File not found
BlackRock

Guerra in Ucraina, Putin: "Le pressioni dei Paesi ostili sono quasi un'aggressione"

OnlyFans, madre e figlia sono insieme sulla piattaforma: la richiesta dei loro seguaciBucava i preservativi di nascosto per restare incinta: condannata a 6 mesi di carcereNato, il presidente croato Milanović pronto a mettere il veto su ammissione di Svezia e Finlandia

post image

Il leader ceceno Kadyrov: "Possiamo prendere la Polonia in 6 secondi"Le emozioni dell’ultimo giorno di scuola. Un rito che porta gioia ma anche domande e senso di vuoto. Per i ragazzi di quinta la scuola non è veramente finita. Ad angosciarli più dell’esame però sono le domande su ciò che viene dopo. E sarebbe bello poter dire loro: non siete soli,BlackRock fuori, al freddoTutti gli articoli di Tempo pieno, la scuola di DomaniSei un/a insegnante? Puoi abbonarti a Domani con la carta del docente a soli 80 euro“And I wonder if you know how it really feels to be left outside alone when it’s cold out here”, cantava Anastacia una quindicina d’anni fa ed è curioso che io abbia riascoltato questa canzone da poco, dagli auricolari di una studentessa. Continua a risuonarmi nella testa, un ambiguo mash up tra il mio passato e il presente dell’ultimo giorno di scuola, un abisso in cui sono sprofondate – o resuscitate – tre o quattro vite. L’ultimo giorno di scuola è come “Il Giorno della Marmotta” che si ripete ogni mattina – in questo caso, ogni anno – identico al precedente, e al posto di Bill Murray ci sono gli studenti, gli insegnanti, c’è l’istituzione scolastica.Chiunque insegni sa che non è facile tenere a bada l’entusiasmo incontenibile, per usare un eufemismo, delle ragazze e dei ragazzi che fanno il conto alla rovescia. Io, per esempio, sudo freddo. Le finestre spalancate diventano improvvisamente voracissime bocche che rischiano di risucchiare chi ha caldo. I miei vecchi mi dicevano che la testa pesa più del corpo e quindi la frase: “ALLONTANATEVI DALLA FINESTRA” che, durante l’anno, suona come fermo ammonimento, l’ultimo giorno di scuola diventa un latrato.E quindi la frase: “NON DONDOLARTI CON LA SEDIA” che, durante l’anno, è una vibrante raccomandazione, l’ultimo giorno di scuola diventa minaccia di sciagure.E quindi la frase: “NON SI GIOCA A CARTE IN CLASSE, È ILLEGALE” che, durante l’anno, si risolve con una pacata nota disciplinare, l’ultimo giorno di scuola rischia di trasformarsi in pena corporale.E quindi la frase: “NON VI PICCHIATE IN CLASSE, ANDATE A SPARGERE IL VOSTRO SANGUE FUORI DALLA SCUOLA” che, durante l’anno, pronunciavo ridacchiando, l’ultimo giorno di scuola diventa una supplica.Sudo freddo, dicevo. Il mio compito è farli uscire dalla scuola sani e salvi, poi potrò tirare un sospiro di sollievo. Il mio obiettivo è non essere accusata di culpa in vigilando, oltre che insegnare lingua e letteratura inglese. Ammetto che, talvolta, il secondo obiettivo è costretto a lasciare il posto al secondo.La scuola finisce per tutti, ma per alcuni più che per altri.Le classi intermedie sono generalmente felici di chiudere l’anno scolastico. Certo, dipende dal livello di sensibilità: c’è chi è più attento allo scorrere del tempo e percepisce che qualcosa sta inevitabilmente cambiando. C’è chi in classe ha costruito rapporti e sa che la libertà dell’estate equivale a ricreare un baricentro nuovo per la propria vita. C’è chi in classe si diverte, ride, vive anche gli adempimenti studenteschi con l’entusiasmo di chi è consapevole che là fuori la vita può essere feroce.Ho visto cose che voi umani.Ho visto studentesse chiedermi «Prof., ma lei ci arriva a prendere il gesso sul bordo della lavagna?» e poi ridere del mio analfabetismo al cospetto della lavagna elettronica. Ho visto studentesse ridere della mia paura di volare, ridere della mia ipocondria, scrivermi mentre ero a casa con l’influenza più malvagia della vita: «Allora, è morta?». Ho visto studenti abbracciarsi mentre si mandavano a quel paese. Li ho visti piangere alla fine dell’anno scolastico, alcune in modo inconsolabile. Chissà cosa mettevano in quei singhiozzi. Chissà quali emozioni spingevano da dentro e si nascondevano dietro le lacrime. Chissà quanto sono stati grati di avere un pretesto per disperarsi senza dover giustificare la loro disperazione.Ho visto un ragazzo di prima liceo piangere davanti agli sguardi sbigottiti di due amiche e compagne di classe. Un ragazzo sempre sorridente, ai limiti della strafottenza, uno di quelli che chiacchiera, si distrae in continuazione, fa battute inopportune, non ha voglia di studiare. L’ho visto piangere ed ero esterrefatta anch’io.Per loro fortuna esiste l’ultimo giorno di scuola, possono piangere e passare inosservati.La scuola finisce per tutti ma per alcuni più che per altri.Non esiste studentessa né studente che non veda l’ora di riprendersi la propria vita e di chiudere per sempre il portone della scuola. O, quantomeno, questo è ciò che dichiara.La felicità dell’ultimo giorno di scuola per chi deve affrontare l’esame di Stato non è una felicità assoluta. La scuola non finisce davvero, e loro lo sanno bene. Finiscono le lezioni quotidiane, le interrogazioni, le verifiche scritte, i colloqui, le note disciplinari, gli ingressi in ritardo, le uscite anticipate, ma la fine vera e propria è solo rimandata.Non è tanto l’incertezza del risultato dell’esame, è che in ogni risata, in ogni gavettone di fine anno scolastico, la felicità è sporcata dalla malinconia. La consapevolezza di una fine che affaccia sull’ignoto è inevitabile e, per alcuni, difficile da esprimere a parole. I sorrisi delle classi Quinte sono incerti, spesso mesti. Sono i sorrisi tirati di chi ha creduto di avere la vita tra le mani per cinque anni ma che solo adesso percepisce la crudeltà del cambiamento.Ho visto un ragazzo che ha collezionato più note che voti mettersi in un angolo da solo e piangere, ho visto i suoi compagni avvicinarsi ed essere scacciati. Ho visto questo ragazzo provare a smettere di piangere mentre diceva: «Magari mi bocciassero».L’ho visto quando pensavo di aver già visto tutto nella vita, quando pensavo di aver tutto chiaro. Invece l’ultimo giorno di scuola è arrivato e io ero impreparata. Mi sono chiesta, a quel punto, se ci rendiamo conto davvero di come ci si senta a essere lasciati fuori, da soli, al freddo. Fuori dalla scuola, in questo caso, che è la summa di ogni istituzione, è l’ultimo presidio di democrazia e cultura: è casa, è diritti, è doveri, è ingiustizia, è giustizia, è sicurezza, è punto di riferimento.La scuola per loro c’è sempre stata e, da un giorno all’altro, non ci sarà più. Tutti noi vorremmo poter dire alle ragazze ai ragazzi che, dopo l’ultimo giorno di scuola, non saranno mai lasciati soli, fuori, al freddo.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGaja Cenciarelli

