File not found
investimenti

Coprifuoco in tutta Italia alle 22: l'ultima bozza del Dpcm

Coronavirus in Lombardia, Fontana annuncia nuove restrizioniPiazza San Carlo: chiesta condanna per il sindaco AppendinoLegge di Bilancio, Conte :"Contratti Pa? Le partite iva soffrono"

post image

Casalino negativo al covid: rientra l'allarme a Palazzo ChigiConsiderare lo spazio urbano quale lente di ingrandimento per scrutare la giustizia in tutte le sue dimensioni,àcome luogodellasferapubblicaè criptovalute non soltanto istituzionali e formali, dovrebbe suonare istintivo e lo faremo all’evento “Parole di Giustizia”, a Pesaro, Fano e Urbino del 21-23 ottobre Il 24 maggio 2007, in un modo del tutto particolare, è stata una giornata memorabile. Per la prima volta nella sua storia, l’umanità residente nelle città ha superato nei numeri quella insediata nelle zone rurali. Una corsa inarrestabile dei popoli di ogni latitudine verso le metropoli che oggi, a causa della pandemia e delle guerre, accenna solo a rallentare, ma non certo a finire. La città (capitalistica) sembra essere la dimensione naturale di tutto: sviluppo, relazioni umane, desideri, immaginario. Si avverte l’urgenza, dunque, di sottoporre anche gli argomenti della giustizia – troppo spesso schiacciati su parole d’ordine ambigue (decoro, sicurezza, carcere) o chiusi nei palazzi giudiziari e della politica – alla prova dello spazio urbano. È proprio questo l’obiettivo che si propone l’edizione 2022 di “Parole di Giustizia” (Urbino, Fano, Pesaro, 21-23 ottobre 2022): Una città per pensare. Diritti e libertà nello spazio urbano. L’evento Una manifestazione (per il secondo anno consecutivo promossa anche dall’Università di Urbino, in particolare dal Dipartimento di Giurisprudenza, insieme con l’Associazione Borrè e Magistratura democratica) come da tradizione itinerante, che si muove tra e nei luoghi che la ospitano, aperta a tutte e tutti: “confusione” culturale in luogo di parole d’ordine, mescolanza di vocabolari, critica e interrogativi al posto dei pensieri unici. Considerare lo spazio urbano quale lente di ingrandimento per scrutare la giustizia in tutte le sue dimensioni, non soltanto istituzionali e formali, dovrebbe suonare istintivo. La città, in fondo, è la premessa della legge e del tribunale: è Atene, la città per eccellenza, a ospitare quel consesso di giudici, l’Areopago, che spezza le catene della vendetta fino a diventare, insegna Eschilo, “baluardo della regione e della città”. Legge e costruzione della città – lo raccontano tutti i miti di fondazione, fino a quelli della frontiera americana – vanno di pari passo e si influenzano in maniera reciproca. Entrambe, come ha scritto Salvatore Settis (che concluderà gli incontri con la sua lectio magistralis) “rappresentano, anche, gli esiti, i meccanismi e le dinamiche di una mappa del potere economico e politico”. Non basta, infatti, la parola legge per dire giustizia. La dimensione urbana rappresenta in maniera tangibile il dramma di questa approssimazione: “Viviamo in città – ha spiegato David Harvey – sempre più divise, frammentate, conflittuali. La nostra visione del mondo e delle possibilità che ci offre dipendono interamente dal «lato della strada» in cui viviamo”.  Risorse, opportunità, diritti civili e sociali – anche la possibile azione del giudice e il suo racconto pubblico (se ne discuterà in relazione alle recenti riforme) – hanno intensità e gittata diversa a seconda che si viva nei centri urbani gentrificati o nei suburbi svuotati dei servizi, nelle fortificate città giardino dei ricchi o negli slums dei poveri. Le linee di frattura passano anche attraverso altri confini: di genere, di età, di condizione lavorativa. Siamo lontani anni luce dal programma dell’art. 1 della Carta europea dei diritti dell’uomo nella città (2000): “La città è uno spazio collettivo che appartiene a tutti gli abitanti, i quali hanno il diritto di trovarvi le condizioni necessarie per appagare le proprie aspirazione dal punto di vista politico, sociale ed ambientale, assumendo nel contempo i loro doveri di solidarietà”. il futuro delle città Immaginare il futuro delle città – argomento che sarà messo nelle mani di Mario Cucinella –, pertanto, vuol dire anche ri-costruire un progetto di giustizia. Ribaltare il teorema in base al quale “prima occorre diventare ricchi e poi costruire buone città”, come ha saggiamente avvertito l’architetto cileno Alejandro Aravena, necessita anche di “un corretto sistema di leggi”. Ancora una volta un nesso inscindibile tra ordito delle norme e trama del territorio. Il godimento effettivo delle libertà e dei diritti – alla salute, al lavoro, alla pace – è misurato dalla forma che assume lo spazio urbano e, allo stesso tempo, contribuisce a configurare quella forma. Legislatore e architetto, giudice e urbanista hanno la responsabilità di interagire nel contributo che danno a disegnare la sfera pubblica. Tanto più la devono avvertire in questa fase storica di emergenze e crisi de decrittare e governare: guerra, pandemia, migrazioni, cambiamento climatico. Porre l’attenzione sulla città, naturalmente, non significa (non deve significare) trascurare tutto ciò che metropoli non è e che, a volte, allo sviluppo urbano incontrollato paga il tributo più alto. Saranno ben accetti, dunque, spunti capaci di rovesciare il tema della centralità della città e di spostare l’angolo visuale sugli spazi interurbani –valli  e Comuni montani, piccoli paesi, campagne non divorate dai suburbi, più in genere su tutte le soggettività sociali e culturali collocate fuori dei perimetri urbani –, provando anche a mettere a nudo le retoriche con le quali troppo spesso ci si arrende a contrastare le dinamiche di spopolamento di quei luoghi: il piccoloborghismo, la “monocultura del turismo”, l’enogastronomia di lusso nobilitata dal richiamo alla cultura popolare. L’alluvione Discuteremo, dunque, di tutti questi argomenti e lo faremo in una provincia che quest’anno porta su di sé l’impronta drammatica della recente alluvione, della tragedia ascrivibile al terribile mix di cambiamento climatico, “eco-frizioni” dell’Antropocene, sviluppo dissennato, consumo di suolo. Un motivo in più per essere presenti in tanti e ragionare insieme sulle forme del vivere e dell’abitare contemporaneo, sulle fragilità sociali e su quelle del territorio, sulla possibilità di plasmare spazi (fisici e normativi) più inclusivi. Ascolteremo linguaggi diversi da quello del giurista e, dialogando con esperti di altri settori, continueremo a perseguire uno degli scopi di Parole di Giustizia: avvicinare la cultura giuridica alle urgenze del quotidiano, ai bisogni e alle questioni della vita associata. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediRiccardo De Vito Presidente di Magistratura democratica e giudice di sorveglianza presso il tribunale di Sassari.

