File not found
Professore Campanella

Coronavirus, estensione del reddito di cittadinanza: la proposta

Tax Day il 20 luglio, Confcommercio: "Imprese in ginocchio"E-grocery, Supermercato24 diventa EverliCoronavirus, sospensione del mutuo Banca Carige

post image

Coronavirus, l'effeto sul lavoro per i giovani è devastanteIl presidente Maduro esulta per lo scrutinio preliminare - Ansa COMMENTA E CONDIVIDI A cinque anni,ETF sei mesi e sei giorni di distanza, il Venezuela è tornato al “valzer dei due presidenti”. Uno è sempre lo stesso: Nicolás Maduro. Il rivale stavolta non è l’astro nascente dell’opposizione Juan Guaidó, pronto a reclamare la guida del Paese per una presunta vacanza di potere. Al suo posto c’è l’anziano e compassato ex-diplomatico Edmundo González, rappresentante designato del fronte anti-chavista che, domenica, ha partecipato alle elezioni con un vantaggio compreso tra i 10 e i 20 punti secondo i sondaggi indipendenti. Non è questa, però, l’unica differenza. Ad essere drasticamente cambiato è lo scenario internazionale. La guerra in Ucraina e la conseguente fame mondiale di energia hanno reso particolarmente appetibile per Washington – ma anche per l’Ue – il petrolio di Caracas. Le licenze parziali a Chevron per acquistare il greggio venezuelano rientrano in quest’ottica. Per Maduro, l’occasione era ghiotta. Dopo le sanzioni draconiane all’industria petrolifera da parte dell’Amministrazione Trump, grande sostenitrice di Guaidó, la presidenza Biden offriva una finestra opportunità per rientrare nei mercati internazionali e puntellare il fragile recupero economico degli ultimi anni.Una convergenza singolare di interessi da cui è nato il dialogo di Doha. Nel corso del 2023, rappresentanti di Usa e Venezuela si sono incontrati in segreto in Qatar. Il negoziato è culminato nell’accordo di Barbados del 23 ottobre scorso tra governo e opposizione per un “voto libero e trasparente”, premessa necessaria della normalizzazione internazionale. Questo spiega perché il fronte anti-chavista abbia sentito questa volta di avere la possibilità reale di scalzare Maduro, al potere dal 2013.La presenza di osservatori internazionali - con tutti i limiti, molte delegazioni sono state respinte all’ultimo - doveva suggellare la democraticità del processo, unica garanzia per un nuovo corso con Washington e Unione Europea.Reale o frutto di manipolazione, la vittoria di Maduro si rivela una sconfitta della strategia che egli stesso ha perseguito negli ultimi due anni. Il Venezuela ha fallito nel convincere l’Occidente di avere rispettato gli impegni presi. Il verdetto del Consiglio elettorale nazionale appare tutt’altro che inoppugnabile. Non solo perché la maggioranza dei suoi esponenti e lo stesso capo sono fedelissimi del presidente. L’esito è arrivato in ritardo ed è stato dato solo il risultato complessivo. L’opposizione, in particolare, sostiene di non avere avuto accesso alle copie cartacee delle schede per verificare la corrispondenza con i conteggi digitali. Al grido di brogli, subito ha attribuito la presidenza a Edmundo González.Cinque anni, sei mesi e sei giorni dopo, rispunta lo spettro dei “due presidenti”. Era uno degli scenari possibili. Il più preoccupante. Maduro ostenta sicurezza. “Volevano fare un golpe contro di me, il mondo rispetti la sovranità del Venezuela”, ha tuonato appena sono stati diffusi i risultati. Anche il leader, però, sa che le elezioni di domenica potrebbero rivelarsi un boomerang. Il Venezuela si trova di nuovo sulla linea di faglia fra i due blocchi geopolitici. Russia, Cina, Iran e, i soliti alleati latinoamericani, Cuba, Nicaragua, Honduras e Bolivia, si sono schierati al fianco di Maduro. Washington, Bruxelles ma anche i vicini progressisti di Cile e Colombia hanno espresso dubbi e preoccupazioni e chiedono il riconteggio. A farlo, soprattutto, è stato il Brasile di Luiz Inácio Lula da Silva che, forte del prestigio all’interno della sinistra latinoamericana, ha accompagnato informalmente il dialogo con Washington. I toni del ministro degli Esteri, Mauro Vieira, e del consigliere per gli affari internazionali, Celso Amorím, al momento al Caracas, sono stati cauti per non tagliare i ponti. Ma l’istanza è ferma: il riesame di tutte le schede sezione per sezione in modo da fugare i sospetti. Fonti ben informate sostengono che il duo Lula-Amorím stia lavorando dietro le quinte affinché Maduro accetti la verifica del risultato come via d’uscita dal prevedibile impasse. In cambio - come già nei mesi scorsi - nel probabile caso di sconfitta, gli verrebbe garantita una transizione soft con tanto di immunità di fronte alla giustizia internazionale e conservazione di una quota di potere, a partire dall’Assemblea nazionale, a maggioranza chavista. Un compromesso vantaggioso per tutti. Incluso Maduro che, comunque, rimarrebbe un attore chiave della politica nazionale. Potrebbe, oltretutto, non avere un’offerta migliore. L’Amministrazione Biden, artefice del dialogo, è agli sgoccioli. Un possibile ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca rischia chiudere gli spiragli aperti dalla crisi ucraina. E di tornare alla politica dello scontro latente, come già accaduto al processo di normalizzazione con Cuba avviato da Barack Obama.Il tempo stringe e Maduro è al bivio. O accetta il riconteggio, sapendo, probabilmente, di doversi fare da parte, pur con tutte le assicurazioni del caso. O tira dritto. In quest’ultima eventualità, l’intero percorso dell’ultimo anno e mezzo tornerà al punto di partenza. Caracas resterà isolata come e più di prima. E dovrà affrontare lunghi mesi di sfibranti tensioni interne che potrebbero destabilizzare l’intera America Latina. In questo contesto, il sogno del recupero economico sarebbe rinviato a data da destinarsi.

