File not found
Economista Italiano

Di Maio abbronzato, ironia sui social: "Sembra Carlo Conti"

Covid-19, Bonaccini: "Non a passi indietro, pronti a più restrizioni"Musumeci: tolta quarantena da Spagna, Croazia, Grecia e MaltaElezioni regionali: per Crisanti la vittoria di Zaia è anche merito suo

post image

Coronavirus, Salvini: " Emergenza finita, lo dicono i dati"I percorsi abilitanti sono necessari per accedere a concorsi e graduatorie per la scuola secondaria. Ma attivarli,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock a suon di migliaia di euro, finora sono state solo le università digitali. Ecco perché tra gli iscritti si trovano molti insegnanti di ruolo delle scuole primarie, anche con molti anni di carriera alle spalleTutti gli articoli di Tempo pieno, la scuola di DomaniSei un/a insegnante? Puoi abbonarti a Domani con la carta del docente a soli 80 euroQuello delle abilitazioni per gli insegnanti è a tutti gli effetti un mercato. E tra titoli conseguiti nei paesi dell’Est europeo e aumento enorme delle iscrizioni alle facoltà telematiche, negli ultimi tempi si è finalmente arrivati a parlare dell’esistenza di un fenomeno ai più sconosciuto, che fa però parte della vita di molti insegnanti. E cioè l’estenuante e incerto percorso burocratico per diventare docenti in Italia. Che per altro cambia in continuazione ed è segnato da un’ultima importante novità.Iscriviti alla Newsletter Oggi è DomaniA inizio marzo infatti è stata confermata la possibilità di partenza in tempi brevi dei nuovi percorsi abilitanti, ora necessari per poter accedere ai concorsi e alla prima fascia delle Graduatorie provinciali per le supplenze per la scuola secondaria. Il decreto per la partenza dei corsi da 30 Crediti formativi universitari, abilitanti per i cosiddetti "ingabbiati” – cioè i docenti abilitati che desiderano richiedere la mobilità su altra classe di concorso, ordine o grado – era atteso da tempo, già da agosto: le università statali si sono però fatte trovare impreparate, lasciando campo libero a quelle private, nella fattispecie quelle telematiche.Gli insegnanti, preoccupati per l’imminente riapertura delle graduatorie nelle quali inserire nuovi titoli e abilitazioni, si sono quindi rivolti in massa alle facoltà telematiche, prontissime ad offrire possibilità di iscrizione per qualunque classe di concorso e i cui sistemi sono già predisposti e collaudati da anni per gestire un numero altissimo di connessioni, il tutto senza attesa alcuna: iscrizioni immediate e partenza dei corsi in un paio di settimane. ItaliaIl regalo alle università online? Per gli aspiranti insegnanti è un altro vicolo ciecoAlcune hanno già organizzato la seconda edizione del corso non riuscendo a gestire tutte le richieste arrivate contemporaneamente. Entrando su qualunque sito di informazione scolastica si viene inondati da pubblicità che sponsorizzano i suddetti corsi dei più svariati atenei con sede in ogni angolo del paese, garantendo frequenza totalmente a distanza (ciò in realtà era stato stabilito all’origine da decreto ed è valido anche per le statali).Chi si è avvicinato a questo mondo durante il periodo Covid con perplessità varie, come la sottoscritta, ha trovato sistemi perfettamente funzionanti che ben si sposano con le esigenze di integrare crediti ed esami per chi ha già svolto e terminato un percorso universitario tradizionale. Si tratta in questo caso, della mia seconda esperienza con università di questo tipo, ma per molti è la prima.Ci si trova e conosce per caso, attraverso gruppi Facebook e Telegram che poi danno il via a gruppi Whatsapp: dai nickname è già chiaro che la fascia d’età media è tra i 35 e i 50 anni. Sono insegnanti di ruolo su altro ordine e grado o precari storici, ma poco importa differenziarli: gli interessati sono tutti professionisti del mondo della scuola che hanno già conseguito un’abilitazione attraverso concorsi o percorsi universitari ad hoc, che si ritrovano sui banchi – anzi, davanti al Pc – nuovamente perché sperano di migliorare la propria posizione lavorativa. Per farlo sono disposti a rinunciare a serate e weekend per i prossimi due-tre mesi, proprio quando le giornate si fanno più lunghe e piacevoli e il carico didattico maggiore.È il caso di R., 53 anni, maestra da oltre vent’anni e vincitrice di più concorsi per la scuola dell’infanzia e primaria. Laureata in lingue e abilitata al sostegno, negli anni da maestra ha insegnato sia su posto sostegno che su materia: italiano, inglese, musica, arte. Dopo 21 anni tra i banchi delle elementari – di cui 16 di ruolo – vorrebbe concludere salutando la sua classe quinta a giugno ma senza rientrare su una classe prima a settembre, per passare alla scuola secondaria di primo grado: «La scuola secondaria, nella considerazione dei lavoratori e dei dirigenti, è privilegiata. Le competenze degli insegnanti di infanzia e primaria sono considerate "inferiori": ne è una prova anche la differenza di retribuzione a livello nazionale a fronte di un orario scolastico maggiore. Insegnare alla scuola primaria può sembrare meno impegnativo dal punto di vista della preparazione didattica rispetto a livelli scolastici superiori, ma richiede enormi sforzi ed energie a livello educativo e relazionale. Sono necessari non solo una solida conoscenza dei contenuti, ma anche una grande dose di pazienza, empatia e capacità di adattamento alle esigenze individuali degli studenti. Da un punto di vista relazionale, gli insegnanti devono essere in grado di gestire situazioni emotive complesse, risolvere conflitti tra i bambini e lavorare in stretta collaborazione con le famiglie. È un lavoro faticoso anche dal punto di vista fisico oltre che mentale».Tutto ciò riassume benissimo perché con oltre vent’anni di servizio, titoli a volontà e una stabilità lavorativa da far invidia a molti, a oltre 50 anni una persona scelga di rimettersi in gioco togliendo ore preziose – i corsi si svolgono tutti alla sera infrasettimanale o per l’intera giornata di sabato e domenica – al proprio tempo libero e alla famiglia per una mobilità professionale verso la scuola secondaria. Il caso di R. è solo uno tra tanti, poiché gli insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria rappresentano il 25-30% degli iscritti a questi corsi: il restante è già professore alla scuola secondaria (di 1° o 2° grado) e necessita di un’ulteriore abilitazione per insegnare in un’altra classe di concorso o spostarsi dal sostegno alla materia – con più possibilità di lavorare per tutto l’anno, magari avvicinandosi a casa.Costo di tutto questo? 2.000 euro per la totalità degli atenei non statali, ovvero il tetto massimo definito dal decreto – ovviamente escluse le spese di esame e di iscrizione, altri 150 euro circa. Una cifra che non sembra essere un ostacolo all’esercito di “ingabbiati” desiderosi di uscire dalla prigione della propria classe di concorso: gli iscritti sono migliaia sia nei turni infrasettimanali che nel weekend. Insomma, c’è posto per tutti.Le università telematiche così come durante il covid, si sono riconfermate in grado di reggere il passo e anzi superare come capacità organizzativa e offerta formativa le università statali, anche per percorsi totalmente a distanza, con buona pace di chi punta il dito contro la scarsità di alloggi universitari e di mezzi pubblici come principali variabili nel calo delle iscrizioni agli atenei statali.Rimane solo il non banale interrogativo della tempistica dell’esame finale, che consta di una prova scritta e una orale in presenza di un rappresentante dell’ufficio scolastico regionale della sede prescelta. Alla possibilità di totale frequenza a distanza si aggiunge anche quella della scelta della località d’esame: c’è da augurarsi che si concluda in tempo per l’aggiornamento delle nuove graduatorie.Iscriviti alla Newsletter Oggi è Domani© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiorgia Grisendi

