File not found
criptovalute

Migranti, il ministro degli Esteri Tajani: "La situazione è già esplosa, servono soluzioni"

Malattia psoriasica, riparte la campagna informativa di Novartis - Tiscali NotizieGhali è il principe delle case popolari, capace di cambiare il suo destino di emarginatoCondono edilizio, Salvini: "Saggio per piccole irregolarità sanare tutto quanto". I Verdi protestano

post image

Estate: creme solari pericolose? I medici anti-fake news bocciano i 'no-cream' - Tiscali NotizieIl Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato da Prestipino e dal Csm contro la sentenza del Tar che dava ragione ai due “sconfitti”,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella Marcello Viola e Francesco Lo Voi. Il Consiglio di Stato conferma le motivazioni del tribunale amministrativo: la procedura seguita dal Csm nella nomina non è stata corretta, come nemmeno la valutazione di professionalità. Il potere di nomina spetta comunque al Csm, che dovrà prendere provvedimenti. I giudici amministrativi, tuttavia, hanno confermato l’annullamento della delibera della nomina di Prestipino. Nel mezzo della crisi dopo la rivelazione dei verbali segreti e della presunta loggia Ungheria, sul Consiglio superiore della magistratura ripiomba il problema del vertice della procura di Roma. Il Consiglio di Stato, infatti, ha confermato la sentenza del Tar del Lazio e ha ribadito che la nomina di Michele Prestipino a procuratore capo della Capitale è illegittima e va annullata. I giudici amministrativi hanno rigettato il ricorso di Prestipino e dello stesso Csm, contro la pronuncia di primo grado che aveva dato ragione ai due ricorrenti, il procuratore generale di Firenze Marcello Viola e il procuratore capo di Palermo, Francesco Lo Voi. Per ora il Consiglio di Stato ha depositato solo la sentenza di rigetto in favore di Viola, mentre per il 13 marzo è attesa quella per Lo Voi. Così la delibera di nomina, assunta dal plenum nel marzo 2020, è stata annullata: il Csm  attenderà il deposito dell’ultima sentenza e solo allora la Quinta Commissione del Csm riesaminerà la pratica. Nulla vieta, comunque, al Csm di confermare la nomina di Prestipino, però con una nuova motivazione rispetto a quella ritenuta insufficiente e illegittima da Tar e Consiglio di Stato. Cosa succede ora L’esito di questo riesame è controverso. Dopo la sentenza del Tar, l’orientamento del Csm era quello di confermare Prestipino, anche per non alterare i delicati equilibri dell’ufficio, ma di farlo attraverso la strada laterale di far “perdere di interesse” i due pretendenti e dunque nominando Viola al vertice della procura di Palermo e Lo Voi a quello dell’Antimafia, entrambi a breve vacanti. Gli ultimi sviluppi dentro il consiglio, però, potrebbero suggerire un orientamento diverso, visto che la stessa l'impugnativa alla sentenza del Tar aveva spaccato il plenum ed era passata a maggioranza con 13 voti favorevoli, 6 contrari e diverse astensioni. I motivi dell’illegittimità Nel rigettare i ricorsi, il Consiglio di Stato ha confermato le motivazioni con cui il Tar ha annullato la delibera di nomina di Prestipino.  La prima riguarda la procedura adottata: nel maggio 2019 la Quinta Commissione, deputata a vagliare le candidature, aveva individuato una terna di nomi per succedere a Giuseppe Pignatone a capo della procura di Roma: Giuseppe Creazzo, Viola e Lo Voi. Per venire sottoposto al plenum, ogni candidato deve ricevere almeno un voto da parte dei sei membri della commissione e ad avere la maggioranza era stato Viola. In seguito ai fatti dell’hotel Champagne, però, la commissione ritiene di annullare quella prima votazione e di ripetere la valutazione dei candidati. Questa nuova valutazione porta all’esclusione proprio di Viola, che era stato indicato come il “candidato” del sistema Palamara nelle intercettazioni pubblicate dai giornali e nel voto del gennaio 2020 nessuno nella commissione vota per lui. L’esito del secondo voto in commissione vede indicati i nomi dell’allora procuratore facente funzioni Michele Prestipino, insieme a Lo Voi e Creazzo. Nel marzo 2020, il plenum a maggioranza vota proprio Prestipino al vertice della procura di Roma. I giudici amministrativi hanno definito la procedura di conferimento dell’incarico «viziata a monte dalla carenza di motivazione in in ordine all’esclusione del dottor Viola», posizione confermata dal Consiglio di Stato che scrive che, per modificare la sua proposta, la Commissione avrebbe dovuto dare «puntuale giustificazione del proprio disparere rispetto quella precedente valutazione, poggiandola su specifici fatti oggettivi sopravvenuti». Il secondo motivo riguarda la valutazione dei curriculum: il Csm ha comparato in modo «manifestamente irragionevole» le attitudini direttive di Prestipino rispetto a quelle di Viola, dando maggior valore alle funzioni di aggiunto di Roma svolte da Prestipino per tre mesi, rispetto alla funzione direttiva di procuratore generale di Firenze che Viola ha svolto per tre anni. Il Consiglio di Stato ha rigettato anche il ricorso del Csm scrivendo che, nel motivare la nomina di Prestipino, avrebbe dovuto dar conto delle ragioni che «eventualmente ed eccezionalmente» attribuiscono alle funzioni svolte da Prestipino una valenza superiore rispetto a quelle di Viola. Proprio questi rilievi dovranno essere tenuti in considerazione dal Csm nel riesame: se si convergerà di nuovo su Prestipino, la sua nomina dovrà essere motivata alla luce della sentenza per non incorrere in ulteriori ricorsi. Il ruolo Davigo Anche in questa vicenda, il ruolo dell’allora consigliere togato Piercamillo Davigo è peculiare e ancora non del tutto chiarito. È proprio lui, infatti, che fa saltare il nome di Viola: lo sostiene nella prima votazione del maggio 2019, mentre in quella successiva sposta il suo voto su Prestipino senza alcuna motivazione espressa. Viola non viene votato da nessuno e quindi il suo nome non arriva davanti al plenum. Prestipino, che in commissione riceve solo il voto di Davigo, al plenum conquista la maggioranza. Proprio questo cambio di nome, aveva scritto Viola nel suo ricorso al Tar, sarebbe una «violazione del principio giurisprudenziale per il quale, in caso di valutazioni difformi ma ravvicinate nei confronti del medesimo magistrato, si deve dar conto delle ragioni sopravvenute che giustifichino il mutamento di giudizio». Proprio questo apparentemente inspiegabile cambio di fronte da parte di Davigo è uno dei tanti interrogativi mai chiariti intorno alla vicenda, ormai sempre più complicata, della successione a Pignatone. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.

