File not found
Professore Campanella

Giuseppe Conte alla festa di Fratelli d'Italia: l'intervento

Di Maio contro Salvini: "Sull'immigrazione faremo meglio di lui"M5s, Carta di Firenze online: il manifesto degli scetticiFederico Paccani, Autore a Notizie.it

post image

Morti sul lavoro, nuovo record negativo. Interviene CatalfoLa produzione non è solo una minaccia per gli ecosistemi e la biodiversità,investimenti ma anche per il clima. E dietro la lentezza del processo politico ci sono gli stessi interessi che fermano la transizione energetica: la plastica è il grande piano delle B dell’industria dei combustibili fossiliQuesta settimana parte a Ottawa, in Canada, il nuovo round dei negoziati Onu per arrivare a un accordo internazionale sulla plastica. Erano partiti quasi due anni fa in Kenya con ambizione e ottimismo, entrambe condizioni che sembrano essersi sgonfiate con il tempo.A guidare il nuovo round sarà il ministro canadese dell’Ambiente, Steven Guilbeault, che di recente ha provato a smuovere questo immobilismo. «Diversi paesi sembrano essersi dimenticati delle ambizioni originarie, cioè l’intenzione collettiva di un trattato che avesse armi per combattere l’inquinamento da plastica ed eliminarlo entro il 2040», ha detto Guilbeault in un’intervista a Climate Home.Questo accade nonostante quella contro la plastica sia una delle sfide ambientali con più consenso pubblico a supporto. Un sondaggio pubblicato nel report People vs Plastic di Greenpeace ha misurato che il sostegno internazionale ad azioni radicali è dell’82 per cento.Coalizione trasversaleGuilbeault non ha menzionato i paesi né gli interessi che si stanno opponendo a questo accordo. Ma tra i più ostili c’è una coalizione trasversale. Gli Stati Uniti hanno chiesto che il trattato non sia «legalmente vincolante», mentre tra gli oppositori più feroci ci sono l’Arabia Saudita, l’Iran e la Russia, che di recente si è opposta a «qualsiasi enfasi su misure restrittive alla produzione o al commercio di plastica», cioè le uniche che potrebbero avere un’efficacia su scala globale a un flusso da 400 milioni di tonnellate ogni anno, di cui solo il 9 per cento viene effettivamente riciclato.«Non ne usciremo riciclando» è il mantra dell’Agenzia ambiente dell’Onu che sta guidando il negoziato, ma è un’idea che non sembra fare presa sui paesi contrari all’accordo.La produzione di plastica non è solo una minaccia per gli ecosistemi e la biodiversità, ma anche per il clima, e dietro la lentezza del processo politico ci sono gli stessi interessi che fermano la transizione energetica: la plastica è il grande piano delle B dell’industria dei combustibili fossili.Il grande piano BSecondo un nuovo rapporto del Lawrence Berkeley National Laboratory, la plastica rappresenta il 12 per cento della domanda globale di petrolio e l’8,5 di quella di gas. Il risultato è che questo materiale compromette il clima quanto 600 centrali a carbone e rappresenta il 5 per cento delle emissioni globali di carbonio. Ed è un settore che oggi sta vivendo una traiettoria di crescita esponenziale: senza un trattato che fermi la produzione di plastica vergine, questa si troverà a raddoppiare o addirittura triplicare entro il 2050.A quel punto le emissioni di plastica nel 2050 sarebbero di 6,78 gigatonnellate, l’equivalente di 1.700 centrali a carbone. Se anche trovassimo il modo di avere una produzione elettrica interamente decarbonizzata entro la metà di questo secolo, l’aumento della materia plastica si troverebbe a vanificare molti di questi sforzi, consumando tra il 15 e il 19 per cento di tutto il nostro budget di carbonio a disposizione per rispettare l’accordo di Parigi. Oggi le bottiglie e le stoviglie di plastica sono uno dei principali ostacoli al rispetto degli impegni internazionali sul clima.In vista del negoziato di Ottawa, che prende il via domani, 23 aprile, anche un network di 160 istituti finanziari ha invitato i governi a creare le condizioni per avere questo accordo internazionale sulla plastica. Oggi la traiettoria di aumento della produzione è del 4 per cento ogni anno, per mettere l’economia circolare globale in linea con l’accordo di Parigi servirebbe, secondo i dati del Lawrence Berkeley National Laboratory, iniziare a ridurre la produzione del 12 per cento ogni anno, un risultato che può essere raggiunto solo con un trattato ambizioso e vincolante. Non solo l’accordo internazionale sulla plastica sarebbe il più importante in materia ambientale dai tempi dell'accordo di Parigi, ma ormai ne rappresenta anche una sua fondamentale integrazione per poter funzionare.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando CotugnoGiornalista. Napoletano, come talvolta capita, vive a Milano, per ora. Si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste. Per Domani cura la newsletter e il podcast Areale, ha un podcast sui boschi italiani, Ecotoni, sullo stesso argomento ha pubblicato il libro Italian Wood (Mondadori, 2020). È inoltre autore di Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine, 2022).

Matteo Salvini ai grillini delusi: "Le porte della Lega sono aperte"Sondaggi politici: quanto otterrebbe il partito di Conte?

M5s: "No all'aumento dell'Iva, basta giochini"

Di Maio, ok al taglio dei parlamentari: il commento su FacebookSondaggio Demos, perdita di popolarità per Giuseppe Conte

Veneto, no alla carne halal a scuola: "Abolire la macellazione"Discorso Conte alla Camera: la reazione di Maria Elena Boschi

M5s, Silvia Vono segue Matteo Renzi e passa a Italia Viva

Governo, tensioni tra Giuseppe Conte e Matteo RenziNotizie di Politica italiana - Pag. 650

Ryan Reynold
Fridays For Future, Salvini attacca i manifestantiUe, Paolo Gentiloni agli Affari economici: attesa l'ufficialitàGiuramento sottosegretari governo Conte: "Impegno e passione"

Guglielmo

  1. avatarNotizie di Politica italiana - Pag. 637Professore Campanella

    Franceschini: "Con M5S alle regionali per battere la destra"Di Maio sui rimpatri: decisioni in 4 mesiPietro Senaldi contro Teresa Bellanova: "Non stai facendo nulla"Italia Viva, parla Silvia Vono: "Possibile ne arrivino altri dal M5s"

      1. avatarTeresa Bellanova e il piano pro immigrazioneProfessore Campanella

        Andrea Scanzi contro Salvini, l'attacco a Cartabianca

  2. avatarRenzi: "Salvini? Gli ho mandato un SMS dopo le dimissioni"Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Gasparri e la chiamata a Zingaretti: "Stava sbagliando tutto"Andrea Scanzi contro Salvini, l'attacco a CartabiancaProdi su Gentiloni Commissario: "Un pezzo da novanta"Agenti aggrediti a Milano, il commento di Silvia Sardone

  3. avatarGiuseppe Conte: "I dazi di Trump ci farebbero molto male"ETF

    Salvini contro Conte, che uso fa dell'intelligence?Sparatoria Trieste: il commento di SalviniSalvini parla alla Coldiretti di Bologna: "Qui non ci sono fascisti"Renata Polverini si auto-sospende da Fi: verso l'addio

Di Maio a Renzi: "Ce n'è già uno di Matteo che crea tensioni"

Carmelo Lo Monte lascia la Lega: il primo addio a SalviniL'offensiva di Renzi e Di Maio spaventa Conte e i dem*