Referendum taglio dei parlamentari: la rinuncia degli scrutatoriReferendum taglio dei parlamentari: le norme di prevenzione anti Covid-19

Meloni cresce in Europa e Salvini la frena: "È sempre all'opposizione"

Azzolina: "Non chiuderemo le scuole ma l'emergenza c'è"Chi sono gli arrestati per il caso dei fondi della Lega?

Notizie di Politica italiana - Pag. 451Coronavirus: Speranza convoca una riunione urgente con il Cts

Coronavirus, De Luca chiede medici e infermieri a Protezione Civile

Referendum, con il taglio dei parlamentari nessun risparmioBerlusconi, primo tampone negativo: l'annuncio di Galliani

Ryan Reynold
Giuliano Ferrara col volto tumefatto: cosa gli è successoMastella: "Non sarà multato solo Salvini a Benevento"Salvini: "Immigrazione clandestina? Denunceremo il governo"

criptovalute

  1. avatarGiorgia Meloni sull'utero in affitto: "Diventi reato universale"VOL

    Nuovo Dpcm, obbligo mascherine e capienza mezzi all'80%Zampa sul Coronavirus e sulla proroga dello stato di emergenzaDi Battista: "Regionali? Sconfitta del M5s, chi esulta sbaglia"Elezioni regionali in Veneto 2020: data, candidati e come si vota

    ETF
    1. Referendum taglio dei parlamentari: i pro e i contro

      ETF
      1. avatarGregoretti, Salvini deposita la sua memoria difensivaMACD

        Salvini vota sì al taglio dei parlamentari: tutte le dichiarazioni

  2. avatarScuola, parla l'Azzolina: "Riapertura sarà una sfida sanitaria"Economista Italiano

    Mozione di sfiducia per Lucia Azzolina da parte di Matteo SalviniObbligo vaccino influenzale, sì della Camera a 2 mozioniInps, Repubblica: "Presidente Tridico si aumenta lo stipendio"Brescia, foto di Salvini con il capo ultras di estrema destra

  3. avatarSgarbi, sindaco di Sutri: "Mascherine senza necessità? Multa"Professore Campanella

    Obbligo vaccino influenzale, sì della Camera a 2 mozioniGrillo espulso da eBay per vendita di pomice: "Attività rischiosa"Vaccino anti Covid, Speranza: "Prime dosi a medici e anziani"Chiusura Campania? Gli altri Governatori non seguono De Luca

Rapporto di Bankitalia sui fondi Lega: si complica la situazione

Bruxelles, Conte: "Scaricare immuni è un imperativo morale"Nuovo decreto legge approvato: le misure in vigore*