Giorgetti al Meeting di Rimini su manovra, patto di stabilità, riforma delle pensioni e denatalitàSiamo tutti migranti, ci piaccia o no. Cosa insegnano le piante, i microrganismi e i patogeni a noi umani - Tiscali Notizie

Tra fabbriche e ravioli. Viaggio gastronomico nella chinatown d’Italia

Lega: "La Germania 80 anni fa usava l'esercito, ora i migranti"Le gravidanze indesiderate? Sono un problema “da maschi”

Covid, picco estivo a causa della variante Kp.3. - Tiscali NotizieMigranti, videomessaggio di Giorgia Meloni: "Per fermare gli arrivi una missione Ue"

“Fuga in Normandia” di Parker: l’ultima avventura dei premi Oscar Michael Caine e Glenda Jackson - Tiscali Notizie

È la Rolls Royce del cinema, ma Dune 2 non è così epicoSalute, Ficarra (Siu): "Alla prima perdita di urina rivolgersi all'urologo" - Tiscali Notizie

Ryan Reynold
Cdm post pausa estiva per Meloni, dalla manovra alla Tim e ai migranti: i temi trattatiDengue: un caso in provincia di Firenze, Asl 'situazione sotto controllo' - Tiscali NotizieFarmaci, Schillaci: "Nuova Aifa funziona, dimezzati tempi valutazione nuove molecole" - Tiscali Notizie

Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

  1. avatarIl cinema morirà, noi invece no. Se il metaverso ci rende eterniCampanella

    La rotta del cha e quella del teForum Ambrosetti, cos'ha detto Giancarlo Giorgetti sul Superbonus: il duro sfogoLa quasi vita del giovane Elia. L’esordio arrembante di CornalbaCome il Decreto Dignità ha modificato le normative sul gioco d'azzardo in Italia

    1. Migranti, Meloni: "L'Africa è una polveriera. Sinistra ci spieghi quali sono le sue soluzioni"

      1. avatarAffitti brevi, la stretta del governo: il nuovo disegno di leggeinvestimenti

        Cattedra inclusiva: perché mescolare insegnamento curricolare e di sostegno

  2. avatarCrisi climatica. Il costo del calore sugli anziani: oltre 200 milioni le persone a rischio al 2050 - Tiscali NotizieCampanella

    “Ci vediamo in agosto”, il libro postumo di Gabriel García MárquezSondaggi politici, Giorgia Meloni la premier più amata dopo Berlusconi“La sala professori”, la scuola è un cubo di Rubik che non si può risolvereIl capolavoro del ct Quesada. Come raddrizzare l’Italia del rugby in quattro mesi

  3. avatarViola Di Grado e la grande storia del male che ci avvolge come le tenebreMACD

    Il potere è un’arma invisibile: bisogna imparare a maneggiarlaL’insostenibile pesantezza del nucleare, nonostante i sogni (ispirati da chi?) del ministro Pichetto - Tiscali NotizieCivil War non è un monito, è il presente degli Stati Uniti“Gli Indesiderabili”: dramma coinvolgente e audace potenza espressiva di Ladj Ly sulla banlieu parigina - Tiscali Notizie

Intercettazioni, Nordio: "Per terrorismo e reati di mafia non si toccano"

Europa 2024. Mattarella, Steinmeier e Van der Bellen: «Votiamo tutti, così si difende la democrazia» - Tiscali NotizieIl mondo al contrario del generale Vannacci arriva in libreria*