Perché Chico Forti non torna in Italia? La spiegazione di un ritardoAfghanistan, i talebani vietano alle donne l’uso dei bagni pubbliciLa pandemia finirà quest’anno: il motivo sta nel picco rapido e nella resa veloce
Putin pronto a invadere l’Ucraina. Johnson: “Temo per la sicurezza dell’Europa”Joshua Hoehne/unspalsh COMMENTA E CONDIVIDI Qualche settimana fa per ragioni insondabili al cui manifestarsi ci si deve rassegnare prima o poi nel mare magnum del digitale,BlackRock è stato disabilitato il mio account Facebook di vent’anni più o meno; la settimana scorsa mezzo mondo è andato in tilt per il blocco dei sistemi Microsoft. Il digitale sottopone l’esperienza ad un test continuo, a volte in forma di burla a volte sotto l’apparenza di emozione viscerale, a volte come recita incorporea di ruoli tanto falsi da dimenticare che c’è un vero da qualche parte, confondere le cose, una Ferrari per una Panda 4x4, un piano terra per il centesimo piano affacciato su Central Park. Ho cominciato a rendermene parecchi anni fa con le apocalissi minime del mitico blue screen of death, devianza dei sistemi Microsoft. Quando è comparso per la prima volta come un oracolo della morte, e al tempo sul pc era salvato poco e niente, ricordo il panico sordo di una voragine del nulla che si era inghiottita d’improvviso ogni progetto, ogni pensiero, ogni pixel trasferendoli in qualche luogo inaccessibile, evento capace di restituire anche solo per un momento il senso compiuto della fine. Alcune volte, quando l’abisso informatico non era dei più profondi, sono riuscito a cavarmela, riscattando dalla sepoltura virtuale il lazzaro disgraziato di quei pochi dati digitali, delega di esistenza che furtivamente si stava trasformando in compagnia irrinunciabile. In quei rari casi di autosoccorso andato a buon fine provavo un qualche senso di onnipotenza, ero capace di resurrezioni digitali, benedetto da doti taumaturgiche insospettabili. Altre volte è andata male, la perdita definitiva e il delirio ciclotimico del quasi nerd mi sprofondava nello sconforto. In quei casi diventava una priorità metabolizzare la perdita, rinunciare d’un tratto a ciò che davo per scontato, alla idea falsata di una tecnologia perfetta la cui certezza è pura invenzione ancora oggi. Un lutto perfettamente incorniciato nello schermo livido elettrico da obitorio digitale. Sembrava già troppo e invece era solo il principio. Mano a mano che il pc diventava luogo di conservazione esclusivo di qualità e quantità di dati sempre maggiori, cassaforte di pensiero, progetti, informazioni, strumento di produzione insostituibile l’evento della morte digitale assumeva le sembianze di una minaccia sempre più temibile. Temibile e fatale data la mia irrinunciabile passione per le sperimentazioni, anche e soprattutto senza senso, e l’open source. Più aumentava il rischio più sottoponevo la malefica macchinetta a prove sul filo del rasoio della tenuta software, il pulsante di un setup diventava allora una roulette russa dal giudizio affascinante e inappellabile che si accetta perché in definitiva non è sufficiente sopravvivere della vita tranquilla che equivale a morire, privando di senso tutti gli strumenti meravigliosi che ci sono propri e chiedono dinamica, rischio, azzardo. Fatto è che il lutto digitale nelle sue progressive manifestazioni ha progressivamente sviluppato in me una sorta di resistenza che è diventata consapevolezza, qualcosa di simile alla pratica del mandala cui io potrei partecipare solo nelle fasi della dispersione gioiosa non potendo in alcun modo immaginare il mio contributo alla noiosa pratica artigianale grazie alla quale, alla fine qualcosa si può distruggere. Fino al punto che, alla scomparsa repentina e del tutto inattesa della mia limitatissima vita social di qualche giorno fa mi sono posto immediatamente dalla parte dell’“e allora?”. Perso per perso, curiosa catarsi che schiude a una pace strana, traslazione del distacco totale perché tutto è vanità, figurarsi il social. Il digitale tra le altre cose, è un potenziale presidio di vita spirituale e psicologica intensa soprattutto quando sparisce rivelando la sua natura, veicolo di esistenza che abitua a pensarci ciò che non siamo, che esiste di una esistenza reale e del tutto indifferente a chi la alimenta , destinato ad esserne la preda consenziente destinata scomparire. Un servizio, certo, ma ad un certo punto serve chiedersi dove sei, in mezzo ai post, agli sproloqui, ai meme, alle immagini calcolate per fare scalpore, alle continue autocelebrazioni che svelano sempre il totale disinteresse per l’altro, e in certo modo per se stessi. Tutto vero, ma vale la pena chiedersi, non è forse lo stesso anche nella vita analogica? Il transitorio di destini consumati nell’istante di un respiro troppo lungo è niente più che la tangenza di un significato dalla permanenza negata in questo mondo, un bug vitale che inevitabilmente porterà tutti noi allo schermo blu, anticamera di ignoto o sigillo finale di nonsenso. E’ sempre troppo tardi per scoprire di esistere al di là dello scrolling, dei post, del consenso fittizio che è parte di un minuetto ipocrita, interazioni recitate di una umanità mai così polverizzata in infiniti nulla che si danno un peso. Digitale naturalmente.
Madre migrante afghana morta assiderata nella neve per scaldare i suoi figliMamma meteorologa conduce le previsioni del tempo con in braccio la figlia di tre mesi
Austria, approvata la lotteria per i vaccinati contro il covid: si vincono 500 euro
Covid, vaccino under 5: Pfizer chiede autorizzazione alla FDACovid, Regno Unito: Johnson annuncia abolizione dei test per i viaggiatori vaccinati
India, 84enne si fa vaccinare per 11 volteGeorge Floyd, la nipote di 4 anni è stata gravemente ferita in una sparatoria
Tonga, lo tsunami causato dall'eruzione vulcanica e i danni alle isoleNeonata salvata da una cucciolata di cani e da una mamma a quattro zampe
Olanda, bambino di 12 anni morto a causa di un botto di Capodanno: arrestato un uomoQuali sono gli Stati che prevedono l'obbligo vaccinale nel mondoRussia, guardia di un museo disegna gli occhi alle figure di un famoso quadroIl terrorista del Bataclan Salah Abdeslam isolato in carcere ma contagiato dal covid
Ali, l’uomo che ha scavato nel pozzo a mani nude per cercare di salvare Rayan
Gran Bretagna, i media: "Johnson pronto ad annunciare la fine delle restrizioni"
Cleo rapita in Australia, i genitori vorrebbero cambiarle nome per proteggerlaTsunami a Tonga, falegname disabile sopravvissuto perché portato dalle onde su un'altra isolaAnthony Fauci riceve il Dottorato dalla Sapienza di Roma per la sua lotta al Covid e all'AidsRemake arabo di "Perfetti sconosciuti", per l'Egitto è "immorale" e "promuove l'omosessualità"
Regno Unito, si riscontrano casi in calo: i contagi scendono sotto i 90milaMaltempo in Brasile, piogge torrenziali nello stato di San Paolo: almeno 19 mortiIncastrato dopo 12 anni dai resti del cervello della moglie: il caso Ian StewartBimba di 10 anni si salva dalla tormenta a -11°C abbracciando un cane randagio