File not found
Guglielmo

Volo diretto a Sydney lancia mayday mentre vola sull'oceano: "Guasto al motore"

Qatargate, arriva la stretta di Metsola su trasparenza ed eticaNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 312Cadavere di donna ritrovato senza mani e senza testa: è mistero a Marbella

post image

Ovidio Guzman arrestato in Messico, spari contro un aereo dopo il fermo del narcotrafficante figlio di El Chapo“Storia del colonialismo italiano”,Economista Italiano di Valeria Deplano e Alessandro Pes, rielabora in modo nuovo la storia dell’Italia contemporanea, partendo dalla centralità del colonialismo. Il libro sarà presentato a Roma alla Casa della memoria il 10 giugno alle 17.30All’indomani della ratifica da parte del governo italiano degli accordi tra Italia e Libia sottoscritti nel 2008, Skytg24 promosse un sondaggio con il quale chiedeva: «È giusto che l’Italia chieda scusa e risarcisca la Libia per il proprio passato coloniale?». Una maggioranza schiacciante sostenne il “no”.Secondo il 74% delle risposte non era giusto aprire una pagina nuova nei rapporti tra i 2 paesi incentrata su una critica al colonialismo, solo il 26% era a favore. Si tratta di una delle innumerevoli tracce disseminate nel volume Storia del colonialismo italiano. Politica, cultura e memoria dall’età liberale ai nostri giorni (di Valeria Deplano e Alessandro Pes, Carocci, 2024, Euro 19) che ci permettono di rielaborare in modo nuovo la storia dell’Italia contemporanea, partendo dalla centralità del colonialismo. Come affermano Deplano e Pes in apertura non è un libro per gli addetti ai lavori, ma è uno strumento pensato per permettere a un pubblico di non specialisti di addentrarsi all’interno di un oggetto di ricerca che negli ultimi anni ha suscitato molto interesse, vista l’originalità degli studi da cui emergono numerosi aspetti fin ora inesplorati.Ma perché è un lavoro così importante e innovativo?Innanzitutto per la scelta della periodizzazione. Il libro si apre con la puntuale descrizione delle prime esperienze di sondaggio e conquista nell’Ottocento e si chiude descrivendo la persistenza nell’Italia del ventunesimo secolo dell’attualità delle questioni coloniali. Siamo di fronte a poco meno di 200 anni di storia, che vengono suddivisi attorno a tre grandi nuclei narrativi: la fase liberale, la fase fascista, il periodo repubblicano.Se la scelta di anticipare la questione coloniale al periodo delle esplorazioni e delle missioni avviato nella prima metà dell’Ottocento non è nuova, risulta invece decisamente dirompente la scelta di dilungarsi diffusamente sull’impatto del colonialismo anche nel periodo dell’Italia repubblicana, perché qui associata in modo diretto al racconto del colonialismo in età liberale e fascista.Ecco quindi che oltre alla periodizzazione possiamo scorgere l’altra grande proposta del libro: inquadrare il colonialismo pienamente all’interno della storia dell’Italia contemporanea, trattandolo non come una storia separata o come una parentesi ma come una dimensione strutturale dell’evoluzione politica, sociale, economica e culturale fin dalla stagione risorgimentale.L’investimento sul colonialismo ha segnato in modo molto marcato la società italiana fin dal periodo liberale. Quando parliamo di investimento possiamo intendere proprio il collocamento di risorse economiche, indispensabile per finanziare sia le esplorazioni sia le conquiste sia il sostentamento dell’apparato.Ma dobbiamo guardare anche all’investimento simbolico, in propaganda e in comunicazione, che ha permesso nel corso del tempo di costruire attorno al colonialismo consenso e allineamento da settori sociali anche differenti tra loro.E non possiamo non pensare anche all’investimento militare, un tema che nel volume viene affrontato con rigore e competenza, inquadrando nelle vicende militari il sistematico utilizzo di strumenti di violenza, tortura e sopraffazione emersi con forza grazie alle precedenti generazioni di storici sui quali per molto tempo non c’è stata la giusta attenzione.Il colonialismo italiano, pagina dopo pagina, si presenta come un attore centrale della storia contemporanea, capace di incidere in modo determinante non solo sull’Italia ma anche sui territori che sceglie di occupare, modificando in modo irrecuperabile assetti economici, territoriali, geografici dei contesti che incontra e con cui si scontra. Non è un processo pacifico.È un movimento complesso, fatto di resistenze, adattamenti, cambiamenti che vengono raccontati sia per quanto riguarda l’espansione in Somalia, Etiopia ed Eritrea sia per quanto riguarda la Libia (gli autori scelgono deliberatamente di dedicarsi esclusivamente all’Africa e non alle altre zone, nel Mediterraneo, in cui si avventurò l’Italia, soprattutto durante il fascismo).I due autori appartengono a una generazione nuova di studiosi, abituati tra l’altro a fare ricerca in tutto il mondo e a esplorare in modo efficace anche le fonti e gli archivi depositati presso i luoghi che hanno subito la colonizzazione italiana.Anche per questo probabilmente il profilo che hanno scelto di ricostruire è quello di un colonialismo che non solo si inscrive nella storia dell’Italia contemporanea ma più in generale è situato all’interno della storia globale dei colonialismi europei, guardando non più solo a ciò che lo distingue dalle altre forme di colonialismo (come hanno fatto per lungo tempo gli studiosi, in parallelo anche a un sentimento diffuso nell’opinione pubblica) ma calibrando con attenzione anche ciò che lo rende simile ad altre esperienze, a partire dal tema della violenza e della repressione.Allo stesso tempo, dedicano spazio e attenzione non solo ai protagonisti della colonizzazione ma anche a coloro che hanno scelto di combatterla e a coloro che la hanno subita, spingendosi anche a ricostruire i modi con cui, anche sui testi scolastici, è stata tramandata e raccontata.Le pagine iniziali e le pagine conclusive del lungo viaggio proposto da Deplano e Pes sono dedicate ad alcune vicende che negli ultimi anni hanno acceso il dibattito pubblico. Partendo dalle discussioni sul nome della nuova fermata della metropolitana di Roma da dedicare al partigiano italo-somalo Giorgio Marincola e concludendo con le polemiche sul sacrario di Affile dedicato a Rodolfo Graziani, il libro dimostra che anche in Italia è ancora aperta e vivace la questione dell’impatto della storia coloniale, a partire dalle sue ricadute sui luoghi e dalle tracce evidenti che tale storia ha lasciato sulle culture, sulla stessa legislazione, sull’amministrazione.A testimonianza di quanto tale storia sia ancora così aperta e conflittuale, è bene ricordare che le ultime notizie provenienti dall’amministrazione capitolina sembrerebbero far propendere la scelta del nome della nuova fermata della metropolitana né su Amba Aradam (dal nome dell’altopiano etiope dove si combatté una delle battaglie della guerra fascista nel 1936, oggi nome della strada di Roma dove sorgerà la nuova fermata) né Giorgio Marincola, ma sul più neutro “Porta Metronia”, che ricorda il quartiere dove verrà aperta. La stazione verrà inaugurata nel 2025: c’è ancora un po’ di tempo per dare a Giorgio Marincola il giusto riconoscimento che merita.La copertina di "Storia del colonialismo italiano. Politica, cultura e memoria dall’età liberale ai nostri giorni" di Valeria Deplano e Alessandro Pes, Carocci 2024© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediMichele Colucci

