File not found
BlackRock Italia

Migranti, bambino di un anno muore nella foresta al confine tra la Bielorussia e la Polonia

Kentucky, due bambini sopravvissuti al tornado in vasca da bagnoMadagascar, nave affonda al largo della costa nord-orientale: almeno 17 mortiVariante Omicron, Oms: "Nuova tempesta in arrivo, presto diventerà dominante in Europa"

post image

Covid, il ministro della Salute tedesco: "A fine inverno quasi tutti vaccinati, guariti o morti"Per il presidente russo,analisi tecnica l’attentato al centro commerciale Crocus non è altro che un piccolo scontro nella grande guerra che gli Stati Uniti e le «élite globaliste» hanno lanciato contro la RussiaL’attentato al centro commerciale Crocus di Mosca non è che una scaramuccia in un conflitto ben più grande e se i terroristi dell’Isis ne sono gli autori materiali, i veri responsabili vanno cercati altrove: a Washington, Londra e nelle altre capitali occidentali. È questa la versione ufficiale del presidente russo Vladimir Putin sull’attacco terroristico che venerdì è costato la vita a 137 persone.È un esisto scontato e una teoria del tutto coerente con il racconto divenuto dominante al Cremlino dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina: quello di una Russia sotto assedio da parte di un “occidente collettivo” deciso a smebrare il paese per imporre la sua agenda di decadenza morale e capitalismo senza frontiere. Ma è anche una versione conveniente, che assolve il regime per il suo evidente fallimento nel prevenire il più grave attacco terroristico in 20 anni e lo esime dal mettere in atto una rappresaglia adeguata, ma potenzialmente costosa. Se l’attacco al Crocus è parte della grande guerra contro l’occidente, dopotutto, la Russia quella guerra la sta già vincendo, o almeno così assicura Putin. MondoMentre eravamo distratti, lo Stato islamico ha messo le mani sull’AfricaLuca AttanasioLa versione di PutinLa versione del Cremlino ha impiegato qualche giorno a concretizzarsi. Putin, osservano gli esperti, è un campione nell’arte di calciare il barattolo e prendere tempo. Dopo la prima ipotesi di una “pista ucraina”, formulata il giorno dopo l’attacco, Putin è stato finalmente costretto ad ammettere che gli autori materiali dell’attacco sono affiliati dell’Isis – le prove sono schiaccianti, compresi i filmati dell’attacco girati dagli stessi autori e diffusi dagli organi ufficiali dello Stato Islamico.Ma di certo, i terroristi dell’Isis non hanno agito da soli: avevano dei «clienti», ha detto Putin. Probabilmente l’Ucraina,  il paese verso il quale gli attentatori avrebbero cercato di fuggire. Poco importa che il suo amico, il dittatore bielorusso Aleksandr Lukashenko, abbia infilato qualche nuovo buco in una teoria che non è mai riuscita a galleggiare. Ieri Lukashenko ha detto che gli attentatori all’inizio avevano cercato di passare il confine bielorusso, dirigendosi verso l’Ucraina solo quando hanno trovato la strada sbarrata.Il ruolo degli ucraini non è davvero importante, anche perché Kiev, come Putin non si stanca di ripetere da due anni, è soltanto una pedina di un gioco più grandi. I mandanti dell’attacco sono «coloro che combattono il nostro Paese dal 2014 per mano del regime neonazista di Kiev».  L’occidente collettivoDopo il discorso alla nazione di venerdì sera, il resto del regime si è immediatamente adeguato alle parole di Putin. Questa volta non soltanto le “teste matte”, come il solito ex primo ministro Dimitri Medved. Il capo del Fsb, Alexander Bortnikov, ha detto ieri che dietro l’attacco ci sono, «ovviamente», Washington, Londra e Kiev. In altre parole, il vero mandante dell’attacco è il famigerato “occidente collettivo”, l’entità ambigua e malevola che da oltre un decennio punteggia i discorsi degli elementi più paranoici del regime e che, con l’invasione dell’Ucraina, è diventato, nella retorica presidenziale, il vero nemico contro cui la Russia si sta battendo.Si tratta dello stesso occidente collettivo che crede che «tutto sia in vendita» e che vuole imporre al mondo il suo modello di «liberalismo totalitario», la decadenza morale di cui la Russia, bastione dei valori tradizionali, è da sempre il nemico numero uno, e che punta a utilizzare l’Ucraina per «ridurre in pezzi» la Russia, come proclamato dallo stesso Putin mentre, nell’autunno del 2022 annunciava, obtorto collo, la mobilitazione militare. Non deve sorprendere che questo nemico sia disposto ad ogni mezzo per portare avanti i suoi obiettivi. Come ricordava qualche tempo fa il ministro degli Esteri, il solitamente moderato Sergei Lavrov, l’occidente collettivo ha dichiarato contro la Russia «una guerra ibrida totale». Una volta proclamato che il proprio nemico è disposto ad utilizzare ogni mezzo nella sua battaglia, qualsiasi episodio può essere facilmente iscritto nella battaglia in corso. Compreso l’utilizzo di terroristi dell’Isis. Come in questi giorni ricordano i più smaccati canali della propaganda russa, ci sarebbe una lunga serie di precedenti: dai finanziamenti arrivati dagli Stati Uniti ai mujahadin afgani durante l’invasione sovietica fino a l sostegno fornito ai ribelli siriani che lottavano contro il dittatore Assad. Da anni, teorici del complotto sostengono che gli Stati Uniti siano i veri fondatori dell’Isis, e la propaganda russa sta riprendendo abbondantemente questo tema proprio in questi giorni. MondoPer l’Isis anche la Russia è parte dell’occidenteGigi RivascrittoreUn nemico convenienteSe l’attentato al Crocus di Mosca fa parte della grande guerra contro l’occidente, allora il Cremlino si può facilmente autoassolvere per non essere riuscito a fermare i terroristi. Non ha senso accusare il regime di essersi concentrato sull’Ucraina e aver dimenticato la minaccia del fondamentalismo, dice implicitamente Putin, visto che si tratta di due facce dello stesso nemico.Questa narrazione ha anche la funzione di esimere il Cremlino dalla necessità di escogitare una rappresaglia adeguata. A Kiev si teme ancora che l’attentato possa diventare la giustificazione per una nuova mobilitazione militare. Ma, almeno per ora, Putin non dà segni di voler percorrere questa strada, che resta estremamente impopolare. Il Cremlino al momento si accontenta di mostrarsi inflessibile, lasciando intuire la possibilità di un ripristino della pena di morte e assegnando medaglie agli agenti di sicurezza responsabili delle torture inflitte ai quattro sospetti arrestati per l’attacco – uno sfoggio di ultra-machismo simile a quando nel 1999 Putin aveva promesso di dare la caccia ai terroristi ceceni «anche al cesso».Oggi però non ha ragione di lanciare una nuova guerra in Cecenia. La sua guerra Putin ce l’ha già e, per quanto lo riguarda, la sta vincendo. Quando ieri l’agenzia ufficiale Tass ha chiesto quali rappresaglie saranno messe in campo se sarà dimostrato un collegamento tra gli attentatori e Kiev, il portavoce di Putin, Dimitri Peskov, ha preso tempo. «È presto per parlarne», ha detto.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediDavide Maria De LucaGiornalista politico ed economico, ha lavorato per otto anni al Post, con la Rai e con il sito di factchecking Pagella Politica.