Covid, pronto il nuovo protocollo per palestre e piscine: le misureCovid-19, Di Maio annuncia: "Ecco quando arriverà il vaccino"

Covid, Matteo Salvini vuole che si usi l’idrossiclorochina

Jole Santelli: la malattia di cui soffriva la Presidente della CalabriaIl CTS terrà una nuova riunione in data 31/10: di cosa si parlerà?

Cosa succederebbe se Giuseppe Conte fondasse un suo partito?Covid, pronte nuove misure: riunione in corso tra Speranza e il Cts

Conte assicura: "Il Governo è al lavoro per nuove risorse"

Legge di Bilancio, Conte :"Contratti Pa? Le partite iva soffrono"Covid, Salvini cambia idea e dice sì al lockdown

Ryan Reynold
Conte su un eventuale lockdown a Milano: "Non me lo aspetto"Puglia, Emiliano pronto a difendere i matrimoni: "Feste non superflue"Nuovo Dpcm, cosa cambia per i viaggi all'estero

VOL

  1. avatarZampa rassicura sul vaccino: l'Italia ne ha ordinati diversiProfessore Campanella

    Covid Umbria, vicesindaco pediatra fa tamponi ai bambiniCoronavirus Bergamo, Gori: "Non chiudiamo"Covid Veneto, Zaia: "Per pochi, tutti rischiamo di rimetterci"Coronavirus, la Puglia è l'emblema dell'Italia che non ha saputo prevenire

    VOL
    1. Coronavirus: Fontana esclude nuovo lockdown per la Lombardia

      1. avatarConte assicura: "Il Governo è al lavoro per nuove risorse"Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

        Speranza torna ad invitare i cittadini a scaricare l'app Immuni

  2. avatarMinzolini: "Giuseppe Conte chiama Casalino Roccobello"Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Coronavirus, De Magistris: "Lockdown è questione di giorni"Dpcm, quali sport per bambini e adulti saranno vietatiNuovo DPCM, perfino Conte ammette che si arrabbierebbe con se stessoFrancesco Ferrigno, Autore a Notizie.it

  3. avatarConte nella Giornata delle Forze Armate: "Restiamo uniti"BlackRock

    Dpcm, Musumeci: "Sposteremo chiusura ristoranti alle 22 o 23"Coronavirus, Rocco Casalino è positivo: ha sintomi lieviNotizie di Politica italiana - Pag. 434Covid, Ingroia: "La mafia forse ha avuto un ruolo nel crearlo"

Antonino Spirlì, il vice della Santelli, guiderà la Calabria

Dpcm, i chiarimenti del Viminale tramite circolare ai prefettiCovid-Lombardia, Fontana: "Il Virus è uniforme in tutto il Paese"*