Friuli, il presidente Fedriga contro i no vax: "Basta idiozie, il vaccino funziona"Super green pass in zona bianca, l'ipotesi allo studio del governo: oggi la cabina di regiaManifestazione CGIL, la reazione di Salvini: "La sinistra insegue fascisti (che non ci sono più)"
Covid, l'annuncio del Ministro Speranza: "Numeri tra i più bassi d'Europa, ma in crescita. Serve cautela"Come ha spiegato al Washington Post Marcio Astrini,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock segretario esecutivo del network Climate Observatory, «alle elezioni di ottobre i cittadini brasiliani dovranno fare una scelta: possono avere Bolsonaro o possono avere la foresta amazzonica, ma non possono avere entrambe le cose. Solo una delle due». Il contesto di questa affermazione sono i nuovi dati arrivati dall’osservazione satellitare dell’Agenzia spaziale brasiliana, che in questi anni è stata una sorta di contropotere scientifico locale da opporre alla narrazione governativa che negli ecosistemi brasiliani tutto va bene e che il mondo ha solo una visione distorta di quello che succede in Amazzonia. Il contesto politico può incoraggiare o scoraggiare la deforestazione. Nell’era Bolsonaro, la ha decisamente incoraggiata. Come ha spiegato al Washington Post Marcio Astrini, segretario esecutivo del network Climate Observatory, «alle elezioni di ottobre i cittadini brasiliani dovranno fare una scelta: possono avere Bolsonaro o possono avere la foresta amazzonica, ma non possono avere entrambe le cose. Solo una delle due». Il contesto di questa affermazione sono i nuovi dati arrivati dall’osservazione satellitare dell’Agenzia spaziale brasiliana, che in questi anni è stata una sorta di contropotere scientifico locale da opporre alla narrazione governativa che negli ecosistemi brasiliani tutto va bene e che il mondo ha solo una visione distorta di quello che succede in Amazzonia. Nella prima metà del 2022 sono stati superati nuovi record nella distruzione di uno degli ecosistemi cruciali per il futuro a lungo termine della vita, e della vita umana, sulla Terra. Dall’inizio di gennaio alla fine di giugno sono stati cancellati altri 3.980 chilometri quadri di foresta: è stato finora il semestre gennaio-giugno peggiore della già ecologicamente tragica presidenza Bolsonaro, il segno che c’è una corsa a tagliare e bruciare quanto si può, perché non è detto che si possa continuare dopo ottobre. Per gli incendi è stato il giugno peggiore degli ultimi 15 anni. Negli ultimi cinquant’anni la foresta Amazzonica ha perso il 17 per cento della sua estensione. Ancora nessuno sa dove sia di preciso il suo punto di rottura, la soglia del non ritorno oltre la quale si cambia per sempre, e l’ecosistema forestale si evolve irreversibilmente in savana: potrebbe essere il 25 per cento. Potrebbe essere il 20 per cento. Non siamo lontani, e il Brasile di Bolsonaro sta correndo verso il precipizio con in mano uno dei beni comuni del genere umano. «Ogni numero addizionale di deforestazione ci porta più a fondo nello scenario irreversibile», conclude Astrini. Il contesto politico può incoraggiare o scoraggiare la deforestazione. I picchi, prima di Bolsonaro, erano stati i tardi anni Novanta e i primi 2000. Dal 2004 al 2012, il tasso di deforestazione era crollato dell’80 per cento. Col nuovo presidente, il ritmo è raddoppiato rispetto al decennio precedente, da 6.500 chilometri quadri all’anno a oltre 13mila. Salvare la biodiversità Come contesto ecologico più ampio, è stato diffuso questa settimana un nuovo rapporto dell’Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services, l’Ipbes, l’organismo Onu che fa per la biodiversità il lavoro che l’Ipcc fa per il clima: aggregare dati e scienza per metterli a disposizione dei decisori politici. E da decidere ce ne sarà: a dicembre a Montreal sapremo se il genere umano