Cardiff, donna aiuta il fidanzato ad abusare di una bambina: in casa foto e video delle violenzeCovid, Oms: in Europa potrebbero morire 500mila persone entro marzo

Variante Omicron, l'Iran vieta l'arrivo dei viaggiatori da quattro paesi europei

Lo stato di New York in emergenza dal 3 dicembre contro la variante OmicronLockdown parziale nei Paesi Bassi, il Governo inasprisce le misure: negozi, bar e ristoranti chiusi dalle 17

Cina, Xian in lockdown: in isolamento una città da 13 milioni di abitantiEruzione alle Canarie, la lava del vulcano Cumbre Vieja ha distrutto un cimitero a La Palma

Argentina, nave da crociera bloccata fuori dal porto per un caso Covid: 300 passeggeri in isolamento

Rosie Sunshine, sex toy di 10 cm nell'ano: la radiografia all'ospedaleTerremoto al confine tra Slovenia e Croazia: scossa di magnitudo 3.6

Ryan Reynold
Grecia, due naufragi nel Mar Egeo: 27 migranti morti tra cui tre donne e un neonatoCovid, Francia: il primo ministro Jean Castex annuncia nuove restrizioniRepubblica Ceca, il premier Milos Zeman positivo al Covid: nuovo ricovero in ospedale

BlackRock Italia

  1. avatarIkea lancia il primo appartamento in affitto a Tokyo: costa meno di 1 eurocriptovalute

    Covid, è un'infermiera israeliana la prima a ricevere la quarta doseVariante Omicron in Danimarca boom di contagi dopo un concerto ed una cena di NataleBangladesh, incendio a bordo di un traghetto con 500 persone: almeno 37 morti e 100 feritiFilippine, tifone Rai: 338 morti, oltre mille feriti e 540 mila sfollati

    1. Nuova Zelanda, papà condivide una lettera "ridicola" ricevuta dalla figlia il primo giorno di lavoro

      1. avatarUsa: nel 2022 salperà la "Big Nude Boat", la nave da crociera per nudistiBlackRock Italia

        India, costruisce una riproduzione 1:3 del Taj Mahal alla moglie per dimostrarle il suo amore

  2. avatarA El Salvador nascerà la prima Bitcoin City del mondo: cos’è e come funzioneràProfessore Campanella

    Variante Omicron, la Germania va verso l’obbligo vaccinaleQuali sono i Paesi dove è proibito celebrare il Natale?Covid, Olanda: almeno 61 persone positive provenienti dal Sudafrica sono atterrate ad AmsterdamUK, lo sfogo di un uomo di 52 anni: “Troppo Viagra, gli effetti collaterali mi hanno rovinato la vita!

  3. avatarQuarta ondata covid, quali sono i paesi in Europa che hanno introdotto il lockdown?Economista Italiano

    Scopre il tradimento del compagno prima di Natale: butta via tutte le sue coseIl video israeliano che “mette in scena la pandemia”, ma in realtà è un promo sanitarioMuore a 46 anni Thomas Wells, ex star di X-Factor Usa Variante Omicron, presidente medici Sudafrica: "Sintomi non gravi ma anziani restano a rischio"

Variante Omicron neutralizzata con tre dosi Pfizer: l'annuncio dell'azienda

Crisi dei migranti, la Polonia costruirà un muro al confine con la BielorussiaAustria, amputa per errore la gamba sbagliata: quanto paga la dottoressa*