Paura durante l'atterraggio in Romania: esplodono le quattro gomme dell'aereoBambina scomparsa in Australia, il governo offre un milione di dollari a chi aiuta a trovarlaSuicida a 21 anni dopo aver preso il Covid, la famiglia: “Era la nostra luce”
Incidente aereo negli Usa: morta una coppia sposata da 50 anniCOMMENTA E CONDIVIDI «Nessuna quantità di acciaio può essere paragonabile alla vita di un bambino. E nel nostro reparto di oncologia attualmente sono ricoverati 55 bambini». Lo ha sottolineato don Antonio Panico,Professore Campanella professore associato di Sociologia generale presso la Lumsa e direttore della sede di Taranto della stessa Università, intervenuto ieri alla seconda edizione del convegno nazionale “Era cosa molto buona. Custodire le nostre terre. Salute, ambiente, lavoro”, che si è svolta a Vicenza, promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana (Commissioni per il Servizio della carità e della salute e per i Problemi sociali e del lavoro, la giustizia e la pace). Nel Tarantino, considerato dalle Nazioni Unite come il territorio più inquinato al mondo, «non si sta facendo praticamente nulla perché ci sono interessi altri» ha detto sconfortato Panico. Il primo appuntamento dedicato alla custodia delle nostre terre, era stato organizzato ad Acerra, in Campania, dove nel silenzio generale si è sviluppata nei decenni la prima “Terra dei fuochi”. Ma le “Terre dei fuochi” in Italia solo oltre 70, da nord a sud. E anche il Veneto detiene il suo “triste primato”: 180 chilometri quadrati di territorio, per una popolazione stimata di circa 300milla abitanti, è interessato dall’inquinamento delle falde acquifere a causa di sostanze perfluoroalchiliche (Pfas), i cui effetti dannosi sulla salute non sono ancora del tutto conosciuti. «I Pfas sono come una bomba ad orologeria nel corpo dei nostri figli. Sai che c’è, ma non sai quando e come la malattia potrebbe svilupparsi. La cosa più drammatica è stato scoprire che con la gravidanza e l’allattamento eravamo state noi a contaminare i nostri figli». Con queste parole toccanti, hanno portato la loro testimonianza Michela Piccoli, Elena Pollini e Giovanna Dal lago, in rappresentanza del gruppo “Mamme no Pfas” che, dal 2017, lotta per ottenere giustizia, e denunciare i ritardi e i silenzi delle istituzioni. Per loro le parole del vescovo di Vicenza, Giuliano Brugnotto. «Una mamma dona la vita ad un figlio e non può restare indifferente di fronte a scelte che vanno a minarne la salute – ha detto -. Questo è un bell’esempio di coscienza civile che nasce dal basso, e che è arrivato fino all’Onu». « Bisogna, però, far conoscere i dati – ha sottolineato Ketty Vaccaro, responsabile Area Salute e Welfare del Censis -, perché se è vero che nella popolazione che vive accanto ai siti più inquinati è aumentata la percezione del contesto, è anche vero che non c’è una uguale percezione di ciò che tale inquinamento provoca nella salute». Urgono allora proposte concrete, come quelle suggerite da monsignor Antonio Di Donna, vescovo di Acerra, e presidente della Conferenza episcopale campana. « La “Laudato si’” è un segno profetico, ma bisogna renderla viva. Bisogna intraprendere un cammino comune tra vescovi, dobbiamo dialogare con le istituzioni, in particolare con le Regioni da dove passa la maggior parte dei provvedimenti legislativi in materia ambientale ». « Prima Acerra, ora Vicenza: arrivare sui territori inquinati significa essere concreti – ha detto don Massimo Angelelli, direttore Ufficio nazionale Cei per la pastorale della Salute -, sensibilizzando la società civile e le comunità cristiane. La concretezza è anche quella di chi vive e lotta in prima persona, come le “Mamme no Pfas”. D’altra parte, parliamo di dinamiche sui territori che coinvolgono tutti. Bere l’acqua è un elemento naturale e necessario della vita, ma se l’acqua che beviamo è inquinata, così come l’aria, paghiamo tutti». «Come insegna la “Laudato si’”, è tempo di cambiare prospettiva rispetto alle contrapposizioni ideologiche del passato – ha concluso don Bruno Bignami, direttore Ufficio nazionale Cei per i problemi sociali e il lavoro -. A volte abbiamo spinto sulla produzione, dimenticando che una produzione che calpesta i territori, calpesta la vita. Altre volte abbiamo spinto solo sulla dimensione della cura e della salute, dimenticando che l’uomo ha anche bisogno di lavoro e di trasformare la realtà attraverso la propria opera. Quando abbiamo contrapposto questi due mondi, le conseguenze sono state negative. Serve un nuovo paradigma di dialogo e inclusione reciproca. Il vero lavoro è lavoro che tutela la vita delle persone e tutela i territori. Il tema del lavoro va pensato con al centro l’umanità e con al centro il progetto che Dio aveva pensato, cioè che il lavoro è per l’uomo. Un lavoro che inquina è un lavoro che non esalta le capacità dell’uomo».
Choc anafilattico, 12enne morto dopo aver mangiato noci: il nonno aveva dimenticato la sua allergiaPorta il cane a fare un'ultima passeggiata prima dell'ultimo saluto: la storia di Jesus e Mace
Covid in Germania, il ministro della Salute: "C'è un'epidemia di non vaccinati"
Austria, i musei di Vienna aprono un account su OnlyFans per pubblicare nudi d'autoreMorto di covid il padre della bomba atomica pakistana
Covid, il Regno Unito corre ai ripari ed anticipa la terza doseBlogger americana uccisa, resti umani vicino a oggetti del fidanzato: accanto il cadavere di un cane
Brexit, in Inghilterra mancano i prodotti: i supermercati espongono cartonati del cibo"La bestia", tutti i segreti dell'auto corazzata del presidente USA
Sierra Leone, esplode un'autocisterna a Freetown: almeno 99 mortiPedofilia in Francia, il report sugli abusi nella Chiesa: 216mila vittime in 70 anniCovid, nel mondo superata la soglia di 5 milioni di mortiMark Bryan, l'ingegnere che va a lavorare in minigonna: "Sono etero"
Sparatoria alla festa di Halloween ispirata a Squid Game: cinque morti e sette feriti
Arabia Saudita, tre ballerini italiani sono morti in un incidente d'auto
Giappone, presunto incendio doloso nella metropolitana di Tokyo: almeno 15 feritiAlec Baldwin, con la stessa pistola la troupe avrebbe giocato con munizioni vere prima delle ripreseVaccino Covid, arcivescovo Broglio: "I militari cattolici possono rifiutarlo se va contro la coscienza"Nuova variante Covid in Francia, secondo gli esperti è “molto diversa dalle altre”
Omicidio del deputato britannico Amess, la conferma: si è trattato di terrorismoEruzione alle Canarie, chiuso l’aeroporto di La Palma: voli sospesi per la cenerePatata record in Nuova Zelanda: Doug pesa quasi 8 chiliNiger, attacco jihadista nella regione di Tillaberi vicino al Mali: 69 morti