File not found
Campanella

Variante Delta, Ecdc: “L'allentamento delle restrizioni sta provocando una nuova ondata in Europa"

Attacco hacker in Olanda, l'allarme degli esperti: "Mette in crisi la sicurezza del Paese"Covid, l’allarme dell’Oms: “I vaccini non bastano, allentare le restrizioni con prudenza”Usa, cadavere in decomposizione trovato vicino all'Università: è una 19enne scomparsa nel 2018

post image

Afghanistan, almeno tre morti all'aeroporto di Kabul. Biden: "Faremo tutto il possibile"Tra i compiti più delicati che attendono il Csm che verrà vi è quello della tutela a trecentosessanta gradi dell’indipendenza della Magistratura,MACD perché l’indipendenza della Magistratura è cardine della tenuta della democrazia dello Stato di diritto. Il dibattito sviluppatosi nel corso di questa breve campagna elettorale per il CSM si è avvolto, in buona parte, sul tema dell’indipendenza collegato al profilo del peso delle “correnti” sulle nomine dei direttivi e semidirettivi. Lo scandalo dell’hotel Champagne ha fatto emerge come la nomina dei dirigenti degli uffici abbia rappresentato un punto di grande criticità del circuito dell’autogoverno, e come i gruppi associativi abbiano giocato un ruolo, una partita determinante, nella scelta di chi-designare-dove, con scelte spesso fatte per appartenenza e non meriti. Tuttavia, circoscrivere il dibattitto sull’indipendenza al solo rapporto con le correnti (o per dirla politically correct, con i gruppi associativi) ritengo sia una lettura davvero riduttiva  dell’analisi delle vicende emerse, così come del tutto riduttivo è parlare del CSM solo in termini di nomine, svilendo, di fatto, il valore costituzionale dell’organo di autogoverno, quale garanzia dell’indipendenza della magistratura. L’indipendenza è una delle precondizioni per essere magistrati, unitamente al profilo dell’autonomia e dell’imparzialità. Ridurre la portata del valore dell’indipendenza alla presa di distanza dai gruppi associativi significa non aver compreso appieno la estrema gravità dei fatti dell’hotel champagne: lì è venuta fuori in maniera violenta e dirompente la più profonda causa della perdita di credibilità ed autorevolezza della magistratura, la questione morale, la commistione tra magistrati e centri di potere esterni alla magistratura, che l’operato della stessa cercavano di condizionare, concertando chi mettere a capo di uffici titolari di indagini “sensibili”. Centri di potere e reti trasversali che tentavano di incidere anche sull’esito di delicati processi. Questione morale, dunque, ben più grave e profonda di quella che, a mio parere con una lettura superficiale, si è voluta ridurre all’influenza ed al condizionamento delle “correnti” nelle scelte dei dirigenti degli uffici. Non si trattò solo, di favorire il sodale, già di per sé condotta assolutamente deprecabile e da condannare senza se e senza ma.  Bensì di concertare scelte e decisioni al di fuori dei luoghi istituzionali e con soggetti estranei all’istituzione preposta alla scelta.   La mia storia Sono entrata in magistratura nel 1986, in un epoca, dunque, nella quale le correnti erano luogo alto di dibattito culturale, di crescita, di arricchimento reciproco, pur nella diversità delle pluralità e diversità delle opinioni e posizioni. L’involuzione progressiva che è seguita alla riforma del 2006/2008, la oggettiva degenerazione delle stesse, dovuta all’incapacità di porre un argine culturale alla riforma, ha portato oggi alla demonizzazione dei gruppi associativi, fino a farli ritenere, nella vulgata comune, unici responsabili della perdita di autorevolezza e credibilità della magistratura, fonte e causa della mancanza di indipendenza dei magistrati che in esse si riconoscono (anzi, come si è soliti dire, che ad esse “appartengono”, utilizzando categorie che evocano possesso, e non condivisione). Ha portato ad intendere il valore dell’indipendenza come “non partecipazione” a nessun gruppo associativo, la presa di distanza dagli stessi è vista quale chiave di volta per la soluzione della profonda crisi che la magistratura sta attraversando. Tale analisi, tuttavia, si sofferma solo alla superficie del problema: il recupero della autorevolezza e della credibilità della magistratura deve indubbiamente passare per una presa di distanza e di ferma condanna della degenerazione alla quale abbiamo assistito, e della quale, tutti, siamo corresponsabili, in quanto, se pur non ne abbiamo preso parte, non l’abbiamo combattuta appieno dal nostro interno.  Ma l’indipendenza del magistrato, ed a cascata della magistratura tutta e dell’organo massimo di autogoverno, si tutela anche e soprattutto con l’indipendenza dai poteri esterni alla magistratura, quei poteri forti, fatti da reti, spesso non immediatamente visibili e riconoscibili, in grado di inserirsi trasversalmente nelle istituzioni fino al punto da condizionarne le scelte, determinando indebite commistioni e mettendo  in concreto pericolo la separazione dei poteri, principio cardine delle democrazie occidentali. E questo sarà il compito più importante al quale il Csm dovrà assolvere: garantire e vigilare affinché la indipendenza reale della magistratura sia sempre tutelata. Indipendenza che si tutela con la massima attenzione al profilo della questione morale, perché la indipendenza dell’istituzione si misura anche dalla somma dell’indipendenza dei singoli e dalla capacità del sistema di incidere sulle situazioni di opacità che possano contaminarla. Ma non basta. L’Indipendenza L’indipendenza dell’istituzione, l’indipendenza reale e non formale della Magistratura, si tutela anche richiamando il Ministero all’assolvimento effettivo dei compiti assegnatigli dalla costituzione con l’art. 97: dotare gli uffici di persone e di mezzi è essenziale all’esercizio della giurisdizione, ed la mancata predisposizione degli stessi rischia di diventare di fatto una indebita violazione del principio della separazione dei poteri, perché senza mezzi la giurisdizione non può essere esercitata in maniera compiuta. Senza interventi strutturali, tutte le riforme rischiano di essere operazioni di facciata, ed alcun beneficio concreto e duraturo portano ai cittadini, in termini di efficacia ed effettività della risposta giudiziaria. L’indipendenza della Magistratura andrà tutelata anche attraverso l’adozione di circolari e delibere che riportino il ruolo del magistrato in quello disegnato dal legislatore costituente, quello di una magistratura orizzontale che si distingue al suo interno solo per funzioni ricoperte e non per gradi. Porre un argine alla progressiva gerarchizzazione degli uffici, valorizzando il contributo essenziale e necessario di tutti all’organizzazione del servizio giustizia. Il Csm dovrà vigilare affinché il previsto parere del Ministro sui progetti organizzativi degli uffici non si traduca in indebita ingerenza nell’esercizio della giurisdizione, perché, è del tutto evidente, che l’interlocuzione sull’assetto amministrativo può grandemente incidere sulla indipendenza ed effettività della giurisdizione: senza risorse non si possono fare indagini, non si possono celebrare processi, non si possono mettere in esecuzione le sentenze decise.  Senza mezzi non vi è tutela dei diritti. La sfida che attende questo CSM è una sfida epocale, di cambiamento vero, praticato e non predicato. Lo dimostra anche la vivacità del dibattito che questa, pur breve, campagna elettorale ha determinato. Vivacità che non può che fare del bene alla magistratura, perché solo dal confronto tra le diverse posizioni si cresce, nessuno può dirsi depositario di verità assolute o di formule magiche per il cambiamento. Il cambiamento Ci riuscirà il nuovo Csm? Mi auguro di sì. Sarò forse una inguaribile ottimista, abituata dalla vita ad andare avanti, a buttare il cuore oltre l’ostacolo, a guardare sempre il bicchiere mezzo pieno, perché è così che si trova la forza e la passione per continuare ad impegnarsi. Senza paura di essere minoranza, senza timore di dire fino in fondo quello che si pensa, ascoltando sempre gli altri, tenendo sempre la schiena dritta e senza mai cedere ad alcuna lusinga, per essere sempre portatori di valori e mai di interessi. Ed è la storia personale e professionale di ciascuno di noi a testimoniare che questo è possibile. È il nostro passato ed il nostro vissuto ad essere garanzia di quello che verrà. Io credo che il cambiamento sia possibile. Come ci ha insegnato Nelson Mandela,  i vincitori sono i sognatori che non si sono mai arresi. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediDomenica Miele

