Sgominata la banda del bancomat con 14 arresti dei carabinieriAbruzzo, primo caso di LangyaMuore incastrato tra le lamiere dopo in incidente in tangenziale
Salerno, scoppia una rissa al lido di Acciaroli: decine di giovani coinvoltiLa riforma mette in discussione l’esistenza di 600 istituti,investimenti una scelta che penalizza il sud, i piccoli centri, le periferie. Una decisione autoritaria e pericolosamente rapido, tale da rendere del tutto privi di significato gli Open-day con cui gli istituti si sono proposti alle famiglie nel mese di novembre un po’ in tutta Italia. In alcuni istituti comprensivi che hanno invitato le famiglie aprendo i cancelli a novembre, potrebbe essere impossibile iscriversi a gennaioTutti gli articoli di Tempo pieno, la scuola di DomaniSei un/a insegnante? Puoi abbonarti a Domani con la carta del docente a soli 80 euroA proposito di istruzione pubblica, abbiamo assistito a due decisioni importanti che hanno destato troppa poca attenzione da parte di tutti. La prima è stata quella, presa oramai da tempo, per risparmiare circa 90 milioni di euro sulla scuola pubblica con enormi danni sulla relazione tra scuole e territori circostanti, di abolire oltre 600 direzioni scolastiche e relative strutture di segreteria e amministrazione.Questa prima scelta determina la scomparsa di un’autonomia di progettazione di interventi prevalentemente in territori fragili: nel Sud, nei piccoli centri e nelle periferie di tante città. Solo persone strettamente addette ai lavori hanno capito la portata del disastro di questa scelta; e il mondo più ampio della scuola non ha saputo reagire, accettando la versione fornita dal ministero secondo la quale si tratta solo di piccoli cambiamenti amministrativi. Se si approfondisce anche minimamente la questione, è evidente che si sta minando l’efficacia di interventi educativi in luoghi dove la scuola colma vuoti della società intera.La seconda decisione, ancor più grave, è stata la modalità con cui si è scelto di dar corso a questa scelta. Dato che diverse regioni avevano presentato ricorso alla Corte Costituzionale e da alcuni mesi si stava organizzando una protesta significativa soprattutto nelle regioni del Sud, dove anche studenti e professori dei licei avevano costruito una mobilitazione, il governo ha preso una posizione di attesa, permettendo ad esempio alla Regione Lazio di aprire dei tavoli per la consultazione dei territori per concordare le scelte con scuole, amministrazioni locali, rappresentanze sindacali.La Regione Lazio aveva emanato delle linee guida, magari perfettibili, ma comunque improntate al dialogo e alla condivisione delle scelte con chi le avrebbe subite, rallentando i tempi delle decisioni per permettere le necessarie consultazioni. CommentiScuola, la Toscana si ribella ai tagli di ValditaraAlessandra Nardiniassessora regionaleImprovvisamente a fine novembre, dopo il pronunciamento negativo della Corte Costituzionale in merito ai ricorsi presentati dalle Regioni Toscana, Emilia Romagna e Puglia, il Ministero ha imposto ritmi accelerati: appare evidente che queste decisioni vengono prese solo dall’alto, che l’unica legge è il risparmio, che non si considera valore irrinunciabile la presenza delle scuole nei territori fragili. Nel Lazio sparisce il lavoro dei tavoli di consultazione istituiti con le Linee guida (nella deliberazione di giunta regionale 6 novembre 2023, n. 708).Quello che viene messo in discussione ora non è solo l’esistenza di 600 istituti, elemento non certo trascurabile, ma anche la modalità annunciata per attuare la decisione. Questo cambiamento di rotta avviene in modo autoritario e pericolosamente rapido, tale da rendere del tutto privi di significato gli Open-day con cui gli istituti si sono proposti alle famiglie nel mese di novembre un po’ in tutta Italia. In alcuni istituti comprensivi che hanno invitato le famiglie aprendo i cancelli a novembre, potrebbe essere impossibile iscriversi a gennaio.Ecco che diventa talmente caotica l’iscrizione che tanti alunni dovranno effettuare a breve che in molti contesti, perché oggi ancora non è dato sapere quali scuole vedranno sparire la loro direzione nel Lazio.Autoritarismo e tempi che non permettono repliche sono un pericoloso approccio al tema dell’istruzione: una catastrofe politica che dovrebbe stimolare risposte unite e decise dal mondo della scuola. Ora però la scuola chiude per le vacanze di Natale tra pochi giorni; è difficile che si organizzi una protesta capace di farsi ascoltare.Invitiamo a maggior ragione tutte e tutti a partecipare sabato 16 dicembre al sit-in davanti alla Regione Lazio alle ore 14, per dire con determinazione quanto la scuola pubblica continui ad essere la premessa del nostro futuro, ovunque e ancora di più nei luoghi dove di premesse ne mancano tante.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediComunità educante Casal de’ pazzi
Marco Cappato indagato per aiuto al suicidio per aver accompagnato Elena in SvizzeraLutto cittadino a Marigliano, bimbo morto a tre anni al Santobono di Napoli
Scheletro umano ritrovato nel cantiere dell’ospedale Ascalesi di Napoli
Si ribalta l’auto del sindaco che sui social parla di “miracolo”Ferrara, un uomo di 63 anni muore a causa di un malore improvviso
Coronavirus, bilancio del 9 agosto 2022: 43.084 nuovi casi e 177 morti in piùParty di compleanno abusivo nella scuola di fronte alla Polizia Municipale
Rinviato Palio di Siena: il nubifragio ha fatto fuggire migliaia di persone da piazza del CampoCoronavirus, bilancio dell'8 agosto 2022: 11.976 nuovi casi e 113 morti in più
Meteo, weekend del 20-21 agosto 2022 con l'Anticiclone delle AzzorreIncidente a Barletta, carabiniere si schianta in moto contro un'auto: muore a 41 anniSmartwatch per allenarsi: il miglior modello 2022Viviana e Gioele Parisi due anni dopo, il padre: "Non riesco a darmi pace"
Scompare dopo giornata al mare: Raffaele Carratù trovato morto tra gli scogli
Rinoplastica "fai da te" seguendo un tutorial su YouTube: uomo in ospedale
I fratelli Bianchi cercano un nuovo avvocato: voglio ribaltare la sentenzaNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 808Virus West Nile, bambina di 20 mesi ricoverata in Veneto Mantova, capotreno aggredita e molestata: macchinista la difende ma viene picchiato
Poliziotto soccorre ragazza incinta e lei chiama il bambino con il suo nomeL' asilo nido “Primo Maggio” porterà il nome del piccolo Tommaso D'AgostinoCatania, maltrattamenti ad anziani: arrestata direttrice di una casa di riposoBologna, Aristide e Pia festeggiano 80 anni di matrimonio