Federico Barocci e l'emozione quotidiana del sacroMigranti, Mantovano: grazie a governo arrivi irregolari -63% su 2023Ancora un suicidio in cella: «È un massacro da fermare subito»
Partecipiamo stanzia quasi un milione di euro per le opere pubbliche a Castellanza - ilBustese.itDopo la riforma del regolamento di Dublino bisogna cambiare l'Italia e l'EuropaDopo la riforma del regolamento di Dublino bisogna cambiare l'Italia e l'EuropaIl regolamento di Dublino cambierà,analisi tecnica ma il rischio è che la riforma venga effettuata nel segno di un accordo al ribasso sulla pelle di migranti. di Cesare Massa Pubblicato il 17 Settembre 2020 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataGli editorialimigranti#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Il regolamento di Dublino delinea – o dovremmo ormai dire delineava – un meccanismo procedurale per cui i migranti giunti sul suolo europeo, negli ultimi anni specialmente da Medio Oriente – in particolare sul fronte siriano – ed Africa del Nord, avrebbero dovuto essere presi in carico secondo un criterio puramente geografico nel “paese di primo arrivo”. Si tratta, in particolare, di Grecia e Italia, rispettivamente baluardi esterni dell’Unione sul fronte mediorientale e su quello nord africano. La ratio di questo meccanismo era semplice: evitare il verificarsi dei così detti movimenti secondari, al fine precipuo di “processare” le domande di protezione umanitaria presentate dai migranti. Tanto semplice che non ha funzionato.Il regolamento in questione, in particolare, non incideva sull’assetto sostanziale delle competenze e della disciplina dei singoli Stati membri. Ogni domanda di asilo era ed è cioè gestita dalle amministrazioni dei singoli Stati, con differenze enormi sul piano dell’efficienza amministrativa e dell’interpretazione dei requisiti e presupposti per ottenere la protezione richiesta – e quindi sugli esiti della stessa -, ma, sopratutto, delle garanzie procedimentali riconosciute al singolo richiedente.In presenza di una disciplina nazionale che, in molti Paesi europei così come in Italia, è legata alla tradizionale distinzione tra richiedenti asilo e mutanti economici, con quote per questi ultimi risibili e legate al criterio paradossale del previo ottenimento di un visto per motivi di lavoro già nel Paese di origine, infatti, la richiesta di protezione internazionale rappresenta l’unica alternativa per non essere dichiarati immediatamente clandestini.Stando così le cose, ci si sarebbe aspettati che la stragrande maggioranza dei 4,5 milioni di migranti giunti sul territorio comunitario tra il 2015 ed il 2018 sia rimasta distribuita, appunto, tra Grecia ed Italia. Così è stato però soltanto negli slogan strumentali di un fronte così detto sovranista. Nella realtà le cose sono andate diversamente. In primo luogo, per un difetto di tecnica legislativa per il quale ogni 18 mesi la domanda di protezione decadeva e poteva essere ripresentata ex novo, il numero di partenza di 4,5 milioni è il frutto di più domande presentate dal medesimo soggetto nel corso degli anni.In secondo luogo, la mancanza di un’identificazione e registrazione puntuale da parte dei paesi di primo approdo – almeno fino all’istituzione degli hotspot – ha fatto sì che i migranti potessero spostarsi all’interno dell’area Schengen, presentando più richieste di asilo in vari paesi, sopratutto Germania e Gran Bretagna, e ponendo di fatto nel nulla quanto previsto dal regolamento di Dublino.Insomma, la fine di Dublino era una fine annunciata. Non andava bene ai Paesi interessati dai movimenti secondari, ma nemmeno ad Italia e Grecia che, pur sgravandosi di fatto del peso delle molte domande da gestire, rimanevano pur sempre in balia della buona volontà degli altri Paesi europei, in teoria pur sempre “padroni” di rimandare i migranti nel paese di primo ingresso. Dublino, quindi, cambierà. Ma il rischio è che la riforma venga effettuata nel segno di un accordo al ribasso sulla pelle di migranti.La Germania, in particolare, aveva sempre condizionato la sostituzione del sistema di primo ingresso con uno di distribuzione per quote alla predisposizione di un vaglio di ammissibilità sulle richieste di asilo. Questa prospettiva mette in crisi la posizione dei migranti stessi, esposte al rischio di vedersi respinta la richiesta sulla base di procedure ispirate e logiche di massima semplificazione, ma anche dei Paesi come l’Italia, che si vedrebbero incaricati del compito impossibile di rimpatriare tutti i soggetti ritenuti prima facie non meritevoli di protezione.Una soluzione coerente sul piano sistematico potrebbe essere di redistribuire, assieme alle quote di migranti, anche l’onore di rimpatrio delle domande eventualmente respinte in esito al meccanismo sopra citato. In generale, però, è evidente come la distinzione migranti economici e richiedenti asilo non sia più una distinzione gestibile sul piano del principio di realtà. Bisognerà che l’Italia e gli altri paesi dell’Unione stabiliscano quote di ingresso per migranti economici che consentano di gestire un fenomeno epocale su un piano di legalità.Dopo aver cambiato Dublino, bisognerà cioè sopratutto cambiare l’Italia e l’Europa.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
Parigi 2024, Senna inquinata, la protesta degli atleti del triathlonSuicidi in carcere, stanziati altri 5 milioni di euro per la prevenzione
Violenza, spaccio, alcol ai minori: obbligo di chiusura per 10 giorni del "Bar del Centro" di Carnago - ilBustese.it
L'illusione della Generazione Z: il 12% dei ragazzi è convinto di guadagnareCocquio Trevisago, si ferisce durante dei lavori di giardinaggio: salvato dai vigili del fuoco - ilBustese.it
Rising Sun 2024: l’Aeronautica Militare conclude la missione addestrativa in GiapponePresentato a Bruxelles il progetto Veneto Data Platform
La prima festa pugliese di Sant'Anna a Cassano: «Da record, tra le 13 e 15mila persone» - ilBustese.itIntelligenza artificiale, ora gli algoritmi disegnano a che il primo divano intelligente: la novità a Milano
Social card «Dedicata a te», 500 euro per 1,3 milioni di italiani: come funziona, quando arriva e chi ne ha dirittoCharlotte è regina di tendenza come mamma Kate: il vestito indossato al concerto di Taylor Swift è introvabile. Pochi euro per comprarloA Martín Menis il premio Frate Sole per l'architettura sacraParigi 2024, Magia delle fate: argento nella ginnastica a squadre
Nasrallah: se Netanyahu vince, Israele dominerà la regione
Con El Sistema a Pesaro i bambini fanno grande musica
Parigi 2024, da Tita e Banti nella vela decimo oro dell’ItaliaAstronauti bloccati nello Spazio da due mesi, la Nasa: «Ancora non sappiamo quando potranno tornare sulla Terra»Soldi agli ospedali, Astuti (Pd): «Risorse già previste e assai in ritardo, nulla di cui vantarsi» - ilBustese.itPioggia di detriti spaziali in arrivo sulla Terra: pezzi lunghi 2,8 metri, larghi 1,4 metri e pesanti 260 chili. Cosa sta succedendo
Enti ecclesiastici, formazione e fisco alla 33a edizione del Campus AgidaeCassano fuori da Sieco. Il sindaco Ottaviani: «Decisione inopinata, errata sia nel metodo che nei contenuti» - ilBustese.itIn Venezuela scontri tra polizia e manifestanti contro MaduroRoma, Gualtieri: appello ai presidi, segnalate atti vandalismo