Controffensiva ucraina, Kiev fa sul serio: secondo la NATO Mosca è in difficoltàCina, due morti a Pechino per tifone Doksuri: è allerta rossaSpagna, attimi di panico in spiaggia: avvistata un'orca
Arabia saudita, docente condannato a morte per 5 tweetLa maggioranza di centrodestra con Italia Viva e Azione hanno dato il primo via libera in commissione all’abrogazione del reato di abuso d’ufficio. La decisione,ETF però, rischia di provocare attriti con il Colle, sfasamenti rispetto alle direttive europee in materia di contrasto alla corruzione, e anche qualche rischio di natura giuridicaLa commissione Giustizia del Senato ha dato il primo via libera all’articolo 1 del ddl Nordio, che prevede l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio. Il sì è arrivato anche con l’appoggio di Azione e Italia viva, contrari quindi solo Pd, Movimento 5 stelle e Alleanza verdi e sinistra.Nonostante la posizione ufficiale del Pd sia quella di contrarietà, molti degli amministratori pubblici dem si sono schierati a favore della cancellazione del reato, considerato estremamente afflittivo per chi fa politica a livello amministrativo, ma più sul piano del danno di immagine in seguito all’indagine che su quello penale, viste le poche condanne.«Dopo vent’anni di cambiamenti» la norma sull’abuso d’ufficio è un «fallimento» perché su 5mila processi «arrivano solo nove condanne», ha detto il ministro in giugno sul Corriere della Sera, spiegando la ragione per cui il reato va cancellato, così da eliminare anche la cosiddetta paura della firma per gli amministratori. GiustiziaAbuso d’ufficio, primo sì all’abrogazione nonostante la moral suasion del Colle e i rischi in UeGiulia MerloIl ddl NordioSe il testo passerà nella stessa formulazione anche in aula al Senato e poi nel suo iter alla Camera, il reato verrà quindi definitivamente cancellato dall’ordinamento e non è il solo, perché il ddl Nordio contiene anche una riscrittura di quello di traffico di influenze illecite, che viene circoscritto e la pena minima aumentata a un anno e sei mesi: le relazioni tra pubblico funzionario dovranno essere esistenti e non solo millantate e l’utilità da ricevere dovrà essere economica e non di qualsiasi altro tipo, come favori o benefici non in denaro.Non solo. Il testo introduce limitazioni alle intercettazioni. Non ne vengono toccati il numero o i presupposti, ma se ne limita la pubblicazione solo ai contenuti intercettati «riprodotti dal giudice nella motivazione di un provvedimento o utilizzato nel corso del dibattimento».L’obiettivo, in questo caso, è di tutelare i cosiddetti terzi estranei, limitando la divulgazione di quanto captato dai telefoni alle parti che si considerano penalmente rilevanti. Sempre in quest’ottica, viene previsto che in capo al giudice sorga il dovere di «stralciare le intercettazioni» che contengano «dati personali sensibili, anche relativi a soggetti diversi dalle parti».A livello procedurale, le modifiche riguardano la fase delle indagini preliminari. Sorge l’obbligo di interrogatorio preventivo della persona di cui il pm ha chiesto l’arresto, con la comunicazione almeno cinque giorni prima (ma il gip può abbreviare il termine per ragioni d’urgenza).Inoltre, con la richiesta d’arresto il pm deve depositare tutti gli atti così che l’indagato possa prenderne visione e la richiesta di misura cautelare in carcere verrà vagliata da un collegio di tre giudici e non più dal gip. Quest’ultima misura, però, entrerà in vigore tra due anni, per permettere nuove assunzioni.Altro elemento dirompente è il divieto del pm di presentare appello contro le sentenze di proscioglimento, ma solo nei casi di «reati di contenuta gravità», ovvero quelli per cui si prevede la citazione diretta a giudizio. Questo articolo rischia di essere il più controverso, perché una norma simile venne dichiarata incostituzionale dalla Consulta nel 2006. GiustiziaGuerra sulla giustizia: Nordio cancella l’abuso d’ufficioGiulia MerloCancellare l’abuso d’ufficio non è un passo scontato e non ha incontrato subito il via libera di tutta la maggioranza. In particolare la Lega, con la capogruppo in commissione Giustizia al Senato Giulia Bongiorno, aveva espresso i suoi dubbi in merito, spiegando che avrebbe preferito valutare una riformulazione del reato invece che la sua totale abrogazione.Infatti, in sede di approvazione al Cdm, l’accordo tra Nordio e la Lega è stato quello di considerare l’abrogazione solo un primo step di una «riforma più ampia» in cui si dovranno «rivisitare tutti i reati contro la Pubblica amministrazione», ha detto in un’intervista al Corriere l’ex ministra della Pubblica amministrazione.Non solo, però, anche il Quirinale al momento del via libera del ddl Nordio in sede di consiglio dei ministri aveva tentato di esercitare la sua moral suasion per un intervento meno drastico. I dubbi del ColleI timori di Mattarella, ben chiari anche a palazzo Chigi ma per ora messi da parte, riguardano i potenziali rischi di incostituzionalità. L’abolizione del reato potrebbe essere in contrasto con le previsioni dei trattati internazionali e in particolare con la convenzione Onu di Merida, che l’Italia ha sottoscritto e che prevede gli strumenti di contrasto alla corruzione.Proprio questo è il rilievo che il Colle ha evidenziato al governo in via informale e che rimane valido anche ora. Anche perché, viene fatto notare, l’articolo 117 della Costituzione dice che lo stato e le regioni devono rispettare la Carta, l’ordinamento comunitario e gli obblighi internazionali. E «spesso lo si dimentica». Farlo in questo caso, però, sarebbe un errore che è già stato evidenziato dalla presidenza della Repubblica e di cui palazzo Chigi non potrà non tener conto. Inoltre in Ue è in