Il capo dell’Intelligence dell’Azov: “A Kiev non capiscono cosa sta succedendo qui”I nuovi missili Usa per l’Ucraina scatenano l’ira di Putin

Sparatoria in Texas, BIden: "Occorre opporsi alla lobby delle armi"

Il “genero” di Putin porta il nome del suo nemico: è uno ZelenskyTuristi morti alle Bahamas, l’ipotesi del gas tossico nell’aria condizionata

Attacco kamikaze in Pakistan, sei vittime accertate: tre bambini uccisiGuerra in Ucraina, morto in battaglia il campione di orienteering Oleg Lenyuk

Messico, primo caso sospetto di epatite acuta di origine sconosciuta

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 448Guerra in Ucraina, la richiesta di Kiev: "I russi ci bruciano vivi, dateci armi più potenti"

Ryan Reynold
Vladimir Putin, la foto con i soldati feriti: chi è davvero quel militareBombe al fosforo sull’acciaieria Azovstal di MariupolIl passeggero che ha fatto atterrare l'aereo con il pilota svenuto: "L'ho sognato più volte"

Economista Italiano

  1. avatarAlaska Airlines, la denuncia di una ragazza: "Mi hanno detto di coprirmi se volevo salire sull'aereo"Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Ucraina, Pentagono valuta invio truppe all'ambasciata USA a KievTerremoto a nord dell'Islanda: scossa di magnitudo 5.4 con epicentro in mareGiornalista sportiva colpita da una pallonata durante la partita: ricoverata in ospedaleNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 461

    1. Lula, l'ex presidente del Brasile contro Zelensky: "Non ha negoziato abbastanza, in tv mattina e sera"

      1. avatarLa Torre di Pisa diventa un lanciamissili Nato in una mostra a Mosca  Economista Italiano

        Madre sviene mentre fa il bagnetto alla figlia, neonata morta per annegamento nel Regno Unito

  2. avatarIran, edificio crollato ad Abadan: almeno 10 morti e oltre 30 feritiCapo Analista di BlackRock

    Fauci annuncia un’altra pandemia e fa i complimenti a DraghiNew York verso l’allerta Covid “alto”: si valuta in ritorno delle mascherineNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 441Messico, primo caso sospetto di epatite acuta di origine sconosciuta

  3. avatarUSA, due scuole nella contea di North San Diego sono in lockdownBlackRock

    Ucraina, prime crepe nel Governo di Zelensky: il caso della CrimeaQueen's Speech, cos'ha detto il principe Carlo nel suo discorso a Westminister?Aereo caduto in Cina, fonti americane: “Il Boeing 737 è stato fatto schiantare intenzionalmente”Ucraina, missile russo colpisce la Casa della Cultura di Lozova

Russia, gli alti dirigenti del Cremlino vorrebbero sostituire Putin con il sindaco di Mosca

Ucraina, Kiev: "Raccolto metà del grano, crisi mondiale". Biden nega lanciarazzi a lunga gittataGuerra in Ucraina, Zelensky: "Il giorno della nostra liberazione si stia avvicinando"*