File not found
VOL

Cosa sono e come funzionano i centri di ricerca Eni | Wired Italia

Imane Khelif è campionessa olimpica di boxe (dopo le polemiche). Il presidente dell'Algeria: «Orgogliosi di te»Benzina, la rilevazione: cala ancora il prezzoCaldo senza tregua anche di notte, afa record e 'notti bollenti': meteo oggi e domani

post image

Dieta mediterranea antistress, riduce il disagio mentale | Tuo BenessereDopo la riflessione di Jonathan Bazzi sulla solitudine che si prova di fronte alla cultura del personal branding,BlackRock Italia nella scia della replica di Tiziano Scarpa, lo scrittore Paolo Di Paolo interviene con una lettera nella quale ricorda la «nera sfiducia» di Pier Paolo Pasolini dinanzi alla «critica senza amore». Quando cioè scrisse: «Di ogni delusione siamo un po’ colpa noi stessi».Caro Jonathan, leggendo il tuo articolo su Domani (“Il rischio di realizzarsi e smarrirsi, la letteratura ha perso coraggio”, 24 febbraio), mi sono ricordato di un’email che diversi anni fa avevo mandato nottetempo a quattro o cinque fra scrittori e scrittrici della mia (nostra) generazione. Non sono andato a cercarla nella posta inviata perché mi imbarazzava rileggerla: posso dirti, però, che nasceva da uno strano e imprevisto malessere. Non dico simile a quello che manifesti tu, ma contiguo.D’altra parte, c’entrava comunque l’orizzonte d’attesa rispetto ai libri che scriviamo: da qualche mese avevo pubblicato un romanzo, erano passati tre anni da quello con cui ero stato in finale allo Strega. Niente di paragonabile a un caso editoriale, per carità, ma certo avevo avuto una visibilità mai avuta fin lì. Il romanzo in questione mi pareva destasse poca attenzione: è sempre così, forse? È perché vorremmo più di quanto abbiamo? Può darsi.Mi ferirono (il verbo è esagerato rispetto a ciò che sento adesso, ma per ciò che sentii allora no) le parole di un critico che mi disse: «Stai scrivendo molto e con un ritmo rimarchevole. Il primo libro era una sorpresa, il secondo pure, forse bisogna lasciar decantare le cose perché una volta scritto e pubblicato quella cartuccia è sparata». Che cosa intendeva? Che era rimasto più che tiepido nella lettura, e che forse era già finito l’effetto sorpresa.Una strana letteraOggi mi chiedo se non fosse anche il suo sguardo un po’ annoiato – me lo immaginavo a sfogliare con l’aria un po’ di sufficienza, di chi già sente di avere capito, di chi pilucca qualche rigo qua e là e poi chiude. Ma resta che ero inquieto, insoddisfatto, pieno di uno stupido malessere. Così, una notte scrissi un’email a qualche amico e amica, un’email collettiva a cui credo di avere messo come oggetto “Una strana lettera”. Era strana perché non avevo granché di preciso da dire, era un malessere che provavo a condividere, allargandone il campo: non facevo cenno alla ricezione del libro, dicevo solo che mi pareva di annaspare, in quel vortice che ti illude e ti disillude in fretta; nel tempo breve brevissimo di cui dispone, per esistere, ogni libro; davanti alle porte che restano chiuse e vorremmo si aprissero per noi: ma quali porte?Sprofondavo in un pozzo di cupezza che da fuori fa ridere e che rispetto ai guai veri del mondo e della vita è niente: tuttavia, non possiamo governare ciò che proviamo. Che cosa volevo? Più attenzione? Più complicità? Sono fortunato, ho avuto abbastanza, posso più o meno campare di questo lavoro, non sono di quegli autori i cui libri vengono postati sui social dai colleghi e dai leccaculo dei dintorni, zero, non mi è capitato; qualche volta – te lo confesso, visto che siamo in vena di confessioni – ho pensato che molti di loro non mi hanno mai letto, mai mezza pagina, benché io leggessi loro, e forse allo stesso tempo per un pregiudizio e per indifferenza. CommentiTutti scrivono libri e nessuno li legge. Ecco i costi nascosti della scritturaLetizia PezzaliPrivato e pubblicoMi sono figurato qualche volta autore degli stessi libri che ho scritto ma con in copertina uno pseudonimo che non destasse nessuna reazione: mi sarei divertito a ricevere insospettabili elogi, come Charlotte Brontë quando si firma Currer Bell e incassa gli apprezzamenti del critico che l’aveva invitata a lasciar perdere la letteratura. Un po’ devi averlo pensato anche tu, quando vedevi