Roma, anziano trovato morto in casa: era scomparso da mesiOmicidio Prato: un uomo ucciso a coltellate durante una rapinaIncendio a Milano: fabbrica distrutta, nessuna vittima
Regno Unito, usa i droni per trovare i cani scomparsi: salvati oltre 300 animaliL'alba sul "Plateau de Valensole" - © Stefano Tiozzo Campi di lavanda a perdita d'occhio nell'alta Provenza - © Stefano Tiozzo Un particolare della simmetria perfetta dei campi di lavanda - © Stefano Tiozzo I colori della lavanda esaltati dalla luce del tramonto - © Stefano Tiozzo Le alpi provenzali e la lavanda - © Stefano Tiozzo Le coltivazioni di lavanda sono tutt’altro che non comuni nell’Europa meridionale: l’Italia stessa offre,MACD pressocchè in ogni regione del centro-nord, una grande varietà di itinerari per l’osservazione della fioritura di questa meraviglioso arbusto dal colore lilla e dal profumo inconfondibile. Eppure, nessun campo di lavanda al mondo è mai riuscito anche solo ad avvicinare la straordinaria popolarità dei campi di lavanda delle Alpi dell’alta Provenza, nei pressi della piccola cittadina di Valensole, che dà il nome all’altopiano che la circonda, e nel quale si crea il microclima perfetto per la coltivazione della lavanda. Il “Plateau de Valensole” racchiude in sè tutte le caratteristiche necessarie allo sviluppo dei fiori viola più amati dai fotografi: altitudine oltre i 500 metri, clima secco, ventilato, poco piovoso. Il picco della fioritura si raggiunge tra fine giugno e la metà di luglio, ed è lo stesso periodo in cui i contadini del luogo iniziano le grandi operazioni di raccolta di tonnellate di lavanda, processo che culmina con il “festival di Valensole”, meglio noto come “Festa della Lavanda”, che si tiene nella seconda metà di luglio in questa piccola cittadina provenzale. I campi di lavanda di Valensole nel giro di pochi anni sono diventati una delle icone più amate dai fotografi di tutto il mondo, al punto che nessun fotografo di paesaggio, o quasi, può esimersi dall’avere qualche bello scatto di queste sontuose distese lilla che colorano l’estate provenzale. La ragione di questo va ricercata nella perfezione estetica di questi campi, costituiti da lunghi filari paralleli che si perdono all’orizzonte per poi essere interrotti o da un cipresso, o da un’antica casupola di contadini, o ancora dal dolce profilo delle Alpi Provenzali. Nell’era del culto dell’immagine, è ormai assolutamente comune, a Valensole, assistere alla costruzione di qualunque tipo di set improvvisato: dalle coppie di sposi che volano fin qui dall’estremo oriente per fare il loro book di matrimonio, fino alle influencer emergenti, che non mancano di raggiungere questo luogo armate di cestini di vimini, cappelli di paglia e abiti rigorosamente a quadretti per riprodurre lo stereotipo bucolico francese in grado di restituire loro migliaia di like sui social network. A latere, nelle ore intorno ad alba e tramonto, compaiono schiere di treppiedi, manovrati da fotografi intenti a catturare gli attimi con la luce più bella, dove le ombre si allungano e i colori delle piante di lavanda vengono esaltati dalla luce radente. Tutto questo campionario di creature voraci di immagini, a cui si aggiungono i turisti occasionali, crea un enorme affollamento nella tranquilla campagna intorno a Valensole nelle prime settimane di luglio. È sempre più frequente assistere a veri e propri scontri tra la popolazione locale e i turisti rei di aver accostato la macchina a bordo strada, o di essersi introdotti nei campi di proprietà di questi contadini. A volte si tratta di reazioni esagerate dovute all’esasperazione, altre volte il problema è proprio la mancanza di rispetto del turista che si approccia a questo luogo non con l’intenzione di rendergli omaggio, ma col desiderio di usarlo a beneficio del proprio ego. Io credo sia sempre bene mettere l’etica, l’educazione e il rispetto di fronte a ogni immagine che vogliamo portarci a casa. Parcheggiare solo dove si può, rispettare la proprietà privata e il lavoro dei contadini, muoversi nei campi di lavanda con i piedi di piombo evitando di portare anche il più insignificante dei danni alle piante che la gente del posto cura con il lavoro di un anno intero. Nulla di diverso, insomma, da ciò che vorremmo vedere nei comportamento di chi visita i posti dove noi viviamo. Del resto, un vero viaggiatore vede ogni luogo del mondo come se fosse casa propria. Chi è Stefano Tiozzo, nato a Torino nel 1985, fotografo paesaggista, documentarista, storyteller e scrittore. Laureato in Odontoiatria e protesi dentaria, dopo nove anni di professione abbandona la medicina per dedicarsi a tempo pieno alla sua vocazione che diventa la sua specializzazione: viaggi e natura. Il suo canale YouTube è uno dei principali canali di viaggio in Italia, conduce workshop fotografici in tutto il mondo, con un focus particolare sui viaggi nell'Artico, dedicati principalmente alla caccia all'aurora boreale. Tiene regolarmente corsi di fotografia e negli anni ha collaborato con diversi brand, numerosi enti locali del turismo italiani e per la Commissione Europea. Ha pubblicato tre libri per Ts Edizioni, il best seller “L’anima viaggia un passo alla volta” (2020), “Una scelta d’amore” (2021) e “L’altra faccia della Russia” (2022). Nel 2019 ha fondato “Seva project”, un progetto di documentario ambientale volto a finanziare progetti di riforestazione nel Sud del mondo, giungendo a piantare oltre 8000 alberi.
Lancia nel catanese un cucciolo di cane oltre la recinzione di una caserma: denunciato un 49enne pregiudicatoL'azienda l'ha licenziata perché incinta: costretta a fare il test nel bagno aziendale
Mostro di Firenze: scomparse foto delle vittime francesi
Meteo, iniziata lunga fase di tempo instabileLa lettera dal carcere di Ilaria Salis: "Vestiti sporchi e nessun contatto con la famiglia"
Ponte sullo Stretto, procura di Roma apre un fascicoloIn arrivo una nuova inchiesta per Chiara Ferragni: analisi sul numero dei follower
Tragedia sulla linea Tirrenica: uomo travolto e ucciso da un trenoDipendente finge gravidanze e aborti per 5 anni: condannata per truffa
Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 127Stellantis, operaio morto sul lavoroDocenti del liceo condannano per la violenta carica della poliziaBoom di suicidi nelle carceri italiane: il dato
Stuprarono due cugine a Caivano: processo immediato per i sette minori indagati
Morto l'autotrasportatore di Saronno
Università di Torino, studentesse molestate da professori e compagniCrollo cantiere a Firenze, aperta indagine per omicidio colposoPezzi di metallo nei biscotti, prodotto ritirato dal mercato: ecco qualeCapriate, incidente sulla A4: nove chilometri di coda
Migrante morto in un Cpr: si indaga per istigazione al suicidioVerona, morte madre e figlia durante il partoRoma, anziano trovato morto in casa: era scomparso da mesiLimite 30 km/h anche a Roma: ecco in quali quartieri