discussione una direttiva europea anticorruzione che prevede espressamente il reato di abuso d’ufficio per tutti gli stati membri.Nordio stesso ha dato assicurazioni che, secondo la sua opinione di giurista, questo rischio di contrasto con la convenzione di Merida non esisterebbe, perché essa impone un obbligo di incriminazione per le sole fattispecie corruttive, mentre rimette alla scelta degli stati membri quella sull’abuso d’ufficio.Il rischio politico, però, rimane assolutamente realistico: l’abrogazione del reato potrebbe non essere firmata dal Quirinale perché solleva dubbi di costituzionalità e quindi verrebbe rimandata alle camere, oltre a mettere sull’attenti l’Unione europea rispetto a una sottovalutazione in Italia del contrasto alla corruzione. ItaliaMeloni tira dritto sull’abuso, ma la Lega resta un’incognitaGiulia MerloI rischi giuridiciAccanto al tema politico, giuristi e magistrati hanno sollevato molte critiche all’iniziativa di cancellare il reato. Come spiegato dal giurista Gianluigi Gatta al momento del via libera in Cdm, senza abuso d'ufficio «spariscono 3.623 condanne definitive negli ultimi 25 anni» e anche i condannati che attualmente stanno scontando la pena la vedranno cancellata. Le condanne verranno revocate e pene in esecuzione cesseranno.L’Associazione nazionale magistrati, inoltre, ha sottolineato come si rischino di aprire ambiti di totale impunità per gli amministratori locali: «Come può il diritto penale restare indifferente a un pubblico funzionario che abusa dei suoi poteri, che prevarica i diritti dei cittadini, che assume comportamenti di angheria nei confronti dei diritti dei privati? Questo è inaccettabile», ha detto il presidente Giuseppe Santalucia alla Camera, a margine di un’audizione.Un altro elemento in considerazione è stato sollevato nei mesi scorsi anche da Bongiorno, che è relatrice in commissione e aveva sollevato dubbi sul fatto che l’abolizione del reato possa cancellare le nuove indagini.Se un magistrato si trova davanti a una notizia di possibile reato commesso da un amministratore locale, anche se quel comportamento non rientra più nell’abuso d’ufficio l’indagine può cominciare comunque e – come aveva detto all’epoca Bongiorno – le procure potrebbero dare «interpretazioni estensive di altri reati contro la pubblica amministrazione» per ovviare alla mancanza del reato. GiustiziaArdita: «L’abuso d’ufficio era un deterrente. Si creerà un vuoto nel sistema»Giulia MerloI molti cambi in corsaUn ultimo aspetto da considerare è che il reato di abuso d’ufficio potrebbe essere stato poco efficace non solo per la sua formulazione «indefinita», come sostenuto dal ministro Nordio, ma anche perché la sua formulazione è cambiata nel corso degli ultimi anni, con l’effetto di non consolidarne la giurisprudenza, soprattutto rispetto all’ultima riforma del 2020 rispetto a oggi, di cui è impossibile valutare gli effetti.La prima riforma del reato risale al 1990, in cui il reato era stato specificato rispetto a una precedente formulazione generica, che puniva il pubblico ufficiale che causava un danno o un vantaggio ad altre persone, abusando dei propri poteri, ossia commettendo un fatto non previsto da altri reati contro la pubblica amministrazione, con la pena della reclusione fino a due anni o una multa.Poi è cambiato nuovamente nel 1997, quando l’allora ministro Giovanni Maria Flick del governo Prodi eliminò la distinzione tra vantaggio patrimoniale e non patrimoniale.Per vent’anni, poi, il reato è rimasto uguale ed è stato poi modificato di nuovo nel 2020, nel governo Conte 2, con l’ulteriore precisazione che l’abuso d’ufficio si realizza solo se il pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio violano «specifiche regole di condotta espressamente previste dalla legge o da atti aventi forza di legge e dalle quali non residuino margini di discrezionalità».Ora, infine – se la maggioranza procederà con lo stesso orientamento – la cancellazione definitiva.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia MerloMi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.
"La guerra non finirà finche la Crimea sarà occupata": l'intervista di Zelensky alla CnnPutin ha preso il controllo delle filiali russe della birra Carlsberg e dello yogurt Danone
Acrobata francese muore precipitando dal 68° piano a Hong Kong
Guerra in Ucraina, attacco nemico su in mercato nel Donetsk: caduti pezzi di drone russo in RomaniaZelensky incontra von der Leyen e Vucic ad Atene
Gabon, colpo di stato: militari sciolgono tutte le istituzioniGuerra in Ucraina, nuovo attacco russo a Kryvyi Rih: 6 morti e oltre 80 feriti
"La guerra non finirà finche la Crimea sarà occupata": l'intervista di Zelensky alla CnnHaiti, rapiti infermiera americana e suo figlio
Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 218Uccide la fidanzata 15enne a colpi di pistola davanti agli occhi del fratellinoCorea del Nord: allarme per un missile a lungo raggio caduto in mareNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 206
Sparatoria nella pusher street di Copenaghen
Patrick Zaki, il ringraziamento dall'aeroporto: "Grazie al Governo per quello che ha fatto"
Guerra in Ucraina: Xi ammonisce Putin sulla minaccia nucleareNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 203Guerra in Ucraina: la Francia è pronta ad inviare nuove armiPilota morto dopo aver fatto un volo per svelare il sesso di un bebè a un baby shower: il video
Regno Unito, acquista i broccoli al supermercato: trova un serpente dentro la bustaNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 207Caos in crociera, passeggero si butta dalla nave a Santorini: è graveLituania teme infiltrazioni del gruppo Wagner: chiuderà due varchi di frontiera con la Bielorussia