Covid, manifestanti no-vax assaltano la sede della Bbc: scontri con la poliziaLa mail della Farnesina agli italiani in Afghanistan: attivato un ponte aereo

Usa, guardia carceraria 26enne fa un buco nei pantaloni per avere rapporti con un detenuto

Germania, nuova frana in Vestfalia vicino a Colonia: ci sono vittime e dispersiAmanda Knox contro il film che si ispira alla sua vicenda

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 667Influencer morta dopo essere caduta in una cascata: stava scattando un selfie sul bordo

Usa, 13enne muore 3 giorni dopo il richiamo del vaccino Pfizer

Covid, l’allarme dell’Oms: “I vaccini non bastano, allentare le restrizioni con prudenza”Kenya, arrestato "l'uomo vampiro": ha ucciso 10 bambini e ne ha bevuto il sangue

Ryan Reynold
Ennesimo naufragio al largo della Libia: almeno 57 mortiStar di Tik Tok morta in diretta: è caduta da una gru mentre registrava un videoVaccino Covid, Ema ed Ecdc: "Completare il ciclo vaccinale è vitale contro la variante Delta"

criptovalute

  1. avatarUsa, New York adotta e introduce l'obbligo di green pass per l'accesso ad alcuni luoghiProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    Olanda, si diffonde la variante Delta: +500% di contagi in una settimanaVariante Delta, Israele verso il lockdown a settembre nonostante l'alto tasso di vaccinazioneIncendi in Grecia, evacuati centinaia di cittadini dell'isola di EubeaSiberia, registrato l’incendio più vasto del mondo: la denuncia di Greenpeace

    1. Pakistan, a 8 anni fa la pipì sul tappeto di una scuola coranica e ora rischia la pena di morte

      1. avatarI talebani conquistano Jalalabad, ora resta davvero soltanto KabulCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

        Lady Diana, William e Harry inaugurano la statua della madre scomparsa

  2. avatarVariante Delta, nuovo studio del CDC: "Contagiosa come la varicella"investimenti

    Fauci sulla variante Delta: "Stesso livello del virus in vaccinati e non vaccinati"In Australia una bimba muore al parco dopo l’attacco di una gazzaWalmart e Disney impongono l’obbligo di vaccino ai dipendentiIndia, frana a Mumbai: case distrutte e almeno 23 vittime

  3. avatarGran Bretagna, boom di contagi da Covid: 42.302 nuovi casi solo oggiBlackRock Italia

    Elicottero caduto in Russia con 16 persone a bordo: 8 morti e 2 feritiUsa, 28enne no vax si pente in punto di morte: “Il Covid non è una bufala, è tutto vero”Ennesimo naufragio al largo della Libia: almeno 57 mortiIl volontario bresciano Michele Colosio è stato ucciso in Messico

    ETF

Covid, Melbourne proroga il lockdown fino al 19 agosto: "Troppi casi positivi"

Alluvioni in Germania, abitazioni crollate in Renania: 42 morti e decine di dispersiUsa, verso l'obbligo vaccinale per i dipendenti pubblici a New York*