Incidente stradale a Palermo: ferita ragazza 24enneIncidente sul lavoro in Val Gardena: cade dalla funivia e muore sul colpoAlluvione in Emilia-Romagna: alberi da frutto, compromesso il raccolto per i prossimi 4 anni
Denunciato 19enne che mette incinta la fidanzata di 13 anni, lei lo difendeRoma,analisi tecnica 21 giu. (askanews) – Restano solo circa 117.000 giraffe in natura. Questo significa che in Africa esiste una sola giraffa ogni quattro elefanti. Una situazione preoccupante per il futuro di questo iconico animale, indicata dalle ultime stime della Giraffe Conservation Foundation (GCF), che ha registrato un calo complessivo nei numeri negli scorsi decenni. Recenti studi dimostrano come le quattro specie di giraffa (settentrionale, reticolata, masai e meridionale) – nonostante la vicinanza dei loro areali – vivano in un “isolamento riproduttivo” che a causa della selezione di comportamenti o meccanismi specifici impedisce loro di incrociarsi. Ad accendere i riflettori sullo stato di salute di queste specie in vista del 21 giugno, Giornata mondiale della giraffa, è il Wwf che evidenzia come ci sia un nuovo dato in controtendenza con quelli degli ultimi decenni. Gli studi più recenti, infatti, mostrano che tra il 2015 e il 2021 la popolazione di giraffe risulta aumentata del 20%, incremento che deriva da una reale crescita in alcune aree, ma anche da metodi di censimento più accurati. Prima, infatti, – osserva l’associazione – i ricercatori censivano le popolazioni di giraffe dagli aeroplani, ma questo poteva sottostimarne il numero in determinate aree, dove gli erbivori rimangono nascosti dalla vegetazione. Un nuovo e più efficiente approccio di ricerca prevede rilievi fotografici e l’uso di software che scansionano le immagini e riconoscono gli individui sulla base del disegno unico delle macchie del mantello. La giraffa settentrionale, “in pericolo critico” secondo la lista rossa IUCN, vive in popolazioni isolate in Africa centrale e occidentale, nonché in Uganda e in parti del Kenya. Questa specie conta oltre 5.900 individui e risulta dunque in aumento dal 2015, quando se ne contavano 4.780. Le giraffe reticolate (in pericolo critico) vivono nel nord del Kenya e sono circa 16.000, quasi il doppio di quelle censite nel 2015. Probabilmente questa apparente crescita numerica – nota il Wwf -è causata da migliori metodi di raccolta dati sul campo e non da un reale incremento. Le giraffe masai (in pericolo critico), che si trovano soprattutto in Tanzania e nel sud del Kenya, hanno una popolazione stimata di 45.000 individui. Per la specie si stima, dunque, un aumento del 44% rispetto ai dati del 2015. Della specie più abbondante (la giraffa meridionale) si contano circa 48.000 individui: risulta la specie con la popolazione più stabile dal 2015 al 2021. Nonostante questi incrementi locali però le popolazioni di giraffa rimangono relativamente ridotte, considerando che un paio di secoli fa si stima fossero presenti in natura circa un milione di individui e che il loro numero è diminuito per decenni, in un processo che gli scienziati chiamano una vera e propria “estinzione silenziosa”. Cinque le principali minacce alla sopravvivenza di queste specie: degrado, frammentazione e perdita di habitat; cambiamenti ecologici causati da attività umane come quelle estrattive; effetti della crisi climatica; caccia illegale per il mercato della carne di animali selvatici; mancanza di consapevolezza e conoscenza delle esigenze di conservazione della specie. Il Wwf, per proteggere le giraffe e altre specie iconiche, collabora da oltre 20 anni con i governi, le comunità locali e le organizzazioni ambientaliste di 5 nazioni dell’Africa meridionale. Il Wwf contribuisce concretamente all’avanzamento di un progetto di conservazione su larga scala centrato sul territorio del KAZA, l’area di conservazione transfrontaliera Kavango-Zambesi che copre parti contigue di Angola, Botswana, Namibia, Zambia e Zimbabwe, area in cui vive il 10% delle popolazioni di giraffe. Solo attraverso azioni di conservazione efficaci per contrastare bracconaggio, perdita dell’habitat, crisi climatica e per risolvere conflitti tra uomo e fauna selvatica, – conclude il Wwf – riusciremo a salvare anche queste straordinarie specie. (Credit: Shutterstock – Rob Hainer – WWF-Sweden) -->
Allerta meteo: quali sono le regioni a rischio oggi 18 maggio 2023Lodi, 59enne muore poche ore prima del funerale della madre
Alluvione in Emilia Romagna: almeno 14 vittime, si cercano i dispersi
Lodi, 59enne muore poche ore prima del funerale della madreIncidente sulla Pedemontana, sei feriti
Quartu, incidente sulla 554: due feriti in codice rossoScuole chiuse mercoledì 17 maggio 2023: quali sono le Regioni e i comuni travolti dal maltempo
Lo sciopero dei voli del 19 maggio è stato revocato dai sindacati UsbRoma, incidente in moto in zona Bufalotta: morto 73enne
Bimbo di un anno cade in piscina e rischia di annegareSi tuffa ma non riemerge: muore poliziotto 21enne in vacanza a TenerifeParroco dell'Oristanese ai fedeli: "Ho subito abusi in seminario"Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 393
Torremaggiore, l'avvocato di Tefta: "Non vuole lasciare l'ospedale, attaccata dagli haters"
Incidente di San Severino, oggi i funerali del piccolo Mourad
Rave party nell'ex cinema abbandonato di Monza: 14 denunciati, ecco cosa rischianoBimbo autistico escluso dalla comunione "perché disturbava": arrivano le scuse del vescovoNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 410Lago di Garda, pensionato distrugge autovelox con una fionda
Milano, ragazza di 19 anni violentata in una discoteca di Corso ComoTreviso, incidente mortale: deceduto un 91enne, ferito un 53enneDesulo, grave incidente in moto: soccorso 68enneSardegna, motociclista tedesco di 68 anni precipita da un ponte: grave la moglie