riuscirà ad avere l’equivalente di un accordo di Parigi per la biodiversità, proprio nella città dove abbiamo vinto la sfida contro il buco nell’ozono. Ipbes dice nel suo “Sustainable Use of Wild Species Assessment” che un essere umano su cinque ha bisogno degli animali selvatici, delle piante e dei funghi per la sua vita e il suo benessere. Salvare la biodiversità è salvare la gente, non è solo un dovere morale, è una scelta di autoconservazione. Il rapporto Ipbes dice però la stessa cosa dell’Agenzia spaziale brasiliana: non lo stiamo facendo, non stiamo usando in modo sostenibile foreste, animali e funghi, e questo è un problema innanzitutto per la sicurezza alimentare del genere umano. C’è un numero che colpisce: 50mila. Sono le specie di animali selvatici, piante e funghi che ci servono per vivere: cibo, farmaci, energia, reddito. Non potremo farne a meno, però possiamo scegliere di avere una simbiosi che preservi noi e loro o una predazione che cancelli noi e loro. Finora abbiamo scelto la predazione: il 10 per cento degli alberi selvatici è minacciato dallo sfruttamento non sostenibile e non pianificato per il legname, un terzo dei pesci che peschiamo è sfruttato in un modo che presto ne farà crollare gli stock, la caccia sta spingendo 1.300 mammiferi all’estinzione. Nel 2019 sempre Ipbes aveva fornito quel numero-trauma, che aleggia sui negoziati di Montreal: un milione di specie animali e vegetali potrebbero estinguersi a causa di questa predazione. Come scrive Luigi Torreggiani di “Ci sarà un bel clima”: «Nel rapporto si legge che l’utilizzo delle specie selvatiche è qualcosa di irrinunciabile da parte dell’umanità, ne va della sua sopravvivenza, non può farne a meno. La cosa interessante è che siano gli esperti di biodiversità, scienziati di tutto il mondo impegnati principalmente nella conservazione della natura, a ribadire che non può esistere umanità che non si interfacci con il selvatico, perché il selvatico ci serve, è essenziale per le nostre vite». © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando Cotugno
Lamorgese: "La direttiva prevede che le manifestazioni si tengano nel rispetto della salute pubblica"PD, Letta sul Quirinale: "Mai visto un presidente scelto con mesi d'anticipo"
Notizie di Politica italiana - Pag. 276
Manovra, l'emendamento della Papatheu poi ritirato: "Fondi per chi cambia sesso"G20 di Roma, programma e di cosa si parla nell'incontro tra i leader del pianeta
Super Green pass, il Cdm approva il decreto all'unanimità: tutte le novitàGreen pass, Zaia: "Servono tamponi fai da te per andare incontro alle imprese"
Matteo Salvini contro Mario Draghi: “Non può più tenerci sotto ricatto”Covid, Sileri: "Dovremo rivedere le regole su quarantene, isolamenti e mascherine"
Pensioni, aumenta la tensione tra Lega e Pd sul sistema "Quote", CdM slitta al 28 ottobreBallottaggio amministrative, Conte: "Vince l'astensionismo. Lavoreremo in modo costruttivo"Covid, Speranza: "Siamo in piena pandemia, ma i numeri sui vaccini sono incoraggianti"Secondo giorno Leopolda, Renzi sull'inchiesta Open: "Hanno sbagliato Matteo"
Giarrusso, il post di difesa dopo l'intervento: "Non ho commesso nessuna gaffe"
Ddl Zan affossato in Senato, Calderoli festeggia: "Ci ho proprio goduto"
Quirinale, Mattarella ha incontrato Macron. Venerdì 26 novembre la firma del trattato bilateraleBerlusconi a sorpresa: ora dice si al Reddito di CittadinanzaTutela dell'ambiente nella Costituzione: arriva il sì della CameraSondaggio politico di Swg: il Pd è il primo partito al 20,8%
Viminale: “Green Pass non obbligatorio per i membri dei seggi elettorali”Cdm, via libera a riapertura delle discoteche e piena capienza per i luoghi di culturaDdl anti rave, cosa prevede la proposta di legge della LegaRoberto Maroni presidente della Consulta contro il caporalato: quali saranno i suoi compiti?