Humanity 1: «I libici hanno sparato in acqua»Morto Mihajlovic, Meloni: "Sei stato un esempio"
Manovra, si va verso la fiducia in Senato e il voto finale: seduta fissata per giovedì 29Commentando il senso delle proteste dei trattori,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock su questo giornale Walter Siti ha espresso dubbi sull’utilità delle politiche europee. Secondo Siti, sarebbe necessario ammettere il fallimento delle politiche green per concentrarsi su altre questioni su cui la politica ha ancora margine di interventoIl recente articolo di Walter Siti su questo giornale connette la protesta dei trattori ad altre sfide sociali. La tesi implicita è che, in un quadro di cacofonia europea e sanremese, la probabile vittoria politica dei trattori non dovrebbe essere vista soltanto come una vittoria corporativa rispetto all’interesse generale.Secondo Siti, sulla questione climatica la politica europea dovrebbe avere un sussulto di onestà e riconoscere l’impossibilità di limitare l’innalzamento della temperatura media. Ma questa ammissione, secondo Siti, non dovrebbe implicare una rinuncia a incidere su altre questioni sociali (la prossima rivoluzione tecnologica dell’intelligenza artificiale, il governo delle disuguaglianze, ecc.).La conclusione del ragionamento (una sconfitta su un tema seppur importante non deve comportare la rinuncia ad agire politicamente su altri) è in generale corretta. Ma le premesse e gli argomenti sottesi non funzionano e tradiscono un pessimismo solo apparentemente realista.Profezie e fallimentiIn primo luogo, forse è vero che anche implementando le politiche di riduzione delle emissioni sforeremo i 2°C di aumento di temperatura globale, termine oltre il quale, sostiene l’assoluta maggioranza dei climatologi, il cambiamento climatico comporterebbe danni irreversibili e ancora più significativi di quelli che già viviamo.Anche se questo fosse indubbiamente vero, però, si tratterebbe della più classica delle profezie che si autoavverano: si pensa che non sia possibile raggiungere un certo risultato e il pessimismo stesso determina il fallimento di ogni tentativo di ottenere il risultato. Rimestare nella sfiducia, quindi, non è un esercizio di disincanto critico di fronte a un presunto radicalismo ambientalista. È invece un atteggiamento che colposamente affossa l’iniziativa.Inoltre, sebbene attualmente non possiamo conoscere precisamente di quanto si innalzerà la temperatura, sappiamo di certo che c’è molta differenza tra uno sforamento limitato della soglia dei 2°C e uno sforamento significativo. Quindi anche se fossimo destinati a superare la soglia abbiamo ottimi motivi per sforarla di poco invece che di molto.Anche da un punto di vista materiale, la posizione di Siti è argomentativamente problematica, perché isola una questione (le politiche climatiche) che non può essere realmente isolata da molte altre.Così come il peggioramento dei raccolti degli ultimi anni è in molti casi dovuto al cambiamento climatico, altri fenomeni epocali (migrazioni, distribuzione della ricchezza, evoluzione tecnologica) sono connessi alle politiche attuali sul clima. Essere rinunciatari su quest’ultima implica di fatto una rinuncia ad affrontare anche le altre.Infine, c’è un problema di eccessiva generalità di questa idea rinunciataria sulle politiche climatiche.La mitigazione non bastaFino a pochi anni fa, si tendeva a distinguere nettamente tra le politiche preventive – quelle che cercano di limitare l’innalzamento della temperatura – e le politiche di adattamento – quelle che, considerando l’innalzamento inevitabile, cercano di rendere compatibile la vita in una situazione climaticamente cambiata. I conservatori ragionevoli, cioè non negazionisti, hanno spesso flirtato con l’adattamento pur rifiutando le politiche preventive (ritenute futili). Attualmente, però, è chiaro a tutti che dobbiamo perseguire entrambe le politiche perché anche variazioni marginali fanno una certa differenza, e perché lo sviluppo delle tecnologie e delle pratiche sociali di limitazione delle emissioni è di fatto tanto preventivo quanto di adattamento.Sostenere che le politiche green europee siano futili e colpevoli della crescita del populismo di destra, come ha sostenuto anche Lorenzo Castellani, sembra l’ennesima edizione di un realismo politico che giustifica l’atteggiamento rinunciatario e si preclude ulteriori margini di manovra politica. Un atteggiamento che parte dal disincanto critico e finisce per adagiarsi alla logica di chi grida più forte.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFederico ZuolofilosofoFilosofo, si occupa di filosofia politica e di etica applicata. È ricercatore presso il Dipartimento di Lettere, Filosofia e Storia dell'Università di Genova.
Italia Viva presenta un'interrogazione parlamentare sulla vacanza di Conte a Cortina: i dettagliDurigon sul reddito di cittadinanza: "È giusto che un laureato faccia anche il cameriere"
L’Ue dà il via libera alla missione Aspides, l’Italia avrà il comando operativo
Energia, Meloni contro l'Ue: "Risposta insoddisfacente"Elon Musk progetta TruthGpt, il rivale di ChatGpt
Sondaggi, Sergio Mattarella è il politico più amato dagli italianiConte sul Reddito: "Il governo si accanisce sulla povera gente"
La nuova vita delle cabine telefoniche: postazioni intelligenti per i servizi della cittàConte su Renzi: "Non riesce a capire che sta sulle balle agli italiani". Calenda replica
Google, quali sono i trend delle parole più cercate in Italia nel 2022Manovra, l'Ue dice "no": saltate le norme sul PosSergio Mattarella è risultato positivo al Covid-19Intelligenza artificiale, il garante per la privacy avvia un’indagine sulla raccolta dei dati personali
Sospendere gli account senza dare spiegazioni: le censure arbitrarie di X
Conte contro la Meloni: "In Manovra favori a evasori e corrotti"
«Senza le donne non si può salvare il clima»Incontro M5S-Confindustria, la questione del Reddito di CittadinanzaMattarella: “Migranti non solo numeri, fra loro donne e bambini”Per Forza Italia nella legge di bilancio ci sono le risorse per il taglio delle accise
Pnrr, l’Italia ha raggiunto i 55 obiettivi previsti per il secondo semestre del 2022. L’annuncio di FittoBrasile, Giorgia Meloni: "Immagini inaccettabili"La Libia non è un porto sicuro. Le sentenze e i fatti contano più delle narrazioni del governoSondaggi politici elettorali, secondo Emg in calo la fiducia nel governo Meloni