Il cane compra 80 euro di video porno giocando con il telecomando della televisioneInfluencer 23enne uccide l'amante della madre: l'aveva minacciata di diffondere un suo video hotTerremoto in Cina: scossa di magnitudo 5.5 nel Qinghai
Bottiglia molotov lanciata contro la sala di ricevimento del partito di MedvedevMilitari nelle strade del Sudan MONDO Sudan missionari guerra violenza Africa In Sudan il conflitto dilaga,Campanella anche i missionari costretti all'esodo Spiragli di ripresa di dialogo tra Forze armate sudanesi (Saf) e Forze di Supporto Rapido (Rsf), ma la situazione rimane "spaventosa” soprattutto per gli sfollati. Il segretario generale aggiunto della Conferenza Episcopale, padre Biong Kwol Deng, all'agenzia Fides: "Come molti esponenti della Chiesa abbiamo dovuto lasciare i luoghi dove eravamo perché troppo pericolosi. Ormai non c’è più un angolo del Paese che non sia interessato dal conflitto" Vatican News La notizia dell’apertura del governo sudanese a prendere parte ai negoziati di Ginevra sponsorizzati dagli Stati Uniti sembrava aver aperto uno spiraglio alla ripresa di dialogo tra le Forze armate sudanesi (Saf) e le Forze di Supporto Rapido (Rsf). Poi, nella giornata del 31 luglio scorso, varie agenzie - spiega l'agenzia Fides - hanno annunciato un presunto attentato al capo dell’esercito e dell’esecutivo Abdel Fattah al-Burhan, subito seguito, come era immaginabile, da una dichiarazione che ha prima spiegato le dinamiche dell’attacco (condotto da due “droni nemici”, durante una cerimonia di laurea presso la base militare di Gibeit, che ha causato cinque morti), e poi fatto emergere ripensamenti riguardo i negoziati. Tentativi di ripresa dei colloqui Secondo quanto riporta Africa Intelligence, i tentativi di colloquio vanno ugualmente avanti e gli Usa (che hanno aperto dall’estate del 2023, qualche mese dopo lo scoppio della guerra, un tavolo negoziale assieme all’Arabia Saudita a Gedda, fin qui fallimentare) sono convinti di essere più vicini a qualcosa di concreto. L’ennesimo tentativo di ripresa dei colloqui, secondo l’inviato Usa Tom Perriello, potrebbe avere più successo perché si sta cercando di “imparare dai fallimenti dei predecessori”. Ma il tentativo già riceve le prime forti critiche: il Movimento di Liberazione del Sudan, guidato da Mini Minnawi, ha disapprovato gli Usa per aver invitato solo RSF e SAF ai negoziati previsti per il 14 agosto ed escluso tutti gli altri gruppi della società civile. Nel frattempo la situazione sul campo assume ogni giorno di più le caratteristiche del disastro umanitario totale. Incontro di riflessione promosso dai vescovi La comunità cattolica in Sudan è travolta, così come tutti, dal drammatico contesto. A fine giugno la Conferenza Episcopale di Sudan e Sud Sudan ha promosso un incontro di riflessione sui temi di stretta urgenza e drammaticità. “Siamo in una situazione ormai disperata” riferisce a Fides padre Biong Kwol Deng, della diocesi di El Obeid, segretario generale aggiunto della Conferenza Episcopale di Sudan e Sud Sudan. “Io - racconta il sacerdote - al momento mi sono dovuto spostare a Juba (capitale del Sud Sudan, ndr). Come molti esponenti della Chiesa abbiamo dovuto lasciare i luoghi dove eravamo in Sudan perché sono diventati troppo pericolosi, ma ricevo costantemente notizie. Le ultime qualche giorno fa da un mio parente che è rimasto a Khartoum fin dall’inizio della guerra e mi dice che ormai non c’è più un angolo del Paese che non sia interessato dal conflitto, ci sono combattimenti continuamente e ovunque. Al momento, sono sincero, non si intravvede alcuna speranza perché fonti del governo hanno dichiarato di non volersi fermare, anche se ci sono molte forze in campo che spingono per la fine degli scontri o almeno per una tregua”. Situazione sfollati "spaventosa" “La Conferenza Episcopale – riprende padre Biong - ha inviato una lettera pastorale che sostiene l’urgenza