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M5s, dalle critiche trasversali alla raccolta firme, si apre il processo politico a ConteQuesto è un nuovo numero di In contraddittorio,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock la newsletter di Domani sulla giustizia. Ogni settimana, tutte le notizie giuridiche degli ultimi giorni, il dibattito tra magistrati e avvocati, le novità legislative e l’analisi delle riforme. Per iscriverti gratuitamente alla newsletter in arrivo ogni venerdì pomeriggio clicca qui, e segui tutti i contenuti di In contraddittorio. Cari lettori, in questa settimana di Ferragosto, complice la duplice tornata elettorale – per il parlamento e il Csm – la giustizia rimane al centro del dibattito. Sul fronte del Csm, in questo numero intervengono due magistrati candidati dopo essere stati sorteggiati dal comitato Altra proposta, Veronica Vaccaro e Massimiliano Sacchi, che così spiegano il senso della loro candidatura: Vaccaro sottolineandone la garanzia di imparzialità; Sacco quella di distacco dal sistema correntizio. Gli altri scritti che mi sono arrivati verranno pubblicati nei prossimi numeri della newsletter, ringrazio tutti quelli che hanno scritto per inviarmeli alla mail [email protected] e confermo a ogni candidato la possibilità di avere uno spazio di presentazione. Su quello politico, invece, i partiti stanno iniziando a presentare i loro programmi elettorali, in cui la giustizia è sempre una componente importante. Iniziamo oggi a metterli a fuoco e a confrontarli, per arrivare al voto del 25 settembre con più chiarezza. Infine, sul fronte dei contributi esterni, intervengono il consigliere di amministrazione dell’Inail, Cesare Damiano e la professoressa di Roma Tre Maria Giovannone, sul tema del diritto del lavoro e delle nuove norme sulla parità di genere. A Roma udienze sospese per 6 mesi La carenza di organico nei tribunali italiani sta venendo al pettine. A Roma, il presidente del Tribunale ha stabilito che a decorrere dal 15 ottobre e per i prossimi sei mesi non saranno più assegnati ai tribunali collegiali i procedimenti provenienti dal Gup. In questo modo, i magistrati in servizio potranno completare il lavoro sui fascicoli pendenti. La decisione ha fatto esplodere la rabbia degli avvocati romani, con il presidente dell'Ordine degli Avvocati di Roma, Antonino Galletti, che ha definito la decisione «un provvedimento non annunciato e tanto meno condiviso con l'Avvocatura istituzionale e associata. Ne apprendiamo l'esistenza dagli organi di stampa e ci riserviamo ogni valutazione nel merito, ivi compresa quella di interporre ricorso». Secondo Galletti, «una 'paralisi' totale per ben 6 mesi rischia di compromettere la credibilità del sistema proprio sui processi relativi ai reati più gravi». Nessun magistrato in carriera candidato in parlamento Se la corsa per il Csm è in corso con 87 candidati, nelle liste elettorali che verranno presentate tra domenica e lunedì non figura alcun magistrato in attività. A certificarlo è stato il Csm, che aveva previsto una seduta straordinaria per eventuali richieste di aspettativa, che però non sono pervenute. Almeno due, invece, sono i magistrati in pensione che correranno, entrambi nelle liste del Movimento 5 Stelle di Calabria e Sicilia: l’ex procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho e l’ex procuratore generale di Palermo, Roberto Scarpinato. Probabile è anche la candidature in quelle di Fratelli d’Italia dell’ex procuratore di Venezia, Carlo Nordio. De Raho è il terzo capo della Dna che si candida a pochi mesi dalla fine del suo mandato: prima di lui Pietro Grasso per Leu e Franco Roberti per il Pd all’europarlamento. I programmi dei partiti Ogni partito sta presentando i suoi programmi di campagna elettorale e quasi tutti comprendono un capitolo sulla giustizia. In corso di settimana la notizia che ha fatto più discutere è stata l’annuncio di Silvio Berlusconi, che ha promesso l’eliminazione dell’appellabilità delle sentenze in primo e secondo grado. Il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, ha ricordato che questa previsione è stata bocciata dalla Consulta con la sentenza sulla legge Pecorella del 2006. Plauso invece dal presidente dei penalisti, Giandomenico Caiazza, che ha ricordato che questa proposta è da sempre sostenuta dall’Unione camere penali italiane. L’equo compenso La legge sull’equo compenso ai professionisti, che corregge e integra la precedente, non è ancora salva dalla mannaia del voto anticipato. Il testo è pronto per arrivare in aula al Senato, ma con la crisi è rimasta in coda dietro a provvedimenti più urgenti legati al Pnrr. Una nuova capigruppo del Senato, fissata per le 15.30 del 6 settembre, dovrà decidere se proseguirne o meno l'esame, ma i tempi - e anche la situazione politica, in piena campagna elettorale - potrebbero affossarla per sempre. La commissione al Senato ha già dato il via libera al testo approvato in prima lettura alla Camera, quindi per approvarla definitivamente basterebbe il voto definitivo del Senato. Morto Niccolò Ghedini L’avvocato Niccolò Ghedini, noto penalista padovano, è morto all’età di 62 anni a Milano dopo una lunga malattia. Cordoglio è arrivato dai colleghi di Forza Italia, di cui è stato parlamentare per molte legislature, e da Silvio Berlusconi, che ha difeso in molti processi, ma anche dai vertici dell’avvocatura e da molti magistrati. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.
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