File not found
investimenti

Morte di Alessandro Parini a Tel Aviv: le reazioni ed il cordoglio

"La proposta del Pd sul salario minimo è uguale alla nostra"Campi Flegrei,De Luca: Campania chiede lo stato di mobilitazione - Tiscali NotizieNomine partecipate statali: chi sono gli Ad pronti a guidarle e graditi a Meloni

post image

Convocato in commissione Antimafia il presidente della Puglia EmilianoQuale che sia l’esito del processo contro l’azienda,VOL ci sono aspetti politici molto rilevanti che riguardano sia il ruolo causale e le responsabilità di Eni e aziende simili nel produrre cambiamento climatico pericoloso, sia l’opportunità di intentare una causa del genere. Si possono veramente tracciare legami fra il comportamento di un’azienda e il cambiamento climatico? Le catene causali che producono cambiamenti pericolosi nel clima sono complesse e non lineariVenerdì 16 febbraio si è tenuta la prima udienza della causa intentata da Re:Common, Greenpeace e altri contro Eni, ministero dell’Economia e delle Finanze e Cassa Depositi e Prestiti – il primo caso italiano di contenzioso climatico diretto, in cui le politiche climatiche sono oggetto del procedimento, come ha già raccontato su queste pagine Ferdinando Cotugno.Re:Common e Greenpeace chiedono che il giudice imponga ad Eni di contribuire di più all’abbattimento delle emissioni, modificando il proprio piano industriale.Ciò perché Eni ha prodotto una parte identificabile delle emissioni globali nel passato. In virtù della sua responsabilità storica, l’azienda avrebbe il dovere di compensare i danni del passato e prevenire possibili danni futuri.È difficile andare nel merito giuridico di tutto questo (e non ne avrei le competenze). Le parti si sono già scambiate varie memorie e perizie (che Re:Common ha deciso di rendere pubbliche).Ma, quale che sia l’esito del processo, ci sono aspetti politici molto rilevanti che riguardano sia il ruolo causale e le responsabilità di Eni e aziende simili nel produrre cambiamento climatico pericoloso, sia l’opportunità di intentare una causa del genere. Si tratta di aspetti che ciascun cittadino e consumatore dovrebbe conoscere e su cui dovrebbe riflettere.Si possono veramente tracciare legami fra il comportamento di un’azienda e il cambiamento climatico? Le catene causali che producono cambiamenti pericolosi nel clima sono complesse e non lineari.Questione di sistemaNessuno da solo, neanche un’azienda così grande, può essere la causa unica del cambiamento climatico. Gli effetti sul clima sono prodotti dallo stile di vita che milioni di persone hanno adottato negli ultimi due secoli.Non basta una sola azienda: ci vuole un intero sistema economico. Peraltro, le aziende vendono un prodotto, ma sono i loro consumatori a farne uso.La maggior parte di emissioni non derivano dall’estrazione o dal trasporto del petrolio o del gas, ma dal fatto che tutti noi usiamo i combustibili fossili. Siamo anche, e soprattutto noi, responsabili delle emissioni che produciamo grazie ai combustibili forniti da Eni e altre aziende simili.Quest’argomentazione è molto potente. Ma può avere esiti inaspettati e rovesciarsi nel suo opposto. Immaginate di trovarvi in riva a un fiume, con tanti altri, e di buttare nell’acqua una goccia di un liquido perfettamente innocuo.Un certo numero di gocce del liquido, però, compongono una mistura velenosa. Più giù, un incauto escursionista assetato beve e muore avvelenato. Di chi è la colpa? Di tutti? Di nessuno? Nessuna singola goccia era velenosa, ma un certo numero di gocce lo sono state.Tutti noi potremmo dire: «Se tutti gli altri non avessero versato la loro goccia, non sarebbe successo nulla, anche se l’avessi fatto io». E, naturalmente, chi ci ha venduto il liquido non è responsabile dell’uso che ne abbiamo fatto. Eppure, non sarebbe assurdo sentirsi in colpa, per lui e per noi.E sarebbe oltraggioso scuotere le spalle di fronte ai parenti del defunto. Allo stesso modo, possono le aziende che producono combustibili fossili trincerarsi dietro ragionamenti del genere?Davvero contribuire a un pericolo, anche se non se ne è l’unica causa, è un fatto privo di valenze politiche e morali? Essere complici non conta nulla?Ma, anche se fosse così, ci possono essere dubbi sull’opportunità della causa. La responsabilità dei produttori di combustibili fossili è politica, non giuridica.Eni e le altre aziende che producono combustibili fossili hanno rispettato le leggi e seguito le regole del mercato. Tocca agli Stati cambiarle, imponendo comportamenti diversi.Chiedere a un tribunale di imporre a Eni una modifica del piano industriale lede la libertà di impresa e dà al giudice il compito di decidere le politiche climatiche al posto dei governi e dei legislatori.Ma i giudici non sono rappresentanti dei cittadini, né hanno funzioni politiche. Un processo come questo non tiene conto della separazione dei poteri negli Stati liberali.Ma anche quest’argomentazione è ineccepibile solo a prima vista. Il mercato e la libertà d’impresa non sono fatti naturali. Sono scelte sociali. A un certo punto della storia ci siamo resi conto che il mercato garantiva più benessere ed efficienza di altri sistemi economici.Dove finisce la libertà d’impresaLa libertà d’impresa è giustificata dalle conseguenze benefiche del suo esercizio. Ovvio, e forse naturale, invece, è il diritto di vivere una vita decente in un pianeta ospitale.Se l’esercizio della libertà d’impresa lede questo diritto, allora ci sono ragioni per limitarla. E se la politica non protegge a sufficienza il diritto a un ambiente compatibile con la vita umana, è sensato che i giudici intervengano.I giudici non rappresentano i cittadini, ma le istituzioni giuridiche si fondano sulla priorità di certi diritti e, quando si tratta di farli rispettare, possono supplire alle deficienze della politica.I mercati, inoltre, non sono sfere separate. Sono parte della società e della comunità politica. Le imprese hanno, come altri gruppi collettivi, doveri di cittadinanza.Possono, col loro comportamento, ostacolare o favorire l’evoluzione legislativa che serve a tutelare meglio diritti esistenti. La transizione ecologica è un’impresa collettiva, con costi da dividere fra tutti, per il bene delle generazioni future e del Pianeta.Nel processo s’invoca la responsabilità storica di Eni. Ma ci sono altri principi politici che si possono richiamare. Per esempio, il principio che chi più ha e può più deve contribuire.Chi determina con la propria strategia le condotte dei consumatori e le loro opzioni, influenza le scelte delle altre aziende nel mondo e, talvolta, anche le decisioni politiche non può non assumersi il compito di pensare agli interessi generali e futuri, prima e oltre a quelli dei propri azionisti e dei propri lavoratori.Il contenzioso climatico ha anche e soprattutto un valore simbolico, utile a ricordare tutto questo.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedigianfranco pellegrinofilosofoProfessore associato di filosofia politica alla LUISS Guido Carli. Si occupa di storia dell’etica e filosofia politica contemporanea.

