File not found
MACD

Rimini, papà accusato di abusi sulla figlia: la mamma avrebbe saputo

Varano Borghi, schianto frontale lungo la provinciale: Nicola Della Valle morto a 47 anniMeteo, perturbazione in arrivo in Italia da lunedì 9 gennaioCamion esce di strada e si ribalta: ferito il conducente

post image

Frana a Luino, caduta di massi da un costone roccioso: evacuate per precauzione 11 famiglieIl film scritto e diretto da Ilker Çatak è una riflessione sugli stereotipi culturali,èuncubodiRubikchenonsipuòCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella sul confine tra controllo e repressione e sul sistema educativo. Studenti, professori, dirigenti, genitori: i nostri ruoli nella scuola sono molto meno solidi di quanto siamo disposti a credereSpoiler alert: questo articolo contiene considerazioni sul finale e sul senso del filmMentre partono le note dell’Ouverture dal Sogno di una notte di mezza estate di Felix Mendelssohn-Bartoldy compare sullo schermo l’immagine di un ragazzino trasportato su quella che sembra una sedia gestatoria. Non lo è. Non è così. Tutto “La sala professori”, il film scritto e diretto da Ilker Çatak è, infatti, un invito a riflettere su ciò che appare e ciò che è, su dove stia e in quali gradi sia possibile la verità, sul controllo e sulla libertà. Carla Nowak (Leonie Benesch) è un’insegnante di matematica e di educazione fisica in una scuola media di Amburgo. Da qualche tempo l’istituto è funestato da una serie di piccoli furti, sia ai danni degli studenti che degli insegnanti, di cui si sta cercando il colpevole.Anche Carla ne subisce uno, dopo che aveva predisposto il suo computer portatile a riprendere ciò che accade nella sala professori, dove ha lasciato apposta incustodita la sua giacca con dentro il portafogli. Come il sassolino che rotola dalla montagna e provoca una valanga, il piccolo video da lei realizzato porterà nella vita scolastica una serie di conseguenze sempre più drammatiche.Ilker Çatak, regista turco che lavora in Germania, ha scritto questo film insieme al suo amico d’infanzia Johannes Duncker, partendo da una loro comune esperienza quando abitavano a Istanbul e avevano l’età dei giovani protagonisti della storia.Presentandolo in anteprima a una trentina di sale cinematografiche italiane collegate online, la sera di domenica 25 febbraio, ha raccontato che il film – uscito in Germania e in altri paesi circa un anno fa – ha avuto un’ottima accoglienza anche negli Stati Uniti, dove spesso gli è stato raccontato che il pubblico si aspettava che da un momento all’altro qualcuno estraesse una pistola e cominciasse a sparare.La tensione della vicenda è, come detto, molto evidente e sempre più accentuata. Ma non siamo di fronte ad un thriller. La stessa vicenda dei furti non è, infatti, che il pretesto narrativo per la costruzione di una serie di situazioni che vedono implicata la protagonista e che pongono a tutti noi molti interrogativi sullo stato di salute della scuola (non solo quella tedesca) e, più in generale, della società.L’interpretazione magistrale di Leonie Benesch è costruita ricorrendo ad un uso del corpo, non solo del viso, che appare sempre più teso e agitato – con molti momenti in cui le mani assumono un’importanza molto significativa – via via che la vicenda si fa più intricata e drammatica. Il rapporto con i suoi giovanissimi studenti sembra inizialmente amichevole e sereno, certo molto più che quello con i colleghi. Ma i ragazzini e le ragazzine sono tutt’altro che sottomessi e acquiescenti e – questo mi pare uno degli aspetti più interessanti di un film che ne ha davvero molti – intendono prendere la parola con interventi centrati e sorprendenti.Ma le nuvole, in senso letterale, si addensano ben presto. C’è un violento temporale mentre si svolge una tesissima riunione con i genitori. Più avanti ce ne sarà un altro, con un intenso confronto di sguardi tra l’insegnante e la madre di uno dei suoi alunni.Si approfondisce così la riflessione sugli stereotipi culturali e sociali e su quanto essi influenzino i punti di vista e i giudizi sulle persone. Fino al punto di rottura, che avviene anch’esso concretamente, e che mette di fronte la professoressa Carla e uno dei suoi migliori studenti, Oscar (Leonard Stettnisch), figlio di una collaboratrice scolastica che con l’insegnante ha avuto in precedenza un durissimo scontro.E qui, mediato dal cubo di Rubik (Oscar è bravissimo in matematica), il rapporto fra i due diventa un confronto tra mondi e concezioni del mondo. Carla è di genitori polacchi, arrivati in Germania dopo la caduta del muro di Berlino, ma non è disponibile a parlare in polacco col collega che ha la sua stessa origine. Cerca al massimo delle sue forze di comprendere ragioni e sentimenti dei suoi alunni e delle sue alunne, spesso scontrandosi con i colleghi per questa sua disponibilità che viene ritenuta eccessiva. Oscar, ritenendo di aver subìto un torto, prima organizza una vera e propria rivolta degli studenti e delle studentesse. Poi, ulteriormente perseguito per atti ritenuti dolosi, si barrica nella resistenza passiva, con un atteggiamento che lo stesso regista ha invitato a ricondurre allo scrivano Bartleby di Herman Melville e al suo “Preferirei di no”.Tutt’altro che consolatorio e pacificatorio, "La sala professori” ha persino momenti di cattiveria quasi esilarante se non fosse riconducibile alla lucida follia di troppi comportamenti degli adulti, come quando il consiglio di classe, reiterando la linea politica della preside che richiama alla tradizione di un istituto che ha scelto la “tolleranza zero”, procede al voto democratico che sancisce il massimo della pena per lo studente considerato reo.Scandita dai pizzicati ostinati degli archi messi in partitura da Marvin Miller, come se fossero lancette di un orologio amplificato, la vita nella scuola in cui insegna Carla diventa manifestazione conclamata dell’incrinarsi delle sue certezze professionali ed esistenziali, con un momento in cui la realtà e i suoi pensieri sembrano sovrapporsi creandole un fortissimo disagio.Qual è il confine tra il controllo e la repressione? Quale quello tra la democrazia e la dittatura, se pur ammantata di formale cortesia? Dove sta il discrimine tra i fatti, la loro interpretazione e la verità? O, forse, è possibile una scuola e una relazione educativa meno ossessionate dalla ricerca di verità assolute e più attente alle persone in carne e ossa e pensieri e paure ed entusiasmi e incertezze?Le risposte non ci sono, dentro questo film, né potrebbero esserci e benissimo hanno fatto il regista e il suo co-sceneggiatore a non azzardarle, perché sarebbero state posticce e poco credibili. Ma le domande che pone sono per tutte e tutti noi, a patto che ci si predisponga alla visione spogliandoci della difesa preventiva dei nostri ruoli, che sono molto meno saldi e inattaccabili di quanto pretenderemmo.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediCarlo Ridolfi