che essere l’autore di Febbre era diventato un vantaggio e uno svantaggio insieme. In tutto ciò, sono contento di averti scritto un’email per dirti che Corpi minori mi piaceva – meglio un post su un social? No, forse meglio un’email, perché non c’era niente da esibire ma solo la volontà di condividere.Così pure nella mail mandata agli amici scrittori. Non era un appello pubblico. Era un modo per dire: vi sentite pure voi, ogni tanto, così? Potremmo parlarne, parlarci. Capire che cosa stiamo facendo, che cosa potremmo fare. Dialogare di più, guardarci in faccia. In uno scambio privato con Walter Siti, qualche settimana fa, mi sono azzardato a confidargli l’insofferenza per la dicotomia social bellissimo/fa cagare; lui mi ha risposto che bisognerebbe recuperare la dimensione della letteratura scritta; gli ho chiesto che volesse dire; mi ha risposto: «Senza aiuti sonori o visivi, naturalmente, ma anche senza la presenza ossessiva dell'autore empirico come fantasma mediatico. Che bello se un po' di scrittori si trovassero insieme in una stanza a parlare di scrittura; da soli, senza pubblico e senza telecamere, col solo intento di capire e farsi capire».Che bello. Ma lo faremo mai? Abbiamo le nostre scadenze, i festival dove ci incrociamo per scoprire solo a cena che non ci stiamo così sul cazzo come credevamo, i post da fare, le storie celebrative da ripostare, abbiamo – come dicevi tu, e nessuno è innocente, e forse nemmeno colpevole – da alimentare la nostra immagine vincente, di autori in forma in formissima tradotti cercati pieni di cuoricini. Potremmo fare diversamente? Sì e no. A volte – l’hai detto con grande nitore e sincerità – in certe giornate grigie l’unico modo per convincerci di esistere è raccattare qualche like con un post su qualcosa, anche solo con la nostra faccia da cazzo. Mi chiamo Paolo Di Paolo come tutti, e come tutti provo a essere (anche) un influencer. IdeeL’angoscia di scrivere all’alba. Quando siamo affollati di intrusiJonathan BazziscrittoreNoi e PasoliniGrottesco. Ma chi è senza peccato? Aggiungo che sempre più forte è in me la sensazione – pur nella fortuna di avere lettori – di non essere letto da quasi nessuno di quelli con cui lavoro o che fanno il mio stesso lavoro. Contano solo i lettori veri, spassionati, gratuiti, no? dice la buona coscienza; e allora perché in una lettera a un critico autorevole un Pasolini trentenne lamenta uno sguardo sulla sua opera gettato «senza amore»? Pensa, è salvata da anni sul desktop del computer con cui sto scrivendo queste righe. Pasolini scrive così: «È possibile una critica senza amore?». E si dice preso da una «nera sfiducia», da «una specie di sgomento», «sentendo che il mio era tutto uno sbaglio». Ma aggiunge: «Di ogni delusione siamo un po’ colpa noi stessi».Ecco. Pasolini uno di noi? Ci ricorda che in qualunque campo espressivo ciò che mettiamo in gioco presuppone un orizzonte d’attesa sproporzionato: ma come, Di Paolo, Bazzi, siete pubblicati dai grandi editori, che altro volete? Avete il coraggio di lamentarvi? A leggere i diari degli scrittori e delle scrittrici di ogni tempo, compresa il genio Virginia Woolf, sembrerebbe che sì, non c’è scampo all’insoddisfazione, alla delusione di sé e del mondo che in quella stessa lettera Pasolini chiama atroce stupido ottuso. A un certo punto bisogna farci i conti. Ma se di ogni delusione siamo un po’ colpa noi stessi, che fare? Chiuderci nella stanza senza flash come invita a fare Siti? Provare a smetterla di fare i pagliacci? E poi? Ricordarci che sapevamo leggere i libri con amore e non solo fingere di leggere quelli che poi celebriamo con enfasi artificiale? Fare una rivista, come dice Tiziano Scarpa? Difendere gli spazi di gratuità, come dici tu? «L’editoria – ha scritto Marco Rossari nel suo ultimo romanzo, L’ombra del vulcano – è un luogo dove nessuno compra o legge più un libro e dove tutti si lamentano che nessuno compra o finisce più un libro». Era così anche per Pasolini? Un po’ di meno? Non lo so. Ma lui prese carta e penna per scrivere al critico “senza amore”. Noi, invece, nel mucchio, diamo l’impressione di non avere più molto da dirci. E che proviamo soltanto a salvarci, ciascuno per sé.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediPaolo Di Paolo