Assunzioni in sanità in Basilicata, Bardi "Investire sul capitale umano" - Tiscali NotizieWebuild, via a 3 nuove talpe meccaniche su Napoli-Bari e Catania-Messina - Tiscali Notizie

Il pantano della caccia al fascista di turno. Non sarà il moralismo a battere i Vannacci

Ischia Film Festival, attesi Susanne Bier, Stellan Skarsgard, Alessandro Gassman, Marco D’Amore, Michele Riondino - Tiscali NotizieNotizie di Politica italiana - Pag. 89

Caso Toti, venerdì interrogatorio in Procura. Salvini: «Non si deve dimettere»Rai, Vianello si dimette dalla direzione di San Marino Rtv

Europee, confronto tv Meloni-Schlein il 23 maggio a Porta a Porta

Vino, alle aziende lucane sostegni per strutture e macchinari - Tiscali NotizieLa sfida dei socialisti europei ai popolari: «Mai alleati con le destre»

Ryan Reynold
Mattarella interviene sul Pnrr e cita De Gasperi: “È il momento di mettersi alla stanga”Blocco ChatGPT, Salvini: "Sproporzionata la decisione del Garante"Intesa Webuild-Regione Campania, 1500 assunzioni nei prossimi 3 anni - Tiscali Notizie

Campanella

  1. avatarL’attacco della politica ai pochi diritti transBlackRock

    4 anni fa moriva Mario Paciolla, familiari e amici: “È stato ammazzato, non si è suicidato” - Tiscali NotizieSondaggio Swg sul gradimento dei leader: Schlein si fa sotto MeloniCinemadamare, Latronico "Ideazione e format tutto lucano" - Tiscali NotizieMinistro Piantedosi: misure contro l'antisemitismo negli stadi, a lavoro con la Comunità ebraica

    1. Webuild, via a 3 nuove talpe meccaniche su Napoli-Bari e Catania-Messina - Tiscali Notizie

      1. avatarBerlusconi rimarrà ricoverato per alcuni giorni, non ci sarà alcun bollettino medicoMACD

        Meloni "Impegno per Bagnoli, le cose possono cambiare" - Tiscali Notizie

  2. avatarCampi Flegrei, definiti contributi per autonoma sistemazione sfollati - Tiscali NotizieCapo Analista di BlackRock

    Intitolata a Giogiò Cutolo la sala teatrale del centro "Asterix" di Napoli - Tiscali NotizieGuru, fedelissimi e professionisti: la propaganda di governo ci costa 5 milioniSalvini non fa sconti: "La patente va tolta a vita a chi è recidivo"Ragazza di 15 anni torna in Ghana dopo le cure in Basilicata - Tiscali Notizie

  3. avatarGalliani fa visita a Berlusconi in ospedale. Il messaggio del Monza: “Forza presidente, ti aspettiamo”MACD

    Approvato il Decreto Siccità come lotta alla crisi idricaLa mossa di Tajani: si candida alle Europee e punta al 10 per centoTra gli operatori sociali in sciopero contro paghe da fame, contratti part-time e finte partita IvaLa premier riscopre il Piano Mattei. E arruola Panetta

Agritech, da Intesa Sanpaolo un progetto per giovani imprenditori - Tiscali Notizie

Berlusconi in terapia intensiva per ristabilire corretta ossigenazione: “Situazione complessa ma stabile”Basilicata, Chiorazzo si ritira e appoggia Marrese: «Uniti per l’alternativa al centrodestra»*