Venezia, 15enne muore dopo un forte mal di testa: indagati 8 mediciProvano il fucile da caccia in giardino e uccidono un amico

Donna trovata morta in un canale: si indaga per omicidio

Malore in caserma: muore carabiniere 46enneBrutto incidente in Val di Sangro: un ferito dopo lo scontro fra tre auto

Caserta, carabiniere morso dal ladro che stava arrestandoMorta insegnante 49enne, il compagno: "Amava la scuola"

Francesco Vaia: "Non c'è una vera emergenza Covid. Il virus è cambiato, va cambiato il nome"

Perde l'equilibrio mentre pulisce la finestra: cade nel vuoto e muoreCaso Saman Abbas, ancora dubbia l’identità del cadavere di Novellara: prime risposte attese il 4 gennaio

Ryan Reynold
Alghero, operatore ecologico spara ai colleghi e poi si uccideUdine, dottoressa aggredita e insultata: quasi strangolata dall'accompagnatore di un pazienteA Roma fallisce il piano Natale: strade invase dalla spazzatura e cassonetti stracolmi

investimenti

  1. avatarRagazza di 21 anni incatenata in casa ad Avellino: dopo la madre, arrestato anche il fratellotrading a breve termine

    Riapertura del caso Orlandi, Il commento dell'avvocato e la speranza del fratello PietroLuca Abete aggredito in un bar ad Afragola: "Se ne deve andare altrimenti gli sparo"Franco Frattini, aperta la Camera ardente dalle 11 alle 19: funerali di Stato il 27 dicembreSchianto in auto: morto un 47enne

      1. avatarIncidente serale nel Modenese, un ferito graveGuglielmo

        Prende il treno per andare ad uccidere una donna conosciuta in chat

  2. avatarDonna viola il divieto di avvicinamento: fermata dalla poliziaGuglielmo

    Marito regala alla moglie anello pagandolo a metàMarito regala alla moglie anello pagandolo a metàNapoli, rubano un'ambulanza e sfondano una vetrina per compiere una razziaOmicidio Yara Gambirasio, parla il gip: "La PM Ruggeri deve essere indagata per frode"

    VOL
  3. avatarPalermo, scontro fra auto e bici elettrica: morto 14enneMACD

    Ferrari addosso a 4 auto a Firenze: lo schianto di CapodannoNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 625I familiari della nonna morta sotto un camion: "Viveva per i nipoti"Milano, rapinato il figlio 19enne di Matteo Salvini: restituito lo smartphone

Dolore a Salerno per la scomparsa di Saverio Santoro

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 616Giuseppe Remuzzi, la variante aliena: "Attenti ai virus marziani"*