di aprire un dialogo in Sudan e affronta anche i tanti problemi presenti anche in Sud Sudan. Tra questi, i tantissimi profughi che arrivano dal Sudan. Molti sono i cosiddetti ‘returnees’ cioè ex cittadini del Sud Sudan, che avevano lasciato il Paese per problemi di povertà estrema, alluvioni o conflitto, e che ora sono costretti a farvi ritorno. Come Chiesa cerchiamo di fare alcuni interventi proprio per loro, sia in Sudan che in Sud Sudan. Al momento la situazione degli sfollati è spaventosa, anche nella zona del Kordofan (la vasta area che dal centro del Paese si estende fino a ridosso del Sud Sudan, ndr) ci sono tantissimi profughi e cerchiamo di portare soccorso. Il tutto è aggravato dalla stagione delle grandi piogge, la gente necessita di tutto, acqua, cibo, medicine, manca tutto e il Sudan, complici i conflitti di Gaza e Ucraina, sembra dimenticato dalla comunità internazionale”. Carenza di aiuti dall’esterno La comunità cattolica si è ridotta a causa degli esodi forzati che hanno generato la crisi di sfollamenti maggiore del momento. “Purtroppo - racconta padre Biong - la nostra presenza è minore adesso, le Missionarie della Carità (le suore di Madre Teresa) che erano nella diocesi di El Obeid sono andate via il mese scorso e con loro anche le suore del Sacro Cuore e i padri comboniani. Si sono spostati a Kosti (a sud di Khartoum, ndr) e stanno arrivando a Juba. In Sudan, sottolina ancora il sacerdote, “ci sono i cristiani del nord, di origine nubiana, e i cristiani del Sudan meridionale che sono rimasti in Sudan anche dopo l’indipendenza del Sud Sudan (2011, ndr). Entrambi sono in una situazione difficile anche per la carenza di aiuti dall’esterno. Per il resto è possibile pregare e riunirsi per le Messe in luoghi sicuri e protetti dove ci sono sacerdoti. Spesso i sacerdoti sono soli, e quando sono in due insieme devono operare in aree molto vaste”. Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui Il tuo contributo per una grande missione:sostienici nel portare la parola del Papa in ogni casa Argomenti Sudan missionari guerra violenza Africa 10 agosto 2024, 15:00 Invia Stampa
Usa, con la prova del Dna esce di carcere dopo 39 anni: era innocenteBancomat in Scozia eroga il doppio del denaro richiesto: la polizia disperde la folla
Tv iraniana hackerata, Khamenei circondato dalle fiamme e dai volti delle donne uccise nelle proteste
Proteste in Iran, polizia spara sulla folla alla marcia a 40 giorni dalla morte di Mahsa AminiInfermiera uccide 7 neonati con iniezioni di insulina e aria dopo la nascita: le accuse
La Polonia chiede 1300 miliardi alla Germania per i danni della Seconda guerra mondialeCaro energia, in Germania a dicembre lo Stato pagherà le bollette
Bullizzata perché l'ex della sua amica flirtava con lei: 16enne suicida nella sua cameraAttacco a Capitol Hill, la commissione convoca Trump
Si finge milionario su TikTok ma la realtà delle sue finanze è molto diversaAnnie Ernaux, premio Nobel per la letteratura, lotterà fino alla morte per il diritto all'abortoAutista del bus si abbassa a prendere una barretta di cioccolato: investe e uccide un uomoProfessore trovato morto in carcere: era accusato di aver violentato una studentessa di 14 anni
L'appello del Papa durante l'angelus a Putin e Zelensky
Uccide la sua ex 18enne e nasconde il corpo nel bosco: non accettava la fine della relazione
Il padre di Masha Amini: "Nessuno mi dice cosa le hanno fatto"Decapita l'amica e si intesta i suoi averi per poter ristrutturare la casaLeggi contro l'omosessualità in Russia: vietato dire la parola "gay"Per beneficenza corre 3.800 chilometri in 46 giorni
Turchia pronta a diventare hub per l'Europa, Erdogan promette il gasUcraina, Zelensky ha invitato a Kiev Giorgia Meloni: "Certo di contare sul prossimo Governo"Bus precipita nel burrone mentre sta andando a un matrimonio: 25 mortiNella notte la Corea del Nord lancia altri due missili balistici