Terremoto colpisce il Marocco: le prime informazioni su magnitudo e epicentroQuando saranno celebrati i funerali di Papa Ratzinger? Ecco i dettagli

Mamma esclusa dalla recita di Natale del figlio: ha troppi tatuaggi

Usa, sparatoria a Los Angeles nella notte: il bilancio delle vittimeGuerra in Ucraina: Kiev senza acqua dopo i bombardamenti

Cadono nel lago ghiacciato mentre giocano: morto anche il quarto bambinoGli asportano il pene per sbaglio e ottiene un risarcimento minimo

Sparatoria in Florida, morti e feriti durante le riprese del videoclip del rapper French Montana

Guerra in Ucraina, il vice ministro russo mette in guardia l'OccidenteCalciatori arrestati in Iran dopo una festa a base di alcol

Ryan Reynold
Durante il funerale spuntano ballerine e musica: "Voleva lasciare il mondo come aveva vissuto"Macabra scoperta in un aeroporto in Messico: quattro teschi umaniLa Corea del Nord lancia gli ennesimi missili balistici

MACD

  1. avatarVa in ospedale per un mal di schiena ma ha un tumore: muore a 19 anni tre settimane dopoVOL

    Adolescente uccide l'insegnante e chiama la polizia: "Venite, ho ucciso la prof"Famiglia sterminata in Ucraina: uccisi tre bimbi a colpi di pistolaNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 296Brasile, 400 arresti: la Corte Suprema ordina di bloccare la propaganda social

      1. avatarDonald Trump riammesso su Instagram e Facebook dopo due anni di stopProfessore Campanella

        Massacro in Usa, trovati 8 cadaveri all'interno di un'abitazione

  2. avatarMessico, la singolare protesta della senatrice: entra in aula vestita da tirannosauroinvestimenti

    Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 297Italo-Brasiliano trovato morto carbonizzato a San Paolo: indagini in corsoVoli Usa a terra per un guasto informatico: oltre 3500 aerei in ritardoMuore in casa ma nessuno se ne accorge: 38enne trovata mummificata dopo 3 anni

  3. avatarPrice cap al petrolio russo, Putin firma un decreto: stop all’export ai Paesi che adottano la misuraProfessore Campanella

    Morte Pelè, l'ex fidanzata turbata dalle persone sorridenti davanti alla salmaQuando saranno celebrati i funerali di Papa Ratzinger? Ecco i dettagliCucciolo di foca aggredisce i bagnanti e ferisce un'attriceAdolescente uccide l'insegnante e chiama la polizia: "Venite, ho ucciso la prof"

Qatargate, Cozzolino è il terzo uomo: "Agiva per soldi"

Proteste a Brasilia: 1843 arrestiUsa, ok alla pillola abortiva nelle farmacie*