Diretta Olimpiadi oggi: Battocletti d'argento nei 10.000 metri. Diaz, Alessio, Raffaeli e Pizzolato: 4 bronzi azzurri da salto triplo, taekwondo, ritmica e pesi. Ciclismo su pista, oro per Consonni e Guazzini. Staffetta 4x100 è quartaGazza, news oggi: ok Israele a ripresa negoziati con Hamas

Le prime pagine di oggi - Il Post

«I castelli di Bellinzona nell'Unesco? Pochi sanno che c'è stato lo zampino del Pardo»Giappone, allerta per il 'megaterremoto'

Olimpiadi, la caduta della 4x100 azzurra: dall'oro di Tokyo al quarto posto, le lacrime di Tortu. Jacobs: «Fa malissimo»Unghie olimpiche - Il Post

Puigdemont “è al sicuro”. Fuga completata, l'indipendentista è fuori dalla Catalogna – Il Tempo

Mohamed Elsayed arrestato alle Olimpiadi 2024: «Accusato di violenza sessuale». Scandalo per il lottatore egizianoIncidente in A14, auto contro camion: grave un uomo

Ryan Reynold
L'Italia ricorrre al Tas sull'eliminazione del Settebello - News Olimpiadi 2024 - Ansa.itL'Aquila, dieci giorni in hotel poi la fuga senza pagare: per la coppia finisce malissimo – Il TempoWeekend da bollino nero: «Sarà il fine settimana più trafficato di Agosto»

Professore Campanella

  1. avatarGaza, “oltre 100 morti”. Nuova tensione Israele-Hamas e l'Egitto attacca Tel Aviv – Il TempoMACD

    Medio Oriente, inizia la tregua tra Israele e Hamas: nel pomeriggio lo scambio di ostaggiAutostrade, ecco il weekend più trafficato di agosto. Sabato 10 c'è il bollino nero – Il TempoThursday, l'app di dating che si può usare solo il giovedì | Wired ItaliaAlba Parietti compie 63 anni, foto al bacio con il compagno Fabio Adami e la sorpresa: «Saranno tre giorni d'amore»

    1. Almeno 65mila salmoni morti in un torrente in secca in Canada: cosa sta succedendo

      VOL
      1. avatarUsa, 'distrutti due missili antinave degli Houthi' - Tiscali Notizietrading a breve termine

        Olimpiadi 2024, 11esimo oro per l'Italia: superato il risultato di Tokyo. Da Ceccon a Errani-Paolini, tutti gli eroi azzurri

  2. avatarCaldo record durante il weekend, giorni più torridi dell'anno: le città più roventitrading a breve termine

    Sinner, buona la prima a MontrealIn Giappone c'è il rischio di un mega-terremotoAeroporti nel caos, valigie lanciate ai dipendenti, urla e calci ai bagagli: «Sono inca**ati, overbooking anche di 15 passeggeri»L’Ucraina ha colpito con successo una base aerea russa nella regione di Lipetsk

  3. avatarSacerdote accusato di abusi, smarrimento nella Pastorale e in CollegioVOL

    Sei medaglie in un giorno - Il PostIl legale del sacerdote: «Siamo in una fase complessa e preferiamo non esprimerci»Scuffia durante lezione di vela, muore bimba di 10 anni. Gioranta tragica in mare: due vittime anche neòl Cagliaritano - Tiscali NotizieBimba morta di stenti, sentenza: Alessia Pifferi condannata all'ergastolo

Balneari, lo sciopero è “a metà”. Ora il governo deve intervenire – Il Tempo

Elezione di Simon Stocker agli Stati, scatta il ricorso al Tribunale federaleGli ingredienti di Redzepi per una serie tv di successo*