Qatargate, arrestata la commercialista di Panzeri: Monica Rossana Bellini ai domiciliariDoppio infarto fatale, la moglie muore poche ore dopo quello del maritoVobarno, furto in una scuola per più di 30 mila euro, si cercano i ladri
Morta di meningite a 27 anni, la madre: "Delirava e chiedeva aiuto"Ala Adine,BlackRock al centro, accolto da Davide e Beatrice, con le figlie Chiara e Francesca e i rispettivi fidanzati, nell’ambito del progetto Intersos “Pagella in tasca” - Web COMMENTA E CONDIVIDI Ala Adine ha 18 anni e come tanti ragazzi della sua età pensa al futuro. A Torino frequenta un corso di formazione in meccanica industriale che gli darà un lavoro garantito. Il passato lo vuole lasciare alle spalle. Il dolore preferisce non raccontarlo. «La sua strada è ben segnata», si augura Davide Dentico, 57enne, impiegato nel commerciale. Insieme alla moglie Beatrice Zampieri, grafica di 54 anni, e alle figlie Chiara di 28 e Francesca di 23, ha accolto in casa Ala Adine quando di certezze sul futuro non ne aveva affatto.A 17 anni il giovane è andato in affido in questa famiglia grazie a “Pagella in tasca”, un progetto dell’associazione Intersos, realizzato con il sostegno della Conferenza episcopale italiana (nell’ambito della campagna “Liberi di partire - Liberi di restare”), della Fondazione Migrantes, di Acri e della Fondazione Compagnia di San Paolo. Adesso il percorso è a carico del Comune di Torino.Ala Adine e altri 34 minori non accompagnati, scappati dalle persecuzioni in Sudan e rifugiati in un campo in Niger gestito da Unhcr, sono arrivati in Italia attraverso un canale di ingresso regolare con un visto per studio. È il progetto virtuoso dei corridoi umanitari. «L’avvicinamento ad Ala Adine è stato graduale. All’inizio era molto teso, si sentiva un ospite. Più avanti, un ospite gradito. Adesso è parte della famiglia, anche se rimane un ragazzo timido e sulla nostra storia preferisce lasciar parlare noi», spiega Davide Dentico.Quella di Ala Adine e della sua famiglia affidataria è una parabola che mostra un’integrazione possibile, ma non ancora abbastanza praticata. In fuga da quando aveva 14 anni, Ala Adine ha attraversato il deserto fino alla Libia, dove ha lavorato come bracciante. Intercettato dai membri dell’Unhcr, è entrato nel campo per rifugiati di Agadez, in Niger. Grazie alla sua forte motivazione allo studio, qui è stato selezionato per il progetto “Pagella in tasca”.In Italia, in un anno, Ala Adine non ha appreso solo la lingua e il mestiere di meccanico, ma aspetti di sé che prima non avrebbe potuto neppure esprimere. «A casa ho sempre tele, pennelli e colori. Era curioso, così gli ho spiegato un po’ di tecniche e l’ho portato a vedere musei e mostre. Si è innamorato di Mirò — ricorda orgogliosa la madre affidataria —. Lo scorso Natale, ha voluto riprodurre i quadri dell’artista per donarli ai nostri amici e parenti. Ha un grande talento artistico».Ora che sono maggiorenni, «i ragazzi possono prolungare l’affido e studiare con un sostegno economico di 550 euro al mese fino ai 21 anni», precisa Elena Rozzi, responsabile del progetto per Intersos. Hanno ottenuto lo status di rifugiati e dopo cinque anni (anziché 10 come per gli altri immigrati residenti) potranno chiedere la cittadinanza. In quanto rifugiati, non dovranno presentare il certificato di nascita né quello penale, difficili da recuperare nel loro Paese. «Per parlare con loro di cittadinanza è ancora presto — aggiunge Rozzi —. Non so cosa decideranno, ma la cittadinanza dà diritti in più che in realtà tutti vogliono».Le ragioni della fuga dal Sudan si capiscono dalle loro storie. C’è per esempio Said (nome di fantasia), nato nel Darfur e cresciuto in un campo per sfollati interni. Da bambino aiutava già un medico in ospedale. Quando aveva 13 anni, le milizie janjaweed (i miliziani filogovernativi impegnati nella guerra civile del Darfur, ndr) hanno ucciso e torturato alcuni membri della sua famiglia. Said è scappato in Libia, dove è stato detenuto per cinque mesi. Nel 2020, è riuscito a fuggire in Niger. Quando Intersos lo ha intercettato ad Agadez, Said non aveva mai avuto la possibilità di frequentare regolarmente la scuola. In Italia, spera di poter diventare un medico.All’arrivo dei miliziani, Abdoul (un altro nome di fantasia) aveva invece 14 anni. Al villaggio, in cui abitava con la sua famiglia, reclutavano forzatamente i ragazzi. Così è andato in Libia. Ha lavorato per otto mesi in un ristorante, ma se chiedeva una paga veniva picchiato. Prima di avere asilo in Niger, aveva potuto frequentare solo la scuola coranica. Oggi sogna di diventare un informatico.Sono desideri comuni, che adesso possono diventare realtà. Sullo sfondo, un percorso di integrazione che sarebbe auspicabile per tutti quei minori ancora in viaggio, alla ricerca di un posto da chiamare casa.
"Liquido seminale nel lavandino", sul web spopola la circolare fake UNIFIPerde il controllo dell'auto e si ribalta nel campo: paura per una donna
Chieti, una crociera premio per chi fa spesa in paese
Matteo Messina Denaro atteso in collegamento nell'aula di Caltanissetta: la sedia è rimasta vuotaMatteo Messina Denaro: i dubbi sulle scatole vuote nel bunker
Nudo in auto davanti alla scuola molesta una minorenne: arrestatoL'estate 2022 è stata la più calda di sempre in Europa: i dati
Manometteva i parcometri per pagarsi i trattamenti di bellezza: rubati "95 mila euro"Valanga in Val Gardena: un ferito grave
Ruba il portafoglio a un anziano: prelevati 1500 euro al bancomatLo trovano morto di freddo nell'auto in cui viveva da quando era separatoStava soffocando a tavola, anziano salvato dai carabinieriRaid criminale nella sala scommesse, dipendente riempito di botte
Messina Denaro, oggi interrogatorio a Giovanni Luppino, autista del boss
Omicidio-suicidio a Trani, uccide la moglie e si toglie la vita. La figlia: “Mamma non lo meritavi”
Studente in classe con una pistola: denunciatoLa Sardegna contro i cinghiali: "Caccia grossa per 4 domeniche in più"Bimba di 6 mesi muore in ospedale per bronchiolite: disposta autopsiaSequestrato il viadotto Furiano tra Messina e Palermo per il rischio di crolli
Incidente A14, non ce l'ha fatta il camionista rimasto ferito a seguito dello scoppio pneumaticoIncidente sulla superstrada per Malpensa: un mortoAddio a Fernando Guaraldo, amatissimo allenatoreQuarto Grado, caso Alice Neri: dall'anello alla bicicletta. Gli indizi che pesano contro Mohamed