Coronavirus, la pensione per gli anziani arriva a domicilioWMF, al Festival dell'Innovazione online oltre un milione di utenti

Decreto Liquidità, ecco le novità dopo il passaggio alla Camera

Coronavirus, sospensione mutuo Banca BNLPalermo, Ryanair ripristina i voli: dal 21 giugno 26 collegamenti

Coronavirus, sospensione mutuo Banca BNLConcorso pubblicio 2020 per laureati in Giurisprudenza: il bando

Taglio del cuneo fiscale, parla la Castelli: "È un bel segnale"

Elsa Fornero: "Fare le riforme è difficile, ma ne vale sempre la pena"Affiliate Expo, terza edizione rinviata al 19 marzo 2020

Ryan Reynold
Coronavirus, addio saldi estivi? La crisi del commercioUltraBronze: recensione sul miglior autoabbronzante dell'annoMaria Michela Calculli, Autore a Notizie.it

criptovalute

  1. avatarPensioni, i nuovi requisiti per il 2020 e la mini-rivalutazioneCampanella

    Concorsi pubblici 2020 per diplomati: i bandi in programmaNicolò Cappelletti, relatore SEO&love 2020Bonus mobilità 2020 per bici e monopattini: come richiederloConcorsi pubblici 2020 per diplomati: i bandi in programma

    1. Marzio Carrara, un gruppo oggi da più di 1000 dipendenti

      ETF
      1. avatarCoronavirus, l'invio del 730 slitta al 30 settembreVOL

        Coronavirus, dieci milioni di italiani a rischio povertà

        VOL
  2. avatarDecreto Cura Italia, umiliate le partite Iva: elemosina contro il Coronavirusinvestimenti

    Como Duty Free per il turismo, l'80% dei negozi aderiscePianeta digitale e professioni del futuro: l’affiliate marketingCoronavirus: come cambia il valore della casa dopo l'epidemiaInps, il punto sui pagamenti della cassa integrazione

  3. avatarAumento frutta per 40 volte inflazione: l'allarme di Coldirettitrading a breve termine

    Mutuo online: ecco come funzionaScontrino elettronico: obbligo per tutti dal 1° gennaio 2020Decreto Liquidità, arriva l'ok dall'UE: per 200 miliardiE-pharmacy, Farmaciauno sempre più leader di mercato

Fisco, obbligatoria la conservazione della fattura cartacea

Bonus vacanze: come utilizzarlo per i servizi sulle spiaggeCoronavirus, l'effeto sul lavoro per i giovani è devastante*