Gli slalom di Giorgia e le trappole della storiaÈ di Napoli il giovane acconciatore più bravo d'Italia - Tiscali NotizieSu Malpensa Salvini tira dritto: “Non vedo l’ora di atterrare all’aeroporto Berlusconi” - Tiscali Notizie
Rai, boicottato lo sciopero di Usigrai contro la censura: la destra manda in onda i TgDopo la riforma del regolamento di Dublino bisogna cambiare l'Italia e l'EuropaDopo la riforma del regolamento di Dublino bisogna cambiare l'Italia e l'EuropaIl regolamento di Dublino cambierà,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock ma il rischio è che la riforma venga effettuata nel segno di un accordo al ribasso sulla pelle di migranti. di Cesare Massa Pubblicato il 17 Settembre 2020 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataGli editorialimigranti#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Il regolamento di Dublino delinea – o dovremmo ormai dire delineava – un meccanismo procedurale per cui i migranti giunti sul suolo europeo, negli ultimi anni specialmente da Medio Oriente – in particolare sul fronte siriano – ed Africa del Nord, avrebbero dovuto essere presi in carico secondo un criterio puramente geografico nel “paese di primo arrivo”. Si tratta, in particolare, di Grecia e Italia, rispettivamente baluardi esterni dell’Unione sul fronte mediorientale e su quello nord africano. La ratio di questo meccanismo era semplice: evitare il verificarsi dei così detti movimenti secondari, al fine precipuo di “processare” le domande di protezione umanitaria presentate dai migranti. Tanto semplice che non ha funzionato.Il regolamento in questione, in particolare, non incideva sull’assetto sostanziale delle competenze e della disciplina dei singoli Stati membri. Ogni domanda di asilo era ed è cioè gestita dalle amministrazioni dei singoli Stati, con differenze enormi sul piano dell’efficienza amministrativa e dell’interpretazione dei requisiti e presupposti per ottenere la protezione richiesta – e quindi sugli esiti della stessa -, ma, sopratutto, delle garanzie procedimentali riconosciute al singolo richiedente.In presenza di una disciplina nazionale che, in molti Paesi europei così come in Italia, è legata alla tradizionale distinzione tra richiedenti asilo e mutanti economici, con quote per questi ultimi risibili e legate al criterio paradossale del previo ottenimento di un visto per motivi di lavoro già nel Paese di origine, infatti, la richiesta di protezione internazionale rappresenta l’unica alternativa per non essere dichiarati immediatamente clandestini.Stando così le cose, ci si sarebbe aspettati che la stragrande maggioranza dei 4,5 milioni di migranti giunti sul territorio comunitario tra il 2015 ed il 2018 sia rimasta distribuita, appunto, tra Grecia ed Italia. Così è stato però soltanto negli slogan strumentali di un fronte così detto sovranista. Nella realtà le cose sono andate diversamente. In primo luogo, per un difetto di tecnica legislativa per il quale ogni 18 mesi la domanda di protezione decadeva e poteva essere ripresentata ex novo, il numero di partenza di 4,5 milioni è il frutto di più domande presentate dal medesimo soggetto nel corso degli anni.In secondo luogo, la mancanza di un’identificazione e registrazione puntuale da parte dei paesi di primo approdo – almeno fino all’istituzione degli hotspot – ha fatto sì che i migranti potessero spostarsi all’interno dell’area Schengen, presentando più richieste di asilo in vari paesi, sopratutto Germania e Gran Bretagna, e ponendo di fatto nel nulla quanto previsto dal regolamento di Dublino.Insomma, la fine di Dublino era una fine annunciata. Non andava bene ai Paesi interessati dai movimenti secondari, ma nemmeno ad Italia e Grecia che, pur sgravandosi di fatto del peso delle molte domande da gestire, rimanevano pur sempre in balia della buona volontà degli altri Paesi europei, in teoria pur sempre “padroni” di rimandare i migranti nel paese di primo ingresso. Dublino, quindi, cambierà. Ma il rischio è che la riforma venga effettuata nel segno di un accordo al ribasso sulla pelle di migranti.La Germania, in particolare, aveva sempre condizionato la sostituzione del sistema di primo ingresso con uno di distribuzione per quote alla predisposizione di un vaglio di ammissibilità sulle richieste di asilo. Questa prospettiva mette in crisi la posizione dei migranti stessi, esposte al rischio di vedersi respinta la richiesta sulla base di procedure ispirate e logiche di massima semplificazione, ma anche dei Paesi come l’Italia, che si vedrebbero incaricati del compito impossibile di rimpatriare tutti i soggetti ritenuti prima facie non meritevoli di protezione.Una soluzione coerente sul piano sistematico potrebbe essere di redistribuire, assieme alle quote di migranti, anche l’onore di rimpatrio delle domande eventualmente respinte in esito al meccanismo sopra citato. In generale, però, è evidente come la distinzione migranti economici e richiedenti asilo non sia più una distinzione gestibile sul piano del principio di realtà. Bisognerà che l’Italia e gli altri paesi dell’Unione stabiliscano quote di ingresso per migranti economici che consentano di gestire un fenomeno epocale su un piano di legalità.Dopo aver cambiato Dublino, bisognerà cioè sopratutto cambiare l’Italia e l’Europa.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
Campi Flegrei, Musumeci "Entro 15 giorni il commissario straordinario" - Tiscali NotizieSilvio Berlusconi ricoverato, Zangrillo: "Affetto da leucemia cronica"
Ignazio La Russa: frasi shock su Via Rasella, poi le scuse
A Napoli corona d'alloro in ricordo di Giacomo Matteotti - Tiscali Notizie4 anni fa moriva Mario Paciolla, familiari e amici: “È stato ammazzato, non si è suicidato” - Tiscali Notizie
Bardi "In Basilicata investiamo nel Green digital hub per il futuro dei giovani" - Tiscali NotizieTre temi chiave con Meloni alla Camera: guerra, migranti ed energia
In arrivo 96 carri armati italiani ricondizionati per l’UcrainaBardi "In Basilicata investiamo nel Green digital hub per il futuro dei giovani" - Tiscali Notizie
Morte di Alessandro Parini a Tel Aviv: le reazioni ed il cordoglioBerlusconi ricoverato, sul congresso parla il tesoriere di Forza ItaliaBardi "In Basilicata l'inflazione più bassa" - Tiscali NotizieVittorio Sgarbi: Silvio Berlusconi voleva fondare un "grande nuovo partito repubblicano"
Non mandano i figli a scuola, a Pozzuoli denunciati 106 genitori - Tiscali Notizie
Primo Maggio tra propaganda e retorica: il governo naviga a vista (anche) sul lavoro
Berlusconi, quarta notte in ospedale tranquilla e preparativi per un colpo "di scena"Industria Felix: la crescita delle PMI di Puglia, Molise, Basilicata - Tiscali NotizieCaso Scurati, la Rai apre un procedimento contro Serena Bortone. Rainews manda in onda 46 minuti di MeloniLotta agli incendi in Basilicata, Bardi "Più tutela per ambiente e cittadini" - Tiscali Notizie
Stretta sui giornalisti, fino a otto anni di carcere se la notizia pubblicata è di provenienza illecitaCaso Toti, venerdì interrogatorio in Procura. Salvini: «Non si deve dimettere»La versione di Striano: «La procura di Perugia ha fatto tante cavolate. Dell’Utri e Berlusconi? Me lo ha chiesto Melillo»Silvio Berlusconi: perché è stato ricoverato